Enzo Striano

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Enzo Striano


Born
in Naples, Italy
February 22, 1927

Died
June 26, 1987

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Average rating: 3.94 · 730 ratings · 74 reviews · 7 distinct worksSimilar authors
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“Avevano ragione i Napoletani, che dai Greci antichi discendevano, quando, di fronte alla sventura, al dolore, borbottavano rassegnati: «Accossì adda ì», ben sapendo che nessuno, nulla modificano il corso delle cose. E che però niente al mondo dura un'eternità. Ogni fenomeno deve per forza generarne un altro, che gli somiglia perché è figlio, ma è pure diversissimo. Così dopo la pioggia viene il sereno, dopo il brutto il bello. Se non ci fossero dolore, brutto, pioggia, come gusteresti il contrario? Tu aspetta e ciò che deve avvenire avverrà. Se agisci per cambiarlo o evitarlo, vuol dire che doveva andare in questa "nuova" direzione. Il destino non puoi mai farlo fesso.”
Enzo Striano

“«Quando una persona non ha scopo per vivere, spegne lentamente la fiamma dell'animo. La riduce all'essenziale. Ma il fenomeno veramente strano è un altro. Questa persona avvertirà, pian piano, disgustoso piacere, forse l'unico che ne accompagni la squallida esistenza: il piacere della degradazione. Gusto di sporcizia, abbandono. E' difficile spiegarlo, ma l'ho notato nella gente che vive nei vicoli, nei fondaci. Come se, nell'infimo, si sentisse ad agio: senza responsabilità superiori.»
«Ma facciamo tutti così» mormorò lei. «Ci lasciamo andare. Perché nessuno decide della propria vita. Non sa scegliere. O non può. Scelgano gli altri, le cose, al posto nostro: questa pure non è degradazione? E però, se scegliessimo, che ne conseguirebbe? Avventure dolorose, angoscia».
«Ne varrebbe sempre la pena. Perché l'angoscia è segno di vita, è indizio che ancora si desidera futuro. E' quando s'è sicuri di non averlo che ci s'infetta».”
Enzo Striano, Il resto di niente

“Quella laggiù, dunque, quel vasto presepio di luci sparse tra macchie d'alberi dalle colline al mare, quell'immota distesa d'acqua nel grembo fra edifici e monti, in cui il Vesuvio verberava fuochi e le case barbagli d'oro vecchio, era Napoli.”
Enzo Striano, Il resto di niente

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