Silvio D'Arzo
Born
in Reggio nell'Emilia, Italy
February 06, 1920
Died
January 30, 1952
Genre
Influences
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Casa d'altri e altri racconti
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published
1980
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17 editions
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Casa d'altri
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published
1952
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24 editions
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Penny Wirton e sua madre
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published
1978
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10 editions
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Essi pensano ad altro
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published
1976
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4 editions
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Il pinguino senza frac
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published
1978
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4 editions
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All'insegna del Buon Corsiero
by
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published
1942
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8 editions
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Avondlucht
by
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published
2002
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2 editions
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L'osteria
by
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published
1997
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2 editions
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Fine di Mirco - Una storia così
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published
2006
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Contea inglese
by
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published
1986
—
2 editions
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“La gente si lamenta per niente (...). Basta fare qualcosa di diverso, perché cominci subito a lamentarsi. Non bisognerebbe essere diversi, no?”
― Essi pensano ad altro
― Essi pensano ad altro
“Ho pensato che se tu avessi parlato con Arseni, io ti avrei certo ucciso, ecco Ernestina. Ma con una calma grande, l'ho pensato, forse, neanche di questo mondo, devi credermi. Ho pensato al silenzio degli alberi, dell'acqua, e avrei voluto che anche tu fossi tutta silenzio, come loro...”
― Essi pensano ad altro
― Essi pensano ad altro
“Essi sono diversi, non sono come voi, ammettete questo, e le loro bestie e il loro violino non sono soltanto uno svago o una passione ma un modo di venire su questa terra. (...)
Vivono al quarto piano perché è l'ultimo, ma essi vorrebbero salire anche di più, fin sopra i tetti e le grondaie e oltre ancora; parlano solo perché debbono farsi intendere da voi ed i gesti che fanno li fanno solo per voi, dovete credermi, in mezzo ai quali debbono pur vivere, e nessuno ha il diritto di considerarli strani o pazzi o quello che volete, perché sarebbe strano o pazzo o forse stupido soltanto un uomo come noi che alla sera parlasse alle sue bestie o si mettesse un violino sulle spalle. Ma essi non sono uomini come noi, e voi potrete cacciarli magari dalla vostra casa e fracassar loro mobilio, letto, sedie. Essi non avrebbero affatto bisogno di mobilio e forse non riescono ancora a comprenderlo del tutto, ma lo usano per stare in mezzo a noi; come del resto usano la casa, perché non c'è altro luogo per dormire e suonare e toccar le bestie. Anche se li cacciate via di qua, essi si ritireranno a suonare in un quinto piano o magari in una torre d'orologio.”
― Essi pensano ad altro
Vivono al quarto piano perché è l'ultimo, ma essi vorrebbero salire anche di più, fin sopra i tetti e le grondaie e oltre ancora; parlano solo perché debbono farsi intendere da voi ed i gesti che fanno li fanno solo per voi, dovete credermi, in mezzo ai quali debbono pur vivere, e nessuno ha il diritto di considerarli strani o pazzi o quello che volete, perché sarebbe strano o pazzo o forse stupido soltanto un uomo come noi che alla sera parlasse alle sue bestie o si mettesse un violino sulle spalle. Ma essi non sono uomini come noi, e voi potrete cacciarli magari dalla vostra casa e fracassar loro mobilio, letto, sedie. Essi non avrebbero affatto bisogno di mobilio e forse non riescono ancora a comprenderlo del tutto, ma lo usano per stare in mezzo a noi; come del resto usano la casa, perché non c'è altro luogo per dormire e suonare e toccar le bestie. Anche se li cacciate via di qua, essi si ritireranno a suonare in un quinto piano o magari in una torre d'orologio.”
― Essi pensano ad altro








