Studi Tolkieniani discussion
This topic is about
The Fall of Arthur
opere di Tolkien
>
Inedito di Tolkien [The Fall of Arthur ndN]
date
newest »
newest »
Ne ero a conoscenza.Mi interessa in quanto, da sempre, attraverso periodi in cui la materia di bretagna diventa ossessiva.
Per il Professore non fu certo una novità: la sua analisi del Gawayn & the Green Knight ha fatto storia.
"Già ci stà" (*)http://www.jrrtolkien.it/2012/10/08/t...
- ma grazie della segnalazione. Causa gioventù di queso gruppo, non lo avevo postato.
(*) I gggiovani come me rammenteranno "La smorfia", Noè, il minollo e il rostocco
;-)
- ma grazie della segnalazione. Causa gioventù di queso gruppo, non lo avevo postato.
(*) I gggiovani come me rammenteranno "La smorfia", Noè, il minollo e il rostocco
;-)
...mi scuso... non l'avevo visto, anzi l'avevo visto ma non me ne ricordavo il che è peggio!!
; )
Bello il commento di Chrisopher Tolkien quando dice che hanno sbudellato il libro riducendolo ad un action movie per i 15-25 enni... eh!! questi giovani d'oggi...
; )
Bello il commento di Chrisopher Tolkien quando dice che hanno sbudellato il libro riducendolo ad un action movie per i 15-25 enni... eh!! questi giovani d'oggi...
O meglio: hanno sbudellato il libro riducendolo ad un cation movie per quello che loro pensano siano i 15-25enni anglofoni.Non è affatto detto, infatti, che se fossero stati un poco più attinenti al libro, anche con aggiunte dalle appendici del SdA e medesimo taglio, riducendo tutto a 2 film, non avrebbero incassato di più.
Perché, onestamente, l'ho visto 2 volte al cinema, una la sera ed una di pomeriggio, ed entrambe le volte era più la gente della mia età che i giovani del target 15-25.
...questo perchè quelli della nostra età sono giovani dentro...
; )
comunque penso di capire il pensiero di Christopher Tolkien: ha visto il lavoro di suo padre, del quale lui è il curatore e quindi responsabile, essere manipolato e cambiato. E per lui non è importante se questo ha portato a rivedere il lavoro del Professore e ad aumentare l'interesse verso di esso, non solo da parte dei media, ma anche degli studiosi.
Come al solito ci sono due facce della medaglia...
; )
comunque penso di capire il pensiero di Christopher Tolkien: ha visto il lavoro di suo padre, del quale lui è il curatore e quindi responsabile, essere manipolato e cambiato. E per lui non è importante se questo ha portato a rivedere il lavoro del Professore e ad aumentare l'interesse verso di esso, non solo da parte dei media, ma anche degli studiosi.
Come al solito ci sono due facce della medaglia...
Dissento, Erin.
Non mi sembra che ci sia stato un sensibile aumento degli studi Tolkieniani, nel mondo. Ma potrei sbagliare.
In Italia gli studi tolkieniani son sempre stati scarsi, in numero e (spesso) in qualità.
E se è ben vero che per la 'prima' trilogia jacksoniana c'era molta aspettativa e del Signore degli Anelli (film, ma di riflesso anche libro e autore) si è parlato vari mesi dopo l'uscita di ogni singolo film, mi sembra evidente che questa volta Tolkien è sparito dall' "orizzonte mediatico" un paio di settimane dopo l'uscita del film.
Che Jackson abbia "signoredeglianellizzato" lo Hobbit, con molte scene da videogioco, temo sia vero.
Thorin è un "novello Aragorn" che deve riconquistare il suo regno. Mentre nel libro mira solo al suo quattordicesimo di tesoro (anzi di profitto, se ce ne sarà, dedotte le spese).
Bilbo è un "eroe militare", una sorta di mezzo-Boromir
Non mi sembra che ci sia stato un sensibile aumento degli studi Tolkieniani, nel mondo. Ma potrei sbagliare.
In Italia gli studi tolkieniani son sempre stati scarsi, in numero e (spesso) in qualità.
E se è ben vero che per la 'prima' trilogia jacksoniana c'era molta aspettativa e del Signore degli Anelli (film, ma di riflesso anche libro e autore) si è parlato vari mesi dopo l'uscita di ogni singolo film, mi sembra evidente che questa volta Tolkien è sparito dall' "orizzonte mediatico" un paio di settimane dopo l'uscita del film.
Che Jackson abbia "signoredeglianellizzato" lo Hobbit, con molte scene da videogioco, temo sia vero.
Thorin è un "novello Aragorn" che deve riconquistare il suo regno. Mentre nel libro mira solo al suo quattordicesimo di tesoro (anzi di profitto, se ce ne sarà, dedotte le spese).
Bilbo è un "eroe militare", una sorta di mezzo-Boromir
Che bello il dissenso... : )
Prima che uscisse il film della "compagnia" di PJ se digitavi Tolkien su un qualsiasi motore di ricerca usciva poco o niente (certo internet non era un universo come adesso però era già ai livelli di un sistema solare...). I gruppi che studiavano le sue opere c'erano?.
Parliamo delle manifestazioni?? Neanche alla fiera del fumetto di Roma o di Lucca (sempre stata più di tendenza di quella capitolina) si faceva cenno a Tolkien eppure i giochi di ruolo già c'erano... (eh giocavo al MERP!!).
Le manifestazioni tipo Hobbiton o Soncino non c'erano e mi limito a queste, per non dire altre che non conosco.
I libri del Professore si vendevano e si regalavano grazie al passaparola dei "pazzi" come noi... E sto parlando solo dell'Italia, ogni tanto mi limito...
Ora fatti un giro su internet e dimmi.... : ) si nota la differenza no??
Questa differenza è stata fatta dai film di PJ. La sacrosanta pubblicità, il santo motto:"basta che se ne parli".
Il problema del film de lo Hobbit è che l'ha girato PJ, probabilmente se l'avesse girato Guillermo del Toro, come era stato deciso all'inizio, sarebbe stato diverso (anche se non so se in maniera positiva). Jackson, infatti, non lo voleva girare proprio perchè sapeva che l'avrebbe reso simile all'altra sua trilogia. Ma le major comandano.... vile denaro!
Probabilmente in Italia non abbiamo molto le antenne alzate verso il cinema: tant'è che quando è uscito lo Hobbit il cast non è venuto in Italia per presentarlo, mentre per il S.d.A. sono venuti, ma grazie a Viggo Mortensen che è legato al nostro paese.
Nel resto del mondo, invece, ancora si parla de lo Hobbit grazie all'uscita del DVD e del fatto che ora inizieranno a girare le altre scene dei due film restanti. Quindi diciamo che negli altri paesi sono più attenti a seguire la scia della nave e a sfruttarla mentre noi ci fermiamo a guardare il paesaggio...(e vai con un altro eufemismo!!)
Prima che uscisse il film della "compagnia" di PJ se digitavi Tolkien su un qualsiasi motore di ricerca usciva poco o niente (certo internet non era un universo come adesso però era già ai livelli di un sistema solare...). I gruppi che studiavano le sue opere c'erano?.
Parliamo delle manifestazioni?? Neanche alla fiera del fumetto di Roma o di Lucca (sempre stata più di tendenza di quella capitolina) si faceva cenno a Tolkien eppure i giochi di ruolo già c'erano... (eh giocavo al MERP!!).
Le manifestazioni tipo Hobbiton o Soncino non c'erano e mi limito a queste, per non dire altre che non conosco.
I libri del Professore si vendevano e si regalavano grazie al passaparola dei "pazzi" come noi... E sto parlando solo dell'Italia, ogni tanto mi limito...
Ora fatti un giro su internet e dimmi.... : ) si nota la differenza no??
Questa differenza è stata fatta dai film di PJ. La sacrosanta pubblicità, il santo motto:"basta che se ne parli".
Il problema del film de lo Hobbit è che l'ha girato PJ, probabilmente se l'avesse girato Guillermo del Toro, come era stato deciso all'inizio, sarebbe stato diverso (anche se non so se in maniera positiva). Jackson, infatti, non lo voleva girare proprio perchè sapeva che l'avrebbe reso simile all'altra sua trilogia. Ma le major comandano.... vile denaro!
Probabilmente in Italia non abbiamo molto le antenne alzate verso il cinema: tant'è che quando è uscito lo Hobbit il cast non è venuto in Italia per presentarlo, mentre per il S.d.A. sono venuti, ma grazie a Viggo Mortensen che è legato al nostro paese.
Nel resto del mondo, invece, ancora si parla de lo Hobbit grazie all'uscita del DVD e del fatto che ora inizieranno a girare le altre scene dei due film restanti. Quindi diciamo che negli altri paesi sono più attenti a seguire la scia della nave e a sfruttarla mentre noi ci fermiamo a guardare il paesaggio...(e vai con un altro eufemismo!!)
Faccio alcune chiose
Hobbiton & manifestazioni
la Hobbiton della STI c'è dal 1990qualcosa (sono pigro e non voglio googlare). La prima Hobiton a cui ho pertecipato era del settembre 2000; forse era la settima. Per cui esisteva ben prima del film.
Ovviamente nel "periodo dei film" 'il Signore degli Anelli' era sulle bocche di tutti, e poteva essere più facile ottenere finanziamenti, organizzare cose, aspettarsi pubblico.
Rammento, però, che lo splendido convegno "Tolkien e la Filosofia", tenutosi a Modena nel 2010, era fuori dall'effetto-film.
;-)
community
Prima del 2001 i collegamenti "flat" non esistevano, afaik, per cui eran poco diffusi i forum i blog e tutto ciò che richiedesse collegamento continuo. Ma c'erano una mailing list (LIstari - creata non so quanto prima del 1999) e un newsgroup (it.fan.scrittori.tolkien - nato nell'aprile 2000, se la memoria mi aiuta).
No so tu, ma io ricordo bene le "corse" a a scaricare post del newsgroup e mail della ML (e a maledire chi quotava male e/o postava in html) per poi staccare il modem 56k, liberare la linea telefonica di casa e leggere il tutto off-line, meditando (talvolta) la risposta.
;-)
Io ho un ricordo bellissimo di entrambe le community, che mi hanno permesso di conoscere, prima in 'virtuale' e poi dal vivo, un sacco diottime persone, con molte delle quali sono ancora in contatto.
Per la cronaca le due community sono tut'ora esistenti. ma come direbbe Barbalbero, hanno iniziato a vegetare.
E i Proudneck nacquero perché su i.f.s.t. chiesi "chi c'è di Roma? ci vediamo in pizzeria?". Due sciagurati risposero
:-)
Credo ben "pre-film" esistesse anche il forum di Eldalie. La non l'ho mai frequentato per una mia personale avversione per i forum
Studi Tolkieniani
"La via per la terra di mezzo" di Shippey è del 1982 (prima edizione).
Ovviamente in Italia avevamo il libro della Lodigiani e poco altro di valido.
Indubbiamente i film hanno reso 'appetibile' ovvero 'pubblicabile' qualunque cosa potesse essere conesso al Signore degli Anelli - buone cose e fetecchie.
Sicuramente, come ho già scritto, la prima trilogia di Jackson ha dato una visibilità grandissima anche a Tolkien.
Ora "chiunque" ha sentito parlare del "Signore degli Anelli"; ma non son certo sia un bene.
Su Facebook un utente ha scritto "Hi proprio voglia di Tolkien! Appena a casa mi riguardo i film di Jackson"
E questo, per me, è l'involontario danno fatto dai film. C'è chi non riesce a capire che c'è una bella differenza fra libro e film. E questo la cosa che più mi spiace
NB Non ha scritto: "Ho voglia di PJ, mi rivedo i film" - cosa che sarebbe, perfino per me, assolutamente logica. Per me sarebbe stato come se avesse detto "Ho voglia di PJ, mi rileggo il Signore degli Anelli".
Hobbiton & manifestazioni
la Hobbiton della STI c'è dal 1990qualcosa (sono pigro e non voglio googlare). La prima Hobiton a cui ho pertecipato era del settembre 2000; forse era la settima. Per cui esisteva ben prima del film.
Ovviamente nel "periodo dei film" 'il Signore degli Anelli' era sulle bocche di tutti, e poteva essere più facile ottenere finanziamenti, organizzare cose, aspettarsi pubblico.
Rammento, però, che lo splendido convegno "Tolkien e la Filosofia", tenutosi a Modena nel 2010, era fuori dall'effetto-film.
;-)
community
Prima del 2001 i collegamenti "flat" non esistevano, afaik, per cui eran poco diffusi i forum i blog e tutto ciò che richiedesse collegamento continuo. Ma c'erano una mailing list (LIstari - creata non so quanto prima del 1999) e un newsgroup (it.fan.scrittori.tolkien - nato nell'aprile 2000, se la memoria mi aiuta).
No so tu, ma io ricordo bene le "corse" a a scaricare post del newsgroup e mail della ML (e a maledire chi quotava male e/o postava in html) per poi staccare il modem 56k, liberare la linea telefonica di casa e leggere il tutto off-line, meditando (talvolta) la risposta.
;-)
Io ho un ricordo bellissimo di entrambe le community, che mi hanno permesso di conoscere, prima in 'virtuale' e poi dal vivo, un sacco diottime persone, con molte delle quali sono ancora in contatto.
Per la cronaca le due community sono tut'ora esistenti. ma come direbbe Barbalbero, hanno iniziato a vegetare.
E i Proudneck nacquero perché su i.f.s.t. chiesi "chi c'è di Roma? ci vediamo in pizzeria?". Due sciagurati risposero
:-)
Credo ben "pre-film" esistesse anche il forum di Eldalie. La non l'ho mai frequentato per una mia personale avversione per i forum
Studi Tolkieniani
"La via per la terra di mezzo" di Shippey è del 1982 (prima edizione).
Ovviamente in Italia avevamo il libro della Lodigiani e poco altro di valido.
Indubbiamente i film hanno reso 'appetibile' ovvero 'pubblicabile' qualunque cosa potesse essere conesso al Signore degli Anelli - buone cose e fetecchie.
Sicuramente, come ho già scritto, la prima trilogia di Jackson ha dato una visibilità grandissima anche a Tolkien.
Ora "chiunque" ha sentito parlare del "Signore degli Anelli"; ma non son certo sia un bene.
Su Facebook un utente ha scritto "Hi proprio voglia di Tolkien! Appena a casa mi riguardo i film di Jackson"
E questo, per me, è l'involontario danno fatto dai film. C'è chi non riesce a capire che c'è una bella differenza fra libro e film. E questo la cosa che più mi spiace
NB Non ha scritto: "Ho voglia di PJ, mi rivedo i film" - cosa che sarebbe, perfino per me, assolutamente logica. Per me sarebbe stato come se avesse detto "Ho voglia di PJ, mi rileggo il Signore degli Anelli".
Del genere: piglia, incassa e porta a casa : )
Ok sono d'accordo con te quando affermi che molte cose c'erano già prima del fenomeno PJ.
Certo è che ora sono aumentate (come dici anche tu) grazie al fenomeno PJ.
Naturalmente fra le milioni di persone che hanno visto il film ci sono quelli che quando hanno voglia di Tolkien si vanno a vedere la trilogia di Jackson. Ma, altresì, ci sono anche quelli che incuriositi dai film sono andati a leggere i libri, si sono appassionati e sono più "duri e puri" di noi che è dagli anni ottanta che conosciamo la Terra di Mezzo.
Come ci sono stati e ci sono, studiosi e professori che hanno sempre snobbato i lavori di Tolkien e, purtroppo, in Italia ce ne sono a mazzi!!
Ritornando a noi, penso comunque che questo genere di film sia un'ottima pubblicità che porta anche a conseguenze negative ma che spesso non fa altro che avvicinare nuovi lettori ai lavori di Tolkien. Quindi capisco Christopher Tolkien quando dice che i film hanno esautorato il magnifico lavoro di suo padre però è anche vero che hanno portato nuovo interesse .... una sorta di riscoperta. E non penso che questo lo schifi tanto...
Ok sono d'accordo con te quando affermi che molte cose c'erano già prima del fenomeno PJ.
Certo è che ora sono aumentate (come dici anche tu) grazie al fenomeno PJ.
Naturalmente fra le milioni di persone che hanno visto il film ci sono quelli che quando hanno voglia di Tolkien si vanno a vedere la trilogia di Jackson. Ma, altresì, ci sono anche quelli che incuriositi dai film sono andati a leggere i libri, si sono appassionati e sono più "duri e puri" di noi che è dagli anni ottanta che conosciamo la Terra di Mezzo.
Come ci sono stati e ci sono, studiosi e professori che hanno sempre snobbato i lavori di Tolkien e, purtroppo, in Italia ce ne sono a mazzi!!
Ritornando a noi, penso comunque che questo genere di film sia un'ottima pubblicità che porta anche a conseguenze negative ma che spesso non fa altro che avvicinare nuovi lettori ai lavori di Tolkien. Quindi capisco Christopher Tolkien quando dice che i film hanno esautorato il magnifico lavoro di suo padre però è anche vero che hanno portato nuovo interesse .... una sorta di riscoperta. E non penso che questo lo schifi tanto...
Ho voglia di PJ, mi riguardo King Kong!E lo confronto col capolavoro del '33 e con la fetecchia del '76.
E chissà come mai non m'è venuta voglia di leggermi il libro da cui fu tratto il film, nonostante sia pure edito in Italia.
Questo, purtroppo, credo sia lo spirito vigente nei più.
Certo, molti hanno letto il libro e poi ampliato la loro visione con Lo Hobbit, il Silmarillion e via dicendo. Ma sono una ben misera minoranza in Italia.
La realtà è che l'opera del Professore implica un notevole sforzo di lettura, ragionamento, conoscenza ed anche miglioramento continuo di se stessi e delle proprie capacità. Tutte cose che l'italiano medio non apprezza.
In fondo non si parla di sesso ne di motori ne tantomeno di calcio!
L'italiano medio è un italiano infimo.
Devero, anche in Italia (e anche prima del film) 'Il Signore degli Anelli' è stato un long seller (oltre che best seller - basta vedere il numero di edizioni.
Inoltre continua a vendere (bene) a circa 40 anni dalla prima (e unica) traduzione.
Non sarei così pessimista
;-)
Inoltre continua a vendere (bene) a circa 40 anni dalla prima (e unica) traduzione.
Non sarei così pessimista
;-)
Vero, ma sai che un libro, per essere realmente un best seller, quante copie deve vendere nel primo anno?Bastano 10mila.
Il fatto che sia un best seller a me non dice nulla.
Molto più valido è che sia un long-seller, ovvero ristampato periodicamente nel corso degli anni. Anche se spesso queste fantomatiche ristampe sono degli artefatti: basta rilegare le copie della prima edizione in magazzino non ancora rilegate, nel caso cambiando il prezzo sulla copertina.
Quello che vorrei vedere sono dati attendibili, ovvero le copie vendute dalle librerie nazionali.
Sai cosa c'è? C'è che conosco molti italiani medi (che parlano di calcio, donne e motori) che hanno letto il Signore degli Anelli... : )
Anch'io ti dico di non essere così pessimista, perchè noi italiani abbiamo la capacità di piangerci addosso, di lamentarci e di vedere tutto negativo quando tutto questo negativo non esiste.
Esistono, invece, molte persone che hanno letto il S.d.A. e che lo temono. Non è che gli fa paura il libro perchè troppo impegnativo, gli fa paura parlarne per evitare che esperti li zittiscano o li correggano. Gli errori sono molto facili quando hai letto il libro una volta sola e visto il film almeno due. La memoria visiva è quella più facile da evocare. Ecco perchè molti dicono ho voglia di Tolkien mi vado a vedere i film. Il vedere è più "evocativo" e di facile comprensione dell'immaginare leggendo.
Ergo: moltissimi hanno letto il libro, pochissimi (e noi reputiamoci fra questa felice "folla") hanno il coraggio di parlarne.... ; )
Anch'io ti dico di non essere così pessimista, perchè noi italiani abbiamo la capacità di piangerci addosso, di lamentarci e di vedere tutto negativo quando tutto questo negativo non esiste.
Esistono, invece, molte persone che hanno letto il S.d.A. e che lo temono. Non è che gli fa paura il libro perchè troppo impegnativo, gli fa paura parlarne per evitare che esperti li zittiscano o li correggano. Gli errori sono molto facili quando hai letto il libro una volta sola e visto il film almeno due. La memoria visiva è quella più facile da evocare. Ecco perchè molti dicono ho voglia di Tolkien mi vado a vedere i film. Il vedere è più "evocativo" e di facile comprensione dell'immaginare leggendo.
Ergo: moltissimi hanno letto il libro, pochissimi (e noi reputiamoci fra questa felice "folla") hanno il coraggio di parlarne.... ; )
Forse avete ragione voi.O forse no, è solo una differenza che percepiamo in base agli ambienti in cui viviamo w la verità è ancora diversa.
Certo che essere una nazione dedita all'omertà anche quando si parla di libri e autori...
Un articolo esaustivo e preparato sull'ultima opera di Tolkien: "The fall of Arthur"
http://www.jrrtolkien.it/2013/05/23/e...
http://www.jrrtolkien.it/2013/05/23/e...
Grazie sempre esaurienti nei vostri articoli.... molto interessante.
Mi è sorta una domanda: chi prenderà il testimone dopo Christopher Tolkien? Questo pensiero ha destato un pò d'ansia...
Mi è sorta una domanda: chi prenderà il testimone dopo Christopher Tolkien? Questo pensiero ha destato un pò d'ansia...
Intanto, Erin, scusa se ho modificato il titolo della discussione - ma così dovrebbe essere più chiaro (per eventuali ricerche future) di che libro si parla.
Preoccupato un poco lo sono anche io, anche se Christopher è forse un po' troppo 'accentratore'. Non so se già ci sia un "sucessore designato".
Immagino, ripeto immagino, Adam Tolkien, il secondo figlio di Christopher.
In rete ho trovato questa intervista di Adam
http://www.tolkienlibrary.com/press/8...
Preoccupato un poco lo sono anche io, anche se Christopher è forse un po' troppo 'accentratore'. Non so se già ci sia un "sucessore designato".
Immagino, ripeto immagino, Adam Tolkien, il secondo figlio di Christopher.
In rete ho trovato questa intervista di Adam
http://www.tolkienlibrary.com/press/8...
Tranquillo, puoi modificare tutto...
Riguardo a Christopher: oltre ad essere uno studioso è un accentratore geloso e parsimonioso, quindi ottimo per conservare i miliardi di lavori del padre... l'importante è che non cadano nelle "grinfie" delle case editrici... speriamo bene.
Riguardo a Christopher: oltre ad essere uno studioso è un accentratore geloso e parsimonioso, quindi ottimo per conservare i miliardi di lavori del padre... l'importante è che non cadano nelle "grinfie" delle case editrici... speriamo bene.
Bisognera anche vedere anche cosa accadrà della Tolkien Estate, chi saranno gli 'eredi' dei membri attuali, quando essi non ci saranno più.
Mi auguro ci abbiano pensato o che comunque ci stiano pensando, cercando le persone adatte per portare avanti la loro ideologia e modus operandi.
Non mi far pensare negativo perchè già oggi la giornata grigia non aiuta...
Non mi far pensare negativo perchè già oggi la giornata grigia non aiuta...
Per come ho sempre visto io la faccenda, ho l'impressione che siano "tutti" abbastanza ferrati in famiglia. Nel senso che non solo Christopher, ma anche altri non sembranno il tipo di persone capaci di dire ad una casa editrice "prediti tutto ma dammi la grana, tanta subito ed affanculo chi non è d'accordo con me, sfigati per primi".
Ma, questo non si può mai dire. Il "tesoro" delle opere di Tolkien è veramente immenso. Altro che quello di Erebor... e penso che a chiunque, anche ad una persona normale, venga l'acquolina in bocca alla sua vista. Poi, da quando sono usciti i film di PJ la fame è aumentata.
Quindi penso che ci voglia una persona che riesca a fare bene il lavoro parsimonioso che ha condotto fino ad ora Christopher; credo, anche, che abbia pensato ad un suo degno successore e spero abbia fatto il necessario per evitare che i familiari impugnino la sua decisione.
O almeno, io avrei fatto così...
Quindi penso che ci voglia una persona che riesca a fare bene il lavoro parsimonioso che ha condotto fino ad ora Christopher; credo, anche, che abbia pensato ad un suo degno successore e spero abbia fatto il necessario per evitare che i familiari impugnino la sua decisione.
O almeno, io avrei fatto così...
per come la vedo io è proprio perché è parsimoniosa la gestione che rende. E credo che lo sappiano bene gli eredi. Certo, è sempre possibile che qualche giovinastro rovini tutto, ma non probabile: un "estate" segue leggi ben precise. Anche Christopher non credo abbia il controllo, ma solo il comando.
Christopher è una sorta di Dominus assoluto per tutto quel che riguarda gli aspetti letterari (quelli familiari sono in gestione a Priscilla). L'erede (Adam) dovrà guadagnarsela, e non è detto che gli sarà facile
Già il fatto che ha aiutato nel lavoro di "restauro" de I figli di Hurin depone a suo favore. Per di più ha curato la traduzione in francese di alcuni lavori del nonno, poi la pensa come il padre sulla trasposizione cinematografica del SdA. Tutto fa supporre che sia il predestinato, ma in queste storie ci sono sempre i colpi di scena.... dovranno fare attenzione al fratello Simon (lo scrittore di libri polizieschi, a proposito ma esiste ancora il genere poliziesco o vengono tutti considerati gialli??): il figliol prodigo che prima si schiera con la NewLine Cinema per la trilogia aiutandoli anche (si dice) nella stesura del copione (bah! non ci credo), poi fa la pace con il padre che lo riaccoglie come, appunto, il figliol prodigo.... attenti...
Perché, esiste una distinzione tra i libri gialli e quelli polizieschi?Si tratta di un genere (o 2 generi) che non mi hanno mai attirato. Credo che, a parte qualche racconto di Holmes by Doyle, io non abbia mai letto nulla.
La capacità di Conan Doyle di tenere il lettore teso verso la storia è straordinaria. Però da lettrice onnivora ti devo dire che ho letto molti libri gialli che danno delle sensazioni molto simili a quelle di Sherlock. Ad esempio, forse non lo sai ma Philip Pullman, quello de "Queste oscure materie", ha scritto una serie di libri gialli che sono ambientati in una Londra dei primi del novecento. Molto belli anche se non capisco perchè li hanno catalogati tra i libri per ragazzi...
Poi c'è un'altra serie scritta da due libraie francesi sotto lo pseudonimo di Claude Izner. E' ambientata a Parigi nei primi del novecento e il protagonista è un libraio-investigatore però ti avviso, sono francesi quindi hanno un metodo di scrittura molto diverso dagli inglesi... si perdono un pò nelle descrizioni.
Per rimanere sul moderno poi c'è Henning Mankell, grande scrittore svedese che è stato il primo ad usare una terminologia nuda e cruda (tipo sezionamento di fegato alla C.S.I.) in un libro poliziesco. Di quest'ultimo il mio preferito è i Cani di Riga... favoloso, mentre lo leggevo vedevo Riga e gli effetti del comunismo...
Poi c'è il re del giallo Carlos Ruiz Zafon, secondo me si avvicina molto a Conan Doyle ed alle sue storie che all'inizio sembrano grottesche e complicate poi si dipanano fino ad una conclusione quasi "elementare Watson"
Poi c'è un'altra serie scritta da due libraie francesi sotto lo pseudonimo di Claude Izner. E' ambientata a Parigi nei primi del novecento e il protagonista è un libraio-investigatore però ti avviso, sono francesi quindi hanno un metodo di scrittura molto diverso dagli inglesi... si perdono un pò nelle descrizioni.
Per rimanere sul moderno poi c'è Henning Mankell, grande scrittore svedese che è stato il primo ad usare una terminologia nuda e cruda (tipo sezionamento di fegato alla C.S.I.) in un libro poliziesco. Di quest'ultimo il mio preferito è i Cani di Riga... favoloso, mentre lo leggevo vedevo Riga e gli effetti del comunismo...
Poi c'è il re del giallo Carlos Ruiz Zafon, secondo me si avvicina molto a Conan Doyle ed alle sue storie che all'inizio sembrano grottesche e complicate poi si dipanano fino ad una conclusione quasi "elementare Watson"
Ti ringrazio dei pareri Erin.In realtà, dopo anni trascorsi ad annoiarmi anche con film e telefilm polizieschi, sono giunto alla conclusione che nel campo mi basta la cronaca reale.
Non ho bisogno di letteratura d'evasione in questo campo. Fatti come Garlasco, Gravina di Puglia, Cogne, per tacere di avvenimenti ormai storici come la morte di Sindona, di Calvi, di Pisciotta, dei giudici Falcone e Borsellino, mi bastano. E tutto sommato mi interessano molto di più.
So bene che la mia malattia è arrivata oramai ad uno stadio troppo avanzato.
Al contrario di te, ho bisogno di letteratura d'evasione.
In fondo qualsiasi libro che leggi ti insegna a conoscere l'animo umano e questa conoscenza ti aiuta anche a vedere i fatti reali con un occhio diverso.
: )
Al contrario di te, ho bisogno di letteratura d'evasione.
In fondo qualsiasi libro che leggi ti insegna a conoscere l'animo umano e questa conoscenza ti aiuta anche a vedere i fatti reali con un occhio diverso.
: )
Anche io ho necessità di letteratura d'evasione. Il fatto è che non considero il giallo tale.Questo perché lo trovo tremendamente integrato nella realtà. In fondo, a volte basta sostituire alcuni nomi, ed hai davvero le storie reali. Il fatto poi che alcuni autori siano stati o siano giudici o poliziotti o avvocati, che praticamente traspongono casi su cui hanno indagato o di cui sono stati testimoni, non aiuta.
Quindi, almeno in questo campo, preferisco la realtà.
Che bello! la pensiamo diversamente!! : D
Condivido in parte il tuo pensiero. Forse sono fortunata perchè avendo una vita familiare molto intensa non ho possibilità di vedere spesso il tg, quindi vivo un pò fuori dal mondo; da ciò ne consegue che i fatti di cronaca nera non mi toccano più di tanto.
A dirti la verità il giallo non è il mio genere preferito, ma dato che sono onnivora....mai provato Agatha Christie??? Un classico intramontabile
: )
oh come sono malata!
Condivido in parte il tuo pensiero. Forse sono fortunata perchè avendo una vita familiare molto intensa non ho possibilità di vedere spesso il tg, quindi vivo un pò fuori dal mondo; da ciò ne consegue che i fatti di cronaca nera non mi toccano più di tanto.
A dirti la verità il giallo non è il mio genere preferito, ma dato che sono onnivora....mai provato Agatha Christie??? Un classico intramontabile
: )
oh come sono malata!
In effetti, stando ad alcuni amici miei (uno psicologo, uno psichiatra, un neurologo) se tu la pensassi come me, dovresti preoccuparti, e parecchio.Allora sì che saresti malata.
Probabilmente incurabile.
:P
Per esperienza personale i dottori non posseggono molta fantasia: hanno menti troppo analitiche.
Una volta ad una conoscente psicologa parlando dall'amore per i libri instillatomi da mia madre gli feci questa citazione: "chi è più pazzo?! il pazzo o il pazzo che lo segue?!". Sicuramente la conosci... ebbene la psicologa mi guardò con occhi sbarrati e mi diede il suo numero di telefono ....
Vedi? non hanno fantasia!...preferisco essere matta e malata piuttosto che normale...
Una volta ad una conoscente psicologa parlando dall'amore per i libri instillatomi da mia madre gli feci questa citazione: "chi è più pazzo?! il pazzo o il pazzo che lo segue?!". Sicuramente la conosci... ebbene la psicologa mi guardò con occhi sbarrati e mi diede il suo numero di telefono ....
Vedi? non hanno fantasia!...preferisco essere matta e malata piuttosto che normale...
Se la metti su questo piano, ovvero di cosa i più ritengano sia normale, mi trovi d'accordo.Però i miei amici, specialmente il neurologo e lo psicologo, sono davvero amici nonché forti lettori. Lo psicologo poi è quasi onnivoro, con una forte passione per il poliziesco.
Citazione per citazione: "Dottore, cura te stesso".
Sicuramente la conosci.
Erin, sbaglio o hai citato "Star Wars"?
Io avrei citato "Cìè del metodo in questa follia" [Amleto]
Io avrei citato "Cìè del metodo in questa follia" [Amleto]
Star Trek.Ed era riferita al mio amico psicologo, non ad Erin. D'altro canto, essendo un forte lettore, se siam pazzi noi figurarsi lui.
@Norbert: sì è la battuta che Chenobi fa a Skywalker quando scappano con il Millennium Falcon.... eh!! bei tempi... penso che se ci mettiamo a cercare battute sulla follia o pazzia finiamo dopodomani.... dopotutto è questo il sale della vita no?!
@Devero: non mi ricordavo che era una battuta di Star Trek, dovrò fare un ripasso per la gioia dei miei familiari. Pensavo ti riferissi alla frase detta da Gesù in non mi ricordo quale avvenimento alla quale segue l'altra famosa battuta: nessuno è profeta accettato nella propria terra (o nessuno è profeta in terra...come l'abbiamo tagliata noi).
Sorry! : (
ogni tanto mi inacidisco, ma poi chiedo scusa
; )
@Devero: non mi ricordavo che era una battuta di Star Trek, dovrò fare un ripasso per la gioia dei miei familiari. Pensavo ti riferissi alla frase detta da Gesù in non mi ricordo quale avvenimento alla quale segue l'altra famosa battuta: nessuno è profeta accettato nella propria terra (o nessuno è profeta in terra...come l'abbiamo tagliata noi).
Sorry! : (
ogni tanto mi inacidisco, ma poi chiedo scusa
; )





Ecco il link: http://www.lastampa.it/2013/05/09/cul...