Letteratura Postmoderna discussion
sondaggio: vi andrebbe di partecipare a un gruppo di lettura?
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Mircalla
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Jun 06, 2013 12:38PM
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Io ci sto. Molti autori importanti contemporanei sono ancora a me sconosciuti e leggere in compagnia è sempre uno stimolo in più.Si potrebbe anche pensare di dedicare più mesi a ogni singolo autore, oppure scegliere una nazione e dedicargli una serie di letture.
mi piace l'idea in generale e in particolare di dedicare "più mesi a ogni singolo autore" ma anche di "scegliere una nazione e dedicargli una serie di letture"
Ci sto anche io (purchè possegga già il libro: altri acquisti non sono in programma, per il momento).
@arwen, anch'io a parte un paio di libri vorrei non acquistare altro, o meglio vorrei, ma proprio non posso. :)) Fortuna le biblioteche e gli ebooks.@Patrizia, questo è ovvio. Già la vita è tanto dura, che abbiamo fatto di male per essere costretti anche a leggere autori indigesti? Io, ad esempio, se venisse fuori Mo Yan, in tutta onestà, mi sentirei male. Anche se un'altra occasione gliela voglio dare. :D
Mircalla mi ha chiesto di darle una mano nel gestire questo gruppo. Anch'io a tempo libero sono messa male, ma vedo di fare il possibile.
Che ne dite se intanto scegliamo un paio di autori da alternare nei prossimi mesi? Poi magari più avanti, o ad anno nuovo, cominciamo a organizzare una serie di letture per nazione o per regioni geografiche.
Cominciamo con il proporre i nomi e poi apriamo il sondaggio?
Arwen56 wrote: "Ci sto anche io (purchè possegga già il libro: altri acquisti non sono in programma, per il momento)."Scusa, la mia è deformazione professionale, ma non ti piace prenderli a prestito in biblioteca?
lanalang wrote: "@arwen, anch'io a parte un paio di libri vorrei non acquistare altro, o meglio vorrei, ma proprio non posso. :)) Fortuna le biblioteche e gli ebooks.@Patrizia, questo è ovvio. Già la vita è tanto..."
Invece io leggerei volentieri ancora Mo Yan: il mondo è bello perché è vario :)
Quanti autori possiamo proporre? Io ne propongo tre:- Michele Mari (ho letto un suo libro e boh, non ho capito se mi piace o no);
- Stephen King (non leggo suoi libri da tanto ma ne posseggo molti);
- Orhan Pamuk (ho letto "Il mio nome è rosso" e mi è piaciuto molto)
Moi aussi.Rilancio proponendo un'idea che da un po' mi frulla nella testa. A me piacerebbe, ma penso che sia velleitario, più che un gruppo di lettura su un singolo libro, un vero e proprio percorso letterario da esaurire nell'arco di qualche mese insieme.
Trovo infatti molte sfide a cui partecipo (in gruppo od in solitario) un po' vacue, nel senso che saltare da un autore ad un altro senza nessun filo logico (o se c'è non è letterariamente appagante, cfr. leggi premi Nobel, leggi libri con parola "cane", etc...).
Faccio un esempio: ultimamente sto cercando di procurarmi una serie di autori russi che hanno prodotto durante il regime sovietico e che hanno scritto sulle condizioni di vita durante esso. Sto cercando di costruire un percorso di letteratura sovietica per intenderci. All'interno di questo insieme ho visto che in realtà vi sarebbero sottotracce da sviluppare come il ruolo dell'artista, il soggetto della burocrazia, le repressioni e così via.
Qualcuno potrebbe obiettare che serve un minimo di competenza su qualcosa che non si è ancora letto, ma da questo punto di vista, GR è più che utile. Molti libri per il mio percorso di letteratura sovietica li ho trovati proprio grazie a GR :-)
Poiché, come dice Eco, postmoderno significa tutto e significa niente, direi che di temi sul piatto ce ne sono (es: letteratura surreale sudamericana, partendo da Borges per arrivare ai più moderni. Oppure: letteratura britannica & americana sul melting pot degli ultimi 50 anni. Od ancora: letteratura americana sulla Grande Mela dagli '60 ad oggi). Insomma, forse risulterò pedante, però (sarà per deformazione professionale o deformazione e basta) mi rendo conto che mi piacerebbe avere un approccio un po' più "accademico" alla lettura ed averlo condiviso (le migliori idee maturano dal confronto). Diciamo una critica della letteratura un po' fai-da-te. Scusate lo sproloquio :-)
Giuseppe wrote: "Moi aussi.Rilancio proponendo un'idea che da un po' mi frulla nella testa. A me piacerebbe, ma penso che sia velleitario, più che un gruppo di lettura su un singolo libro, un vero e proprio perco..."
Invece a me piacerebbe molto un percorso sul tipo di quello che hai proposto tu per avere un filo logico che lega le mie letture. L'anno scorso, sempre come lettura condivisa, avevo iniziato a leggere i premi nobel in ordine cronologico inverso; siamo arrivati a Pinkett ma poi tutto è naufragato (con mio sommo dispiacere) perché non c'era un grande interesse. A me, invece, è un percorso che è piaciuto molto perché mi ha dato modo di vedere diverse sfaccettature del premio e di capire meglio le motivazioni alla base delle diverse scelte.
@giuseppe, riuscire a fare una serie di letture seguendo un filo conduttore sarebbe perfetto! già il primo esempio che hai fatto mi intriga moltissimo! :)Che ne dite tutti? E tu Mircalla? Vogliamo iniziare sin da subito i primi gdl con questo approccio?
Eleonora wrote: "Arwen56 wrote: "Ci sto anche io (purchè possegga già il libro: altri acquisti non sono in programma, per il momento)."Scusa, la mia è deformazione professionale, ma non ti piace prenderli a prest..."
Ciao Eleonora. In prestito proprio no. Mi rendo conto che la mia è una mania, ma i libri che leggo devo possederli.
Start from scratch wrote: "Mi aggrego e quoto Giuseppe.Mi piace molto l'idea del "percorso" letterario! ;)"
idem
ciao a tutti
appoggio l'idea di Giuseppe, mi piace molto, dai lavoriamoci un po' :-)
che ne dite?
si accettano suggerimenti
poi partiamo, direi già dalla prossima settimana, se volete, se ce la facciamo, inizierei a raccogliere idee concrete, distribuire compiti a chi vuole collaborare e scegliere scrittori che tutti vorrebbero leggere...
ps.... il percorso russo mi piace, ma sentiamo anche gli altri ;-)
appoggio l'idea di Giuseppe, mi piace molto, dai lavoriamoci un po' :-)
che ne dite?
si accettano suggerimenti
poi partiamo, direi già dalla prossima settimana, se volete, se ce la facciamo, inizierei a raccogliere idee concrete, distribuire compiti a chi vuole collaborare e scegliere scrittori che tutti vorrebbero leggere...
ps.... il percorso russo mi piace, ma sentiamo anche gli altri ;-)
Sì, però veniamo al sodo. I partecipanti cosa devono proporre esattamente? Mi pare un po' fumoso il contesto.
@arwen, prendendo spunto dagli esempi di Giuseppe cerchiamo di proporre un tema, un filo logico, che unisca una serie di letture o di autori.
Mi piacciono gli autori russi ma per aumentare la scelta propongo un percorso di letture sulla Resistenza, nella direzione di leggere romanzi scritti in momenti diversi (dal dopoguerra a oggi) e cercare di capire 1) le diverse interpretazioni che ne danno gli autori (anche valutazioni negative ovviamente) e 2) come le posizioni sulla resistenza sono cambiate (o non sono cambiate) man mano che ci avviciniamo al presente.
onestamente la lettura sulla Resistenza non mi va molto, ma sentiamo anche gli altri, e poi decidiamo a maggioranza...
Riguardo ai russi mi sembra di capire, però, che le letture che Giuseppe sta facendo non hanno a che fare col postmodernismo. Ma un postmodernismo russo esiste quindi potremmo considerarlo tra i temi da mettere ai voti insieme a quello proposto da Patrizia.Il primo esempio di Giuseppe a cui mi riferivo, e che a me piacerebbe, è, invece, quello sulla letteratura surreale sudamericana a partire da Borges.
Borges può essere considerato postmoderno, credo
se ci vogliamo mantenere nei binari del postmoderno è la scelta giusta
io terrei presente anche Marquez, che lo è di sicuro
e confesso che mi piacerebbe anche prendere in considerazione DFW, se a qualcun altro piace almeno quanto piace a me...
se ci vogliamo mantenere nei binari del postmoderno è la scelta giusta
io terrei presente anche Marquez, che lo è di sicuro
e confesso che mi piacerebbe anche prendere in considerazione DFW, se a qualcun altro piace almeno quanto piace a me...
vogliamo cominciare a fare un po'dei titoli che ci piacerebbe leggere?
così tanto per capire quanti siamo e che titoli la maggioranza sarebbe interessata a leggere...
così tanto per capire quanti siamo e che titoli la maggioranza sarebbe interessata a leggere...
Ho letto questa proposta del gruppo letterario solo ora....è una cosa che mi interessa molto e vorrei aderire!!!io mi sono ripromessa di leggere buona parte della bibliografia di questi tre autori:
Gabriel García Márquez
Haruki Murakami
Chuck Palahniuk
ottimo! sono tutti autori postmoderni;-)
sentiamo anche gli altri, e magari buttiamo giù un elenco di libri
ciao e benvenuta!
sentiamo anche gli altri, e magari buttiamo giù un elenco di libri
ciao e benvenuta!
mi pare che al momento non incontri molto l'idea del percorso, ma magari ho capito male...proviamo coi titoli e vediamo se viene fuori qualcosa...che ne pensi?
Mircalla64 (free Liu Xiaobo) wrote: "Borges può essere considerato postmoderno, credose ci vogliamo mantenere nei binari del postmoderno è la scelta giusta
io terrei presente anche Marquez, che lo è di sicuro
e confesso che mi pia..."
Ad essere "Postmoderni" sono i testi, non gli autori, per esempio White Noise di sua maestà Don DeLillo è postmoderno (con buona pace di DeLillo), ma definire Underworld un testo postmoderno occorre forzare e stiracchiare la definizione stessa di "postmoderno," già di per sé forzata e stiracchiata. Da qualche parte tra i post di questo thread ho letto anche i nomi di Marquez e di Stephen King... il primo è postmoderno solo se ci accordiamo e accettiamo il Realismo Magico come imparentato al pm, il secondo è soltanto un discreto scrittore di genere, ma definirlo pm è come cuocere il sushi. Quanto (sancti) DFW, il caro vecchio figliodiputtana avrebbe anche potuto uccidere l'interlocutore che avesse avuto l'ardire di definirlo post-moderno, e anzi è considerato uno dei primi veri autori della New Sincerity, ossia un "tipo di narrativa" in cui gli ingredienti cardine della letteratura postmoderna vengono anestetizzati e sublimati in un nuovo contesto.
Chiedo scusa per la fastidiosa lunghezza di questo post ma la prolissità mi fa sentire un po' più vicino a DFW.
ok, quindi io e te ci rileggiamo La Scopa del sistema, o Infinite Jest ;-)
ps. chi è che ha definito postmoderno Stephen King?
e si, il Realismo Isterico e quello Magico fanno parte della definizione di Postmoderno, sia pure in linea di principio
ps. chi è che ha definito postmoderno Stephen King?
e si, il Realismo Isterico e quello Magico fanno parte della definizione di Postmoderno, sia pure in linea di principio
Mircalla64 (free Liu Xiaobo) wrote: "ok, quindi io e te ci rileggiamo La Scopa del sistema, o Infinite Jest ;-)ps. chi è che ha definito postmoderno Stephen King?
e si, il Realismo Isterico e quello Magico fanno parte della definiz..."
Il nome dell'innominato l'ho letto qua sopra di sfuggita. Realismo Isterico è uno dei sinonimi della Letteratura pm contemporanea, il realismo magico secondo qualcuno è parte del pm secondo altri no. Io faccio parte degli altri.
Il fatto è che "postmoderno" è una di quelle parole che dovrebbe essere vietata, perché significa troppe cose, troppo diverse in troppi contesti troppo eterogenei. Quando parlo con i miei colleghi americani mi rendo conto che quello che per wikipedia è narrativa postmoderna, per i veri addetti ai lavori (editor, critici, scrittori) è solo "narrativa contemporanea."
In definitiva gli ingredienti base del pm sono ironia e cinismo (il primo è necessario e sufficiente), subito dopo vengono: la parodia, il citazionismo, la promiscuità tra finzione e realtà e l'uso di personaggi reali in modo fittizio.
Un libro che secondo me è perfetto per capire di cosa si parla quando si parla di postmoderno è (quel gran capolavoro di) The Public Burning di Robert Coover, dove questi ingredienti ci sono tutti, ma proprio tutti. Io poi iniziai a capire cosa fosse veramente il cosiddetto pm solo dopo aver letto William Gaddis e Th. Pynchon.
IJ l'ho letto sei volte di fila in lingua originale (non scherzo), se lo riprendo in mano mi farà l'effetto dell'Intrattenimento fino a quando di me non resterà che un mucchietto di polvere su una poltrona con sotto una copia di IJ. Ora come ora mi rileggerei volentieri i racconti di Oblivion
Scusa ancora per la lunghezza, ma mi sa che è un disturbo della personalità letteraria che ho preso da (sancti) DFW.
Bene...sospettavo che avremmo dovuto affrontare il problema, a questo punto affrontiamolo e decidiamo subito, con i gdl vogliamo limitarci al postmoderno in senso stretto oppure comprendere anche quella che per wikipedia è postmodermo, ma per gli addetti ai lavori è narrativa contemporanea?@Paolo, ti dispiace se approfitto della tua competenza per chiederti suggerimenti per eventuali tematiche che possano unire con un filo logico le letture da fare insieme qui nel gruppo?
@Mircalla, a me in verità non era sembrato che ci fossimo già arresi circa i percorsi letterari. Insomma, ne discutiamo solo da due giorni, c'è stato anche il weekend di mezzo, aspettiamo ancora prima di decidere. Nulla ci vieta poi di seguire due strade parallele, quella delle letture a tema e quello del libro scelto tra una rosa di titoli proposti.
@lanalang
per me va bene aspettare figurati, solo mi pareva che non avesse attecchito l'idea del percorso, e in ogni caso, come dici tu, nulla ci vieta di raccogliere adesioni per entrambi le modalità e poi, o seguirle insieme o scegliere quella più votata
io sentirei anche gli altri, perchè è chiaro che io e te vogliamo farlo ;-)
per me va bene aspettare figurati, solo mi pareva che non avesse attecchito l'idea del percorso, e in ogni caso, come dici tu, nulla ci vieta di raccogliere adesioni per entrambi le modalità e poi, o seguirle insieme o scegliere quella più votata
io sentirei anche gli altri, perchè è chiaro che io e te vogliamo farlo ;-)
lanalang wrote: "Bene...sospettavo che avremmo dovuto affrontare il problema, a questo punto affrontiamolo e decidiamo subito, con i gdl vogliamo limitarci al postmoderno in senso stretto oppure comprendere anche ..@Paolo, ti dispiace se approfitto della tua competenza per chiederti suggerimenti per eventuali tematiche che possano unire con un filo logico le letture da fare insieme qui nel gruppo?."
oh, grazie, ma la mia più che competenza è una passione. Sul pm non credo che ci sia nessuno ad avere competenze, è un po' come il sarchiapone di Walter Chiari.
[So già che sarò irritantemente prolisso e quindi chiedo scusa in anticipo.]
Il cosiddetto postmoderno ha confini molto labili e offuscati, specie perché traduciamo con /postmoderno/ quello che nella nostra cultura è semplicemente /Contemporaneo/. In America non esiste la nostra categoria storica di /contemporaneità/: per noi la Modernità arriva fino al Congresso di Vienna (o ai moti del ’48 o alla seconda rivoluzione industriale... queste son beghe degli storici, lasciamole a loro), dopo c’è l’Età Contemporanea. Per gli americani invece il novecento è MODERNO, l’arte che per noi è contemporanea per loro è MODERNA (pensa al MoMA), ecc. Quindi, spesso, quando si parla di Post-Moderno si parla di qualcosa che viene dopo e in contrapposizione a quell’idea (americana) di modernità, altre volte si usa (spesso in filosofia e in Europa) in contrapposizione all’idea di modernità sei-settecentesca. Spero di aver chiarito un po’ di cortocircuiti linguistici, ma ho il sospetto di aver complicato le cose.
Comunque, in senso stretto, la Narrativa Postmoderna Americana è la letteratura che va da Pynchon a Carver e comprende autori come John Barth, Donald Barthelme, William Gaddis, Thomas Pynchon e Robert Coover. Dopo Carver le cose si fanno secondo me molto più aleatorie: per esempio c’è chi considera i minimalisti degli anni '80 (scuola carveriana) autori postmoderni e c'è chi li considera iper-realisti. Don DeLillo, Cormac McCarthy e Paul Auster sono in generale ascrivibili all'idea (o a un'idea) di postmoderno; oggi si parla di “New Sincerity” e autori inizialmente derubricati sotto il calderone di post-moderno, come Wallace, Franzen, Saunders e Bolaño ora vengono coscritti tra le nuove leve della nuova etichetta (questa con tanto di manifesto, e quindi confini lievemente più definiti o almeno in via di definizione, ed è tutto a portata di Google o quasi).
Quindi, se parliamo di Narrativa Postmoderna Americana, si deve decidere se iniziare dal principio, armarsi di pazienza e affrontare IL libro postmoderno per eccellenza, ossia Gravity’s Rainbow di Thomas Pynchon, o iniziare dallo spartiacque, il testo che ha ridefinito alcune linee guida del postmoderno ed è il punto di riferimento per le ultime generazioni di scrittori americani (postmoderni e non), ossia White Noise di Don DeLillo. Un testo secondo me esplicativo come nessun altro di cosa sia il postmoderno nella letteratura americana è The Public Burning di Robert Coover, ma non è tradotto.
Se poi si decide di usare il termine “Post-moderno” come un modo inelegante e borioso per dire “letteratura occidentale contempornea” mettendoci dentro tutto quello che mostra delle sensibili differenze con la forma-romanzo ottocentesca, dal Realismo Magico al Surrealismo al Fantasy, il miglior punto di osservazione probabilmente è Cien años de soledad di Márquez. E non sarebbe male nemmeno Il Maestro e Margherita di Bulgakov.
IJ di DFW è già fuori dal postmoderno, per la sua critica all’(ab)uso dell’ironia e del cinismo nella letteratura e nella cultura di massa statunitense degli anni precedenti. Per poterne discutere occorre aver ben chiaro di cosa si parla quando si parla di ironia. E a proposito di (sancti) DFW e il postmoderno, può essere illuminante questa bella intervista a Larry McCaffrey
http://www.dalkeyarchive.com/book/?fa...
Paolo wrote: "lanalang wrote: "Bene...sospettavo che avremmo dovuto affrontare il problema, a questo punto affrontiamolo e decidiamo subito, con i gdl vogliamo limitarci al postmoderno in senso stretto oppure c..."Ben venga la prolissità quando serve a introdurre chiarezza (almeno per me)
ok, per me la discussione è pleonastica, nel senso che se non sappiamo quanti siamo a voler partire con un GDL, è inutile che ci accapigliamo sulla definizione di postmoderno, per me Postmoderni sono tutti gli autori che ho indicato nella descrizione del gruppo, e comunque, sempre per me, non è necessario scegliere un autore postmodermo per partecipare a un GDL in questo gruppo che, ricordo a tutti quelli che non mi conoscessero, ho aperto semplicemente per parlare di libri con chi fosse interessato a farlo
Si potrebbe leggere Gravity's Rainbow, essendo Il libro postmoderno per eccellenza come suggerito da Paolo. Essendo un libro piuttosto lungo direi che ci terrà impegnati per abbastanza tempo, da lasciarci liberi di decidere come e se procedere in altre letture.
@paolo, concordo con Patrizia, non scusarti per la prolissità perché è davvero un piacere leggerti. Non sarebbe affatto male iniziare dal principio del postmodernismo americano con Gravity’s Rainbow di Pynchon.
Che ne pensate?
Mircalla io direi di aspettare questa settimana per raccogliere le opinioni di tutti e avere le idee più chiare, e poi decidere, eventualmente lanciando uno o più sondaggi. Comunque, sarei per far partire il gdl dal primo di luglio, che ne dici? Che ne dite tutti?
Mircalla64 (free Liu Xiaobo) wrote: "ok, per me la discussione è pleonastica, nel senso che se non sappiamo quanti siamo a voler partire con un GDL, è inutile che ci accapigliamo sulla definizione di postmoderno, per me Postmoderni so..."A me piaceva l'idea del percorso tematico (che però non esclude che si possa costruire strada facendo scegliendo i libri di volta in volta). La mi partecipazione dipende dal libro che si leggerà.
@Patrizia
se la tua presenza è condizionata al libro che sceglieremo, dicci pure quali sono le tue preferenze e cominciamo da te
@tutti
cominciare il primo luglio andrebbe bene come proposto da @lanalang, ma dovremmo iniziare a raccogliere libri da votare, il primo può essere L'Arcobaleno della gravità, ma ce ne voglio altri
quindi forza, sotto con i titoli
comincio io
L'Uccello che girava le viti del mondo di Murakami Haruki
La Scopa del sistema di DFW
Pigmeo di Palahniuk
Cosmopolis di Don DeLillo
L'Opera galleggiante di Barth
se la tua presenza è condizionata al libro che sceglieremo, dicci pure quali sono le tue preferenze e cominciamo da te
@tutti
cominciare il primo luglio andrebbe bene come proposto da @lanalang, ma dovremmo iniziare a raccogliere libri da votare, il primo può essere L'Arcobaleno della gravità, ma ce ne voglio altri
quindi forza, sotto con i titoli
comincio io
L'Uccello che girava le viti del mondo di Murakami Haruki
La Scopa del sistema di DFW
Pigmeo di Palahniuk
Cosmopolis di Don DeLillo
L'Opera galleggiante di Barth
@giuseppe, mircalla, abbiamo praticamente scritto insieme.@mircalla, peccato la pensi così, perché secondo me si è aperta una discussione interessante.
Quanti sarebbero d'accordo a partire con la lettura di Gravity’s Rainbow? Oppure, a questo punto, proponete anche altri titoli e lanciamo un sondaggio.
lanalang wrote:
@mircalla, peccato la pensi così, perché secondo me si è aperta una discussione interessante.
scusa non capisco a cosa ti riferisci, io ho solo proposto dei titoli, come vorrei che cominciassimo a fare tutti
@mircalla, peccato la pensi così, perché secondo me si è aperta una discussione interessante.
scusa non capisco a cosa ti riferisci, io ho solo proposto dei titoli, come vorrei che cominciassimo a fare tutti
Mircalla64 (free Liu Xiaobo) wrote: "@Patrizia se la tua presenza è condizionata al libro che sceglieremo, dicci pure quali sono le tue preferenze e cominciamo da te"
La mia competenza in materia di autori "cosiddetti" postmoderni (dopo il post di Paolo è d'obbligo essere cauti) è abbastanza scarsa, quindi mi informerò sui libri proposti, ne voterò uno, aspetterò di sapere qual è il più votato e deciderò. :)
Però avrei una domanda per chi è più esperto: ci sono autori europei (o addirittura italiani) che si possono inserire nell'accezione più ampia di "postmoderno"?
@Patrizia
non è necessario che tu proponga un autore postmodermo e la lezione di Paolo, ne sono certa, non aveva l'intento di intimidire nessuno, scegli liberamente un libro e mettilo ai voti
ps.
postomoderno è una categoria che si addice prevalentemente alla letteratura americana, anche se per esempio Calvino, Marquez, Murakami o Borges, volendo ampliare il concetto, possono rientrare nella definizione
non è necessario che tu proponga un autore postmodermo e la lezione di Paolo, ne sono certa, non aveva l'intento di intimidire nessuno, scegli liberamente un libro e mettilo ai voti
ps.
postomoderno è una categoria che si addice prevalentemente alla letteratura americana, anche se per esempio Calvino, Marquez, Murakami o Borges, volendo ampliare il concetto, possono rientrare nella definizione
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