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Le vicende storiche sono quelle anche se su alcuni personaggi le interpretazioni sono controverse. Quando l'ho letto, ho cercato ogni personaggio storico sul web e ho trovato sempre dei riscontri.
Si Patrizia, anche io man mano che leggo cerco i personaggi ed effettivamente vedo che sono esistiti. Poi ovvio, i Wu Ming ci hanno creato una storia, però sapere che il contesto è veritiero mi invoglia ulteriormente a leggere un libro che molti sconsigliano...Grazie anche a te!
Alessandro wrote: "un libro che molti sconsigliano..."Perchè lo sconsigliano? Personalmente, ne ho letto quasi sempre recensioni positive. E, dopo averlo a mia volta letto, penso ne valga la pena. Diciamo che la parte più debole è proprio quella inventata, che è un po' stiracchiata e non sempre si amalgama bene con il resto. Prevale decisamente il lato storico e il giudizio implicito che i Wu Ming ne danno, sul quale, ovviamente, si può essere d'accordo o no.
Io ho anche letto il seguito "Altai" che non è all'altezza di Q ma è comunque una lettura piacevole.
i Wu Ming hanno un giudizio molto duro con la Chiesa Cattolica, mentre su certi eccessi dei Protestanti (intesi come gruppo, lo so che i Protestanti sono solo uno dei gruppi nati dalla Riforma) ci vanno molto più leggeri e li giustificano. Detto questo, il romanzo è godibilissimo. Anche per chi non la pensa come i Wu Ming (come me).
Arwen56 wrote: "Alessandro wrote: "un libro che molti sconsigliano..."Perchè lo sconsigliano? Personalmente, ne ho letto quasi sempre recensioni positive. E, dopo averlo a mia volta letto, penso ne valga la pen..."
Si in effetti ci sono parecchie recensioni positive. Ma le negative sono tutte concordi nel dire che le prime 300 pagine sono un po' pesanti... Vedremo. :D
Patrizia, non sapevo ci fosse un seguito...
Alessandro wrote: "Si in effetti ci sono parecchie recensioni positive. Ma le negative sono tutte concordi nel dire che le prime 300 pagine sono un po' pesanti... Vedremo. :D"A me era piaciuta di più proprio la prima parte, quella più storica e meno "d'azione"...
La prima parte e' abbastanza godibile. Il resto, sinceramente, non mi è piaciuto per niente. Ma è proprio lo stile dei Wu Ming che non mi piace, anzi, mi scuote proprio il sistema nervoso!
io l' ho letto più volte e lo trovo magnifico. purtroppo tutto quello di cui si parla è accaduto. Anzi mia moglie, che ha studiato il periodo delle guerre religiose all'università, ha detto che si capisce meglio dal libro che dai testi. il giudizio sulla chiesa cattolica è invece assolutamente storico.
Caro Alessandro,non posso che concordare con chi mi ha preceduto nel risponderti: Arwen56, Patrizia, Gianluca. Q è in parte fantasia e in parte realtà storica, ma nasce da accurate ricerche storiche effettuate dagli autori: preferisco ovviamente non anticiparti cosa è finzione, e quali personaggi sono inventati (e sono davvero pochi). Oltre alla trama, è bellissima la ricostruzione ambientale del periodo, che insieme ad una narrazione coinvolgente riesce a rendere la lettura estremamente piacevole e avvincente.
Come per tutte le opere dei Wu Ming, autori di forte impegno civile, è bene sottolineare che la trama veicola una certa idea politica, alquanto scopertamente: in questo, i Wu Ming seguono la strada già battuta dal Manzoni (non pensate che sia un accostamento troppo irriverente!), che parlava di Spagna per dire Austria... Potremmo dire che a tratti il libro è quasi un manifesto politico di intenti rivoluzionari (brr!! viene un po' di freddo alla schiena a pensarci).
Se mi permetti un consiglio, quando hai terminato la lettura potresti leggere qualche testo storico che tratta il periodo della Riforma in Germania, qualcosa di non troppo specialistico e pesante: mi viene in mente La Riforma Protestante, che dà un quadro piuttosto vivace delle varie correnti della Riforma. Per la situazione in Italia e per la Controriforma, ci sono, fra gli altri, i testi di Adriano Prosperi, professore di storia moderna a Pisa.
A fine volume ci sono anche delle belle illustrazioni (con didascalie talvolta criptiche): possono costituire un buon punto di partenza per ulteriori ricerche.
L'ho letto parecchi anni fa e mi era molto piaciuto. Concorda con quanto avevo studiato del periodo storico e comunque si sa che le guerre di religione sono tra le più orribili della storia...ammesso che si possa fare una graduatoria sul grado di orrore delle guerre...
purtroppo tutto ciò che viene imputato alla chiesa in questo libro è stato storicamente accertato, in questo senso " storico". Ammetto che il termine è usato in maniera impropria.
Gianluca wrote: "purtroppo tutto ciò che viene imputato alla chiesa in questo libro è stato storicamente accertato, in questo senso " storico". Ammetto che il termine è usato in maniera impropria."Capito, e concordo.
Da cattolico ho trovato corretta la ricostruzione storica ma il giudizio che i Wu Ming fanno passare è che la Chiesa abbia fatto solo male e che la religione dovrebbe essere libera e senza regole. Cosa che a me non convince.
Pierre wrote: "...Potremmo dire che a tratti il libro è quasi un manifesto politico di intenti rivoluzionari (brr!! viene un po' di freddo alla schiena a pensarci)..."Riguardo a questa osservazione (che condivido), ho letto l'articolo che i Wu Ming hanno scritto per "celebrare" il decennale dell'uscita del loro libro e su questo punto hanno fatto, più o meno, autocritica. Un articolo interessante (che però non riesco più a ritrovare.)
l'articolo che i Wu Ming hanno scritto per "celebrare" il decennale dell'uscita del loro libro...Credo sia questo:
http://www.wumingfoundation.com/itali...
Lo segnalo, ma raccomando ad Alessandro (e a chi non ha letto il libro) di non leggerlo, perché qua e là affiora qualche rivelazione sul significato del libro (molto meno sulla trama).
E a proposito della rivoluzione, mi permetto una citazione (forse apocrifa) da Robespierre: "On ne peut pas faire d'omelette sans casser des oeufs"... il che ci riconduce sempre ai Wu Ming: L'armata dei sonnambuli
Books mentioned in this topic
L'armata dei sonnambuli (other topics)La riforma protestante (other topics)



Oggi ho cominciato la lettura di questo libro ("Q" di Luther Blissett, cioè Wu Ming) che molti dicono sia ostico ma bellissimo.
Volevo sapere una cosa: il quadro dell'Europa che emerge è veritiero? Insomma, a parte la storia inventata, tutto il contesto è fedele? Qualcuno lo sa?
Grazie a tutti e buone letture!!