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Le nostre letture di Giugno - Luglio 2018
Nel we ho iniziato e finito l'ultimo Pulixi "Lo Stupore della Notte". Di solito questo tipo di romanzi, incentrati sul terrorismo, non sono propriamente il mio genere. Piergiorgio però ha un grande talento: la sua scrittura è magnetica e ti acchiappa dalla prima pagina per non mollarti più fino alla fine. Inoltre, riesce a dar vita a personaggi (come Rosa Lopez) complessi e molto sfaccettati da cui è impossibile non restare affascinati. E l'ambientazione milanese, per me che sono meneghina, ha dato quel tocco in più.
La mia lettura di "Orient", di C. Bollen, si sta trascinando miseramente: la mole, 700 passa pagine, non invoglia; la lettura è scorrevole, ma non succede niente per pagine e pagine. Solo elucubrazioni dei personaggi. Ho letto in qualche commento che dopo la metà decolla e anche la parte più thriller diventa adrenalinica. Ma... arrivarci alla metà!
In compenso ho finito anche la 5^ avventura di fratello Athelstan. Ora però mi prendo una pausa dal medioevo e, se Orient non decolla, parto con Pulixi!
In compenso ho finito anche la 5^ avventura di fratello Athelstan. Ora però mi prendo una pausa dal medioevo e, se Orient non decolla, parto con Pulixi!
@Martina: ce l'ho da leggere, ma vista la mole me lo tengo per le ferie quando sono a casa :)
Intanto ho letto "Se la notte ti cerca" di De Marco: lettura scorrevole ma che non mi ha preso particolarmente.
Sto finendo "I Fidanzati dell'inverno", saga fantasy targata E/O che continua a piacermi un sacco, e oggi inizio "Il corpo che Affiora" di Viveca Sten, autrice vista al Salone del Libro che mi aveva colpita e incuriosita
Intanto ho letto "Se la notte ti cerca" di De Marco: lettura scorrevole ma che non mi ha preso particolarmente.
Sto finendo "I Fidanzati dell'inverno", saga fantasy targata E/O che continua a piacermi un sacco, e oggi inizio "Il corpo che Affiora" di Viveca Sten, autrice vista al Salone del Libro che mi aveva colpita e incuriosita
Di Viveca Sten non ho ancora letto niente ma grazie ad un'offerta di Feltrinelli che non potevo rifiutare, ho preso "Nel nome del padre" primo episodio della serie "I misteri di Sandhamm". Ora sto leggendo "Venti di Quaresima" giallo di Leonardo Padura esponente di una letteratura di genere poco conosciuta ma molto vitale, quella cubana.
@Chomsky: "Il Nome di mio padre" è il secondo romanzo della serie di Sandhamm. Il primo della serie è "Il corpo che affiora", che però non è edito da Marsilio ma da Rizzoli
Infatti c'è proprio scritto "I misteri di Sandhamm 1" e poi c'è la cronologia:1 Nel nome di mio padre
2 Questa notte morirai
3 L'estate senza ritorno
Sono proprio delle strategie di marketing truffaldine.
@Chomsky - Patty: durante la presentazione del libro a Torino uno del pubblico ha proprio fatto questa domanda, visto che appunto su Marsilio veniva indicata come prima indagine: uno degli agenti della casa editrice ha detto a denti stretti che hanno deciso di partire dal secondo perchè il primo non li aveva soddisfatti (che poi sia uscito per un'altra casa editrice è un dettaglio :D )
Sento forte lo stridìo delle unghie sul vetro e mi ricorda il misfatto di Longanesi con "Corsa verso il baratro" di Elizabeth George. Di solito nei riguardi della George ho dei riflessi pavloviani e li compro immediatamente, come feci con questo romanzo per poi accorgermi dopo qualche frase che era la riedizione di "Per amore di Elena" sotto diverso titolo.
Una bella furbizia.
La Marsilio non è nuova a ste pubblicazioni a random. Ricordo con Mankell, li prendevo in biblioteca, quando ancora non avevo anobii più di 10 anni fa. Era un casino ricostruire la cronologia perché prendevano un autore, traducevano l'ultimo libro pubblicato. Poi, se andava, bene. Recuperavano anche i precedenti e via così. E tu lettore ti ritrovavi nelle peste! :-)
Mi sono sparato in giornata un libro di Joe Lansdale, "Freddo a luglio". Non propriamente il mio genere a lui è davvero in gamba e molto simpatico.Proseguo ora la saga di Schiavone di Antonio Manzini con "7-7-2007".
Io ho finito "Il corpo che affiora" di Viveca Sten: confermata l'impressione positiva che avevo avuto a Torino durante la presentazione. Questo primo romanzo della serie dei delitti di Sandhamm si fa leggere bene, mi è piaciuta soprattutto la caratterizzazione dei personaggi e come ha saputo rendere il clima e la vita di questa località della Svezia (e mi è venuta voglia di andarci, come al solito :D). Un po' debole la trama gialla, ma da quanto mi ha detto Erika i successivi sono migliori. Per ora comunque promossa!
@Cassie, interessante allora questa autrice. Me la segno tra le letture estive ...Ad una cena, il mio vicino mi ha parlato bene di uno scrittore di gialli, Ricardo Piglia.
Io : 'Riccardo chi ?'
Lui : 'No, Ricardo con una c sola. E' un famoso scrittore argentino!'
Io: 'Ah!'
In effetti, non ho mai sentito nominare questo Ricardo Piglia, anche su IBS scrivono che è un famosissimo autore ma, confesso, non ne ho mai sentito parlare! Però, secondo il mio vicino, questo suo libro 'Solo per Ida Brown' dovrebbe essere strepitoso. L'ho iniziato ed è interessante ma sono alle prime pagine ...poi vi racconto!
E' prevista per l'8 ottobre l'uscita in edicola di "Solo per Ida Brown" di Ricardo Piglia nell'ambito della collana Passione Noir di Repubblica che ha in programma diversi titoli interessanti: http://inedicola.gedi.it/prodotto/pas...
Breve aggiornamento sulle mie ultime letture:
- finito Pulixi, alla fine si è rivelato ottimo. Sarebbe stato da 5 stelle se non avessi trovato troppo tecniche certe informazioni nella prima parte.
- finito un saggio sulle donne nel Medioevo, interessante.
- letto un altro episodio di Maigret, che mi rilassa sempre.
- iniziato il Bassotto "Delitto in Cornovaglia": so che altri commenti l'hanno bocciato, ma, siccome io li compro tutti lo stesso, prima o poi li leggo anche se ho pareri negativi.
- finito Pulixi, alla fine si è rivelato ottimo. Sarebbe stato da 5 stelle se non avessi trovato troppo tecniche certe informazioni nella prima parte.
- finito un saggio sulle donne nel Medioevo, interessante.
- letto un altro episodio di Maigret, che mi rilassa sempre.
- iniziato il Bassotto "Delitto in Cornovaglia": so che altri commenti l'hanno bocciato, ma, siccome io li compro tutti lo stesso, prima o poi li leggo anche se ho pareri negativi.
Aggiorno velocemente con le ultime letture, i preparativi del matrimonio ormai mi riempiono le giornate e ho meno tempo per leggere:- La casa degli strani ospiti, N. Brady
- La doppia vita dei numeri, E. De Luca
- Storia di Irene, E. De Luca
come unico thriller di questo mese segnalo Dentro l'acqua di Paula Hawkins (l'autrice de La ragazza del treno). Mi mancano poche pagine alla fine e devo dire che mi sta piacendo molto, per niente banale e bell'intreccio
Finito "La ragazza che chiedeva vendetta" di Pierluigi Porazzi: altra ottima prova del nostro Pier che confezione un thriller che accelera sempre più fino alla fine, con un sottofondo quasi malinconico.
Cristina wrote: "Aggiorno velocemente con le ultime letture, i preparativi del matrimonio ormai mi riempiono le giornate
Cri, ma quando è la fatidica data???
Cri, ma quando è la fatidica data???
Ho concluso "7-7-2007" di un Antonio Manzini al suo top; forse meno ironico, certamente più riflessivo, amaro, nostalgico. 5 stelle piene. Per me Manzini rimane il TOP autore della Sellerio.Inizio ora l'ultimo lavoro di Piergiorgio Pulixi "Lo stupore della notte"
D'accordissimo Marco su Manzini: "07-07-2007" è forse il punto più alto della parabola di Rocco Schiavone. E lo si apprezza in pieno solo se si è seguita la storia dall'inizio.
Si, assolutamente. E' una serialità che va seguita in maniera rigorosa. Tra l'altro, anche questa storia non si conclude e lascia aperti importanti sviluppi.
In lettura l'ultimo libro di Piergiorgio Pulixi "Lo stupore della notte". Oggi sarà a Cesena e non me lo perderò!!
Sto leggendo i libri di Viveca Sten e non mi ritrovo con la cronologia dall' inglese ...1 Still waters / Il corpo che affiora
2 Closed circles / ?
3 Guiltless / Nel nome di mio padre
4 Tonight you're dead / Questa notte morirai
5 In the heat of the moment / L'estate senza ritorno
A me pare che Closed circles non sia stato tradotto ... Parla di una regata ...
Eliza: in effetti quello manca in traduzione... Mi sa che fra Marsilio e Rizzoli han fatto un bel casino con i romanzi della Sten :D - conta che in Svezia è uscito già il (credo) 10mo romanzo!
Terminato Pulixi, come sempre non tradisce mai, Rosa Lopez, il Maestro, ti catturano fino alla fine. Finito anche il primo della trilogia ambientata a Venezia di Roberto Tiraboschi. Comincio un libro non CF, "Di questo amore non si deve sapere", la storia di Inessa e Lenin, di Ritanna Armeni.
Mi sono arrivati i nuovi libri per l'estate! Finisco un Deaver di passaggio (un centinaio di pagine in tutto) e poi parto con Morte in Costa Azzurra di J. Bude.
Ho terminato "Lo stupore della notte". Indubbiamente si tratta del MIGLIOR romanzo di Pulixi, il più maturo ed avvincente.Ho gradito molto l'immersione nella metropoli meneghina, la scrittura, lo straordinario lavoro di ricerca, l'idea.
Qualche perplessità su qualche personaggio, troppo "caricato" ed "estremizzato" tanto da rendere facilmente intuibile, per uno scafato lettore di gialli, chi sta dietro al diabolico piano criminale.
Magari per alcuni sarà un dettaglio irrilevante, per me rimane un'ingenuità che poteva essere meglio mascherata.
Comunque i miei complimenti a Piergiorgio. Ora non sarà facile gestire questo nuovo personaggio in ottica seriale. Le prossime mosse saranno fondamentali.
Rimango dell'idea che Piergiorgio non si debba ingabbiare nelle serie
Terminato 'Closed circles' di Viveca Sten (molto carino, anzi direi anche migliore degli altri già tradotti). A parte la trama gialla (omicidio di uno skipper alla partenza di una regata) molto ben sviluppata, segue le vicende di Nora che altrimenti sarebbe passata da una crisi matrimoniale ad un divorzio senza nessun intermezzo. Oltre al fatto che l'avevamo lasciata in una casa e la si ritrova nel terzo che abita in un'altra, insomma .....un po di confusione ... Non mi spiego bene perchè saltare un libro...ma d'altra parte mi pare che anche con Louise Penny (mia adorata) abbiano tradotto un libro a caso di una serie che ne conta venti....
Eliza, mi sembra di capire che questa Viveca Sten ricalchi un po', in questa miscela giallo-rosa,' i romanzi della Lackberg. O sbaglio?
@Marco: perfettamente d'accordo con te. Anche nel mio commento ho messo la (facile per noi lettori accaniti divoratori di gialli) comprensione di chi tira le fila come unica pecca a questo romanzo.
@Eliza: guarda, sulle scelte editoriali ho smesso di chiedermi perchè vengano fatte così a caso... mi dovrò procurare "Closed circles" allora... :)
@Eliza: guarda, sulle scelte editoriali ho smesso di chiedermi perchè vengano fatte così a caso... mi dovrò procurare "Closed circles" allora... :)
Si, sicuramente. E la protagonista femminile è inspiegabilmente maltrattata psicologicamente dal marito e dalla madre di lei. Quindi ci sono alcune similitudini con alcuni personaggi (Anna, la sorella, nei romanzi della Lackberg). Però da un certo punto in poi i romanzi della Lackberg mi sono parsi un po stucchevoli, uno in particolare anche abbastanza brutto.
Piemme ha pubblicato due libri (non uno) di Louise Penny su 13. Mi chiedo che opinione possano farsi i lettori di questi libri e di questa autrice pubblicata cosi a caso ...
Sono completamente d'accordo con Marco anche perché la Penny ha vinto una serie impressionante di premi concessi dai cultori del genere. Anche se spesso un premio non corona il libro migliore, secondo Poirot, un indizio è un indizio, due indizi sono due indizi e tre indizi sono una prova.Questa è bibliografia di Louise Penny tratta da Wikipedia in inglese con i relativi premi ottenuti:
Still Life (2005) – Winner of the New Blood Dagger award, the Arthur Ellis Award, the Dilys Award,[8] the 2007 Anthony Award, and the Barry Award
A Fatal Grace (Alternate title: Dead Cold)[14] (2007) – Winner of the 2007 Agatha Award[15]
The Cruelest Month (2008) – Winner of the 2008 Agatha Award;[1] nominated for the 2009 Anthony, the 2008 Macavity Award, and the 2008 Barry Award
The Murder Stone (A Rule Against Murder in U.S.) (2009) – Nominated for an Arthur Ellis Award[16]
The Brutal Telling (2009) – Winner of the 2009 Agatha Award,[17] and the 2010 Anthony Award
Bury Your Dead (2010) – Winner of the 2010 Agatha Award,[18] the 2011 Anthony Award, the 2011 Macavity Award, the 2011 Arthur Ellis Award,[19] and the 2011 Nero Award
A Trick of the Light (2011) – Nominated for a Macavity,[20] an Anthony Award,[21] and an Agatha Award[22]
The Hangman (2011) – novella
The Beautiful Mystery (2012) – Winner of the 2013 Macavity Award for Best Mystery[23]
How the Light Gets In (2013) – Nominated for an Edgar Award[24] and an Agatha Award[15]
The Long Way Home (2014)
The Nature of the Beast (2015) - Quebec ballistics scientist and international artillery expert Gerald Bull's assassination and his supergun are central plot elements.
A Great Reckoning (2016)
Glass Houses (2017)
Kingdom of the Blind (2018)
https://en.wikipedia.org/wiki/Louise_...
Questo invece è il suo sito ufficiale: http://www.louisepenny.com/
Di Viveca Sten ho letto solo un romanzo mentre di Camilla Lackberg ne ho letto 4 o 5 ma devo dire che (riferendomi solo a "Nel nome di mio padre" la Sten è qualitativamente migliore anche se affrontano tematiche simili.
E' un incredibile scempio quello operato da Piemme sulla produzione letteraria di Louise Penny.Autori/rici di questo calibro richiedono un investimento serio capace di costruire una solida base di lettori. Buttare un libro nel mucchio non solo non contribuisce a garantire vendite ma distorce totalmente la comprensibilità e il gradimento di un'opera sull'ipotetico lettore.
Questo è il comportamento seguito dalla stragrande maggioranza delle case editrici, dettato da una visione miope e scarsamente lungimirante. Grazie a Dio ce ne sono ancora alcune che fanno un lavoro serio (anche se magari non vengono ripagate).
Terrò in considerazione Viveca Sten, grazie Chomsky. A dire il vero trovo gradevoli anche i romanzi della Lackberg (ne ho letti 3). Mi rendo conto che sono gialli molto leggerini dove, probabilmente, la componente rosa tende ad invadere troppo il terreno investigativo; resta il fatto che sono molto evidenti le deliziose influenze alla scuola inglese, su tutti Agatha Christie.
La descrizione di questi nuclei famigliari chiusi dove covano rabbie, invidie, dissapori è veramente coinvolgente. Interessante anche il giusto grado d'introspezione e la formula narrativa che lega passato e presente. Nulla di nuovo ma bello da leggere.
Una neonata casa editrice che sta facendo un ottimo lavoro è "Edizioni le assassine" https://edizionileassassine.it/Il progetto nasce da una visione molto seria, con dietro professionisti molto appassionati e preparati.
Sono state create due collane: una contemporanea e una vintage che daranno voce ad autrici da scoprire e/o riscoprire.
Buttate un occhio.
Mi intrometto nella discussione riguardo Louise Penny: ancora più grave dell'aver pubblicato solamente due libri, è il fatto che la serie di Gamache si evolve nel corso dei libri, per cui si fa riferimento ad eventi accaduti in precedenza, in romanzi che in italiano non sono stati pubblicati. Per quanto mi riguarda, ho comprato i due usciti nella nostra lingua, però li tengo in attesa se magari in futuro arriveranno gli altri (la speranza è l'ultima a morire), oppure se mi venisse voglia di recuperarli in lingua originale sebbene il mio inglese sia abbastanza stentato.
Della Penny ho recuperato appunto tutti gli ebook in inglese, per seguire come si deve la serie. Avevo letto il primo ed effettivamente si capisce subito che c'è tutto un mondo in costruzione nei suoi gialli. Ambiente, personaggi, la loro evoluzione. Non ho più proseguito con la lettura, perché, anche se è scorrevole, l'inglese è più impegnativo dell'italiano. E vorrei seguire bene la serie, senza far passare troppo tempo tra un libro e l'altro.
Concordo che quelli della Lackberg siano gialli piuttosto leggeri, ma spesso ho bisogno proprio di questo tipo di romanzi quando voglio leggere ma senza impegnare troppo il cervello :)
E mi piacerebbe sì poter seguire le vicende dei personaggi in sequenza... mi chiedo davvero con che criterio le case editrici facciano queste scelte.
Mi ricorda molto la prima messa in onda di "X-Files", in cui le puntate non erano in ordine ma saltavano di palo in frasca... e ti capitava di sentire dialoghi tipo: "Mulder, è come quando ti ho sparato" tu spettatore ti chiedevi: "ma quando?!?"
E mi piacerebbe sì poter seguire le vicende dei personaggi in sequenza... mi chiedo davvero con che criterio le case editrici facciano queste scelte.
Mi ricorda molto la prima messa in onda di "X-Files", in cui le puntate non erano in ordine ma saltavano di palo in frasca... e ti capitava di sentire dialoghi tipo: "Mulder, è come quando ti ho sparato" tu spettatore ti chiedevi: "ma quando?!?"
I romanzi della Lackberg non sono male ma sono qualcosa di già letto e solo la location a Fjällbacka li rende un pochino diversi: http://fjallbackainfo.se/La mia giallista svedese preferita è Kerstin Ekman autrice di un noir davvero notevole Il buio scese sull'acqua.
Chomsky wrote: "I romanzi della Lackberg non sono male ma sono qualcosa di già letto e solo la location a Fjällbacka li rende un pochino diversi: http://fjallbackainfo.se/La mia giallista svedese preferita è [aut..."
Non sei il primo a dirmelo. Da qualche parte, sepolto nella libreria, so che c'è. Tra l'altro dovrei averne anche un altro paio di questa scrittrice, sempre usciti per Il Saggiatore.
Mi rendo conto che una delle caratteristiche che mi intriga molto nei romanzi della Lackberg è la gestione della narrazione sospesa tra passato e presente per tutta la durata del romanzo.So perfettamente che è un meccanismo trito e ritrito ma ci sono scrittori che ne fanno un marchio di fabbrica e sanno rendere la dinamica molto bene.
Mi dite qualche altro scrittore che adotta sempre questa tecnica?
A me viene in mente, ad esempio, Jussi Adler Olsen.
Ma nel caso di Olsen parliamo del classico cold case, la Lackberg, invece, parte su due piani temporali con storie all'apparenza sconnesse e scollegate.
@Marco, sono andata a sbirciare il sito delle Edizioni Le Assassine. Ma è fantastico!!! Non sbagli mai un colpo, grazie!!
Marco wrote: "Mi rendo conto che una delle caratteristiche che mi intriga molto nei romanzi della Lackberg è la gestione della narrazione sospesa tra passato e presente per tutta la durata del romanzo.So perfet..."
E' una tecnica narrativa usata spesso dai giallisti svedesi come Henning Mankell ne "Il cinese" e la stessa Viveca Sten in "Nel nome di mio padre".
Del resto anche Sir Arthur Conan Doyle l'ha utilizzata in "La valle della paura".
Marco wrote: "Chomsky wrote: "I romanzi della Lackberg non sono male ma sono qualcosa di già letto e solo la location a Fjällbacka li rende un pochino diversi: http://fjallbackainfo.se/La mia giallista svedese ..."
Kerstin Ekman è una scrittrice che riesce a darci una vivida rappresentazione delle inquietudini di una nazione che ci sembra perfetta e in pace con se stessa ma che cova dentro di se tanti germi di insicurezza e di profonde tragedie svelate in questi romanzi che superano i confini della letteratura gialla.
Tra i suoi romanzi più noti ci sono anche "La caccia", "La voce del torrente" e "Sotto la neve" ma il suo libro più riuscito è senz'altro "Il buio scese sull'acqua".
Complice una domenica di totale scazzo e relax mi sono dedicato alla mia attività preferita (...facciamo la seconda...) e ho dato un'enorme sforbiciata a "Lo scalpellino" di Camilla Lackberg.Devo dire che dopo un discreto esordio ("La principessa di ghiaccio") e un mediocre secondo romanzo ("Il predicatore"), questo terzo lavoro è una spanna sopra. Seppure al netto di qualche aspetto debole (componente giallo-rosa comunque meno presente), questa è la storia più avvincente, cupa e crudele tra quelle da me lette. Proprio una bella lettura.
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Aggiorno le discussioni aprendo un thread apposito per il mese in corso.
Io ho iniziato Orient di Christopher Bollen, di cui parlano bene. Ma è un malloppone di 700 pagine e la mole non mi invoglia molto.
Infatti gli sto preferendo la rilettura del 2° episodio di fratello Athelstan: Mistero alla Torre di Londra - Paul Harding.