Reading Challenges discussion
Gara a Squadre - VI Edizione
>
Squadra Avengers - COMMENTI

363 pagine
All'inizio ho trovato il libro molto pesante, ma a lungo andare l'ho trovato abbastanza interessante.
Questo perchè il libro non è sul vegetarianismo ma è piuttosto un reportage sugli allevamenti di galline, tacchini, polli e maiali, sui metodi di allevamento e infine sulla macellazione.
Vengono descritte pratiche che ti fanno effettivamente passare la fame.
Specialmente i poveri pulcini...
Purtroppo i dati riportati fanno riferimento agli Usa e anche le aziende citate sono americane, ma penso che alla fine un po' in tutto il mondo accada la stessa cosa.

368 pagine
Finalmente una storia romantica che riesce a mixare tutti i trope più divertenti senza mai scadere nel banale. Da amanti a nemici a fidanzati, è una storia che fa ridere e i personaggi riescono a catturarti. Christina Lauren hanno decisamente cambiato il loro stile, adattandosi agli ultimi successi come The Hating Game e The Kiss Quotient e lo fanno in maniera magistrale.

330 pagine.
La storia si colloca temporalmente tra la fine dell'ultimo film della serie "classica" e Generazioni, poco dopo la Conferenza di Pace di Khitomer. Kirk scritto dall'attore che lo ha interpretato è sempre interessante, con l'ego di entrambi che straborda nella narrazione. Ancora di più questo romanzo che si incentra su una delle tematiche preferite da Shatner e Rodenberry, trattata tante volte e da tante angolazioni diverse: l'Eden.
"Checov si chiese perchè gli umani dovessero trascorrere la vita alla ricerca dell'Eden, sapendo che era l'unico posto un cui non avrebbe mai potuto rimanere".
Ci sono parti divertenti, come gli acciacchi dopo una seduta al simulatore olografico o i soliti perenni battibecchi tra McCoy e Spock, la scazzottata tra Checov e Sulu, ma anche parti malinconiche, come quella del 62enne capitano alle prese con il suo corpo che invecchia (e una "cilecca" con Carol Marcus) e il suo cervello che invece non vuole arrendersi agli anni che passano ("rimanere in attesa che la vita finisse significava sprecarla"). Una storia brillante, che sa ovviamente di dèja vu, con Klingon, Romulani, vecchi amici e vecchi nemici, lealtà e tradimenti, donne bellissime e battaglie spaziali, che mi sono goduta tantissimo da fan della serie e innamorata di questo universo.

146 pagine
Continuo a colmare le mie lacune con un altro classico.
Ed a differenza di tanti altri questo mi é piaciuto molto.
Questa continua lotta tra bene e male del dottor Jekyll che all' inizio piace, (view spoiler) ma a lungo andare lo porta all' orrore verso se stesso.
Fino alla fine inevitabile.
Edit: libro spostato sulla task 5.8

266 pagine
Mi piace molto questa serie della Easton. Sicuramente è qualcosa di diverso dai soliti lupi mutaforma, qui abbiamo i cani. Ecco i mutevoli.
Roman è mutevole da solo 2 anni e dopo una vita da cane nell'unità cinofila, sta iniziando piano piano a scoprire i suoi aspetti umani. Le sue conversazioni con Lance sono fantastiche: Roman non ha filtri e il povero sceriffo si sente così a disagio! Matt è forse il personaggio riuscito meno: il suo rapporto con la famiglia non è così approfondito, peccato.
Comunque approvato!

146 pagine
Continuo a colmare le mie lacune con un altro classico.
Ed a differenza di tanti altri questo mi é piaciut..."
Spostiamo questo libro sulla task 5.08
Stagione 10, Episodio 7, Hashtag
"C'è una compagnia anche più silenziosa della solitudine che, se è ben compresa, è la solitudine divenuta perfetta". Robert Louis Stevenson. (Derek Morgan)

Joanne Harris, La scuola dei desideri.
Amo le atmosfere Inglesi, i romanzi che riportano al tempo della scuola, a quello a cui mi capita di guardare con un pizzico di nostalgia. Le premesse in teoria c’erano, ma nel complesso la lettura si è rivelata caotica, sconnessa, con bruschi cambi di registro che il più delle volte mi hanno disorientato con fastidio. Una via di mezzo tra un giallo e narrativa, che finisce col non essere né l’una né l’altra forma di scrittura. Una storia esile, dispersiva nell’organizzazione dell’intreccio, con personaggi poco messi a fuoco e con un colpo di scena finale che personalmente ho trovato più che altro una forzatura con poco senso. Non mi è piaciuto: troppo macchinoso e confusionario.
Ps. Robert Straitley, uno dei due personaggi principali, è un professore di latino.

384 pagine
Questo è il primo libro game nel quale mi cimento e devo dire che mi sono divertita. Ho perso il conto di quante volte mi sono persa nella foresta, il mio senso dell'orientamento fa davvero schifo! Eppure alle medie facevo le gare di orienteering e andavo bene.
La prossima volta sarebbe meglio scegliere l'arte dell'orientamento e del sesto senso!
Sono sopravvissuta per un pelo ma sono arrivata infangata e confusa dal re che ora crede in me... poverino.

Khaled Hosseini, Preghiera del mare.
Poche parole, crude, secche, sincere. Le paure di un padre per il destino del figlio. Una preghiera laica quanto mai attuale, che mette in luce la fragilità umana di fronte ad emergenza sempre più impellente. Un libro che prende spunto da una storia vera e che accompagna ogni singola pagina con acquerelli che imprimono nella mente quanto già le parole hanno scavato nel cuore. Un libro che è una carezza che inchioda il lettore alle ipocrisie del nostro tempo. Un libro da leggere per guardare oltre le apparenze, sempre dal punto di vista dei più deboli.

Bacchetta, Raffaello.
Un ritratto di Raffaello in poche pagine con poche pennellate, esaustive per restituire il quadro di un uomo che ha rappresentato e rappresenta tutt’ora una vetta nel suo campo. Più che l’artista questa graphic, secondo me, pone l’accento sull’uomo e sulle sue debolezze, sul suo temperamento passionale, inserendolo però al contempo nel contesto culturale del suo tempo. Interessante anche la figura di Michelangelo, che ne esce però come un uomo astioso, con risentimento, burbero e insensibile anche di fronte alla morte del collega.

298 pagine
Finora l'unico m/m/m che avevo letto non mi aveva convinta per niente. Di solito preferisco leggere un m/f/m ma la trama particolare di questo libro mi aveva colpita molto.
Il libro tratta temi veramente forti: l'abuso sui bambini, la pedofilia, lo sfruttamento, la prostituzione. E devo dire che la Kennedy si è mossa bene. Quello che alla fine mi ha lasciata un po' perplessa è proprio la storia d'amore tra i 3. Se da una parte l'attrazione tra Jonas e Mace ci sta, l'arrivo improvviso di Cole scombussola tutto. Si passa dal dolore per la perdita di Carrie all'amore per due uomini. E poi Cole non era mai stato con un uomo, figuriamoci due. E invece di farsi qualche pippa mentale, accetta tutto tranquillamente.
Curiosissima di leggere del chirurgo giustiziere Ronan

Task 5.22
Terra perduta è un romanzo storico che racconta le peripezie della giovane Grace O'Malley, omonima e povera discendente della grande regina dei pirati irlandesi che sfidò perfino Elisabetta I, in quello che è sicuramente il periodo più buio della storia d'Irlanda, la grande carestia di patate del XIX secolo.
Il romanzo è ben scritto e scorre via piacevolmente, forse è un po' troppo prevedibile sulle vicende personali dei personaggi principali (a volte un po' troppo "rosa", per mio gusto), ma in ogni caso molto godibile.

Ross Poldark pagine 396 (ho letto l'edizione per Kindle)
Romanzo storico ambientato in Cornovaglia a partire dal 1783. In realtà la storia è uno sfondo, citata per lo più nelle chiacchiere da salotto (lo scandalo della collana, i debiti di Re Giorgio, la guerra in America). Il protagonista è un piccolo nobile, di un ramo cadetto che rientra dalla guerra contro le colonie americane, ferito e scopre di essere stato dato per morto, così la sua fidanzata si è sposata col cugino, suo padre è morto e due servi ubriaconi gli hanno occupato la casa. Decide di riprendersi la sua vita. La trama è abbastanza semplice, i personaggi pur se non troppo approfonditi sono gradevoli, alcune parti un po' troppo romantiche per i miei gusti, ma nel complesso è un romanzo piacevole. Le parti che mi sono piaciute di più sono quelle che descrivono i paesaggi aspri della Cornovaglia, il mare... Le pagine migliori sono quelle che raccontano l'uscita serale a vedere la pesca quando arriva un grande banco di sardine.
Può darsi che decida di proseguire la serie...

Shirley Jackson, L’incubo di Hill House.
Non sono un amante del genere horror, ho un pessimo rapporto con King, giusto per far capire.
Il romanzo è scritto indubbiante bene, è affascinante la storia di questa dimora, l’idea di studiarne i fenomeni paranormali che vi si manifestano, però mi aspettavo di provare un senso di ansia, se non di paura, che alla fine non ho provato. Interessante la figura di Eleanor, le evoluzioni della sua mente, meno l’ingresso della moglie del professore, che anziché portare ansia rende la situazione quasi comica. Altalenante nelle atmosfere, non tutto viene spiegato in modo chiaro, ma questo lo trovo indubbiamente un pregio. Tutto sommato piacevole da leggere.

416 pagine
Questa seconda lettura del libro della Sorensen mi ha fatto aggiungere una stellina al giudizio.
Però alla fine lo trovo sempre troppo cupo: c'è troppa droga per i miei gusti. Non c'è un personaggio che non si fa. Anche quelli che all'inizio sono puliti sprofondano nel giro della droga.
Penso che poi le autrici contemporary esagerino un po' troppo con i drammoni da inserire. Qui oltre alla droga ci sono varie morti, tra genitori, parenti e fidanzati, tentati e riusciti suicidi, ricoveri in strutture, alcool, spaccio...
Questi ragazzi hanno dei seri problemi e gli adulti o sono morti, o sono spariti o... sono andati in vacanza!
Speriamo nel sequel che si risollevino un po'.

Ogni cosa è illuminata è un libro sicuramente originale...tuttavia è un'originalità artificiosa, che non mi ha convinto del tutto. Ci sono delle parti molto piacevoli, e apprezzo davvero la volontà di trarre qualcosa di diverso dai tanti libri sul passato tragico di discendenti di ebrei perseguitati dai nazisti... ho la sensazione però che sia un'originalità un po' fine a se stessa, che di fatto non aggiunge molto al messaggio (e che anzi, lo complica) con le tante sovrastrutture di trama e i problemi linguistici di uno dei narratori ecc. È di uno di quei libri che concettualmente mi piace molto, ma la realizzazione alla fine mi lascia molti dubbi.

Un delitto da dimenticare di Arnaldur Indridason
pag.274
Uno dei prequel del commissario Erlendur
Quest'anno mi sono fatta una scorpacciata dei romanzi col commissario Erlendur, forse ho letto quasi tutto quello che è stato tradotto. Ambientato alla fine degli anni '70, con Erlendur già divorziato e all'investigativa sotto l'ala protettiva di Marion Brem (che non avendo il patronimico non ero mai riuscita a capire se fosse uomo o donna fino alla lettura dei prequel). L'indagine ufficiale riguarda un islandese morto all'interno della base militare americana a Keflavik mentre il cold case parallelo di cui si occupa Erlendur riguarda (toh, che sopresa!) una ragazza scomparsa misteriosamente mentre andava a scuola.
A voler far ognuno per sè a momenti si cacciano entrambi in grossi guai. Queste atmosfere sono incantevoli, e aver visto un fotolibro di un amico che ha passato le ultime vacanze in Islanda mi ha fatto sognare ancor di più. Quasi quasi vado a curarmi anche io la psoriasi in quella pozza geotermica in cui è stato trovato il cadavere all'inizio del romanzo!!

112 pagine
Libro carino che parla di due vicini di casa che si ritrovano ad essere l'amante della stessa donna nello stesso momento. Nanà si divide tra i due che all'inizio non sospettano minimamente della "fedeltà" della donna. (view spoiler)
La viziano con regali e manicaretti vari. Ma alla fine i due che spettegolano tra di loro, capiscono di essere stati ingannati dalla donna. Cercano di trovare un modo per fregare l'altro e restare l'unico amante per lei, ma (view spoiler)
E' un libro che si legge molto velocemente ed è molto piacevole. Interessanti anche le ricette inserite.

Rupi Kaur, Milk&Honey.
Ho letto commenti non propriamente entusiastici su questo libro, nel senso che è stato tacciato dell’incongruenza di fondo di proporre come poesie dei testi, dei pensieri, che in realtà sono in prosa. Forse quest’osservazione non è del tutto sbagliata, ma anche vero che in letteratura, e quindi anche in poesia, è giusto sperimentare nuove prospettive. Devo dire che io l’ho apprezzato tantissimo: mi è piaciuta la compresenza di parole e disegni e l’ho trovato, di fondo, un invito alla donna a prendere coscienza di ciò che è e dell’importanza che ha, per sé stessa prima ancora per gli altri. Un invito a cogliere l’essenza delle cose, liberandole di tutte quelle sovrastrutture che possono in qualche modo comprometterne la giusta ricezione. Un libro da avere a portata di mano sul comodino, da aprire anche a casaccio perché tanto si troveranno sempre parole di cui si ha bisogno. O, anche qualora non se ne avesse, parole che fanno bene al cuore, all’autostima, alla coscienza di sé.

306 pagine
Io sono una grande fan di Dexter, ho visto tutte le puntate e ci sono rimasta male, un po' come tutti, per il finale della serie.
Sapevo dell'esistenza dei libri ma non mi ci ero mai cimentata.
Il telefilm è veramente fedele a questo primo volume, a parte qualche nome e qualche ruolo, ma mentre leggevo mi venivano in mente le scene della serie. Il finale del libro mi ha un po' stupito, perchè (view spoiler)

Rupi Kaur, Milk&Honey.
Ho letto commenti non propriamente entusiastici su questo libro, nel senso che è stato tacciato dell’incongruenza di fondo di proporre come poesie dei testi, dei ..."
Abbiamo spostato questo libro sulla task 1.13b

Le avventure di Gordon Pym
Questo lo segno tra i "classici che non invecchiano bene".
Capisco l'intento e mi posso immaginare che spostare in narrativa, in letteratura gli orrori marinareschi che riempivano le cronache del tempo di Poe (non è di tanti anni prima la storia della Essex che ispirò anche Moby Dick) abbia suscitato molto clamore, tuttavia io mi sono molto annoiata leggendo questo libro, quindi il mio giudizio non può essere positivo.

Il ritorno pag. 442
Un punto monografia
La scena iniziale di questo romanzo è la scena finale di Generazioni. Spock davanti alla tomba di Kirk su Veridiano III ... improvvisamente succede qualcosa, nello spazio viene attaccata la nave che sta soccorrendo i superstiti dello schianto dell'Enterprise D e sulla terra i resti di Kirk vengomo teletraportati. Tornano tutti, i membri dell'Equipaggio della vecchia Enterprise e di quella nuova per lottare contro la strana alleanza borg-romulana. Picard deve tornare a vestire i panni di Locutus...
Carino, ma non ha la magia del precedente Le ceneri del Paradiso.

216 pagine
+ 1 punto monografia
Non ho mai visto il film di Hitchcock quindi nessun confronto. Meglio così.
Devo dire che mi è piaciuto molto, anche se è un libro degli anni '60, regge abbastanza bene. Marnie è una donna con molti problemi, con la famiglia, con gli uomini, con il suo bisogno di rubare. Ha dei traumi nel suo passato che hanno scatenato questi comportamenti ma non si ricorda niente. E non vuole.
E' una ladra, una bugiarda ed è frigida. Il solo pensiero di essere sfiorata da un uomo la fa rabbrividire.
Molto interessante la figura di Mark, prima datore di lavoro, poi marito. Farebbe di tutto per lei, mentre il caro Terry è un bel opportunista!
Il finale non mi ha completamente soddisfatta, non mi piacciono così aperti. Cosa è successo?
(view spoiler)

Conosco Riccardo dal vivo e devo dire che è una persona squisita e un bravo scrittore, arrivato alla ribalta grazie alla sua vittoria del Premio Calvino del 2012.
Leggo anche la sua pagina Facebook, da cui alcune delle storie comprese in questa raccolta sono state tratte, e devo dire che se sul social sono dei post molto validi per lunghezza e argomento, non sono rimasta particolarmente entusiasta della trasformazione in libro, perché penso che un libro dovrebbe essere sinceramente qualcosina in più.
Non approvo neanche l'abbassamento del target a "da 10 anni in su", quando è palese che il primo pubblico di riferimento sono gli adulti. In generale non amo questo filone di biografie "per bambini" che da anni impazza, semplicemente perché ritengo che per spiegare una storia come quella di Vera Caslavska al target specificato ci voglia molto di più. Non amo questo spiegare in quattro parole un periodo complesso come la Guerra Fredda (ma un bambino di 10-11 anni quanto ne sa? L'ha mai sentita nominare?) che ha ripercussioni sulla contemporaneità. Ho la sensazione che spostare il target a un pubblico giovanissimo sia un po' una "scusante" per lo stile semplice, molto light del libro, che non può essere così, nascendo come insieme di post da social network. Riccardo come ho già detto è un bravo narratore, ma questo spostamento di medium e il conseguente abbassamento del target non mi hanno convinto.

Cesare Sterbini, Il barbiere di Siviglia.
Leggere il libretto un’aria d’opera senza vederne la messa in scena è sempre un’operazione incompleta perché, di fatto, testi del genere nascono per essere rappresentati prima ancora che per essere letti. Ad ogni modo è un’aria classica nel senso più letterale del termine, anche nella sua struttura. È un’opera divertente, veloce, che si basa sull’inganno e sull’equivoco e che ha nel rapporto tra Figaro e il Conte d’Almaviva il vero punto di forza. Figaro mi ha richiamato alla mente il Leporello mozartiano, personaggio che amo molto. Forse Leporello ha una lingua più tagliente, Figaro invece una maggiore scaltrezza.

Fitzgerald, Il curioso caso di Benjamin Button.
Racconto estremamente sfizioso e scorrevole, che pone l’accento su quella che forse è una fantasia comune un po’ a tutti, vale a dire essere considerati adulti quando si è piccoli e ringiovanire anziché invecchiare. Praticamente vivere una vita al contrario. Ma realmente si potrebbe essere felici in questo modo? Fitzgerald risponderebbe di no, e tutti i torti non li ha: il desiderio del singolo, volente o nolente, deve fare i conti con la società e questa, proprio come nel caso di Benjamin Button sarebbe spietata nel giudizio e nella considerazione.
Una scrittura soave, a tratti ironica, ma dal retrogusto amaro. Indubbiamente una trama interessante, che si lascia leggere con estrema curiosità.
Ps. Viene raccontata la vita del personaggio e la parte iniziale è dedicata proprio alla sua nascita, che già avviene in modo singolare in quanto la madre partorisce in clinica, in un periodo (1860) in cui i figli si facevano ancora nascere in casa.

pag. 359
un punto monografia
Fine trilogia di Shatner... meglio del secondo, peggio del primo.
coincidenze un po' troppo improbabili, qualche forzatura sulla trama degli episodi tv, messaggio ambientalista condito di ecoterrorismo. Finale improbabile. Dovevi lasciate morire Jim su Veridiano, Bill, e fartene una ragione.

pagine 992
È sempre un po' triste finire una serie e questa purtroppo non mi ha lasciato completamente soddisfatta. Dovevo aspettarmelo visto il repentino cambio di registro dopo il terzo libro, ma alcuni punti mi sono sembrati un po' forzati. Soprattutto nella risoluzione di un particolare ostacolo, trovo che l'autrice abbia cercato un escamotage talmente astruso che ancora non l'ho ben capito. Nonostante tutto mi è spiaciuto dire addio a molti dei personaggi.

http://espresso.repubblica.it/visioni...
Mi è piaciuto molto questo libro, molto... claustrofobico. In un paese mediorientale innominato Rasa deve fare i conti con la vergogna l'eib, la vergogna che sembra permeare ogni aspetto sociale del contesto nel mondo in cui vive. Ma il suo eib è diventato molto più concreto: sua nonna, la soffocante, unica figura di riferimento della sua vita (amata, odiata) lo ha sorpreso a letto con un altro uomo.
Mi piace moltissimo come l'aspetto pubblico e privato si intrecciano in quetso libro, la critica all'involuzione delle rivoluzioni arabe degli ultimi anni, la ricerca di una dimensione umana accettata e accettabile. Poi la riflessione sull'uso delle parole e delle lingue, è sempre un tema che mi affascina moltissimo. Bell'intreccio, un po' arzigogolato che può non essere di facilissimo accesso, ma molto suggestivo.

468 pagine
(sono nata il 30-5)
Allora, avevo letto recensioni contrastanti, addirittura qualcuno non è riuscito a finirlo.
Beh, non è un capolavoro, certo.
La storia non è male, però l'autrice a volte si perde con troppi spiegoni su psichiatria/psicologia/psicoect... che una volta li leggi con piacere, poi annoiano.
Per quanto riguarda i personaggi, quello che mi ha convinto di più è certamente Amarok, forte e sicuro di sè, mentre Evelyn, se da una parte è comprensibile il suo timore, dall'altra è troppo insicura a volubile. Ha sempre bisogno di rassicurazioni e Amarok è paziente, anche troppo.
Il finale non mi ha convinta, non ho capito bene tutti i collegamenti tra i personaggi. Mi è sembrato un po' tutti campato per aria.
Comunque andrò avanti con la serie. Mi sa solo per il sergente...

340 pagine
Leggendo questo libro mi sono ritrovata più volte a pensare quante donne vivano effettivamente questa situazione. Mi sa davvero molte. E purtroppo si scopre tutto quando finiscono sulla cronaca nera e vanno ad intervistare i vicini che dicono che non si erano accorti di nulla, che sembravano una coppia perfetta e che il marito era una persona esemplare.
La Paris scrive davvero bene, mi ha tenuta incollata pagina dopo pagina fino al finale... ecco avrei voluto qualche pagina in più, magari un epilogo per vedere se Grace(view spoiler)

318 pagine
I personaggi sono simpatici, ma il resto è il nulla cosmico. Niente succede, e soprattutto l'ambientazione anni 40-50 non ha senso. Non c'è nulla che indichi che siamo in quegli anni. Però i due sono dolci e la loro storia è anche romantica, se non fosse che da quando si incontrano non succede nulla di importanza.

Pagine 214
Un giallo ambientato in un palazzo immaginario di un Vico realmente esistente, Vico dell'amor perfetto. Per niente romantico, doveva essere in passato sede di attività equivoche. Nel romanzo diventa la sede di una boutique bomboniera per donne extralarge, gestito da tre amiche, che si improvvisano novelle Miss Marple e risolvono il delitto capitato proprio nel loro palazzo. Spumeggiante e un po' farsesco, perfetto per una notte in bianco causa tosse...abbastanza intrigante da non farti crollare addormentata in poltrona, abbastanza leggero per un cervello assonnato.

pagine 992
È sempre un po' triste finire una serie e questa purtroppo non mi ha lasciato completamente soddisfatta. Dovevo aspettarmelo visto il repentino..."
Abbiamo spostato questo libro sulla 5.10

Pag.567
Il libro si occupa in particolare (dopo un primo excursus delle vite e carriere di Lord Mountbatten e di Gandhi) dei circa 18 mesi tra la decisione di mandare in India Lord Mountbatten come ultimo viceré e il suo rientro in Gran Bretagna, negli anni 1947/1948. È un'opera frutto di ricerche davvero monumentali, durate più di tre anni con la raccolta di quintali di documenti e centinaia di ore di interviste.
Sono una frana nelle recensioni e ne ho letta qualcuna per ispirarmi, salvo invece innervosirmi. È stato accusato di imparzialità e mentalità colonialistica, dicendo che da un americano e un francese ci si aspettava di meglio. Ma davvero? Le loro fonti più precise e contemporanee sono stati i dettagliatissimi archivi del Viceré (gli altri protagonisti erano morti al tempo della stesura), l'India in fiamme non aveva archivi fenomenali, eh. La maggioranza dei sopravvissuti che hanno potuto formire informazioni di prima mano era inglese. Ed eravamo agli inizi degli anni 70.... Hanno pure intervistato tutti i superstiti degli attentatori a Gandhi, ricostruendo la scena sul posto...Poi Dominique Lapierre ama tantissimo l'India e ha fatto e sta facendo opere meravigliose di volontariato che mi avevano già colpito molto quando ho letto La città della gioia. Da leggere per capire come secoli di tolleranza religiosa siano finiti nel cesso per inondare del sangue di milioni di persone India e Pakistan. Per non dimenticare.

Marco Balzano, Resto qui.
<>
Un romanzo che mostra chiaramente la violenza della storia. Una violenza che non si traduce solo nei termini delle ferite che comporta una guerra, nelle perdite, nella disgregazione sia fisica che morale delle famiglie, ma anche nella deturpazione del paesaggio, nel voler estirpare le radici di un paese e della sua gente, come se queste non fossero mai esistite.
Un romanzo certamente interessante in quanto mette in luce un lato della storia molto spesso trascurata, quella dell’Ato Adige durante la seconda guerra mondiale, ma a cui di fatto manca un po’ di mordente. Vengono toccati molto argomenti, pure troppi, ma sempre in modo superficiale e queste rende il tutto non perfettamente amalgamato, coeso. Nonostante le pagine siano poche, non è che scorrano poi in completa scioltezza. Con questo non dico che sia un brutto libro, ma non mi ritrovo in quel coro che lo ha portato su un palmo di mano, sostenendone addirittura la vittoria dello Strega. Forse avevo troppe aspettative, ma l’ho trovato un po’ deludente.

160 pagine
E' stato interessante leggere la storia personale della Kaysen, vedere cosa succedeva nei manicomi negli 60/70. Grazie al mio percorso di studi ormai ho letto parecchi libri sull'argomento e ricordo al liceo che durante il corso di psicologia clinica la nostra prof ci aveva fatto vedere una serie di film con protagonisti con disturbi mentali. Tra i film proposti c'era anche Ragazze interrotte, tratto da questo libro. Diciamo che prende spunto, non di più.
Diciamo che il libro è passabile ma niente di più, meglio il film

Epicuro, Lettera sulla felicità.
Lettera brevissima che Epicuro scrive al figlio Meneceo, insegnandogli la strada per raggiungere la felicità. Parole bellissime, che risuonano attuali ancora adesso. Per Epicuro la felicità consiste nell’atarassia, vale a dire nell’assenza di dolore e risiede nelle piccole cose, nella qualità più che nella quantità del tempo vissuto. Epicuro ci mostra come per essere felici sia necessario non avere paura di nulla, neanche della morte. Perché fintanto che si vive la morte non esiste, essendo la negazione della vita stessa, mentre una volta morti, non esistendo più noi, non possiamo neanche temerla. Le virtù, la saggezza e l’intelligenza sono connaturate al concetto stesso di felicità. Sono parole di grande profondità, che trasmettono non solo l’amore di un padre verso un figlio, ma anche quello di un filosofo, di un saggio, verso l’intero genere umano. A lui contemporaneo e a quello a venire.

384 pagine
+ 1 punto monografia
Questo secondo volume continua più o meno sullo stesso livello del primo. Almeno il famoso serial killer Jasper che perseguita Evelyn da 21 anni finalmente riappare, ma (view spoiler)
Bisognerà aspettare il terzo volume
Il caso di questo libro, col dottor Bishop, non è molto interessante, anche perchè si fanno degli auto spoiler incredibili. Non si riesce a creare l'attesa se già all'inizio mi dite chi è il colpevole. No?
(view spoiler)
Alla fine la storia non è così male, ma se cercate un vero thriller/giallo questo non fa per voi.
Continuerò la serie solo per Amarok

(L'elefante compare nello stemma della Contrada della Torre)
Devo dire che Paasilinna mi piace a momenti alterni, non mi convince mai del tutto... L'altro suo libro che avevo già letto mi è piaciuto di più, questo, malgrado ci siano dei guizzi interessanti, mi ha lasciato più freddina. C'è questo effetto di parte della letteratura nordica dell'assurdo che in questo caso non sono sicura funzioni completamente. Mah.

Mi piacerebbe molto se l'autrice facesse un nuovo viaggio in queste terre, perché dall'uscita del libro sono passati quattordici anni, e sarebbe un bene ricordare di più queste situazioni sospese nel mondo neanche tanto lontano da noi.
Il popolo saharawi vive in una situazione di ostaggio data dall'occupazione del territorio del "Sahara Occidentale", una striscia di terra tra Algeria, Marocco e Mauritania, da parte del Marocco. Poiché la Spagna vive questa situazione in maniera più diretta rispetto a noi, in quanto ex colonia e in quanto responsabile della cessione del territorio al Marocco, per quanto ciò sia considerato non accettabile dall'ONU, l'autrice si reca a visitare i campi profughi e a raccontare il ruolo importantissimo delle donne nell'organizzazione e nella gestione dei campi e per i progetti per uno sviluppo positivo del loro paese, che si pone come obiettivi il riconoscimento internazionale, la libertà dal Marocco e un futuro che li possa posizionare nel terzo millennio. Molto interessante, una finestra su una realtà finora sconosciuta.

Non sapevo bene cosa aspettarmi da questo libro (lo devo presentare tra due settimane), anche per certe posizioni dell'autrice...
È un libro che parla di una madre davvero snaturata, violenta con i figli e con il marito, che però al momento della separazione trova un appoggio folle e ipocrita, in quanto donna e magrebina, riuscendo a scatenare un nuovo calvario anche per i figli, che si trovano accusati di essere stati plagiati, in una società che non tollera che una madre sia accusata di non amare i figli né di maltrattarli. La denuncia di certe associazioni come monodirezionali (la violenza subita dagli uomini per mano delle mogli non esiste, i figli non possono essere maltrattati dalle madri) è seria.
Io mi ritengo una femminista sensata, nel senso che vorrei che si parlasse sempre di "parte debole" a prescindere dal sesso, quindi comunque pur capendo il risentimento dell'autrice un po' mi smarco, ma è sicuramente una storia molto forte e una testimonianza importante di come la giustizia spesso si muova per luoghi comuni.

pagine 104
Lui è simpatico, lei pure. La storia è anche carina nella sua semplicità ma il fatto che metà della scena di sesso sia tipo spiegata come una poesia mi ha lasciato molto perplessa. Così come la fine dove si cerca di riabilitare l'ex stronzo. Boh.

208 pagine
I saggi mi annoiano. Jane Austen non mi entusiasma.
Un saggio su Jane Austen? Parliamone
Mi sto ancora chiedendo cosa mi abbia spinto a voler leggere questa task....
Sono riuscita a leggere solo Orgoglio e pregiudizio, con fatica, quindi ho dovuto prima leggermi le trame degli altri per capire qualcosa di questo saggio.
La parte introduttiva è pesantissima e noiosa, avrei voluto saltarla tutta.
Poi inizia la parte di analisi dei 6 libri e questa l'ho trovata abbastanza interessante, ben sviluppata e anche per chi non ha letto i libri in questione è abbastanza comprensibile.
Certo, non è che mi ha fatto venire voglia di andare a leggere i libri
Books mentioned in this topic
Sul cinema (other topics)L'inquisizione baluardo della fede? (other topics)
Adelchi (other topics)
Dimentica le nuvole (other topics)
Dove nessuno ti troverà (other topics)
More...
Link al foglio di lavoro: https://docs.google.com/spreadsheets/...