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Sfida Scrittori per Caso
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Scrittori per caso #2- Storia Collettiva (1)
, un essere odioso, logorroico e saccente che andava proponendo al prossimo quesiti marzulliani del tipo "la vita è un sogno? I sogni aiutano a vivere meglio? Oppure " Ma gli androidi sognano pecore elettriche?"
Dulcis in fundo, mi propose la sua domanda preferita: " Ma gli androidi sognano pecore elettriche?"
Anne rispose al posto mio: "Certo, e anche scarafaggi trapezzisti e inguana logorroiche"
Anne rispose al posto mio: "Certo, e anche scarafaggi trapezzisti e inguana logorroiche"
Sorrisi alla risposta di Anne, ma non potei trattenermi dal chiedere al sergente: "Ma di tutte le storie che racconti, ce n'è almeno una che sia una Storia vera?"
Sorrisi alla risposta di Anne, ma non potei trattenermi dal chiedere al sergente: "Ma di tutte le storie che racconti, ce n'è almeno una che sia una Storia vera?" E lui mi rispose: "Sicuramente è vera la storia che incomincia con il ritrovamento delLa chiave del ...
E lui mi rispose: "Sicuramente è vera la storia che incomincia con il ritrovamento delLa chiave del Diario segreto di Cassandra."La chiave aveva una forma ad ottagono ed in ogni spigolo c'era come una stella lucente e se la si guardava con intensità c'era come l'impressione di inquietudine perchè Un oscuro scrutare veniva da essa.
La chiave aveva una forma ad ottagono ed in ogni spigolo c'era come una stella lucente e se la si guardava con intensità c'era come l'impressione di inquietudine perchè Un oscuro scrutare veniva da esso. Era stato un vecchio moribondo ad affidargliela, incontrato durante uno dei suoi vagabondaggi nelle distese del Grande sertao.
Era stato un vecchio moribondo ad affidargliela, incontrato durante uno dei suoi vagabondaggi nelle distese del Grande sertao presso Il castello Rackrent
Era stato un vecchio moribondo ad affidargliela, incontrato durante uno dei suoi vagabondaggi nelle distese del Grande sertao presso Il castello Rackren, così sfarzoso da tenere persino 12 varietà di rose a settembre.Dodici rose a Settembre, che pazzia!
Era stato un vecchio moribondo ad affidargliela, incontrato durante uno dei suoi vagabondaggi nelle distese del Grande sertao presso Il castello Rackren, così sfarzoso da tenere persino 12 varietà di rose a settembre.Dodici rose a Settembre, che pazzia!
"Aspetta primavera, Bandini, per le rose!", avrebbe voluto dire al padrone del castello.
"Aspetta primavera, Bandini, per le rose!", avrebbe voluto dire al padrone del castello che non aveva mai rispetto per nulla. Chissà quante persone gli hanno augurato L'orribile karma della formica.
Lui però non l'aveva mai fatto, perché a dire il vero, sin dal primo momento in cui aveva messo piede al castello era stato completamente assorbito dalla servitrice di Bandini, una ragazza non solo bella ma per giunta fonte inesauribile di storie, racconti, miti e leggende... ne conosceva quasi più di lui! Era stata proprio lei a parlargli del diario segreto di Cassandra, e del vecchio che si diceva ne detenesse la chiave. Il racconto dell'ancella cominciava con...
Lui però non l'aveva mai fatto, perché a dire il vero, sin dal primo momento in cui aveva messo piede al castello era stato completamente assorbito dalla servitrice di Bandini, una ragazza non solo bella ma per giunta fonte inesauribile di storie, racconti, miti e leggende... ne conosceva quasi più di lui! Era stata proprio lei a parlargli del diario segreto di Cassandra, e del vecchio che si diceva ne detenesse la chiave. Il racconto dell'ancella cominciava con La morte della Pizia
Il racconto dell'ancella cominciava con La morte della Pizia in una giornata in cui Il vento inclina le fiammelle
Il racconto dell'ancella cominciava con La morte della Pizia in una giornata in cui Il vento inclina le fiammelle della Casa di foglie
Anto_s1977 wrote: "inserito tutto, ma la classifica non è aggiornata"Manca il mio aggancio che sarebbe il primo commento dopo il tuo
Il racconto dell'ancella cominciava con La morte della Pizia in una giornata in cui Il vento inclina le fiammelle della Casa di foglie svelando così Il messaggio segreto delle foglie stesse
Tutte queste foglie parevano un Teatro grottesco della vita di ognuno di noi nella Natura selvaggia e martoriata dalla stupidità degli esseri umani.
Scesi dal treno che era ormai notte, e le luci della stazione erano stranamente tutte spente. Che fosse accaduto qualcosa? Per fortuna avevo con me La torcia, e riuscii a farmi strada verso l'esterno.
Scesi dal treno che era ormai notte, e le luci della stazione erano stranamente tutte spente. Che fosse accaduto qualcosa? Per fortuna avevo con me La torcia, e riuscii a farmi strada verso l'esterno. La situazione mi ricordava spiacevolmente Il caso Tulaev, con cui avevo avuto a che fare qualche anno fa.
Qui trovai ad attendermi i fratelli Armadale, che mi accolsero raccontandomi la Storia di una capinera che avevano avvistato qualche giorno prima del mio arrivo.
e ponendomi infine un enigmatica domanda:" qual'è La radice quadrata di un'estate?"Dalle nove alle nove stetti a pensare a una risposta.
Alla fine gli dissi: "Io la risposta non te la so dare, ma potrebbero saperla i Delicati uccelli commestibili che svolazzano in giro"
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Insieme a lei c'era Il sergente nella neve, un essere odioso, logorroico e saccente che andava proponendo al prossimo quesiti marzulliani del tipo "la vita è un sogno? I sogni aiutano a vivere meglio? Oppure "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?". Un giorno mi disse che sognò Tre uomini in barca e poi, non contento, mi raccontò tutte le Cronache di un gatto viaggiatore... non lo sopportavo più!
Dulcis in fundo, mi propose la sua domanda preferita: "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?"
Anne rispose al posto mio: "Certo, e anche scarafaggi trapezzisti e iguane logorroiche".
Sorrisi alla risposta di Anne, ma non potei trattenermi dal chiedere al sergente: "Ma di tutte le storie che racconti, ce n'è almeno una che sia una Storia vera?" E lui mi rispose: "Sicuramente è vera la storia che incomincia con il ritrovamento delLa chiave del diario segreto di Cassandra". La chiave aveva una forma ad ottagono ed in ogni spigolo c'era come una stella lucente e se la si guardava con intensità c'era come l'impressione di inquietudine perchè Un oscuro scrutare veniva da esso. Era stato un vecchio moribondo ad affidargliela, incontrato durante uno dei suoi vagabondaggi nelle distese del Grande sertao. presso Il castello Rackrent, così sfarzoso da tenere persino 12 varietà di rose a settembre.
Dodici rose a Settembre, che pazzia!
"Aspetta primavera, Bandini, per le rose!", avrebbe voluto dire al padrone del castello, che non aveva mai rispetto per nulla. Chissà quante persone gli hanno augurato L'orribile karma della formica.
Lui però non l'aveva mai fatto, perché a dire il vero, sin dal primo momento in cui aveva messo piede al castello era stato completamente assorbito dalla servitrice di Bandini, una ragazza non solo bella ma per giunta fonte inesauribile di storie, racconti, miti e leggende... ne conosceva quasi più di lui! Era stata proprio lei a parlargli del diario segreto di Cassandra, e del vecchio che si diceva ne detenesse la chiave. Il racconto dell'ancella cominciava con La morte della Pizia in una giornata in cui Il vento inclina le fiammelle della Casa di foglie, svelando così Il messaggio segreto delle foglie stesse.
Tutte queste foglie parevano un Teatro Grottesco della vita di ognuno di noi nella Natura selvaggia e martoriata dalla stupidità degli esseri umani. Decisi di darci un taglio e di scapparmene via salendo sulLa ferrovia sotterranea, da dove un treno, sferragliando, mi avrebbe condotto verso Il pianeta delle scimmie per incontrare i fratelli Armadale.
Scesi dal treno che era ormai notte, e le luci della stazione erano stranamente tutte spente. Che fosse accaduto qualcosa? Per fortuna avevo con me La torcia, e riuscii a farmi strada verso l'esterno. La situazione mi ricordava spiacevolmente Il caso Tulaev, con cui avevo avuto a che fare qualche anno fa. Quasi a tentoni nel buio arrivai ad un Giardino sul mare di Lisbona. Qui trovai ad attendermi i fratelli Armadale, che mi accolsero raccontandomi la Storia di una capinera che avevano avvistato qualche giorno prima del mio arrivo e ponendomi infine un enigmatica domanda:" qual è La radice quadrata di un'estate?".
Dalle nove alle dieci stetti a pensare a una risposta. Alla fine gli dissi: "Io la risposta non ve la so dare, ma potrebbero saperla i Delicati uccelli commestibili che svolazzano in giro".
I fratelli Armadale mi condussero verso due figure che non potevano essere più diverse e che ben presto conobbi: Anna e l'Uomo delle rondini, membro delLa terribile banda dei "tredici" pirati. Anche a loro venne posta la domanda. Anna si limitò a scrollare le spalle e a rispondere: "Chiedi alla polvere."
Il commento dell'uomo delle rondini fu più ermetico: "Né di Eva né di Adamo è la conoscenza che permette lo scioglimento del dubbio". Mi stufai presto dei quiz e delle risposte assurde di quei tipi e la mia attenzione fu distolta da un frenetico movimento nel giardino, ai piedi di un muro. Mi sembrava di vedere combattere delle lucertole ma avvicinandomi vidi che si trattava di salamandre. Era La guerra delle salamandre per catturare una preda. Mentre le osservavo, improvvisamente sparirono e sentii ridere qualcuno: era L'apprendista del Mago che veniva ad unirsi alla comitiva. Aveva un disperato bisogno di aiuto. Stremato e ferito, raccontò di come il Mago era stato imprigionato dopo uno scontro epocale col suo arcinemico Il signore delle mosche. Era costui un entomologo, fascista incallito, che con le sue nozioni insettifere aveva causato la Morte accidentale di un anarchico e altre malefatte. Era sicuramente il responsabile delLa caduta di Artù. E ora l'apprendista era alla disperata ricerca dei soli che avessero il potere di opporsi al Signore delle Mosche: Dona Flor e i suoi due mariti. Compose in fretta delle missive e le affidò al suo uccello messaggero. Sapeva che L'airone avrebbe trovato coloro di cui aveva bisogno ovunque fossero.
C'era però bisogno di una parola chiave che permettesse loro di capire che era proprio lui che li stava cercando, ed era proprio per questo che era giunto lì: la parola chiave era Il nome della rosa bianca che Dona Flor aveva regalato al Mago tempo addietro, una rara specie che fioriva solo due giorni l'anno. L'apprendista però ne aveva dimenticato il nome, e sperava che i fratelli Armadale sapessero dargli la risposta che cercava. I fratelli erano però scocciati che nessuno avesse ancora saputo rispondere alla loro domanda e adesso arrivava questo sconosciuto a prendersi la ribalta. Voltarono le spalle all'apprendista e si limitarono a un commento sdegnoso: "Felici i felici e coloro che sanno vivere senza farsi troppe domande".
"Come si fa a essere felici in questa situazione?" urlò l'apprendista furibondo, "forse non sai che Rosencrantz e Guildenstern sono morti? E come se non bastasse tutta la colpa è ricaduta su Miss Blum. È riuscita a mettersi in fuga ma è braccata dalla polizia che non ha capito l'inganno. Povera innocente ragazza! Ma lo giuro, riscatterò L'onore perduto di Katharina Blum! "Costi quel costi! Cara Miss Blum, Domani nella battaglia pensa a me!"
Il caso dei libri scomparsi, così era stato chiamato, era andato su tutti i giornali e i fratelli non potevano non conoscerlo. Tra i volumi scomparsi c'era anche Il libro dei brevi amori eterni, il più antico manuale di filtri d'amore mai conosciuto che conteneva tra le altre cose ricette di pozioni mortali. E a casa di Miss Blum era stato trovato Il crogiuolo con le tracce della mistura malefica che aveva avvelenato Rosencrantz e Guildenstern. La pozione malefica era Satura di uccelli putrefatti e altre schifezze simili. Pensai che con libri del genere, anche Una vita da libraio non doveva essere una passeggiata. Solo per fare un esempio, una delle ricette più blande del libro era stata la causa delLa notte in cui morirono gli autobus, ormai tristemente famosa. "Ma io dimostrerò che è stata tutta opera del Signore delle mosche in combutta con Bartleby lo scrivano", terminò l'apprendista del mago con decisione. "E quando riuscirò a smascherarli, col Giro di vite, che la nuova legge penale gli riserverà, nessuno potrà sottrarli dall'ergastolo! E quando riuscirò a smascherarli, col Giro di vite che la nuova legge penale gli riserverà, nessuno potrà sottrarli dall'ergastolo, neanche il loro infallibile team di avvocati difensori, lo studio legale The City & the City. In quel momento si sentirono delle voci in avvicinamento e l'apprendista del Mago impallidì: era La guardia bianca il corpo armato d'élite che il Signore delle Mosche gli aveva sguinzagliato dietro.
Guidava il gruppo Il cavaliere svedese, che portava inciso sullo scudo il celebre motto della sua casata: La vita inizia quando trovi il libro giusto. In realtà il libro giusto il cavaliere non lo aveva ancora trovato, anche perché non leggeva libri, solo PlayStation e TV per lui. Il suo film preferito era The Goonies. Voleva però iniziare a coltivare la lettura e si era più volte riproposto di farsi consigliare il libro giusto da Il piccolo libraio di Archangelsk, L'ultimo degli uomini rimasti in circolazione a saperlo fare. Ma tutto questo lo imparai solamente molto tempo dopo, in quel momento vedevo solo un orda confusa in avvicinamento proprio lì, in quel paese, Il paese del sale e delle stelle che tanto adoravo. Mi sembrava un tradimento. E, libri o non libri, il cavaliere svedese faceva bene il suo mestiere e aizzava i suoi uomini come se avesse Il diavolo in corpo. All'improvviso sentii un tramestio ai miei piedi ed ecco sbucare dal terreno, da una botola che prima non c'era, una donna minuta e nervosa. Era Agnes Grey, la sorella maggiore di Anne di Tetti Verdi, nata prima dell'avvento del cinema a colori.
"Venite, presto!" ci disse. "Ho trovato un modo di sfuggire alle grinfie del Signore delle Mosche, del cavaliere svedese e di tutti gli Scrittori per Caso che stanno giocando con le nostre vite!"
E per convincerci ci raccontò la Storia di un postino solitario che, miracolosamente era riuscito, da solo e senza combattere, a sfuggire al malvagio signore delle mosche. Vero, Il mago di Oz., ormai scomparso da anni, aveva aiutato il postino in quella circostanza, ma era comunque prova che il signore delle mosche non era imbattibile. Attraverso la botola e una serie di cunicoli arrivammo in una stanza illuminata artificialmente dove una ragazza evidentemente di malumore ci accolse. Agnes Grey, con tono spiccio, si rivolse a lei:" Ora basta, ne abbiamo già discusso abbastanza. Cécile: Il futuro è per tutti, non possiamo fare nulla di più ora". Lei sbuffò sfiorando la Peonia rossa nel vaso sulla sua scrivania. "Anziché discutere tra noi", dissi, "dovremmo escogitare qualcosa per evitare che lo scontro con Il Signore delle Mosche si trasformi in null'altro che una Cronaca di una morte annunciata. Qualcuno qui ha qualche idea?"
Strano, ma in Una stanza piena di gente, nessuno riuscì a tirare fuori nulla di decente.
Solo Agnes, in mezzo al silenzio, lanciò uno sguardo titubante a Cécile e: "Forse," disse dubbiosa, "dovremmo rivolgerci ad Augustus, che dici?"
Cécile ribatté incredula "Intendi Augustus Marcovaldo?".
Agnes si ricordava che Augustus Marcovaldo aveva una figlia, Una bambina bellissima, che forse avrebbe potuto aiutarli. "E' stata iniziata ai misteri delLe Beatrici. Sicuramente potrà fare qualcosa." Ancora cinquenne, aveva vinto uno di quegli orribili baby concorsi di bellezza grazie ad Una giuria di sole donne e da allora era stata considerata una bambina prodigio.
Continua...