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Quel che resta del giorno
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Quel che resta è un...
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Kazuo Ishiguro (other topics)Marco Malvaldi (other topics)
Alda Merini (other topics)
Perfetto aplomb !
Probabilmente è vero, come dice la nostra bibliotecaria, che non siamo noi a scegliere i libri, ma essi in qualche modo, si contendono gli occhi e le mani trovando la strada per arrivare a noi. Così ci ricordano di rendere onore alla nostra saggia follia per non sminuirci o incatenarci alla routine del quotidiano.
Beh … il libro del mese, se indovino il suo intento, lo ha fatto con una sorta di psicologia inversa, proponendoci, attraverso uno stile barocco e davvero magistrale, una storia di ricordi e conti col passato, che in nome di idealità astratte, si è mostrata pronta a sacrificare qualcosa di molto prezioso come la libertà, il proprio giudizio e forse anche la felicità.
Quel che resta del giorno non si è davvero lasciato “ corteggiare” facilmente!
Ad alcuni è parso noioso, altri sono riusciti faticosamente ad apprezzarlo, dopo il primo capitolo. Altri invece hanno colto ciò che l’autore, lo scrittore giapponese, naturalizzato britannico Kazuo Ishiguro, in fondo, auspica di raggiungere con la sua arte. Al Guardian, quotidiano di Manchester, ha infatti rivelato che le sue storie sono come canzoni scritte in prima persona, intime, confidenziali il cui significato non è mai trasversale ma bisogna leggerlo fra le righe. I suoi romanzi di grande impatto emotivo svelano l’abisso che si nasconde sotto l’illusorio senso di connessione col mondo. Quest’ultime sono le parole con cui è stato insignito Premio Nobel della letteratura nel 2017 dalla famosa accademia svedese.
Dal libro è stato anche tratto il film raffinato e suggestivo del regista Jeremy Ivory, con le magistrali interpretazioni di Anthony Hopkins e Emma Thompson.
Il protagonista di questa storia dai gesti appena accennati, da assenze più che presenze, in bilico perenne fra detto e non detto è Mr Stevens, maggiordomo irreprensibile che in nome della perfezione ha sacrificato la propria essenza e i propri sentimenti.
Un viaggio in automobile verso la Cornovaglia sarà per Stevens, occasione di ripensamento verso la propria esistenza.
Si renderà conto di aver vissuto come un soldato attento e meticoloso al servizio di Lord Darlington, persona ingenua e/o moralmente discutibile, permeato nell’Inghilterra degli anni trenta da sentimenti politici filo- germanici?
Capirà di aver vissuto, chiuso nella trappola statica della lealtà acritica, ligio al dovere ad ogni costo?
Avrà tempo in qualche modo di redimersi e iniziare altri percorsi per vivere intensamente ciò che resta del giorno? O sarà troppo tardi per mettere indietro l’orologio?
Lascio ai nuovi lettori scoprirne l’esito.
Ricordo solo che prima di scrivere la recensione del mese, mi sono sorpresa a sorridere, leggendo l’appunto dello scrittore Marco Malvaldi su questo libro:
Quel che resta del giorno , di Kazuo Ishiguro, bel libro ma leggetelo in un periodo in cui siete allegri altrimenti vi gettate sotto un tram.
Già, il libro è malinconico, nostalgico ma certamente si può imparare molto riguardo la natura dell'esistenza, della dignità e del rimorso.
Noi del gruppo lettura a questa sorta di prontuario per le sconfitte quotidiane, abbiamo tentato di portare cura attraverso la lettura di alcune poesie a noi care.
Fra le tante allego la poesia di Alda Merini scelta dalla nostra amica Annamaria intitolata "A tutte le donne":
Fragile, opulenta donna,
matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra.
Un po’ più lunga e quindi vi invito a leggerla direttamente dal libro la poesia in lingua dialettale “ Dottò Si gna è ci sì” della poetessa pescarese Mara Seccia, scelta e recitata per noi dalla nostra amica Loretta.
Scritto da Arianna Pascetta