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Kafka sulla spiaggia
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GdL narrativa marzo 2021 - Kafka sulla spiaggia di Haruki Murakami - commenti e discussione
Mai letto Murakami prima della fine 2020. Kafka sulla spiaggia è uno dei miei libri preferiti. Molto/poco giapponese allo stesso tempo. Credo sia uno dei suoi punti di forza. Sono rimasto doppiamente sorpreso. Per me, è stato un ritrovarsi... affinità narrative, analogie descrittive, risonanze emotive. Vi seguo via via, curioso dei vostri commenti Buona lettura."Perché ci sono cose che non si possono fare senza arrivare ai confini del mondo."
L'ho cominiciato anni fa, abbandonandolo per non so bene che motivo... questo gruppo di lettura potrebbe essere un buon motivo per riprenderlo in mano!! Sono contenta!!
Mi era piaciuto molto al tempo. Certo, di non facile interpretazione, tanto che non ci ho nemmeno provato ad interpretarlo.
Provo a leggerlo che comunque l'ho già reperito. Ma prima ho La canzone di Achille da leggere. Ma seguirò i vostri commenti piena di curiosità!
Non conoscevo Murakami se non per la fama, finalmente mi sono decisa e sto leggendo Kafka sulla spiaggia, sono circa al 70%, mi sta piacendo proprio, non me l'aspettavo, una storia coinvolgente e strana. Se il finale non mi delude, credo che leggerò presto altro di suo. Capita nel momento giusto questo gruppo di lettura. Sono molto curiosa di sentire altre opinioni.
Ho letto da poco Kafka sulla spiaggia ed è stata una splendida scoperta di questo autore, per me, fino ad allora, solo in wishlist.Seguirò con interesse la discussione.
In attesa su uno scaffale, sarà questa la volta buona? Spero di trovare poca magia ma tanti riferimenti kafkiani. Dell'autore ho letto solo La ragazza dello Sputnik ma mi ha un po' deluso, seppur breve, soprattutto per la sua prolissità.
iniziato oggi! avevo letto norwegian wood qualche anno fa e non mi era piaciuto, quindi avevo lasciato perdere murakami. proviamo questo e vediamo come va!
L'ho iniziato anche io. Ho finito da poco Norwegian Wood e mi è piaciuto e quindi ho deciso di leggere un altro libro di Murakami.
Anch'io ho letto di recente Norwegian Wood e anche a me è piaciuto. Mi unirò quando avrò finito di leggere il libro sulla scoperta della tomba di Tutankhamun per il tema del mese.
Per intanto la trama mi appassiona abbastanza da mantenere il ritmo di venti pagine quotidiane, però il ragazzo protagonista ha qualcosa di incredibile - nel senso di poco credibile - ed è qualcosa che mi ha indisposto già nel mio primo Murakami. (view spoiler) Se siete arrivati al capitolo decimo visualizzate pure il mio spoiler senza timore.
·naysayer· wrote: "Per intanto la trama mi appassiona abbastanza da mantenere il ritmo di venti pagine quotidiane, però il ragazzo protagonista ha qualcosa di incredibile - nel senso di poco credibile - ed è qualcosa..."Troverai diverse cose che hanno poco se non nessun senso. Se leggi Murakami cercando un senso allora striderà un po' tutto.
Shardangood wrote: "Troverai diverse cose che hanno poco se non nessun senso. Se leggi Murakami cercando un senso allora striderà un po' tutto."Concordo. Avendo letto tutto Murakami però, ricordo che Kafka sulla spiaggia aveva molte cose inspiegabili o senza senso (per noi), più di altri suoi romanzi.
Se avessi tempo lo rileggerei volentieri: anche se gli avevo dato "solo" 3 stelle Murakami è un'esperienza, un viaggio mentale che solo lui riesce a farmi fare ogni volta.
Shardangood wrote: "Troverai diverse cose che hanno poco se non nessun senso. Se leggi Murakami cercando un senso allora striderà un po' tutto."Naturalmente mi aspettavo una risposta simile. Ma al contrario dei (view spoiler) e di altri fenomeni soprannaturali, un personaggio mal caratterizzato non è né surrealismo né allegoria. Detrae dal "viaggio mentale" nel "paesaggio onirico". Per rimanere con Kafka, varrebbe la pena in questo senso confrontare la precisa e coerente caratterizzazione del protagonista de La metamorfosi nonostante l'assurdità circostante.
·naysayer· wrote: "Shardangood wrote: "Troverai diverse cose che hanno poco se non nessun senso. Se leggi Murakami cercando un senso allora striderà un po' tutto."Naturalmente mi aspettavo una risposta simile. Ma a..."
Sì, ho capito cosa intendi, ma io non lo ho trovato un personaggio mal caratterizzato (view spoiler) C'è da dire che l'ho letto millanta anni fa, magari sono io che ho soprasseduto a certi aspetti perchè troppo benevolo o bendisposto con i libri di Murakami, oppure no, vediamo cosa ne pensano gli altri lettori.
Io sono arrivata al capitolo tredici. Non mi danno fastidio gli elementi fantastici, onirici (view spoiler)Altre cose mi hanno lasciata molto... boh? ad esempio: (view spoiler)
Penso siano proprio i rapporti fra i personaggi il mio problema.
Ho iniziato un po' in ritardo e per ora sono al capitolo 8 ma devo ammettere che sto facendo una fatica enorme ad entrare nella storia. Ancora non mi sono fatta un'idea, non so cosa pensare.... ditemi che più avanti migliora...
Sono al capitolo sei, tutto bene finché non ha iniziato a parlare il signor Otsuka :-D No, via, va bene anche quello. Spero che a frequentazione della biblioteca Komura prosegua, è un posto che mi piace un sacco. Non sapevo che il passo così famoso "quando la tempesta sarà finita probabilmente non saprai neanche tu ecc ecc" fosse di questo libro.
Shardangood wrote: "Sì, ho capito cosa intendi, ma io non lo ho trovato un personaggio mal caratterizzato (view spoiler) C'è da dire che l'ho letto millanta anni fa, magari sono io che ho soprasseduto a certi aspetti perchè troppo benevolo o bendisposto con i libri di Murakami, oppure no, vediamo cosa ne pensano gli altri lettori."Forse hai ragione. Mi sembra di capire che l'autore si scosti abbastanza dalle tradizioni patrie con le sue tendenze occidentalizzanti, quindi poco kawaii.
Qualcuno conosce le opere letterarie giapponesi suggerite nel libro, e può dirci se vale la pena darvi seguito, o se si possono tranquillamente ignorare senza perderci nulla?
graham wrote: "Io sono arrivata al capitolo tredici. Non mi danno fastidio gli elementi fantastici, onirici [...] Penso siano proprio i rapporti fra i personaggi il mio problema."Concordo. Per quanto riguarda i personaggi apparentemente distanti, aspetto che si rivelino degli intrecci tra loro, a conferma delle mie ipotesi. E l'episodio che hai descritto potrebbe nascere da un qualche sogno ad occhi aperti dell'autore. xd
Per curiosità: lo stai leggendo in inglese?
Più che procedo nella lettura, più che questo romanzo mi ricorda vagamente qualcosa che ho letto molto tempo fa. Forse Il maestro e Margherita?
·naysayer· wrote: Per curiosità: lo stai leggendo in inglese? lo sto leggendo in italiano! (ma il mio goodreads è tutto in inglese e avevo iniziato ad aggiungere i titoli in inglese, per abitudine ho continuato così anche se leggo solo in italiano ahah para mentale mia)
adesso sono circa a metà del libro e mi sta prendendo di più, anche se molte cose non mi convincono
Silvia wrote: "Casa di Johnnie Walker: [spoilers removed]"Finalmente ci sono arrivato e posso sbirciare sotto il tuo spoiler. Che capitolo! Secondo me il meglio riuscito, fin qui. Io dico che l'autore dovrebbe dedicarsi a questo genere full-time. xd
(view spoiler)
Daniela wrote: "Più che procedo nella lettura, più che questo romanzo mi ricorda vagamente qualcosa che ho letto molto tempo fa. Forse Il maestro e Margherita?"
Non lo conosco, ma sembra interessante, tipo allegoria filosofica. In che modo te lo ricorda?
graham wrote: "lo sto leggendo in italiano! (ma il mio goodreads è tutto in inglese e avevo iniziato ad aggiungere i titoli in inglese, per abitudine ho continuato così anche se leggo solo in italiano ahah para mentale mia)
adesso sono circa a metà del libro e mi sta prendendo di più, anche se molte cose non mi convincono"
Capito. Avrà i suoi alti e bassi. Che altro c'è che non ti convince?
Silvia wrote: "Casa di Johnnie Walker: [spoilers removed]"Personalmente la cosa che ho trovato più inquietante è stata non tanto (view spoiler)
Comunque rispetto all'inizio mi sta coinvolgendo un po' di più ma sono ancora piena di riserve. Generalmente amo l'elemento onirico della letteratura giapponese ma in questo caso non mi arriva come vorrei. Magari sto leggendo il libro nel periodo sbagliato...🤷
Monica wrote: "Personalmente la cosa che ho trovato più inquietante è stata non tanto ..."Per me l'apice è stato (view spoiler)
Finito!Diciamo che i libri di Murakami tendono ad essere "fin troppo leggeri e filosofici".
Questo non fa eccenzione, ma per qualche motivo, rispetto ad altri libri dello stesso autore, è riuscito a tenermi incollato per capire a cosa si andava incontro.
·naysayer· wrote: "Silvia wrote: "Casa di Johnnie Walker: [spoilers removed]Finalmente ci sono arrivato e posso sbirciare sotto il tuo spoiler. Che capitolo! Secondo me il meglio riuscito, fin qui. Io dico che l'a..."
Mah, per quanto riguarda Il maestro e Margherita non saprei di preciso, l'ho letto molti anni fa, mi è venuto in mente con il personaggio di Johnnie Walker, e i gatti, tutta l'atmosfera surreale di quella parte, sono più che altro suggestioni.
Dopo diventa quasi un romanzo on the road.
Mi piacciono come personaggi sia Oshima che Hoshino, e veramente anche Nakata. Sono quasi in fondo, mi chiedo se qualche mistero verrà svelato o se verrà lasciato alla nostra immaginazione (poi magari ci sarà qualcosa che non ho capito io).
Ma quella biblioteca, la biblioteca Komura! Fossi stata in lui niente mi avrebbe mai convinto a lasciarla!
Condivido qui una cosa che non so se anche altri sperimentino.Devo sforzarmi ad immaginare i personaggi con tratti giapponesi, così di primo acchito li immagino europei. Con un po' di impegno ora hanno quasi tutti aspetto giapponese tranne Hoshino: sarà la coda lunga e il berretto ma proprio non ce la faccio, mi sembra più un camionista americano con tratti un po' ispanici.
Capita anche a voi?
Credo sia tendenzialmente normale immaginare i personaggi con caratteri simili ai propri. Per quel che mi riguarda però ho cercato sin dall'inizio di visualizzarli con fisionomia orientale per cui arrivata al capitolo 19 mi riesce senza fatica.Comunque finalmente Murakami ha la mia attenzione. (view spoiler)
Ci sono voluti quasi venti capitoli, ma finalmente sono curiosa di vedere come prosegue...
Daniela wrote: "Più che procedo nella lettura, più che questo romanzo mi ricorda vagamente qualcosa che ho letto molto tempo fa. Forse Il maestro e Margherita?"Hai ragione! Nakata e Johnnie Walker sembrano proprio essere appena usciti da quel libro.
Silvia wrote: "Devo sforzarmi ad immaginare i personaggi con tratti giapponesi"Monica wrote: "Credo sia tendenzialmente normale immaginare i personaggi con caratteri simili ai propri."
Sicuramente conta il fatto che affrontiamo qualsiasi lettura con la parzialità dovuta alle nostre circostanze, ma c'è più di questo. Nonostante l'ambientazione, i personaggi di Murakami hanno oggettivamente poco di giapponese. Il loro comportamento, incluso il loro modo di pensare (individualismo), è volutamente modellato sulle aspettative occidentali. Per essere cinico (ancor più del solito) potrei congetturare che con questa formula l'autore spera di distaccarsi dalla letteratura nazionale e promuoversi tra il pubblico giovane e "aperto al mondo" (o semplicemente emulo di tutto ciò che è occidentale). A parte i personaggi minori, Nakata è forse l'unica eccezione, dato che osserva i gesti (inchino) e le formalità tradizionali, come lo farebbe un bambino educato.
Monica wrote: "Comunque finalmente Murakami ha la mia attenzione. (view spoiler)"
(view spoiler)
Ciro wrote: "Diciamo che i libri di Murakami tendono ad essere "fin troppo leggeri e filosofici".
Questo non fa eccenzione, ma per qualche motivo, rispetto ad altri libri dello stesso autore, è riuscito..."
Sto apprezzando l'investigazione della ricerca della propria identità, che ognuno dei personaggi intraprende a modo suo. A parte questa, molti gli spunti di riflessione filosofica, e neanche troppo banali come ci si aspetterebbe.
Sono alla fine del capitolo trentasettesimo, e da un po' di capitoli si é inserita una terza voce narrante che parla in seconda persona (e si rivolge sempre a Kafka): per ora la interpreto come l'autore che prende in mano la narrazione e si rivolge quasi paternamente al ragazzo, secondo voi può essere qualcuno altro questo "tu"? Ho pensato anche che potesse essere il ragazzo di nome Corvo ma non so, il modo in cui si rivolge a Kafka non mi pare si confaccia a lui.
Durante il fine settimana ho finalmente iniziato il libro, ho letto solo circa 5-6 capitoli ma per il momento mi stanno piacendo le due storie e mi affascina molto quanto accaduto nel 1944. Vedremo il proseguire della storia!
l'ho finito ieri mattina!devo essere sincera, mi sa che murakami non fa proprio per me. però sono contenta di aver partecipato alla lettura del mese e essermi fatta un'opinione mia.
in 600 pagine purtroppo sono state poche le parti che mi sono piaciute. segue qualche spoiler sul finale!
(view spoiler)
in generale, penso di non aver colto del tutto quello che l'autore volesse trasmettere con questo libro. proprio come era successo con norwegian woods.
Forse Norwegian Wood mi era piaciuto di più ma in ogni caso l'ho trovata una lettura gradevole e inusuale. Viene lasciato ampio spazio all'immaginazione del lettore su molti punti (e anche, temo alla sua perspicacia, qualità che a me manca). Questo un po' mi secca :-D Anch'io dono rimasta un po' confusa dal passaggio al tu nel passaggio citato da Silvia. Ma non più che dal ragazzo di nome Corvo, o dai due soldati, o dalla signora Saeki quindicenne ecc. Lo definirei un romanzo onirico e surreale.
Non sto leggendo il libro perché l'ho già letto 2 volte, ma volevo lasciare il mio contributo.Avendo una certa esperienza con Murakami ho imparato a non farmi domande in merito a certi passaggi surreali e a lasciarmi completamente trasportare dal racconto.
Per me Kafka sulla spiaggia è semplicemente un libro sulla difficoltà di diventare adulti, accettarsi e trovare la propria dimensione e la propria strada, però è raccontato "alla Murakami", ovvero attraversando dimensioni surreali, situazioni al limite dell'assurdo e incontrando personaggi speciali.
Trovo anche che questo libro sia un omaggio ai grandi della letteratura, della filosofia e della musica, visto il numero infinito di riferimenti, citazioni e rimandi.
Per me uno dei migliori di Murakami.
Sono all'inizio; e l'inizio di tutti i libri di Murakami che ho letto è stato difficile.L'autore dà per scontato che il lettore conosca un sacco di cose che invece non conosce (o almeno io non conosco).
Così mi distraggo facilmente, mi sembra di non essere all'altezza e penso di abbandonarlo.
Ma poi la storia ingrana una marcia speciale e tutto si mette in fila ordinatamente. E' una file in cui mancano un sacco di elementi ma la lettura si fa interessante.
Speriamo che quel momento arrivi presto.
L'ho iniziato e ho letto circa 20 capitoli. Questo è il terzo libro di Murakami che leggo e come con gli altri libri, la sto trovando un'esperienza frustrante!Come in Norwegian Wood, anche in questo (view spoiler)
Ecco questo mi dà proprio fastidio, e mi dispiace perché alla fine la lettura è molto coinvolgente ed è scritto benissimo. Il realismo magico e le scene oniriche sono di mio gradimento, ma questa cosa a parte essere giusto un tantino irrealistica mi sembra una forzatura e anche un po' compensatoria, non me ne voglia l'autore.
Roberto wrote: "L'autore dà per scontato che il lettore conosca un sacco di cose che invece non conosce"Non trovo che ne lasci tante inspiegate. Per esempio fornisce generosamente un riassunto essenziale di Edipo Re. Sono soprattutto i riferimenti alla musica classica (un chiodo fisso dell'autore, a quanto pare) a lasciarmi tiepido. Gli ostacoli di questo tipo, io li risolvo pragmaticamente: li aggiro, ignorandoli. Se così si sminuisce la narrazione, si può solo biasimare l'autore e non se stessi. Altro esempio: non ci si può aspettare che il lettore di American Psycho consideri ogni volta i retroscena di ogni marca menzionata.
Roberto wrote: "...mancano un sacco di elementi..."
Così come nella ricerca della propria identità ognuno è confrontato con innumerevoli lacune di conoscenza e significato. Ma nella lettura siamo troppo abituati a che ci sbroglino tutte le matasse. Come ha detto bene Maria Teresa:
Per me Kafka sulla spiaggia è semplicemente un libro sulla difficoltà di diventare adulti, accettarsi e trovare la propria dimensione e la propria strada
Finito!Dunque, innanzitutto, inaspettatamente, il surreale e l'onirico mi hanno coinvolta. Di mio non sono troppo per gli animali parlanti, ma in questo contesto non mi è pesato affatto. Forse sono riuscita a prendere il libro per quel che è e ho lasciato indietro la mia parte razionale mentre entravo nella biblioteca, o mentre ascoltavo i discorsi tra Nakata e Mimì. Tra l'altro (view spoiler)
Il personaggio che più ho amato è stato proprio lo "stupido" Nakata. Per quanto lui si definisca stupido, lo trovo semplicemente di una freschezza e un'ingenuità disarmanti, come se la sua esperienza l'abbia intrappolato nella mente di un bimbo di pochi anni. Ma la sua bontà e determinazione fanno riflettere anche chi la mente ce l'ha più "complessa".
Mi rendo conto per la prima volta con questo libro di quanto sia importante, fondamentale e secondo me generalmente sottovalutato il ruolo del traduttore. Se ho amato Murakami tra le pagine di Kafka sulla spiaggia è stato anche perchè Giorgio Amitrano (nel mio caso) ha saputo interpretare e riscrivere i pensieri e le parole dell'autore. Che in una lingua così lontana dalla nostra come il giapponese deve essere ancora più difficile. Non si tratta solo di tradurre delle parole. Si tratta di immergersi nel mondo dell'autore, cercare di entrare nella sua testa per carpirne lo stile, per scegliere le parole giuste che diano quella sfumatura che si, proprio lì, Murakami voleva mettere.
Quindi, grazie a chi ha proposto questo libro per il GdL perchè mi ha permesso di fare proprio una bella scoperta!
@silvia, anche io ho apprezzato il libro. È stato il mio ennesimo Murakami 19Q4 il primo e preferito. Comunque, credo proprio che Murakami scriva direttamente in lingua inglese. Se non ricordo male nel suo libro Il mestiere dello scrittore dice anche che scrivere in una lingua straniera migliora lo stile, poiché necessariamente si producono frasi e pensieri più lineari e codificati.
Mar wrote: "Comunque, credo proprio che Murakami scriva direttamente in lingua inglese. Se non ricordo ma..."Ok, allora ritiro solo parzialmente quello che ho detto, non lo sapevo, grazie! ;) dall'inglese all'italiano e' forse piu' semplice, ma la questione di entrare nella testa e nello stile dell'autore per me resta :)
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Per il mese di marzo abbiamo in lettura Kafka sulla spiaggia di Haruki Murakami, proposto da Andrea.
Buona lettura!