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Luglio 2021 - Iran
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Io penso che leggerò Salam, maman. Come dice Pao, Hamid Ziarati scrive in italiano ma è iraniano. Mi era piaciuto molto il suo Il meccanico delle rose.
Potrei pensare anche di leggere Gespräch in Meeresnähe di Sudabeh Mohafez, scrittrice di origine iraniana che scrive in tedesco. Su consiglio di dely, tempo fa avevo preso anche Nessun amico se non le montagne. Prigioniero nell'isola di Manus, del curdo Behrouz Boochani. Vediamo quanto tempo avrò.
Potrei pensare anche di leggere Gespräch in Meeresnähe di Sudabeh Mohafez, scrittrice di origine iraniana che scrive in tedesco. Su consiglio di dely, tempo fa avevo preso anche Nessun amico se non le montagne. Prigioniero nell'isola di Manus, del curdo Behrouz Boochani. Vediamo quanto tempo avrò.
Bene bene bene. ho due libri che attendono da un po' di essere letti. Quello che attende da più tempo è A Tehran le lumache fanno rumore e l'altro, regalo relativamente recente è L'illuminazione del susino selvatico.A luglio ho in programma un paio di settimane al mare quindi potrei anche riuscire a leggerli entrambi, vedremo.
Io leggerò Il meccanico delle rose e, se riesci, mi piacerebbe anche leggere Il segreto di Leila: Un medico coraggioso sfida i tabù nell'Iran del fondamentalismo
Io penso che leggerò Quasi due l'unico romanzo che mi manca di Hamid Ziarati.
Però potrei sfruttare l'occasione per leggere Marjane Satrapi
Però potrei sfruttare l'occasione per leggere Marjane Satrapi
Suggerirei l'Iran oltre l'Iran di Alberto Zanconato, leggero e facilmente accessibile per capire l'Iran degli ultimi tempi (il libro è del 2016).Io invece mi sa che mi butto sul già consigliato Un altro bicchiere di Arak.
Buone letture!
Pao wrote: "A luglio 2021 visitiamo l'Iran proposto da Stefania.Bandiera per saperne di più -> https://it.wikipedia.org/wiki/Bandier...
Emblema, per saperne di più -> https://it.wikipedia.org/w..."
Vorrei ricordare anche Maryam Mirzakhani, prima donna a vincere la Medaglia Fields nel 2014, se non sbaglio premio più importante in ambito matematico.
Io ho da leggere Scrittura cuneiforme di Kader Abdolah, ma non so se avrò tempo.
Qualcuno vuole di nuovo la mia foto con Hamid Ziarati? :D
@Giorgio, grazie per il consiglio!
@dely, ho in wishlist Scrittura cuneiforme da secoli, se riesci a leggerlo sono molto curiosa di sapere che ne pensi.
@dely, ho in wishlist Scrittura cuneiforme da secoli, se riesci a leggerlo sono molto curiosa di sapere che ne pensi.
dely wrote: "Pao wrote: "A luglio 2021 visitiamo l'Iran proposto da Stefania.
Bandiera per saperne di più -> https://it.wikipedia.org/wiki/Bandier...
Emblema, per saperne di più -> https://it.wik..."
Grazie dely per aver menzionato Maryam Mirzakhani: non la conoscevo e ha una storia davvero interessante ma anche molto sfortunata (è morta a 40 di tumore al seno, uno dei tumori con la più bassa percentuale di morte). Ho letto un po' la sua storia ed è davvero interessante perché ha completato i suoi studi in Iran (si è laureata a Teheran in un'università pubblica) e solo dopo si è trasferità negli USA quindi è davvero figlia dell'educazione iraniana e anche il suo approccio alla ricerca era particolare tanto che sua figlia raccontava che il lavoro della mamma era dipingere perché la vedeva disegnare su grandi fogli.
A questo punto spero che qualcuno faccia un documentario o scriva una biografia su di lei perché mi piacerebbe davvero approfondire la sua esperienza di scienziata.
Per chi volesse vedere la nostra dely con l'autore iraniano più amato dalle moderatrici basta aprire lo spoiler di questo commento https://www.goodreads.com/topic/show/...
Bandiera per saperne di più -> https://it.wikipedia.org/wiki/Bandier...
Emblema, per saperne di più -> https://it.wik..."
Grazie dely per aver menzionato Maryam Mirzakhani: non la conoscevo e ha una storia davvero interessante ma anche molto sfortunata (è morta a 40 di tumore al seno, uno dei tumori con la più bassa percentuale di morte). Ho letto un po' la sua storia ed è davvero interessante perché ha completato i suoi studi in Iran (si è laureata a Teheran in un'università pubblica) e solo dopo si è trasferità negli USA quindi è davvero figlia dell'educazione iraniana e anche il suo approccio alla ricerca era particolare tanto che sua figlia raccontava che il lavoro della mamma era dipingere perché la vedeva disegnare su grandi fogli.
A questo punto spero che qualcuno faccia un documentario o scriva una biografia su di lei perché mi piacerebbe davvero approfondire la sua esperienza di scienziata.
Per chi volesse vedere la nostra dely con l'autore iraniano più amato dalle moderatrici basta aprire lo spoiler di questo commento https://www.goodreads.com/topic/show/...
Marina (Sonnenbarke) wrote: "@dely, ho in wishlist Scrittura cuneiforme da secoli, se riesci a leggerlo sono molto curiosa di sapere che ne pensi."
Lo farò sicuramente!
Marina (Sonnenbarke) wrote: "Per chi volesse vedere la nostra dely con l'autore iraniano più amato dalle moderatrici basta aprire lo spoiler di questo commento...
AH! :D
Mamma mia, sono già passati due anni!
Dopo due mesi in cui non sono riuscito a partire con voi, a luglio vi raggiungerò in Iran con Il sentiero delle babbucce gialle.
@Doc, ti aspettiamo! Kader Abdolah è uno scrittore che mi incuriosisce molto, ma ancora non ho mai letto niente di suo.
Finito L'albero dei fiori viola di Sahar Delijani che mi è molto piaciuto.Vi lascio un mio breve commento:
https://www.goodreads.com/review/show...
A suo tempo per il mio abortito giro del mondo attraverso i libri lessi Leggere Lolita a Teheran, che allora mi piacque molto. Non ricordo dopo quattro anni quanto vi fosse di autobiografico, comunque narra di una docente di letteratura che non potendo più insegnare liberamente nella Teheran di Komeini trasferisce a casa sua un corso di letteratura inglese (non solo Nabukov). Il libro descrive molto bene l'oppressiva cappa fondamentalista che rende progressivamente sempre più difficili, quasi impossibili, anche le attività più banali, a maggior ragione per le donne. I dettagli di questa oppressione - che arriva fino a misurare la lunghezza delle unghie - sono al tempo stesso grotteschi e tragici. Ho ritrovato la stessa sensazione quasi di incredulità nella descrizione degli ebrei berlinesi, fedeli cittadini tedeschi ex-combattenti della Prima Guerra Mondiale, che si trovano a dover fronteggiare i raid nazisti nella La famiglia Karnowski, che ho letto di recente.
Finito Leggere Lolita a TeheranTramite il racconto di un seminario clandestino di letteratura americana, la protagonista Azar Nafisi, racconta uno spaccato della storia del suo paese, l'Iran. Dalla rivoluzione alla guerra con l'Iraq.
Mi ha molto colpita la sensibilità con cui l'autrice tratta la questione femminile, le costrizioni, gli abusi e le violenze che le donne subiscono (dall'obbligo di indossare il velo, ai matrimoni combinati tra bambine e uomini, anche vecchi e molto altro ancora)
Ieri sera ho finito Persepolis di Marjane Satrapi.La media delle valutazioni è ben oltre le quattro stelle, ma io sono riuscita ad arrivare a poco più di due.
Mi dispiace, speravo in qualcosa di più coinvolgente, invece ho cozzato contro un muro di insofferenza, per vari motivi.
Qui il mio commento:
https://www.goodreads.com/review/show...
Ho terminato stamattina Cielo di sabbia di Sudabeh Mohafez. Il libro è composto da 7 racconti, uno lungo gli altri brevi, che fanno scoprire al lettore persone e luoghi remoti dell'Iran, i deserti, le montagne, cosa significa vivere a contatto con la natura e prendere forza da essa.
L'autrice, che vive in Germania, in un paio di racconti affronta il tema del legame che si ha verso la terra natia pur vivendo lontani, del richiamo e dei ricordi.
Pur non amando i racconti 3-4 li ho apprezzati molto, soprattutto per l'atmosfera.
In particolare il primo, quello un po' più strutturato intitolato "Davanti al trono di Allah", tratta del rapporto tra due donne, una iraniana e una tedesca che si confrontano su diversi temi portando i loro punti di vista. Inoltre Nahid, la donna iraniana, vive in una grotta ed essendo tornata da poco da Matera la coincidenza mi ha emozionato.
Ho letto Il meccanico delle rose.Una struttura narrativa originale che inizialmente mi ha destabilizzata, ma che poi ho apprezzato tantissimo.
La vita di Reza, il meccanico del titolo, ci viene raccontata attraverso le persone che lo hanno conosciuto e hanno compiuto un pezzetto di strada con lui.
In questo modo il romanzo appare come un insieme di racconti, ognuno con un protagonista diverso, ma tutti in qualche modo legati a Reza.
Così come tutti i personaggi gravitano attorno ad uno solo, allo stesso modo le varie storie vanno a comporre, come in un mosaico, la storia di un unico Paese, l'Iran. Un paese in cui a seguito di una rivoluzione, prende piede il fondamentalismo khomeynista e le libertà, a partire da quelle delle donne, vengono sempre più ristrette.
La figura femminile non gode mai di grande considerazione. Fin dalle prime pagine è chiaro che chi gode del diritto di decidere è sempre l'uomo e la donna non può che sottostare al suo volere.
In questo triste panorama si differenzia Reza, che ha una mentalità più aperta e garantisce a sua figlia la possibilità di studiare.
Purtroppo però il fondamentalismo islamico ci mette il suo zampino andando a rendere la vita un inferno sia per gli uomini che, soprattutto, per le donne. Ogni forma di dissenso viene pesantemente perseguita e basta un minimo sospetto per incriminare i presunti dissidenti.
Il capitolo dedicato a Mahtab è stato per me il più sconvolgente. Mi sono indignata per ciò che le è capitato e sono inorridita per le torture che ha ricevuto.
Anche il capitolo di Donya è stato straziante e non ho potuto non provare pena per l'infanzia che ha vissuto e per la sua ingenuità.
Tutte le storie narrate in questo libro sono tristi e drammatiche e ahimè lasciano ben poco spazio alla speranza.
Sono contenta che Hamid Ziarati sia apprezzato, io sono oltre la metà dell'unico romanzo suo che mi manca Quasi due e non so dove andrà a parare (ma comunque non mi aspetto niente di allegro) ma mi sta piacendo molto.
Finito Il segreto di Leila: Un medico coraggioso sfida i tabù nell'Iran del fondamentalismoUna storia vera che ci porta nel cuore dell'Iran e ci fa capire come ancora oggi siano costrette a vivere le donne, private di ogni tipo di libertà e completamente sottomesse agli uomini.
Il libro è formato da capitoli in cui alternativamente viene raccontata la storia del dottor Karimi e quella di Leila.
L'autore è un medico che pratica clandestinamente gli aborti e, all'occorrenza, la ricostruzione dell'imene per salvare le donne dalla lapidazione. Questo è infatti il destino per una donna che sia stata toccata da un uomo, indipendentemente dal fatto che sia stata stuprata o meno. In Iran una donna che non sia più vergine senza essere sposata non merita di continuare a vivere e va lapidata pubblicamente in modo da dissuadere altre donne dal commettere azioni "immorali".
Praticare un aborto ovviamente non è privo di conseguenze per un medico che, a sua volta, rischia la vita sua e della sua famiglia.
D'altra parte Karimi ripete più volte nel corso del libro che si sente in dovere di prestare questo tipo di aiuto alle donne per preservarne la vita.
I capitoli dedicati a Leila, invece, ci raccontano di una ragazza ormai ventiduenne segregata in casa e costretta a chiedere il permesso anche semplicemente per andare in biblioteca.
Una ragazza che cresce in una situazione del genere non può che essere estremamente ingenua e non può che nutrire un forte desiderio di essere amata. Proprio per questo, appena incontra un uomo interessato a lei e apparentemente gentile, crede ciecamente alle sue dolci parole e accade l'inevitabile.
Questa lettura mi ha suscitato molta rabbia e mi ha fatto riflettere sul fatto che non ragioniamo mai abbastanza sulle violenze e le privazioni che le donne sono costrette a subire in certe parti del mondo.
Ho finito Quasi due di Hamid Ziarati, è sicuramente inferiore agli altri due suoi romanzi e lascia insoddisfatti visto che vorresti proseguire la storia ma la qualità è comunque alta e l'autore si dimostra ancora una volta una padronanza della lingua e una capacità di scrittura invidiabili.
In questo romanzo emerge la follia della guera con l'Iraq di Saddam dove migliaia di giovani si arruolarono sperando di guadagnarsi il paradiso morendo da martiri per il paese.
Consiglio a tutti di leggere i romanzi di Hamid Ziarati perché oltre ad essere bellissimi permettono di comprendere che l'Iran che conosciamo noi adesso è fortemente estraneo alla cultura millenaria di questo paese che si è ritrovato ad essere una repubblica islamica da un giorno all'altro senza davvero rendersi pienamente conto di cosa stava succedendo.
In questo romanzo emerge la follia della guera con l'Iraq di Saddam dove migliaia di giovani si arruolarono sperando di guadagnarsi il paradiso morendo da martiri per il paese.
Consiglio a tutti di leggere i romanzi di Hamid Ziarati perché oltre ad essere bellissimi permettono di comprendere che l'Iran che conosciamo noi adesso è fortemente estraneo alla cultura millenaria di questo paese che si è ritrovato ad essere una repubblica islamica da un giorno all'altro senza davvero rendersi pienamente conto di cosa stava succedendo.
Ho iniziato Scrittura cuneiforme e lo sto trovando un po' noioso. Sono al 30% (ce l'ho sul kindle) e non sono ancora riuscita ad appassionarmi alla storia o ai personaggi. Il personaggio principale è un ragazzo (poi uomo) sordomuto che cresce ai piedi di una montagna (nel libro si chiama monte Zafferano, ma non sono ancora riuscita a trovare niente su internet anche se da alcune descrizioni potrebbe essere il Monte Behistun). Il libro non è nemmeno molto scorrevole perché è una scrittura molto molto semplice; fino ad ora (ho finito la prima parte) sembra il racconto scritto da un ragazzino che elenca fatti e personaggi. Sta per iniziare la seconda parte in cui cambia narratore. Speriamo bene.
Journal de bord d’une jeune iranienne hantée par une vieille folle moralisatriceFumetto nel quale mi sono imbattuta per caso:
https://www.goodreads.com/review/show...
Ho letto Salam, maman di Hamid Ziarati, mi è piaciuto davvero tantissimo. Riporto qui il mio breve commento.
Alì è un bambino che ci porta, attraverso i suoi ricordi, lungo diversi anni di vita della sua famiglia e di storia dell’Iran, dal regime di Reza Pahlavi alla rivoluzione dell’ayatollah Khomeini.
All’inizio il libro è spensierato, Alì viene sgridato dalla mamma perché fa ancora pipì a letto, e vediamo la quotidianità della sua famiglia composta da Alì, i genitori e i due gemelli Parì e Puyan. In seguito, col cambiare dell’Iran, inevitabilmente anche la storia e la vita di Alì cambiano.
Ci sono momenti dolci, momenti divertenti, e poi andando avanti momenti di rabbia, momenti tristi, momenti orribili. Alì è testimone di un Iran che dovrebbe cambiare in meglio e invece cambia in peggio. La sua famiglia si disgrega all’unisono con il disgregarsi del Paese. La chiusura del libro è veramente molto triste e angosciante.
È un libro molto bello che mi ha fatto nuovamente apprezzare questo bravissimo autore che avevo già amato con Il meccanico delle rose.
Alì è un bambino che ci porta, attraverso i suoi ricordi, lungo diversi anni di vita della sua famiglia e di storia dell’Iran, dal regime di Reza Pahlavi alla rivoluzione dell’ayatollah Khomeini.
All’inizio il libro è spensierato, Alì viene sgridato dalla mamma perché fa ancora pipì a letto, e vediamo la quotidianità della sua famiglia composta da Alì, i genitori e i due gemelli Parì e Puyan. In seguito, col cambiare dell’Iran, inevitabilmente anche la storia e la vita di Alì cambiano.
Ci sono momenti dolci, momenti divertenti, e poi andando avanti momenti di rabbia, momenti tristi, momenti orribili. Alì è testimone di un Iran che dovrebbe cambiare in meglio e invece cambia in peggio. La sua famiglia si disgrega all’unisono con il disgregarsi del Paese. La chiusura del libro è veramente molto triste e angosciante.
È un libro molto bello che mi ha fatto nuovamente apprezzare questo bravissimo autore che avevo già amato con Il meccanico delle rose.
Io ho finito Scrittura cuneiforme di Kader Abdolah e non mi è piaciuto un granché. Secondo me non è fluido nell'intrecciare la storia dei personaggi con il background storico. Mancano infatti parti nella storia dei personaggi. Mi spiego meglio: Ismail, il protagonista principale, ci racconta la storia di suo padre e tutto gira intorno a questa famiglia (con sullo sfondo l'avanzare di Khomeini). A un certo punto spunta fuori che Ismail ha una moglie e una figlia, e l'autore se la cava facendo dire al personaggio che era talmente preso dalla storia di suo padre che non ha fatto in tempo a raccontare al lettore del suo matrimonio. Un paio di righe sulla moglie e questo è quanto. Non ci viene nemmeno spiegato come Ismail faccia a mantenersi. Deve interrompere gli studi all'università di Teheran, fa per un po' il giornalista, ma poi? Ha un appartamento, ha un'auto, viaggia spesso per andare a trovare la famiglia, ma i soldi dove li prende? Un altro dettaglio poco chiaro (o meglio: poco convincente): decide di scalare circa 5600 m del Damavand con suo padre anziano. Di colpo si scopre che aveva già fatto scalate in passato e il padre anziano se la cava egregiamente senza avere l'esperienza per una scalata così impegnativa.Un'altra cosa che non mi convince (forse la principale): il papà di Ismail è sordomuto e lui è l'unico che riesce a comunicare con lui a gesti. Non si tratta del linguaggio dei segni che si utilizza adesso, erano segni che conoscevano solo loro due e un pochino i famigliari più stretti. Ecco, i discorsi che si fanno a gesti sono talmente profondi e dettagliati che non risultano credibili.
Inoltre, il papà di Ismail ha un quadernino in cui annota eventi della sua vita e scrive usando una specie di scrittura cuneiforme che però nessuno gli ha insegnato. Aveva visto e trascritto da piccolo un'incisione cuneiformi, ma nessuno gli ha spiegato cosa c'era scritto o l'alfabeto di questa scrittura. Ecco, all'improvviso lui inizia a scrivere usando la stessa scrittura e Ismail, da adulto, deve "tradurre" il quaderno del padre. Ma come caspita fa se nessuno l'ha mai insegnata né al padre né a lui?
Marina (Sonnenbarke) wrote: "Ho letto Salam, maman di Hamid Ziarati, mi è piaciuto davvero tantissimo. Riporto qui il mio breve commento.Alì è un bambino che ci porta, attraverso i suoi ricor..."
Belli entrambi e lui scrive veramente molto molto bene! Ha una scrittura fluida, a tratti poetica; una prosa molto bella che riesce ad adattare sia per momenti tristi sia per battute divertenti.
Peccato che a Pao non ha convinto del tutto Quasi due, però sono comunque tentata a leggerlo.
dely wrote: "Marina (Sonnenbarke) wrote: "Ho letto Salam, maman di Hamid Ziarati, mi è piaciuto davvero tantissimo. Riporto qui il mio breve commento.
Alì è un bambino che ci p..."
Ma solo perché con Hamid Ziarati ho aspettative altissime magari fossero così belli tutti i romanzi che non mi convincono appieno!
Alì è un bambino che ci p..."
Ma solo perché con Hamid Ziarati ho aspettative altissime magari fossero così belli tutti i romanzi che non mi convincono appieno!
Aggiorno con il libro che ho finito già da un paio di settimane e cioè Salam, maman di Hamid Ziarati. Ero un po' indecisa su che autore scegliere tra Ziarati e Abdolah e i vostri giudizi entusisti mi hanno fatto orientare su Ziarati (credo di aver fatto bene) È il primo libro che leggo dell'autore, mi è piaciuto anche se, devo ammetterlo, le mie alte aspettative non sono state soddisfatte al 100%. La prima parte, con il protagonista bambino, mi è piaciuta moltissimo: il protagonista è una piccola peste, i dialoghi tra i personaggi sono frizzanti e la descrizione misuziosa degli usi iraniani è interessante.
La seconda parte mi è piaciuta meno, nonostante in questa si parli della rivoluzione iraniana e quindi sulla carta avrebbe dovuto essere la parte più coinvolgente. Sarà il progessivo sparire di sorelle e fratello che rendono la storia un po' più sbiadita...
Bene inveve il finale.
Un buon romanzo e proprio per questo leggerò sicuramente Il meccanico delle rose.
Ho deciso di dare una seconda possibilità a Kader Abdolah e quindi ho iniziato Un pappagallo volò sull'IJssel (per poi accorgermi che luglio finisce tra 4 giorni e avrei già potuto cercare qualcosa per il Perù).
Anche io ho conosciuto Hamid Ziarati con Salam, Maman che mi era piciuto molto. Per questa tappa in Iran ho letto quindi Il meccanico delle rose, una storia molto bella soprattutto per la presenza di diversi punti vista che raccontano come le storie personali (soprattutto quelle delle donne) si intrecciano con la storia dell'Iran dalla Seconda Guerra Mondiale alla rivoluzione Khomeinista.
Ho letto Il viaggio delle bottiglie vuoteStoria di un profugo iraniano,Bolfazl, emigrato in Olanda obbligato quindi a imparare una nuova lingua, cosa a cui si dedica con impegno, ed obbligato a cercare di comprendere abitudini ed usi lontanissimi dai suoi (a partire dal suo vicino René).
Stile di scrittura semplice, forse troppo per i miei gusti.
Uhm, Kader Abdolah è un autore che vorrei leggere prima o poi, ma da quello che dite non sembra proprio questo granché...
Per questo viaggio in Iran ho letto "Il sentiero delle babbucce gialle" proprio di Kader Abdolah, che mi è piaciuto abbastanza, ma... Avendo già letto "La casa della moschea" non ha retto il confronto e quindi mi ha un po' deluso. Ho l'impressione che non sia uno di quegli autori su cui si vada sul sicuro, se ti piace un libro ti piacciono tutti, è piuttosto prolifico, ma la qualità varia anche di molto. Se vuoi provare a leggere qualcosa, secondo me "La casa della moschea" vale il prezzo del biglietto, però forse mi fermerei lì...
Librielibri wrote: "Ho letto Il viaggio delle bottiglie vuoteStoria di un profugo iraniano,Bolfazl, emigrato in Olanda obbligato quindi a imparare una nuova lingua, cosa a cui si dedica con impegno, ..."
Ho letto in qualche introduzione che scrive in modo molto semplice perché scrive in olandese, lingua che ha acquisito quando è andato in Olanda come profugo; lingua che però ama e che ha fatto sua. Anche in Un pappagallo volò sull'IJssel (libro che sto leggendo ora) parla della scuola di olandese per profughi per aiutarli ad integrarsi meglio e velocemente. Sicuramente l'argomento della lingua da imparare gli è caro.
Anche questo libro non mi sta piacendo. A parte la scrittura semplice (anche se ormai ho capito perché non riesce a scrivere in modo più fluido), non mi convincono di nuovo i personaggi. Tra questi c'è Memed, il protagonista principale, che sembra un maniaco. Capisco che il libro vuole affrontare i problemi a cui vanno incontro i rifugiati, tra cui forse anche la mancanza di vita sessuale, ma il problema è che sembra un Harmony piuttosto che un libro sull'integrazione e sui problemi che devono affrontare i profughi. Ma anche il modo in cui affronta l'argomento non è credibile perché fa fare a Memed delle cose assurde. Per esempio: una profuga musulmana che sta imparando ad andare in bici sta per cadere e lui la afferra. Da dove? Dai seni. E lei fa finta di niente. Manco un ceffone o un sorrisino perché magari le aveva fatto piacere. Un po' più avanti Memed abbraccia una sua amica olandese e nell'abbraccio per sbaglio le sue labbra vanno su quelle di lei. E lei non dice niente. Il punto è che questo Memed ha anche una figlia sordo muta e malata di cuore che potrebbe morire da un momento all'altro. E lui cosa fa? Pensa alle donne perché in Iran era abituato ad averne molte. Ok, pensa anche a cercarsi un lavoro e a lavorare, ma la parte del sesso è predominante.
Penso che il libro ormai lo finirò, ma poi ho chiuso con questo autore.
Per l'Iran abbiamo letto finora 12 libri distinti: con somma soddisfazione delle moderatrici abbiamo completato la bibliografia di Hamid Ziarati ma abbiamo approfondito anche le opere di Kader Abdolah che invece non è stato apprezzato da tutti.
La discussione rimane aperta per le vostre future letture iraniane!
La discussione rimane aperta per le vostre future letture iraniane!
Un po' in ritardo per l'aggiornamento ma ci sono anch'io. Finito un paio di giorni fa A Tehran le lumache fanno rumore. Il libro è scritto in prima persona a capitoli alterni da 2 donne, rispettivamente l'aspirante fidanzata e la sorella minore di un giovane iraniano, partito per la guerra con l'Iraq e mai ritornato.
Le protagoniste dovrebbero essere le 2 narratrici e la madre del ragazzo "scomparso" ma potrebbe anche essere l'assenza dell'uomo.
E' un libro strano che ho fatto fatica a seguire, con continui flash back quando a narrare è la "fidanzata" e con deliri onirici quando la parola passa alla sorella. Entrambe sono preoccupate per la reazione della madre che non ha mai accettato la scomparsa del figlio e ne tiene maniacalmente in ordine la camera dove spesso si rifugia a parlare con il suo ricordo. Ma pur essendo preoccupate per la donna, non è che loro siano proprio del tutto a posto con la testa, eh?
Ripeto, è un libro strano e forse, se fossi stata un'appassionata di cinema, l'avrei apprezzato di più visto che vengono nominati parecchi film, molti dei quali censurati o vietati in Iran ed infatti la sorella, si procura i dvd da uno spacciatore clandestino.
Strano, decisamente strano ma almeno non ci ho ritrovato solo guerra e violenza come spesso accade nei libri ambientati in questi Paesi.
Io ho chiuso con Kader Abdolah. Ecco i miei pensieri su Un pappagallo volò sull'IJssel: https://www.goodreads.com/review/show...E appena ho tempo devo recuperare con le altre letture di gruppo, sondaggi, discussioni, etc.
dely wrote: "E appena ho tempo devo recuperare con le altre letture di gruppo, sondaggi, discussioni, etc."
Ti aspettiamo 😘
Ti aspettiamo 😘
dely wrote: "Io ho chiuso con Kader Abdolah. Ecco i miei pensieri su Un pappagallo volò sull'IJssel: https://www.goodreads.com/review/show...
E appena ho tempo devo recu..."
Comunque ammiro il tuo ottimismo (testardaggine? Non so come definirlo) dopo aver letto un libro suo che non ti è piaciuto invece di aspettare un po' prima di riprovarci ti sei ributtata di nuovo sullo stesso autore, peccato che la tua dedizione non è stata ricompensata visto che è stato uno strazio ;)
E appena ho tempo devo recu..."
Comunque ammiro il tuo ottimismo (testardaggine? Non so come definirlo) dopo aver letto un libro suo che non ti è piaciuto invece di aspettare un po' prima di riprovarci ti sei ributtata di nuovo sullo stesso autore, peccato che la tua dedizione non è stata ricompensata visto che è stato uno strazio ;)
Ho terminato La cucina color zafferano, ambientato per buona parte in Iran.Un libro quanto mai attuale, che mi ha fatto riflettere sulla situazione della donna in Iran. Dal 1953, quando si svolgono alcuni di questi fatti, a oggi, la situazione non è cambiata, anzi, forse è addirittura peggiorata...
Qui un mio breve commento:
https://www.goodreads.com/review/show...
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Bandiera per saperne di più -> https://it.wikipedia.org/wiki/Bandier...
Emblema, per saperne di più -> https://it.wikipedia.org/wiki/Emblema...
Motto استقلال، آزادی، جمهوری اسلامی (Esteqlāl, Āzādi, Jomhūri-ye Eslāmi) che significa Indipendenza, Libertà, Repubblica Islamica
Capitale: Teheran (14,4 milioni di abitanti)
Forma di governo: Repubblica islamica presidenziale teocratica
Lingua: persiano
Abitanti: circa 84,8 milioni
Valuta: Riyal iraniano
Festa nazionale: 11 febbraio
Inno: Sorud-e Melli-e Iran adottato nel 1990 -> https://it.wikipedia.org/wiki/Sorud-e...
Letteratura
Questo paese vanta una tradizione millenaria tuttavia in Italia gli autori più conosciuti sono forse Hamid Ziarati (iraniano trasferitosi da giovane in Italia che scrive direttamente in italiano) e la fumettista Marjane Satrapi.
Premi Nobel e non solo
L'unico premio Nobel assegnato a iraniani è quello per la pace del 2003 assegnato Shirin Ebadi (prima donna musulmana a ricevere questo riconoscimento in assoluto).
Tuttavia l'Iran può vantare la prima donna al mondo a vincere la Medaglia Fields (considerato il Nobel per la matematica): Maryam Mirzakhani, classe 1977, conquistò l'ambito riconoscimento nel 2014, purtroppo è morta a soli 40 nel 2017 a causa di un tumore.
Uno degli aspetti interessanti della sua vita è che ha completato i suoi studi in Iran (si è laureata all'Sharif University of Technology, un'università pubblica di Teheran) e solo al termine degli studi si è trasferita negli USA per completare la sua formazione.
Cinema
L'Iran ha vinto per ben 2 volte l'Oscar nella categoria miglior film straniero con i film Una separazione nel 2012 e Il cliente nel 2017, entrambi i film sono del regista Asghar Farhadi.
L'unico film che ho visto io è invece Offside che racconta i tentativi di alcune donne di assistere alla partita di calcio della nazionale valida per le qualificazioni ai mondiali (alle donne è vietato recarsi allo stadio).
Sport
In questi giorni viene citato spesso il calciatore Ali Daei perché detiene il record di gol segnati in nazionale e Cristiano Ronaldo è vicino a superarlo. Non è un caso perché il calcio è lo sport nazionale. Altro sport molto praticato e in cui eccelle a livello internazionale è la pallavolo. Purtroppo si parla sempre di sport al maschile visto che alle donne sono proibite molte discipline.
Attualità
Proprio in questi giorni si sono tenute le elezioni presidenziali che hanno visto la vittoria netta (62%) dell'ultraconservatore Ebrahim Raisi, maggiori dettagli https://www.ilpost.it/2021/06/19/ebra...
Questo paese ha ben 24 siti inseriti nella Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO: ecco la lista https://it.wikipedia.org/wiki/Patrimo...
Se volete unirvi al GdL è sufficiente leggere un libro ambientato in questo paese o di un autore nativo di questa nazione.
Per aiutarvi nella scelta qui trovate la discussione sui libri per ambientazione e qui per autore.