pianobi: Lettere da Vecchi e Nuovi Continenti discussion

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message 1: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5592 comments Mod
Non so quanti di voi abbiano ascoltato il podcast Impostori di Antonio Iovane su Repubblica, che racconta in puntate che durano circa venti minuti le storie di alcuni personaggi - divenuti più o meno famosi - che nella loro parabola esistenziale e (spesso) artistica hanno finto di essere qualcun altro.

“Cos'hanno in comune il serial killer svedese Sture Bergwall e il sopravvissuto alla Shoah Samuel Artale? E cosa c'entra la pianista inglese Joyce Hatto con lo scrittore di culto J.T. Leroy? Hanno finto di essere qualcosa - e qualcuno - che non erano. Ma come hanno fatto? Cosa hanno cercato di ottenere fabbricandosi una nuova identità e quale obiettivo sono riusciti a raggiungere? E, soprattutto, come e da chi sono stati scoperti? Attraverso le parole di testimoni ed esperti, 'Impostori' racconta otto storie di donne e uomini che, per le ragioni più diverse, hanno deciso di indossare una maschera.”

Sono tutte storie che colpiscono, come raccontato nella breve introduzione, ma quello che mi ha colpito è che tre di questi portino a tre autori: J. T. Leroy (chi non ricorda il caso di Ingannevole è il cuore più di ogni cosa?), Annalisa Cima (autrice di Di Canto In Canto che finse di essere amica e musa di Eugenio Montale e pubblicò una serie di falsi attribuiti al poeta che diceva le avesse lasciato in eredità per una pubblicazione postuma) e Samuel Gaetano Artale (che finse di essere un sopravvissuto della Shoah, testimoniò a lungo in giro per l’Italia e scrisse anche un libro sulla sua prigionia).

Ecco, queste storie mi hanno incuriosita e dalla vicenda di Artale e del suo libro sono arrivata a scoprire anche quella di Frantumi. Un'infanzia 1939-1948 e del suo autore Binjamin Wilkomirski Bruchstücke che, come descritto in questo articolo su Joimag - raccontò nel libro la sua esperienza nel campo di concentramento di Auschwitz, ebbe un successo internazionale, per poi essere smascherato da un giornale tedesco: non era nemmeno ebreo.

Conoscete altre di queste storie (non necessariamente legate agli ebrei e alla Shoah)?


message 2: by Catoblepa (new)

Catoblepa (Protomoderno) | 5601 comments Mod
Ad Annalisa Cima, in fondo, hanno creduto in pochi sin dall'inizio, perché che quelle poesiule non potessero essere di Montale l'avevano capito anche i filologi alle prime armi, figurati i critici seri.

Detto questo, non conosco altri casi celebri, o quantomeno non mi vengono in mente, ma ho da poco visto un film francese (All'ombra delle donne di Philippe Garrel) in cui i due protagonisti girano un documentario intervistando un vecchio partigiano francese che da anni tiene discorsi pubblici sulla sua storia personale e poi, poco prima della sua morte, si scopre che erano tutte frottole (nello specifico del film non è una cosa particolarmente significativa perché si parla di altro, ma ha un forte valore allegorico e getta nuova luce sul resto della pellicola).
Insomma, non esattamente on topic, ma la coincidenza per cui proprio ora hai aperto questa discussione mi ha fatto sorridere.


message 3: by Evi * (last edited Jul 30, 2021 09:41AM) (new)

Evi * | 1035 comments Forse non è un caso di impostori ortodosso come gli esempi che citi e forse non c'entra, ma è comunque divertente questa burla letteraria e così ben congeniata: la pubblicazione di questo libretto dal titolo suggestivo
La vita sessuale di Kant
scritto da un autore in realtà inesistente tale Jean Baptiste Botul dietro cui si celava la satira del giornale satirico francese le Canard Einchainé ma la cosa più divertente, e direi drammatica, è il fatto che il grande filosofo francese Bernard Henry-Levy abbia bevuto la burla come fosse oro colato e abbia citato in un convegno questo sedicente / inesistente additandolo come nuovo interprete della filosofia kantiana...


message 4: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5592 comments Mod
Catoblepa wrote: "Ad Annalisa Cima, in fondo, hanno creduto in pochi sin dall'inizio, perché che quelle poesiule non potessero essere di Montale l'avevano capito anche i filologi alle prime armi, figurati i critici ..."

Mica tanto, sai? Se ascolti la puntata con la ricostruzione della storia le poesie sono state pubblicate e qualcuno ha sostenuto e ha continuato a sostenere (anche dopo che importanti filosofi lo esclusero - ma dopo, molto dopo) che fossero proprio di Montale!

Grazie, vado a informarmi del film!


message 5: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5592 comments Mod
Evi * wrote: "Forse non è un caso di impostori ortodosso come gli esempi che citi e forse non c'entra, ma è comunque divertente questa burla letteraria e così ben congeniata: la pubblicazione di questo libretto ..."

Grazie, vado a dare un'occhiata!


message 6: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5592 comments Mod
Su Annalisa Cima, copio dal Corriere della Sera dell'8 settembre 2019

"Sulla spinosa questione si erano formati due netti schieramenti: da una parte gli «autenticisti» (tra questi anche studiosi autorevolissimi come Rosanna Bettarini e Maria Corti), dall’altra i decisamente scettici (tra questi, sin dalla prima ora, Giorgio Orelli e Giovanni Raboni, cui si sarebbe aggiunto Mengaldo). In mezzo, alcuni scettici e «possibilisti», tra cui il poeta Zanzotto, che ritenevano quei versi frutto di una collaborazione «scherzosa» tra il vecchio poeta e la giovane ispiratrice. A detta di Gina Tiossi, la fedelissima governante di Montale, «la signora» andava a trovare il poeta, sia a Milano sia d’estate in Versilia, sempre dotata di registratore. Non se ne parlò per almeno un decennio, del Diario postumo (che intanto circolava in libreria con il nome di Montale), fino a quando, nel 2014, il dibattito fu riacceso da nuove ricerche filologiche (di Federico Condello, Alberto Casadei, Paola Italia e altri) che confermavano la tesi di Isella: si tratta di un «falso in toto o in gran parte, frutto di collage o di registrazioni audio». "


message 7: by Marica (new)

Marica (wmarica) | 435 comments Vi ricordate le teste di Modigliani, che 3 ragazzi di Livorno scolpirono e buttarono nei canali cittadini, negli anni 80? Per loro era una scherzo, come dissero, ma fior di storici dell'arte li presero per veri e si rovinarono la reputazione


message 8: by piperitapitta (last edited Jul 30, 2021 03:18PM) (new)

piperitapitta (lapitta) | 5592 comments Mod
Marica wrote: "Vi ricordate le teste di Modigliani, che 3 ragazzi di Livorno scolpirono e buttarono nei canali cittadini, negli anni 80? Per loro era una scherzo, come dissero, ma fior di storici dell'arte li pre..."

Sì altroché, che storia!


message 9: by Catoblepa (new)

Catoblepa (Protomoderno) | 5601 comments Mod
Storia che non conoscevo minimamente. Qualche link?


message 10: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5592 comments Mod
Al volo questo , che leggevo ieri sera per verificare se ricordavo bene o meno anche un coinvolgimento di Sgarbi.


message 11: by Tyrone_Slothrop (ex-MB) (last edited Jul 31, 2021 04:56AM) (new)

Tyrone_Slothrop (ex-MB) | 1 comments meglio questi....

https://www.doppiozero.com/dossier/an...
https://www.doppiozero.com/materiali/...



comunque, ho sempre trovato molto interessante e stimolante la vicenda di Han Van Meegeren .

Pittore fallito, ma di talento, si inventò mercante d'arte e scopritore di Vermeer perduti (che lui stesso dipingeva). Ebbe grande successo, al punto da vendere Vermeer a Hermann Goring e ad altri leader nazisti.
Finita la guerra, fu processato per collaborazionismo, rischiando la pena di morte. E si salvò solo dimostrando di essere un falsario e, quindi, di aver ingannato i nazisti - il fatto più notevole è che dipinse un Vermeer durante il processo, perchè non vi era altro modo di convincere la giuria (tutti i critici e gli esperti erano convinti che i Vermeer da lui dipinti fossero originali).

Il fatto che un falsario debba dimostrare di essere tale durante un processo è un cortocircuito logico affascinante: non per caso Van Meegeren è una figura centrale nel capolavoro di Gaddis, Le perizie


message 12: by Catoblepa (new)

Catoblepa (Protomoderno) | 5601 comments Mod
Storie bellissime.


message 13: by minty (new)

minty (minty_2017) | 1060 comments Non mi stancherò mai di ricordarlo e di riderne: provate a cercare su Google "Loredana Lipperini" + "Lara Manni" e divertitevi anche voi :D


message 14: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5403 comments Mod
mi hai fatto venire in mente Bugiarda ma in realtà stavo pensando a un altro libro di un autore israeliano, forse di Nevo? ho un black out totale, dove una delle protagoniste prende il posto dell'amica conosciuta in casa di riposo, che era una autentica sopravvissuta alla shoah.


message 15: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5403 comments Mod
minty wrote: "Non mi stancherò mai di ricordarlo e di riderne: provate a cercare su Google "Loredana Lipperini" + "Lara Manni" e divertitevi anche voi :D"

cara la Lara, amica su acoso :-)


message 16: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5592 comments Mod
Tittirossa wrote: "mi hai fatto venire in mente Bugiarda ma in realtà stavo pensando a un altro libro di un autore israeliano, forse di Nevo? ho un black out totale, dove una delle protagoniste prende..."

Mi viene in mente Il mostro della memoria di Yishai Sarid, ma l'inganno mi sembra fosse opera di un uomo (ma potrei ricordare male).


message 17: by lise.charmel (new)

lise.charmel (lisecharmel) | 2672 comments Tittirossa wrote: "mi hai fatto venire in mente Bugiarda ma in realtà stavo pensando a un altro libro di un autore israeliano, forse di Nevo? ho un black out totale, dove una delle protagoniste prende..."

è sempre un pezzo di Bugiarda: la parte della gita scolastica ai campi di concentramento, in cui la protagonista confessa alla finta vittima della shoah, che non c'è stato nessun tentativo di stupro.

comunque anche io ho pensato subito alle teste di Modigliani :)


message 18: by vecchiaphoebe (new)

vecchiaphoebe | 3076 comments https://www.ilpost.it/2021/10/18/carm...

mai sentita nominare, Carmen Mola :-)


message 19: by vecchiaphoebe (new)

vecchiaphoebe | 3076 comments vecchiaphoebe wrote: "https://www.ilpost.it/2021/10/18/carm...

mai sentita nominare, Carmen Mola :-)"


non so, non capisco l'indignazione, a me ha strappato un sorriso.


message 20: by George (last edited Oct 18, 2021 04:38PM) (new)

George Kaplan | 13 comments La letteratura è un inganno a cui decidiamo di credere.
Perché indignarsi se si scopre che la storia inventata che ci piace tanto è stata scritta da una persona anch'essa inventata (che fino a un attimo prima ci piaceva tanto)?
Anch'io non capisco, rido divertito di fronte allo svelamento di una grande verità: per fare una donna credibile servono almeno tre uomini. :D


message 21: by Tyrone_Slothrop (ex-MB) (last edited Oct 18, 2021 11:15PM) (new)

Tyrone_Slothrop (ex-MB) | 1 comments forse perchè in questo periodo c'è una spinta (scorretta e mistificatoria) a caricare la letteratura di una missione educativa ed edificante: uno spazio in cui bisogna correggere i torti, in cui le minoranze devono affrancarsi e conquistare il potere, in cui si può cambiare il mondo.
Quando poi si svela che la letteratura è solo l'arte della finzione, il gioco della narrazione falsa, l'estetica divertente della affabulazione, i volenterosi e militanti combattenti per la libertà ci restano male.
Come se qualcuno si mettesse l'elmetto pronto alla pugna e si trovasse in una battaglia di paintball.

Beatriz Gimeno – consigliera comunale di Madrid, membro di Podemos ed ex direttrice dell’Instituto de las Mujeres (“Istituto delle donne”), un ente legato al ministero delle Pari opportunità spagnolo – ha scritto su Twitter: «Oltre a usare uno pseudonimo femminile, questi tre si sono fatti intervistare per anni. Non è solo il nome, è il falso profilo con cui hanno preso in giro lettori e giornalisti. Truffatori».

forse si è arrabbiata tanto perchè: L’anno scorso l’Instituto de las Mujeres aveva inserito La nena in una lista di libri e film realizzati da donne che «aiutano a capire la realtà e le esperienze delle donne».


message 22: by Catoblepa (new)

Catoblepa (Protomoderno) | 5601 comments Mod
Mario_Bambea wrote: "forse si è arrabbiata tanto perchè: L’anno scorso l’Instituto de las Mujeres aveva inserito La nena in una lista di libri e film realizzati da donne che «aiutano a capire la realtà e le esperienze delle donne»"

Che poi è la dimostrazione di come lo scrittore (il vero scrittore) sappia sempre mettersi negli altrui panni.


message 23: by Hinako (new)

Hinako Ninomiya | 450 comments A me dà più fastidio il fatto che abbiano cambiato casa editrice apposta per poter vincere il premio. Che poi, fastidio è una parola grossa


message 24: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5592 comments Mod
Ho ascoltato ieri la notizia (Morning?), ma non ho approfondito: così superficialmente la cosa mi ha divertita, così come mi divertono queste cose quando la questione se sia uomo o donna, ragazza o altro è ininfluente ai fini di quello che si fa: pensavamo fosse una donna e invece era tre uomini? Che fa, scrivono gialli, mica romanzi autobiografici :-)


message 25: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5403 comments Mod
Hinako wrote: "A me dà più fastidio il fatto che abbiano cambiato casa editrice apposta per poter vincere il premio. Che poi, fastidio è una parola grossa"

il premio è di 1 milione di euro, lo avrei fatto anche io :-)


message 26: by Krodì80 (new)

Krodì80 | 864 comments Cosa allora accadrebbe se mai si scoprisse chi c'è dietro a Elena Ferrante? Vabbè, ormai sono anni che Dagospia dice che c'è la moglie di Starnone dietro la celeberrima scrittrice, quindi non vedo indignazioni, nel caso... :)


message 27: by lise.charmel (new)

lise.charmel (lisecharmel) | 2672 comments Krodì80 wrote: "Cosa allora accadrebbe se mai si scoprisse chi c'è dietro a Elena Ferrante? Vabbè, ormai sono anni che Dagospia dice che c'è la moglie di Starnone dietro la celeberrima scrittrice, quindi non vedo ..."

ah, ma se saltasse fuori che invece sono tre uomini... :D

onestamente anche io non capisco l'indignazione. il libro meritava il premio oppure no? questa è l'unica domanda che secondo me ha senso farsi ed eventualmente indignarsi se il libro è brutto.
l'unica ragione per indignarsi sarebbe se si fosse trattato un premio specificamente per scrittrici (come ad esempio il Women Prize), ma non è questo il caso.


message 28: by minty (new)

minty (minty_2017) | 1060 comments Posso immaginare che l'indignazione si rifaccia a tre motivi:

- in epoca di "me too" e tutto il resto, c'è chi vede in tre uomini che scelgono uno pseudonimo femminile una sorta di usurpazione/appropriazione indebita. Penso solo al casino che scoppierebbe se uno scrittore bianco e magari wasp si facesse passare per un afro-americano dei ghetti... Forse, per alcuni, siamo da quelle parti là.

- connessa alla precedente, l'indignazione di chi pensava di aver trovato una nuova importante voce femminile, e scopre invece di aver ammirato chi era tutt'altro. Alcuni si inca22ano per 'ste cose.

- c'è chi si arrabbia non per la cosa in sé, ma per il fatto che la finta scrittrice abbia interagito con il prossimo, risposto a interviste, ecc. simulando un'esistenza che non c'era ("questi tre si sono fatti intervistare per anni. Non è solo il nome, è il falso profilo con cui hanno preso in giro lettori e giornalisti."). Che in effetti è un qualcosa in più dal semplice firmare libri con un nome diverso dal proprio.

Se le prime due opzioni le trovo poco condivisibili, sulla terza ammetto di essere un po' più sensibile. Credo ci sia differenza fra usare uno pseudonimo e il prendere sistematicamente per il cu*o il prossimo con identità fake su social & Co. Anche in Italia abbiamo avuto esempi in tal senso, e non ho mai trovato lo scenario edificante, onestamente. Quindi sul punto 3 direi che capisco chi s'è indignato.


message 29: by Catoblepa (last edited Oct 19, 2021 10:16AM) (new)

Catoblepa (Protomoderno) | 5601 comments Mod
minty wrote: "Penso solo al casino che scoppierebbe se uno scrittore bianco e magari wasp si facesse passare per un afro-americano dei ghetti."

La differenza è che per farti passare come autore afroamericano dei ghetti quando in realtà sei un bianco borghese devi anche inventarti sin dal principio una biografia e quindi millantare esplicitamente.
Che poi per me non ci sarebbe nulla di male neanche in quello (sono sempre convinto che l'unica cosa che ci parli davvero è l'oggetto libro, non la biografia degli autori con cui ci frantumavano i genitalia al liceo), ma è un'altra cosa. I tre si sono solo inventati uno pseudonimo, è un affare vecchio come il mondo, e a quanto ho capito nelle interviste non hanno mai fatto alcun riferimento alla loro vita (inventata) e parlavano solo delle opere e delle ispirazioni per la scrittura.


message 30: by George (new)

George Kaplan | 13 comments minty wrote: "Credo ci sia differenza fra usare uno pseudonimo e il prendere sistematicamente per il cu*o il prossimo con identità fake su social & Co. Anche in Italia abbiamo avuto esempi in tal senso, e non ho mai trovato lo scenario edificante, onestamente"

È vero e lo posso confermare: non avete idea di quanto ci sia rimasto male mio figlio quando ha scoperto che Geronimo Stilton non solo era un essere umano e non un topolone gigante, ma per giunta una donna. In casa si è sfiorata la tragedia.




message 31: by Marica (new)

Marica (wmarica) | 435 comments Anche a me non sembra una cosa così importante.
Mi risulta che Italo Calvino fosse piuttosto riservato, così che quando lo intervistavano, raccontava cose diverse, vite alternative.


message 32: by lise.charmel (new)

lise.charmel (lisecharmel) | 2672 comments non ha nulla di letterario (o forse sì?), ma mi sembra un fenomeno interessante dal punto di vista sociologico: https://www.ilpost.it/2021/10/27/tik-...


message 33: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5403 comments Mod
ussignur, pensavo che TUTTI quelli che stanno su tiktok fossero finti, non avevo idea che ci fosse anche della gente vera vhe metteva delle cose vere (ok, l'articolo dice appunto che c'è un gruppo di gente finta, stupendosi. ergo, ne deduco che ritengano gli altri veri)


message 34: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5403 comments Mod
cercavo un thread dove postarlo (tipo, leggere Celine anche se era fascio?) e forse questo è quello più coerente. Avete letto della intervista della figlia della Munro?


message 35: by Krodì80 (new)

Krodì80 | 864 comments Sono sotto choc... inquietante quella storia, e il comportamento della scrittrice ancora di più


message 36: by Sarag22 (new)

Sarag22 | 586 comments Non l'ho letta, ma ho letto la notizia. Mi fa tristezza l'episodio, il dolore che c'è dietro, il fatto che emerga ora che lei è morta e leggere che diverse persone stanno dicendo che faticheranno a leggerla in futuro.
Tra l'altro in questi giorni sto leggendo la raccolta di racconti In fuga.


message 37: by Catoblepa (new)

Catoblepa (Protomoderno) | 5601 comments Mod
Ma dei link o riportare la notizia?


message 38: by vecchiaphoebe (new)

vecchiaphoebe | 3076 comments Catoblepa wrote: "Ma dei link o riportare la notizia?"

https://www.ilpost.it/2024/07/08/figl...


message 39: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5592 comments Mod
Io l’ho appena letta qui

https://www.internazionale.it/ultime-...


message 40: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5403 comments Mod
scusa @cato ma da app non riesco a mettere link e mi sono accorta solo ora che il post si è tagliato a meta


message 41: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5592 comments Mod
@Titti, ne abbiamo già messi due e si aprono entrambi!


message 42: by Marica (new)

Marica (wmarica) | 435 comments storia molto brutta, che non sposta di un centimetro il valore letterario di Alice Munro. Si apre piuttosto l'argomento dipendenza affettiva, per la quale si possono ingoiare varie cose: ma l'affronto ai propri figli e all'infanzia in generale mi sembra veramente grave.


message 43: by Catoblepa (new)

Catoblepa (Protomoderno) | 5601 comments Mod
Marica wrote: "storia molto brutta, che non sposta di un centimetro il valore letterario di Alice Munro. "

Anche la mia opinione. La rispetto molto meno come persona, non considero i suoi racconti di un millimetro meno grandiosi.


message 44: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5592 comments Mod
Catoblepa wrote: "Marica wrote: "storia molto brutta, che non sposta di un centimetro il valore letterario di Alice Munro. "

Anche la mia opinione. La rispetto molto meno come persona, non considero i suoi racconti..."


Marica wrote: "storia molto brutta, che non sposta di un centimetro il valore letterario di Alice Munro. Si apre piuttosto l'argomento dipendenza affettiva, per la quale si possono ingoiare varie cose: ma l'affro..."

Anche la mia, e anche sulla persona aspetto in caso di leggere articoli maggiormente circostanziati: lui era colpevole, e questo è terribile, ma accusa e confessione sono avvenuti un paio di decenni dopo (questo non toglie nulla alla colpa, sia chiaro), ma come si affronta qualcosa di così terribile quando i protagonisti di una vicenda come questa sono così tanto cambiati, diventando nel frattempo l'una una donna e l'altro un uomo anziano? Lui aveva già espiato, in qualche modo la sua colpa? Era cambiato? Insomma, da fuori è molto facile condannare, e infatti è stato condannato dalla legge, ma per la condanna dell'eventuale perdono di lei mi sembra manchino molti elementi.


message 45: by Tintinnabula (last edited Jul 08, 2024 11:58PM) (new)

Tintinnabula | 69 comments Ciao a tutti, scusate se mi inserisco in questa discussione come primo post nel gruppo (forse avrei dovuto presentarmi prima?).
Anche io ho letto ieri l’articolo del post su Munro, e più che altro ne ho tratto un orribile quadro di tutti gli adulti coinvolti: il padre -ex marito della scrittrice- venuto a sapere degli abusi non ha fatto nulla e ha continuato a mandare la figlia da loro per anni. Se devo valutare di pancia, mi pare un comportamento ignobile quanto quello di chi convive con un pedofilo.
Questo tema della morale degli autori, in tutti i campi, anche artistici o tecnici, mi interessa molto, ma non riesco mai a trovare una bussola univoca. Ci sono sicuramente colpe e colpe, periodi storici diversi, e modi di fruizione delle opere differenti (mi indignerei se scoprissi che l’inventore dell’apriscatole maltrattava gli animali?).


message 46: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5403 comments Mod
io non so bene cosa pensarne, quindi mi astengo, ma la lettura dell'articolo integrale non mi sembra quello di una tipa che cerca vendetta o visibilità, ma il percorso di una persona la cui vita è stata rovinata da un pedofilo, e dal silenzio delle persone che avrebbero dovuto difenderla e prendere le sue parti. In primis il padre a cui ha raccontato tutto subito e che ha deciso di non fare niente, poi la madre che - anche a fronte di una condanna del tribunale per violenze su altre bambine - ha scelto di continuare a stare al suo fianco, negando il dolore della figlia e relegandolo a "sciocchezze".

Mi ha molto colpito questa storia, probabilmente per il bias negativo che ho sull'opera della Munro. Ho letto i suoi racconti e mi hanno sempre lasciato un senso di disagio, per la sua svenevolezza nella descrizione entomologica e morbosetta degli stati d'animo (oltre che la scelta degli stati d'animo e delle situaizoni da descrivere). Per cui sto cercando di non farmi condizionare da una mia negativa percezione della sua qualità letteraria (assolutamente minoritaria) per trovare motivazioni altre che la supportino.

Credo che la valutazione dell'opera vada disgiunta dal giudizio sulla vita dell'autore, ma credo che la vita dell'autore incida più o meno sull'opera (ad esempio, Simenon gestiva le sue pulsioni scrivendo romanzi a getto continuo, ma ha fatto un discreto disastro della vita dei suoi famigliari, la figlia si è suicidata)


message 47: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5403 comments Mod
Soncini mi sembra scandagli con dovizione e dedizione la faccenda
https://www.linkiesta.it/2024/07/alic...


message 48: by Chiara187 (new)

Chiara187 | 559 comments Tittirossa wrote: "Soncini mi sembra scandagli con dovizione e dedizione la faccenda
https://www.linkiesta.it/2024/07/alic..."


Grazie, articolo molto interessante


message 49: by Tintinnabula (last edited Jul 09, 2024 06:10AM) (new)

Tintinnabula | 69 comments Tittirossa wrote: "Soncini mi sembra scandagli con dovizione e dedizione la faccenda
https://www.linkiesta.it/2024/07/alic..."


Questo articolo, e anche quello della Bbc che ho letto nel frattempo, mi confermano la pochezza degli adulti coinvolti in questa storia.
Però non capisco se la Soncini mi stia dicendo a margine "eh ma cosa la vuoi giudicare questa (inteso Munro madre), che era una disperata e narcisista?", che mi sa un po'di giustificazione.

Poi concordo che in linea generale l'autore e l'opera son due cose distinte, ma mi rifiuto categoricamente di andare ora a leggere i testi di Munro per cercarci gli indizi di questo suo menefreghismo, o della sua dipendenza affettiva da un depravato.
Mi viene in mente il parallelo con Marion Zimmer Bradley, anche se in questo caso il peso è diverso, perché lei era una molestatrice in prima persona.
Lascio il link di un articolo del Guardian a tal proposito (scusate se è in inglese, su due piedi ho trovato questo, e parla anche del rapporto morale dell'autore - valore dell'opera): https://www.theguardian.com/books/boo...


message 50: by lise.charmel (new)

lise.charmel (lisecharmel) | 2672 comments Tittirossa wrote: "Soncini mi sembra scandagli con dovizione e dedizione la faccenda
https://www.linkiesta.it/2024/07/alic..."


che articolo tremendo, mi sembra che trasudi pochezza, ma forse si è adattato all'orrore della situazione che descrive. cioè mi sembra proprio scritto come se lei raccontasse la situazione al bar o alla meglio su facebook, non su una testata, per quanto online. ma non si usa più scrivere in maniera sobria anche di fatti e situazioni orribili?
ciò detto, la posizione di Soncini è ovviamente condivisibile fino al penultimo paragrafo, ma la chiusa proprio no. io non leggo mica per fare l'investigatrice della vita o delle visioni personali dell'autore, delle quali non mi importa una beata fava. io leggo un libro perché è un buon libro (o viceversa lo mollo perché non lo è), ma non certo per scoprire fino a che punto l'autore/l'autrice fosse un mostro, consapevole, inconsapevole ecc. Ma per favore.


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