Guasconi si nasce! discussion
Per iniziare…
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L'Auberge du Lis-d'or
Ed ecco che, a notte fonda, nell'ora dei cospiratori, dei ladri e dei frequentatori di discoteche, apro le porte dello Château d’If, ma solo per richiuderle subito a tripla mandata, dopo aver riempito le sue celle dei peggiori malfattori.
Proposta: si potrebbe pensare ad una sezione gruppo di lettura e votare ogni mese ( o quando volete voi) un libro del Nostro da leggere insieme, che ne pensate?
Amaranta wrote: "Proposta: si potrebbe pensare ad una sezione gruppo di lettura e votare ogni mese ( o per quanto volete voi) un libro del Nostro da leggere insieme, che ne pensate?"Approvo incondizionatamente 🥂
Amaranta wrote: "Proposta: si potrebbe pensare ad una sezione gruppo di lettura e votare ogni mese ( o quando volete voi) un libro del Nostro da leggere insieme, che ne pensate?"
Sezione in arrivo, ma un Dumas al mese mi sembra eccessivo, leggerne 12 all'anno costituirebbe un'overdose anche per il sottoscritto! 😂
Sezione in arrivo, ma un Dumas al mese mi sembra eccessivo, leggerne 12 all'anno costituirebbe un'overdose anche per il sottoscritto! 😂
Bene, presto aprirò la discussione apposita per le letture in compagnia, intanto ho aggiunto alla nostra Biblioteca I tre moschettieri e poi, visto che qui l'unico iscritto che sta realmente leggendo un romanzo di Dumas è il prode Paulusque, apposta per lui ho già creato la pagina de La Sanfelice, così può farci conoscere i suoi pareri in tempo reale. ;-)
Buongiorno Guasconi!
In attesa che giungano i rifornimenti con nuove casse di chambertin, ho aggiunto alla nostra Biblioteca anche l'ultimo volume della trilogia dei moschettieri, Il visconte di Bragelonne!
In attesa che giungano i rifornimenti con nuove casse di chambertin, ho aggiunto alla nostra Biblioteca anche l'ultimo volume della trilogia dei moschettieri, Il visconte di Bragelonne!
Per chi fosse interessato, segnalo che ad esempio nelle librerie Libraccio e su Ibs vendono a metà prezzo le edizioni rilegate Donzelli di tre romanzi di Dumas: La guerra delle donne, I fratelli corsi, Madame Sylvandire.
Oggi vi delizierò, o almeno proverò a ingolosirvi, con un racconto poco noto di Dumas, una storia gotica, nella quale però il nostro gigione non riesce a rinunciare ad aggiungere un pizzico della sua ben nota ironia: Il signore dei lupi.
Savasandir wrote: "Oggi vi delizierò, o almeno proverò a ingolosirvi, con un racconto poco noto di Dumas, una storia gotica, nella quale però il nostro gigione non riesce a rinunciare ad aggiungere un pizzico della s..."grazie Sav, sempre più prezioso!
Non so se questa sia la discussione adatta, comunque, andando per Libracci meneghini mi sono imbattuto in diverse edizioni Donzelli (quella collana che pubblica anche le fiabe di Grimm, Andersen etc...), con opere di Dumas, appetibilmente scontate del 50%: Madame Sylvandire
I fratelli corsi
La guerra delle donne (quest'ultimo, è uscito come tascabile Feltrinelli di recente).
Siccome amo i testi cartacei e le belle edizioni, e queste lo sono assai, su come devo dilapidare il mio esiguo patrimonio?
Grazie mille!
Krodì, la discussione è quella giusta. :-)
Personalmente però non posso esserti di grande aiuto, non avendo ancora letto nessuno dei tre libri ;-p
Mi ispira molto La guerra delle donne, anche Madame Sylvandire ha il suo perché, su I fratelli corsi non so nulla, non posso esprimermi.
Personalmente però non posso esserti di grande aiuto, non avendo ancora letto nessuno dei tre libri ;-p
Mi ispira molto La guerra delle donne, anche Madame Sylvandire ha il suo perché, su I fratelli corsi non so nulla, non posso esprimermi.
Mi informerò e, fra l'altro, trovo molto accattivante la frase che apre la sinossi de La guerra delle donne: Cosa succede al mondo dei Tre moschettieri, se lo si coniuga al femminile? Passando a un altro argomento, ma non troppo lontano da I tre moschettieri, il nome di riserva di questo gruppo dovrebbe essere Il club Dumas, lo avete letto?
Il club Dumas, o L'ombra di Richelieu
Un giallo molto peculiare e accattivante, in cui è inserito il suddetto I tre moschettieri e molto altro, amore per i libri, fascino dell'occulto... Polanski ne ha tratto il film La nona porta, ma tenendo solo la parte 'satanica' dell'opera e niente del caro Dumas... tutto questo per dire che, se volete fare una lettura fuori tema ma implicitamente inerente al gruppo e alla passione che lo movimenta, accomodatevi...
Beh, io con Pérez-Reverte ho un contenzioso aperto, dal momento che per colpa sua non ho potuto chiamare il gruppo "Il Club Dumas"!😏
Ho visto il film ma non ho letto il libro.
Ho visto il film ma non ho letto il libro.
Krodì80 wrote: "Passando a un altro argomento, ma non troppo lontano da I tre moschettieri, il nome di riserva di questo gruppo dovrebbe essere Il club Dumas, lo avete letto?."
Ho sempre voluto leggere qualcosa di Perez Reverte, potrei iniziare da questo.
Paulusque wrote: "E' meglio il nome "Guasconi si nasce", Sav!"
Ti ringrazio; ho saputo fare di necessità virtù. ;-p
Ti ringrazio; ho saputo fare di necessità virtù. ;-p
Rosenkavalier wrote: "Krodì80 wrote: "Passando a un altro argomento, ma non troppo lontano da I tre moschettieri, il nome di riserva di questo gruppo dovrebbe essere Il club Dumas, lo avete letto?."
Ho sempre voluto l..."
Prova RK, magari leggilo in spagnolo, tu che puoi! Il commento della nostra amica Flaminia è troppo lapidario, non è certo un testo eccelso, ma è davvero gustoso - d'accordo con Paulusque! Poi vedi il film che ne è stato tratto, se già non lo hai fatto
Ma invece, sempre senza allontanarsi troppo dal tema storico/cappa e spada, qualcuno ha letto uno o più romanzi del Capitano Alatriste, sempre di Pérez-Reverte?
Mi ha sempre incuriosito come ambientazione, ma la mia idiosincrasia per gli scrittori spagnoli contemporanei mi ha finora trattenuto dal cominciare a leggerlo.
(Quante volte ho usato 'sempre'?☺️)
Il capitano Alatriste
Mi ha sempre incuriosito come ambientazione, ma la mia idiosincrasia per gli scrittori spagnoli contemporanei mi ha finora trattenuto dal cominciare a leggerlo.
(Quante volte ho usato 'sempre'?☺️)
Il capitano Alatriste
Savasandir wrote: "Ma invece, sempre senza allontanarsi troppo dal tema storico/cappa e spada, qualcuno ha letto uno o più romanzi del Capitano Alatriste, sempre di Pérez-Reverte? Mi ha sempre incuriosito come ambie..."
Ho visto il film, lunghissimo... Non mi ha conquistata, però. Non so se dare una chance al libro.
Patty_pat wrote: "Ho visto il film, lunghissimo... Non mi ha conquistata, però. Non so se dare una chance al libro"
Mi trovo nella medesima condizione, con la differenza che io il film l'ho trovato così lungo e privo di mordente da non essere riuscito a guardarlo fino alla fine (e ci ho provato più volte, ma niente da fare!)
Amaranta wrote: "Ti somiglia :D"
Ahahah! 😉
Mi trovo nella medesima condizione, con la differenza che io il film l'ho trovato così lungo e privo di mordente da non essere riuscito a guardarlo fino alla fine (e ci ho provato più volte, ma niente da fare!)
Amaranta wrote: "Ti somiglia :D"
Ahahah! 😉
Grazie Paul, considererò il tuo parere come dirimente: se mi cimenterò con Reverte, lo farò col Club Dumas (e se andrà male, ti verrò a cercare😜)
Buono a sapersi, così, nell’eventualità, porterò meco una carrettata di pesce fresco, per ammansirlo.
Come ho potuto dimenticarmi di Giacobino!!!
In attesa che riprendano gli inserimenti dei romanzi nella Biblioteca, oggi inauguriamo un nuovo spazio, gli Aforismi dell'abate Faria!
In attesa che riprendano gli inserimenti dei romanzi nella Biblioteca, oggi inauguriamo un nuovo spazio, gli Aforismi dell'abate Faria!
Buongiorno Guasconi!
Dopo averlo nominato ripetutamente, La guerra delle donne fa il suo ingresso ufficiale nella nostra Biblioteca!
Dopo averlo nominato ripetutamente, La guerra delle donne fa il suo ingresso ufficiale nella nostra Biblioteca!
Quando Dumas trapassò, Victor Hugo scrisse una sentita lettera di condoglianze al figlio; ve ne riporto un estratto:
Si sa, il caro Victor aveva lo scilinguagnolo sciolto, gli davi un argomento e lui parlava per ore. :-)
A quanto pare però, i due giganti della letteratura francese si stimavano davvero reciprocamente, e furono legati in vita da una lunga e profonda amicizia.
Claude Schopp, colui che in Francia ha rivalutato la figura di Dumas, l’uomo a cui dobbiamo le recenti riedizioni critiche integrali delle sue maggiori opere, ha pubblicato qualche anno fa un’edizione ragionata del carteggio trentennale intercorso fra i due.
Une amitié capitale: Correspondance Hugo-Dumas
Purtroppo, come la totalità degli studi dumasiani di Schopp, non ne esiste una versione in italiano, ma dev'essere una lettura assai sfiziosa, per chi conosce l'idioma d'oltralpe.
Nessuno, in questo secolo, ha superato la fama di Alexandre Dumas; i suoi successi non sono semplici successi; sono trionfi, hanno il fragore della fanfara. Il nome di Alexandre Dumas è più che francese, è europeo; è più che europeo, è universale. Il suo teatro è stato rappresentato in tutto il mondo, i suoi romanzi sono stati tradotti in tutte le lingue. È uno di quegli uomini che si potrebbero definire i padri della civiltà; fortifica e migliora gli spiriti con quella sua allegra e potente limpidezza; nutre gli animi, le menti, l’intelligenza; crea la sete di lettura; indaga l’animo umano e lo feconda.
Alexandre Dumas seduce, affascina, avvince, diverte, insegna. Da tutte le sue opere, così molteplici, così variegate, così vive, così irresistibili, così potenti, sgorga quel faro di luce che è l'emblema della Francia.
Tutte le emozioni più toccanti della tragedia, tutte le ironie e le sottigliezze della commedia, tutte le analisi del romanzo, tutte le intuizioni della Storia, sono presenti nell'opera sorprendente costruita da questo immenso e vivace architetto.
Si sa, il caro Victor aveva lo scilinguagnolo sciolto, gli davi un argomento e lui parlava per ore. :-)
A quanto pare però, i due giganti della letteratura francese si stimavano davvero reciprocamente, e furono legati in vita da una lunga e profonda amicizia.
Claude Schopp, colui che in Francia ha rivalutato la figura di Dumas, l’uomo a cui dobbiamo le recenti riedizioni critiche integrali delle sue maggiori opere, ha pubblicato qualche anno fa un’edizione ragionata del carteggio trentennale intercorso fra i due.
Une amitié capitale: Correspondance Hugo-DumasPurtroppo, come la totalità degli studi dumasiani di Schopp, non ne esiste una versione in italiano, ma dev'essere una lettura assai sfiziosa, per chi conosce l'idioma d'oltralpe.
Molto bella l'eulogia di Hugo.In tema di letture, segnalo un passaggio del libro di Pietro Citati "Il male assoluto" dove si parla di Dumas con parole molto azzeccate. Spero di ricordarmi, in serata, di mettere il link al mio Evernote con la scansione delle pagine.
Il male assoluto di Citati lo sto puntando da tempo; sono molto curioso di conoscere il suo punto di vista sul romanzo ottocentesco.
Sarebbe un grande regalo cominciare a fare la sua conoscenza partendo da un estratto dedicato a Dumas. ;-)
Sarebbe un grande regalo cominciare a fare la sua conoscenza partendo da un estratto dedicato a Dumas. ;-)
Eccolo qui, mi sono dimenticato che con l’iPad potevo farlo anche dall’ufficio.https://www.evernote.com/shard/s381/s...
questo mi fa venire in mente il magnifico ritratto di Renoir scritto dal figlio, Renoir, mio padre, dove più volte si citano Hugo e Dumas.Renoir padre non sopportava il primo, sosteneva che a causa sua i francesi non sapevano più parlare con semplicità, mentre adorava il secondo, che considerava anzi «un vero poeta, che ha inventato la storia di Francia» (ho ripescato al volo la citazione).
@Rosenkavalier, ti ringrazio, pagine molto azzeccate, è vero. Mi pare che Citati abbia colto benissimo l'animo di Dumas, sotto la facciata del frivolo romanziere senza troppi scrupoli si nascondeva un animo romantico.
Negli anni Venti dell’Ottocento, molto prima dell'avvento dei suoi feuilleton, Dumas inventò -accidentalmente-, insieme ad Hugo, il teatro romantico francese; riporto un estratto dal saggio introduttivo all'edizione Garzanti del Conte di Montecristo, scritto da Lanfranco Binni:
E continua Binni, sull'intuizione che portò Dumas a mettere in scena la storia anche in forma di romanzo:
Ed è per questo che io, a differenza di Renoir, non riesco a vedere questi due giganti come divinità contrapposte, per cui o si è fedeli all'uno o all’altro. Pur nelle loro diversità, vedo in entrambi la stessa luce, lo stesso desiderio di ambire a migliorare con la propria opera la società.
Negli anni Venti dell’Ottocento, molto prima dell'avvento dei suoi feuilleton, Dumas inventò -accidentalmente-, insieme ad Hugo, il teatro romantico francese; riporto un estratto dal saggio introduttivo all'edizione Garzanti del Conte di Montecristo, scritto da Lanfranco Binni:
Il 10 febbraio 1828, la Comédie-Française rappresenta una nuova opera di Dumas, Henri III et sa cour (Henri III e la sua corte), ed è un trionfo. Dramma in cinque atti, in prosa, l’opera è nata da una piccola traccia storica che Dumas ha trovato in un volume del Palais-Royal, una biografia di Henri III dello storico settecentesco Louis Pierre Anquetil: la storia di Catherine de Clèves sospettata di infedeltà dal marito duca di Guisa. Questo piccolo intreccio passionale, di cui sono sviluppate in scena tutte le implicazioni di brutalità e violenza, è inserito nel contesto storico dei tenebrosi intrighi della corte di Henri III. La vicenda passionale si risolve con l’assassinio del presunto amante di Catherine de Clèves; la vicenda storica, con l’affermazione di Henri III sul duca di Guisa, grazie alle manovre di Caterina de’ Medici, madre di Henri III. La Storia rivive “in diretta”, attraverso un potente affresco storico risolto in immediata rappresentazione. È il clima della nuova sensibilità romantica, che si nutre di Scott e di Shakespeare, di Goethe e Schiller. La nuova cultura irrompe nel teatro, roccaforte del classicismo. «Affossato Racine!», è la battuta che circola subito dopo la prima, aprendo il primo vero confronto tra romantici e classicisti, e anticipando la “battaglia” che l’Hernani (Ernani) di Hugo provocherà nel 1830. Henri III et sa cour irrompe anche nel dibattito politico contemporaneo, alla vigilia della Rivoluzione del 1830: Charles X che riconosce se stesso nella figura di Henri III, e il suo rivale duca d’Orléans nella figura del duca di Guisa, tenta di far intervenire la censura, ma, ormai sempre più debole, è costretto a rinunciare, e il dramma viene replicato per trentotto volte, registrando uno straordinario successo di pubblico.
La Storia in scena: per Dumas è per ora un’intuizione; il suo stesso romanticismo è più dovuto al clima culturale che respira soprattutto nell’ambiente del cenacolo di Nodier, che non a una consapevole maturazione teorica in questa direzione. Hugo, nel 1827, con la prefazione a Cromwell aveva elaborato con certo maggiore profondità la strategia culturale del romanticismo. Eppure l’esperienza del grande successo di Henri III et sa cour, ben superiore a quello di Cromwell, svolge un ruolo determinante nell’orientamento della sua poetica in formazione verso una concezione della letteratura come straordinario laboratorio potenziale in cui possono incontrarsi in maniera sorprendente e in grande libertà la Storia e le «storie», il passato e il presente, i documenti e l’immaginazione, i contesti e i sentimenti. Quale passato? In Henri III et sa cour è il passato glorioso e drammatico del XVI secolo nel periodo delle guerre di religione che esaspera e mette a nudo le dinamiche di potere. Quale presente? La crisi della società della Restaurazione, la vigilia di un possibile cambiamento rivoluzionario
E continua Binni, sull'intuizione che portò Dumas a mettere in scena la storia anche in forma di romanzo:
Il successo travolgente dei Mystères de Paris (I misteri di Parigi) di Eugène Sue, romanzo feuilleton pubblicato sul «Journal des débats» nel 1842-1843, lo convince definitivamente che si è aperta una nuova fase dell’industria editoriale. Nelle nuove condizioni è possibile raggiungere un pubblico vastissimo con opere che potranno contribuire efficacemente al progresso della cultura e della società. La sua poetica dell’attraversamento della Storia in ogni direzione possibile comincia ad incontrarsi con una vera e propria strategia editoriale. Come Balzac sta costruendo la grandiosa architettura della Comédie humaine, Dumas pensa a un’altrettanto grandiosa «Comédie de l’Histoire», narrativa, da costruire con metodo, che assembla un’infinità di elementi diversi, che trovano nello spazio della lettura un formidabile “luogo comune” tra scrittore e lettore. Certo, è anche un terreno di evasione da un presente assai diverso, che non concede molto alla libertà di immaginazione, ed è anche uno spazio di nostalgia per un passato mitizzato, ma il gioco funziona e fa sognare a occhi aperti.
Ed è per questo che io, a differenza di Renoir, non riesco a vedere questi due giganti come divinità contrapposte, per cui o si è fedeli all'uno o all’altro. Pur nelle loro diversità, vedo in entrambi la stessa luce, lo stesso desiderio di ambire a migliorare con la propria opera la società.
Annunciaziò! Annunciaziò!
Io avrei finito le schede dei romanzi di Dumas che ho letto. All'appello mancano ancora tantissimi volumi, per cui il mio proposito sarebbe il seguente: pian piano continuerò a preparare le schede di presentazione delle altre opere, se non tutte, almeno quelle principali; reperendo informazioni qua e là, ci metterò più tempo e saranno probabilmente meno dettagliate e meno vibranti di quelle fin qui prodotte, però ritengo che potrebbero comunque essere utili per districarsi nel marasma di cicli e saghe, oltreché per segnalare le edizioni esistenti o le future nuove pubblicazioni.
Così, se per caso vi è fra noi chi le ha lette, potrà dirci due parole a riguardo.
Ed iniziamo subito con La regina Margot.
Io avrei finito le schede dei romanzi di Dumas che ho letto. All'appello mancano ancora tantissimi volumi, per cui il mio proposito sarebbe il seguente: pian piano continuerò a preparare le schede di presentazione delle altre opere, se non tutte, almeno quelle principali; reperendo informazioni qua e là, ci metterò più tempo e saranno probabilmente meno dettagliate e meno vibranti di quelle fin qui prodotte, però ritengo che potrebbero comunque essere utili per districarsi nel marasma di cicli e saghe, oltreché per segnalare le edizioni esistenti o le future nuove pubblicazioni.
Così, se per caso vi è fra noi chi le ha lette, potrà dirci due parole a riguardo.
Ed iniziamo subito con La regina Margot.
Segnalo che, fino a questa domenica, sul sito IBS le edizioni donzelli di Madame Sylvandire, I fratelli corsi, La guerra delle donne saranno scontate del 60%.
E, per l'occasione, ho creato la scheda su I fratelli corsi.
Piccola anticipazione: trattasi di storia soprannaturale…
@Krodì, @Ajeje, questa è materia vostra! ;-p
E, per l'occasione, ho creato la scheda su I fratelli corsi.
Piccola anticipazione: trattasi di storia soprannaturale…
@Krodì, @Ajeje, questa è materia vostra! ;-p
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Questa è la discussione delle chiacchiere in libertà, dove possiamo parlare di ciò che più ci aggrada, comprese proposte e suggerimenti per migliorare il gruppo.
Accomodatevi ai tavoli e fate la vostra ordinazione.
Oste, altro chambertin!