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Macchine come me
La Sfida dei desideri
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GdL Aprile - Macchine come me
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message 1:
by
Simona F.
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rated it 4 stars
Apr 21, 2022 06:53AM
Macchine come me di Ian McEwan
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L'ho iniziato ieri sera (una ventina di pagine, direi)."Avevo creduto che sarebbe arrivato regolato in modo ottimale. Impostazioni di fabbrica: sinonimo contemporaneo di fato".
Premessa: io sono di parte, amo come scrive McEwan e anche questa volta è così. Sono a circa un terzo e mi chiedo… tante cose 😁, vediamo un po’ dove ci vuole portare Ian ‘stavolta!
Questo è il mio quinto titolo di McEwan. Anche a me piace tantissimo la sua scrittura mentre alcuni suoi argomenti mi hanno talvolta "infastidito".Sono arrivata al 25% del romanzo. Mentre capisco il senso delle elucubrazioni su Turing, non riesco a capire come mai l'autore insista tanto sulla faccenda delle isole Falkands. Forse però ho letto ancora troppo poco.
Sono al 42% del romanzo e mi sta piacendo molto. Tanti spunti di riflessione, soprattutto quello relativo ai rapporti fra uomini e robot.Sono arrivata esattamente al punto in cui Adam confessa a Charles (view spoiler) ma non capisco il senso di una frase di Adam: (view spoiler). Ecco quest'ultimo periodo non lo capisco. Qualcun'altra è arrivata a questo punto?
Finito.Tra poco scrivo le mie impressioni. @Simona anch'io quella frase l'ho riletta tre o quattro volte, alla fine ho pensato che Adam volesse dire a Charlie che avendo ormai un rapporto di amicizia e, quindi, considerandolo portatore di coscienza non lo avrebbe più spento... ma sono aperta ad altre interpretazioni perchè non sono mica sicura🤔
Cosa ne penso.Partiamo dall'idea: un futuro (intelligenza artificiale) ambientato negli anni Ottanta con un personaggio (Alan Turing) morto nel 1954 e fatti storici (Falkland) che mi risultano essere andati diversamente da come descritto. Eppure è tutto plausibile, neanche per un attimo fuori sincrono.
Lo stile, meno impegnativo di altri suoi libri, è sempre elegante, ma, come dicevo, la scrittura di McEwan per me è sempre attraente.
La tematica principale è un fondamentale interrogativo esistenziale: cosa ci rende umani?
Segue poi, dato che parliamo di un androide (e mi è venuto in mente ovviamente Blade Runner, che film meraviglioso): 'come' siamo creati è importante per dare questa definizione? O piuttosto basta la consapevolezza di se, il 'sentire'?
Dopo aver letto questo libro ho ascoltato una serie di interventi fatti da appartenenti ad un Centro di Bioetica che parlavano per l'appunto del libro e dell'intelligenza artificiale, un intervento verteva sul fatto che la differenza sostanziale è stata l'incapacità di Adam di perdonare (quello che aveva fatto Miranda) e quindi di seguire pedissequamente schemi di regole. Io non avevo colto questa interpretazione ma in effetti ...
Comunque la mia riflessione su questo libro non finisce qui, credo continuerò a pensarci, e anche per questo, ma non solo, è un libro che promuovo assolutamente.
L'ho finito ieri sera e mi è piaciuto molto.Secondo me la questione non riguarda il perdono di Miranda da parte di Adam, quanto piuttosto un concetto più ampio e imprescindibile per lui di verità e giustizia: Miranda aveva commesso un crimine ed era necessario per Adam che lei si prendesse le sue responsabilità a costo di pagarne un prezzo pesante. Vero è che uno dei primi discorsi che Adam fa a Charlie riguarda proprio la falsità di Miranda però Adam si innamora di Miranda sapendo cosa lei aveva fatto e quindi non aveva bisogno di perdonarle nulla.
Mi sono segnata una frase bellissima:
Secondo me gli A & E non erano attrezzati per capire i processi decisionali umani, il modo in cui i nostri principi vengono distorti dal campo di forze di emozioni, pregiudizi, autoinganni e di tutti i sistematici errori delle nostre funzioni cognitive. In poco tempo, questi Adam e queste Eve si ritrovano senza speranza. Non riuscivano a capirci, perché noi stessi non ci capiamo. I loro programmi di apprendimento non erano in grado di contemplarci. Non conoscendo la nostra mente, come avremmo potuto progettare la loro e aspettare di vederli felici al nostro fianco?
Simona wrote: "L'ho finito ieri sera e mi è piaciuto molto.Secondo me la questione non riguarda il perdono di Miranda da parte di Adam, quanto piuttosto un concetto più ampio e imprescindibile per lui di verità ..."
Si, infatti Simona, proprio come dici anche tu: il riferimento al non poter perdonare secondo me si riferisce al fatto che mentre Charlie, umano, contestualizza, non può prescindere dai suoi sentimenti e quindi non farebbe mai pagare a Miranda quello che ha fatto, per Adam, macchina, il ragionamento segue degli schemi da cui non può prescindere, e quindi la regola è la regola, i suoi sentimenti sono altra cosa, separata, questione che per gli esseri umani è un pò più complicata, proprio come risulta dalle belle frasi che hai trascritto.
Finito ieri sera e sono d'accordo con le cose che avete scritto. Credo che il problema dell'intelligenza artificiale è che è creata a tavolino dall'uomo. mi spiego meglio, può imparare, probabilmente come accade qui può sentire, ma allo stesso tempo non può prescindere da alcune "regole base" che gli sono state inserite dall'uomo....che su alcune cose non ha ancora capito niente di sè stesso! Nelle prese di decisione ci sono mille variabili che, anche inconsciamente, si tengono in considerazione. Adam non poteva fare altrimenti.
Altro discorso interessantissimo è cosa fa di un essere vivente un essere vivente...
Concordo su tutto quanto avete detto e potremmo andare avanti a discuterne a lungo, tanti sono gli spunti di riflessione.E' sicuramente il più bel libro di McEwan che abbia letto finora e non gli ho dato il massimo delle stelline solo per la difficoltà a raccapezzarmi con gli eventi storici alternativi legati alla faccenda delle Falklands e delle implicazioni politiche che questo evento ha avuto sull'Inghilterra dell'epoca

