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Io sono Malala
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La Sfida dei desideri > Gdl Aprile - Io sono Malala

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Manuela Rotasperti (manu_pota) | 722 comments Trama: Valle dello Swat, Pakistan, 9 ottobre 2012, ore dodici. La scuola è finita, e Malala insieme alle sue compagne è sul vecchio bus che la riporta a casa. All'improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita. Malala ha appena quindici anni, ma per i talebani è colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. Per questo deve morire. Ma Malala non muore: la sua guarigione miracolosa sarà l'inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui è nata fino all'assemblea generale delle Nazioni Unite. Oggi Malala è il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere, ed è stata la più giovane candidata di sempre al Premio Nobel per la Pace. Questo libro è la storia vera e avvincente come un romanzo della sua vita coraggiosa, un inno alla tolleranza e al diritto all'educazione di tutti i bambini, il racconto appassionato di una voce capace di cambiare il mondo.


Manuela Rotasperti (manu_pota) | 722 comments Io sono Malala è la testimonianza in prima persona di Malala Yousafzai, premio nobel per la pace 2014 all'età di soli 17 anni, attivista pakistana, icona della lotta per l'affermazione del diritto all'istruzione di tutti, anche delle ragazze e non solo appannaggio del genere maschile. Ed è per questo che vuole essere ricordata, non solo per il terribile attentato di cui fu vittima il 9 ottobre 2012: mentre tornava da scuola sul bus, un talebano salì e le sparò in testa. In questo libro Malala ci accompagna alla scoperta della sua splendida terra, la valle dello Swat, una sorta di giardino dell'Eden fatto di montagne, cascate, laghi dalle acque cristalline e torrenti ricchi di trote. Nella sua autobiografia Malala, parte dall'aggressione, per poi ripercorrere tutta la sua vita, cominciando da quella di chi l'ha messa al mondo. È grazie al padre Ziauddin, addetto all'istruzione per il consolato pakistano e consigliere ONU per l'istruzione nel mondo, anch'egli attivista, che Malala inizia a perseguire la propria causa, rilasciando interviste, collaborando alla pubblicazione di un diario sulle condizioni di vita durante il dominio dei talebani e parlando in pubblico. Il padre la sostiene, le infonde coraggio, discostandosi dal pensiero degli uomini islamici che sottomettono le donne. Malala mette subito in chiaro la condizione della donna nel suo paese, esclusa dal voto, rinchiusa in casa ed impossibilitata ad uscire senza essere accompagnata da un uomo, costretta a coprirsi e a non ridere forte. La sua triste condizione è decretata fin dalla nascita: "Ma ero una bambina, venuta alla luce in un paese in cui, quando nasce un maschio, tutti escono in strada e sparano in aria, mentre le femmine vengono nascoste dietro una tenda, perché già si sa che nella vita il loro ruolo sarà semplicemente quello di far da mangiare e mettere al mondo figli.". Malala ci parla del suo popolo, un popolo orgoglioso diviso in varie tribù tra Afghanistan e Pakistan, che obbedisce al pashtunwali, un codice che impone di dare ospitalità a chiunque e per cui il valore più importante è l'onore. Si dice che Bin Laden sfruttò proprio questa ospitalità per nascondersi. Malala ci rende partecipi di usanze e tradizioni della sua etnia pashtun, oltre alle numerose superstizioni. C'è una forte rivalità tra i parenti e si è autorizzati a vendicare i propri torti: numerosissime sono le faide. Nonostante Malala menzioni più volte la bellezza del paesaggio naturale dello Swat, di tutt'altra natura è il paese in cui vive con la famiglia, Mingora, un villaggio con case di legno e fango, prive di elettricità ed acqua corrente e, purtroppo, con i fiumi che diventano delle discariche in cui gettare ogni tipo di rifiuto. Malala prende il suo nome da Malalai di Maiwad, una grande eroina afghana, che spinse l'esercito afghano alla vittoria contro l'occupazione inglese. Molto interessante è la narrazione delle vicissitudini che attraversarono la sua terra, tra guerre con l'India, annessione al Pakistan, colpi di stato, fino ad arrivare all'occupazione dei talebani, che imposero numerosissime restrizioni, sfruttando l'ignoranza della gente ed imponendo dei precetti inesistenti nel corano. I talebani proibirono alle donne di studiare, chiudendo le scuole femminili; distrussero le statue del Budda, testimonianza del vecchio credo buddista; bruciarono foto, TV, CD musicali... "I talebani ci portarono via prima la musica, poi i Buddha, e poi la nostra storia". Numerosi gli accenni anche relativi alla religione, con i suoi pilastri e tutto ciò che è haram (proibito).Vengono citati anche due eventi di calamità naturale: il terremoto del 2005 nel Kashmir e l'alluvione del 2010. I talebani arrivarono addirittura a considerarli un castigo di Dio per la troppa libertà delle donne e le trasgressioni. Malala descrive gli orrori della guerra e l'indifferenza di una classe politica corrotta ed avida di denaro: "alcune persone hanno paura dei fantasmi, dei ragni o dei serpenti; in quei giorni noi avevamo paura di altri esseri umani.". Malala non smette di lottare, nonostante le minacce, ma è costretta ad una battuta d'arresto che la porta a Birmingham, per ricevere le cure necessarie dopo l'incidente. Malala si ristabilisce e prosegue la sua campagna, rimarcando più volte la nostalgia per la sua terra ed il desiderio di tornare per aiutare il suo popolo a combattere ignoranza e terrorismo: "gli hotel migliori e gli effetti più prestigiosi non possono sostituire il senso di appartenenza ". Malala è convinta che Dio l'abbia mantenuta in vita per una missione, il disegno importante di aiutare gli altri. E allora chi è Malala? Semplicemente una ragazza che ha sapunto mantenere ben saldi i propri valori e che ha saputo rivendicare i propri diritti, nonostante tutto il mo do intorno a lei cambiasse... Un libro che ho apprezzato molto e che ho letto davvero con molto interesse!


message 3: by Elvira (new) - added it

Elvira | 2521 comments Lo leggerò anche io a breve


Manuela Rotasperti (manu_pota) | 722 comments Ti aspetto:)


message 5: by Elvira (last edited Apr 27, 2024 07:02AM) (new) - added it

Elvira | 2521 comments Io sono Malala di Malala Yousafzai
Pag 284

Un libro che mi ha spesso attirata ma non sono mai stata incoraggiata a leggerlo.
La storia per me è stata tristissima, rendermi conto delle occasioni che ho avuto ed ho per lo studio a differenza delle donne palestinesi.
Malala si è ritrovata eroina nel cercare di garantire un diritto che per noi italiani esiste Quasi naturalmente: le donne possono istruirsi.
È stata molto fortunata ad avere un padre molto avanti mentalmente.
Mi ha colpito molto che la zia pur abitando in un paese di mare non è mai andata al mare e non ci saprebbe nemmeno leggere i cartelli per raggiungerlo.
Tutta la famiglia è migrata in Inghilterra e Malala è veramente stata miracolata per la tragedia che ha subito.
Sicuramente da consigliare.
4⭐️
22.4.2024

Cerca questo libro su Goodreads: Io sono Malala https://www.goodreads.com/book/show/1...


Manuela Rotasperti (manu_pota) | 722 comments Anche io ho provato indirettamente affetto per quel padre un po' controcorrente, che mi ha dato un motivo per sperare che non tutti gli uomini trattino le donne in quel modo!


message 7: by Elvira (new) - added it

Elvira | 2521 comments Effettivamente un brav'uomo


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