Custodi dei Classici discussion
Salotto dei Custodi
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Un classico salotto
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Aronne
(new)
Dec 02, 2025 12:06PM
Questa discussione sarebbe il cuore pulsante del salotto, ove parlare di classici in via generica, consigliarsi, aggiornarsi e supportarci a vicenda su letture presenti e future.
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Lascio qui in via casuale un altro paio di classici che, con calma, mi piacerebbe affrontare nei prossimi mesi:-Il nome della rosa di Umberto Eco:Lettura non semplicissima, a quanto mi dicono, che presuppone conoscenze specifiche, e questo mi allontanerebbe, se non fosse che l'ambientazione e la componente giallo continuano ad attirarmi.
Le opinioni sono un po' contrastanti al riguardo, a quanto vedo.
- È da molto che vorrei provare Steinbeck: La valle dell'Eden o Uomini e topi, non so bene da dove partire.
-Prima o poi mi sono premessa di tornare anche a Dickens: non so se puntare al suo gigante, David Copperfield, oppure provare una sorella minore, per esempio Le due città.
- Il piacere di D'Annunzio, che ho sempre scartato per l'antipatia verso l'autore, ma che mi tenta ancora, perché di gente dandy non finirei mai di leggere.
Sicuro che ce ne sono molti altri, quando mi verranno in mente...
Invece io leggerò Il signor presidente di Asturias. Poi, dato che quest'anno ho letto Guerra e pace e l'ho amato molto, pensavo che potrei fare un secondo tentativo con Anna Karenina...
Però mi frullano ancora troppe idee in testa, quelle che più scalpitano sono:
- Jules e Jim e La morte corre sul fiume, per la serie libri&film...
- le Fiabe dei Grimm, che sarebbe proprio ora
- Enrico V, perché almeno uno Shakespeare all'anno lo vorrei sempre leggere
Jules e Jim l'ho letto anni fa e ricordo che mi era piaciuto.Di Guerra e pace che mi dici? È pesante?
Aronne io Il Nome della Rosa l’ho letto proprio in questi giorni, l’ho finito l’altro ieri e ti dico buttati! Temevo anche io che fosse un po’ troppo complesso ma non è così. Sì, ci sono pagine di sproloqui sulla teologia ma niente di insormontabile soprattutto per lettori forti come noi. La storia nel complesso mi è piaciuta e nonostante la teologia non riuscivo a metterlo giù! L’ho letto in molto meno tempo rispetto a quanto pensavo. Ieri ho visto il film e penso che nei prossimi giorni mi butterò sulla serieDi Steinbeck invece ho letto solo Uomini e Topi anni fa e ricordo che mi era piaciuto da morire. Penso sia un ottimo primo approccio.
Grazie Flavia dell'incoraggiamento! Non pensavo esistesse una serie...Penso anch'io che per iniziare a prenderci confidenza probabilmente è meglio Uomini e Topi, essendo più breve.
Eccomi qua, io ho letto Il nome della rosa e non mi è piaciuto, è il romanzo di Eco che ho amato meno, non perché troppo dotto, ma perché poco avvincente come giallo, per me ha un finale del tutto anticlimatico; non per niente il film di Annaud ha un finale diverso, a mio parere molto più riuscito. La serie invece è atroce, monnezza pura! (Comunque anche Eco sosteneva che fosse il suo romanzo più mediocre 😄)Ho letto anche La valle dell'Eden e Il piacere, sono due fra i più bei romanzi che abbia mai letto, quello di Steinbeck mi è piaciuto così tanto che non sono più riuscito a leggere altro di suo, temendo di non ritrovare in altre sue opere quella stessa perfezione.
Non ho ancora ben chiaro quale sarà la mia prossima lettura classica, io scelgo sempre in base all'uzzolo del momento, ma potrei optare per Il cuore delle cose di Natsume Soseki.
Di Umberto Eco io non ho letto nulla a parte Il Nome della Rosa, quando leggerò altri suoi libri farò un confronto. Non sapevo che anche lui lo ritenesse mediocre! Però essendo il primo romanzo, se non erro, ci può stare. Io ho trovato anticlimatico la rilevazione del perché ci sono le uccisioni e per mano di chi, ma quello che accade dopo la rilevazione invece mi è piaciuto. L’ho trovata una scelta azzeccata. Il film di Annaud mi ha trasmesso tutta l’inquietudine del luogo. Se mi dici così sulla serie non ci perdo tempo. Ho già troppe cose da fare/vedere/ leggere 😂😂
Credo che "il Conte di Montecristo" mi terrà occupata per un po', ma una volta finito mi piacerebbe continuare con una serie di titoli che ho in libreria da un po', primo tra tutti "L'idiota", seguito da "Diario del seduttore". Mi piacerebbe anche iniziare a leggere Poe con "Racconti del terrore", ho sempre avuto un po' di timore ad affrontarlo, forse per il preconcetto che siano un po' scabrosi(?).
Su Il nome della rosa due commenti agli antipodi! :D Ora quantomeno mi viene voglia di capire a che schieramento appartengo.A naso La valle dell'Eden potrebbe essere il capolavoro di Steinbeck, almeno seguendo i miei gusti, però iniziare con qualcosa di più corto potrebbe farmi decidere di provarlo molto prima...
Di Natsume Soseki ho letto "Io sono un gatto": molto interessante, ma il finale ha in parte rovinato l'esperienza, molto frustrante (e, ovviamente, depresso).
Comunque sì: anch'io sono per metà per le decisioni lampo (per l'altra metà c'è una fila di libri che prima o poi ricevono la chiamata, a volte quando non ci speravano proprio più).
Cass alla fine hai scelto il Conte!! Mi fa piacere!!Anche L'idiota mi manca, mentre ho letto Il diario di un seduttore al liceo.
Non farti scoraggiare sui commenti su Poe! Io li ho letti da molto giovane e se c'era qualcosa di scabroso (?) o di così spaventoso, non penso di averlo notato. Ricordo solo che rimasi colpita dalla sua scrittura, almeno in certi racconti, che ha tutta la potenza visionaria di quella di getto.
Si, l'ho preso giusto oggi. Ho letto le prime pagine, però prima di farmi un'idea vorrei entrare nel vivo della storia. Promette bene però!Anche io ho letto "il diario del seduttore al liceo" e ricordo essere stata una delle parti che più ho preferito di filosofia. Volevo riprenderlo con calma e non in chiave "scolastica".
Ottima idea! Anche perché, almeno i miei ricordi in merito alle letture del liceo sono ormai nebulosi...Io vorrei fare così con il Candido di Voltaire prima o poi. L'ho adorato.
Aronne wrote: "Di Guerra e pace che mi dici? È pesante?"Per nulla! Anzi è molto scorrevole, per me è uno di quei libri che non riesci mai a chiudere. L'ho letto nella traduzione Einaudi. Certamente è molto filosofico ma non direi pesante.
Poi a me la letteratura russa piace. Finora forse mi è piaciuto tutto quello che ho letto...
@Saturn Buono a sapersi! Nel romanzo storico russo di cui ti ho detto lo nominano spesso, prima o poi dovrò pur sapere di che parlavano!
Aronne, anche io vorrei provare a leggere Steinbeck nel 2026 e avevo pensato di partire proprio da Uomini e topi o al massimo da Pian della Tortilla, perché sono più brevi. Non conoscendo per niente l'autore, prima di affrontare un mattone vorrei farmi un'idea. Potremmo leggerlo insieme!Guerra e pace non è per nulla pesante, secondo me, sono le parti saggistiche a dare questa impressione, ma io le ho trovate così interessanti che non mi hanno annoiato per niente.
Al momento io sono presa da Balzac e il suo Papà Goriot. Cosa posso dirvi, che è un capolavoro lo sapete già 🤣. È molto difficile metterlo via e quando non lo sto leggendo ci penso spesso.
Buona idea Avery! Allora quando hai un'idea più o meno del periodo in cui lo vorresti iniziare me lo dici e ci accordiamo. Così però mi fai mangiare le mani: avrei dovuto mollare tutto e correre da Papà Goriot anch'io quando l'hai annunciato! T.T
Saturn wrote: "Per nulla! Anzi è molto scorrevole, per me è uno di quei libri che non riesci mai a chiudere. L'ho letto nella traduzione Einaudi. Certamente è molto filosofico ma non direi pesante.Poi a me la letteratura russa piace. Finora forse mi è piaciuto tutto quello che ho letto..."
Quanto vorrei crederti, ma quando dici che è molto filosofico io già tremo... anche perché, di letteratura russa io invece ho letto poco, ma nel poco c'è Anna Karenina, del quale ancora ricordo la noia per tutte quelle interminabili pagine di... boh, tipo politica dell'epocain Russia, economia, agricoltura... non mi ricordo nemmeno più nulla, anche perché ci ho capito quasi niente.
Ah, e non è uno di quei classici che ti costringono a leggere a scuola (tipo Il piacere, citato da Sav, libro che ho detestato in quinta liceo). L'ho letto già più che adulta, tipo intorno ai trent'anni, ma per me è stato proprio un grande no.
Da lì, mi sa che non ho letto più niente di letteratura russa... capisci il trauma! 😅
Aronne wrote: "Buona idea Avery! Allora quando hai un'idea più o meno del periodo in cui lo vorresti iniziare me lo dici e ci accordiamo."Non ci ho pensato ancora con precisione. Potremmo riparlarne a inizio 2026 sulla base della tbr che più o meno abbiamo fatto per l'anno nuovo, che ne dici?
Aronne wrote: "Così però mi fai mangiare le mani: avrei dovuto mollare tutto e correre da Papà Goriot anch'io quando l'hai annunciato! T.T"
Eh eh eh! 😈🤣
Sul serio, ti consiglio di leggerlo appena avrai voglia di Balzac o di qualcosa di francese. L'anno scorso ho letto Illusioni perdute, che pure mi è piaciuto tantissimo, però a tratti era un po' pesante. Papà Goriot, invece, lo sto trovando più scorrevole, sebbene il contenuto sia altrettanto cupo. Forse dipende anche dal fatto che sto alternando cartaceo e audiolibro.
Hypatia 'Free Palestine, Stop Genocide' wrote: "Saturn wrote: "Per nulla! Anzi è molto scorrevole, per me è uno di quei libri che non riesci mai a chiudere. L'ho letto nella traduzione Einaudi. Certamente è molto filosofico ma non direi pesante...."
Pensa che io invece ho trovato più pesante Anna Karenina, parti saggistiche comprese. Mi sembravano più slegate dal contesto dei salotti aristocratici, mentre in Guerra e pace sì, ci sono parecchie, corpose digressioni, ma personalmente le ho trovate così intrecciate ai fatti narrati che mi sono sembrate un completamento. Tutta la concezione della storia, della guerra e dell'agire umano secondo l'autore è essenziale per capire meglio i fatti. Comunque è normale che ad alcuni possa non piacere. Io ero molto presa durante la lettura, magari se ti prende di meno fai anche più fatica a mandare giù quelle parti.
Avery Liz Holland wrote: "Pensa che io invece ho trovato più pesante Anna Karenina, parti saggistiche comprese. Mi sembravano più slegate dal contesto dei salotti aristocratici, mentre in Guerra e pace sì, ci sono parecchie, corpose digressioni, ma personalmente le ho trovate così intrecciate ai fatti narrati che mi sono sembrate un completamento. Tutta la concezione della storia, della guerra e dell'agire umano secondo l'autore è essenziale per capire meglio i fatti. Comunque è normale che ad alcuni possa non piacere. Io ero molto presa durante la lettura, magari se ti prende di meno fai anche più fatica a mandare giù quelle parti. "Forse nel mio commento non l'ho specificato, ma io non ho mai letto Guerra e Pace: infatti vorrei prima o poi affrontarlo, ma, come ho detto, dopo la lettura di Anna Karenina, non sono mai stata molto invogliata a prenderlo in mano. Per non parlare della sua mole, che mi spaventa assai.
Il fatto che però tu dica che è molto più digeribile di Anna Karenina, mi rincuora un poco... chissà che prima o poi non riesca a racimolare abbastabza coraggio per prenderlo in mano!
@Avery per me è perfetto, giacché anch'io come te non mi sono ancora fatta un'idea sul periodo. Per Papà Goriot, un ruolo importante lo giocherà la tua recensione nell'infilarlo o meno in wishlist!
@Hypatia, magari una delle due darà coraggio all'altra, prima o poi!
Anche a me la mole spaventa quando non conosco l'autore (o magari proprio perché lo conosco :'D)
Hypatia, se ti può consolare, anche io anni fa provai a leggere Anna Karenina ma lo abbandonai miseramente... Mi annoiavo! Non lo conto fra i libri letti perché ne ho letto al massimo un terzo e mi sembra troppo poco per giudicare. Proprio perché ho letto con gran piacere Guerra e pace, vorrei fare un secondo tentativo con Anna Karenina, scegliendo un'altra traduzione. Aggiungo che Guerra e pace è anche un libro molto adeguato ai tempi che stiamo vivendo.
Mi rincuora il fatto di non essere stata l'unica ad averlo abbandonato dopo poco... Avevo provato a continuarlo perché mi piaceva molto più la storia tra Levin e Kitty, ma le continue digressioni alla fine mi avevano fatto desistere 🥲
Aronne wrote: "Lascio qui in via casuale un altro paio di classici che, con calma, mi piacerebbe affrontare nei prossimi mesi:-Il nome della rosa di Umberto Eco:Lettura non semplicissima, a quanto mi dicono, ch..."
Se non li leggi tutti insieme potrei farti compagnia praticamente per tutti i titoli XD
No no tranquilla, uno per volta! :'D A Gennaio inoltre leggeremo "Il signore di Ballantrae" di Stevenson.
io a gennaio sicuramente volevo leggere Gabriella, garofano e cannella. Non ho la più pallida idea se sia un classico o no. Non avevo mai nemmeno sentito il titolo. Stavo sfogliando il libro delle liste dei migliori libri di sempre e in più liste l'ho ritrovato. Ero curiosissima così l'ho preso. Vedremo un po' cos'è.
Ho terminato Papà Goriot. Il mio commento in una gif (potete aprirla, non è spoiler): (view spoiler).Adesso chi me le paga le sedute di psicoterapia, eh?
Sto cercando di decidere se mi è piaciuto più questo o Illusioni perdute, ma onestamente non saprei dirlo. Illusioni perdute l'ho trovato meno scorrevole, come vi dicevo qualche giorno fa. Tutti quei meccanismi relativi alla stampa, agli intrighi dei teatri, alla manipolazione dell'opinione pubblica, che nella trama sono centrali, li ho trovati agghiaccianti e illuminanti in ugual misura (anche perché non avrei mai immaginato che già all'epoca ci fosse così tanta corruzione in questi ambiti). Interessantissimi, ma alla lunga un po' pesanti, molto intricati e difficili da seguire. Inoltre, secondo me sarebbe stato più scorrevole se fosse stato un pochino più breve (perdonami se oso fare un'osservazione del genere, Balzac! Sono solo un'umile lettrice che esprime il suo parere).
Papà Goriot invece l'ho trovato perfetto da questo punto di vista. Non c'è neanche mezza pagina che si potrebbe eliminare, accorciare o semplificare. All'inizio può sembrare eccessivamente descrittivo, ma nel giro di pochissimo vieni trascinato nel mondo della pensione Vauquer e vorresti saperne sempre di più, compreso il numero esatto dei centrini di pizzo che la padrona di casa ha messo in salotto e quante uova mangia ogni ospite tutte le mattine.
In conclusione, sono due opere splendide, ma forse, se proprio devo sceglierne una, Papà Goriot mi ha coinvolto un po' di più. C'è più dramma umano, forse, a bilanciare il dramma sociale. Voi che ne pensate?["br"]>["br"]>["br"]>["br"]>["br"]>
Cosa ne penso? Che dopo la tua recensione, ora non solo voglio leggere Papà Goriot, ma anche Illusioni perdute!T.T
Tra le due trame,quella più avvincente sembrerebbe la seconda, ma la prima ha il pregio del minor numero di pagine e della scorrevolezza che dici.
In gioventù di Balzac ho letto Il Colonnello Chabert: mi piacque molto.
In realtà sono assolutamente avvincenti entrambi, la differenza principale, a mio giudizio, sta nel fatto che la vicenda umana in Papà Goriot è più intensa, ingombrante e trascinante e si intreccia saldamente alla critica sociale. Illusioni perdute mi è parso un po' più sbilanciato sul piano pubblico rispetto a quello privato, dà più spazio alla lotta per l'affermazione sociale, agli intrecci di complotti e imbrogli vari in cui il protagonista si ritrova invischiato mentre tenta la scalata sociale. Il desiderio di affermazione c'è anche in Eugene, il giovane protagonista di Papà Goriot, ma stavolta l'ho trovato subordinato all'aspetto umano Qui abbiamo proprio una corruzione dei sentimenti, che comunque si lega alla corruzione generale. Non so se sono in grado di spiegarmi come vorrei, Balzac va infinitamente al di là della mia portata 🤣. Cercherò di scrivere una recensione approfondita.
Ti sei spiegata benissimo, Avery! Mi tocca leggerne almeno uno, c'è poco da fare ormai! Ben arrivata Anna! Se ti va di presentarti c'è la sezione Ingresso/Presentazioni.
Per il Copperfield è da un sacco che vorrei leggerlo, vorrei, in questi mesi e con calma, decidermi finalmente a farlo, o almeno ripiegare su Le due città.
Tu quando hai intenzione di leggerlo?
Anch'io vorrei leggere David Copperfield, ma non riuscirei a breve. Magari voi iniziate che poi arrivo...
Se leggerete David Copperfield (molto carino, per quanto a volte un po' troppo favolistico nell'intreccio), poi dovete leggere anche la versione moderna (perdonami @Aronne, è un off topic rispetto al tema del gruppo) di Barbara Kingsolver Demon Copperhead, meno favolistica, molto dura e molto bella
Mi è capitato davanti tante volte ma appunto, leggere prima il Copperhead e poi il Copperfield secondo me avrebbe avuto poco senso. Per il dopo Copperfield sì, sarebbe interessante!
Aronne wrote: "Mi è capitato davanti tante volte ma appunto, leggere prima il Copperhead e poi il Copperfield secondo me avrebbe avuto poco senso. Per il dopo Copperfield sì, sarebbe interessante!"Io li ho letti a distanza di poco l'uno dall'altro e ho apprezzato molto scoprire come la Kingsolver avesse trasposto la storia di David ai giorni nostri. Confermo che leggerli "in ordine" è meglio. Poi possono essere tranquillamente letti indipendentemente l'uno dall'altro senza problemi, però uno si perde quello zic di sorpresa nello scoprire some una cosa è stata trasposta nell'altra
ciao, eccomi qua! su Dickens sono abbastanza ferrata perché per due anni ho tenuto un GDL con i suoi titoli più famosi, ne abbiamo letti una decina circa.tra l'altro di recente ho letto un racconto poliziesco di Colin Dexter in cui il sergente chiedeva all'ispettore Morse quale fosse il miglior Dickens per cominciare e lui suggeriva "Casa Desolata" o "La piccola Dorrit". Mi sono trovata concorde per quanto riguarda Casa Desolata, che è stato anche il mio primo Dickens e sconsiglio assolutamente di partire da Storia di due città, che ha un incipit folgorante, ma è parecchio verboso. Tuttavia non lo considererei una sorella minore: credo sia il Dickens più letto di tutta la produzione :)
David Copperfield è tra quelli letti il mio preferito (insieme a Il nostro comune amico) e sicuramente vale la pena di leggerlo prima di Demon Copperhead, che comunque è davvero un gran romanzo, consigliatissimo.
Capitolo Steinbeck. Ho letto i tre romanzi principali e qualcosa di un po' meno noto e non fatevi assolutamente scoraggiare dalla mole. La valle dell'Eden non è solo un capolavoro assoluto, ma è pure un romanzo super acchiappone, in cui succedono tantissime cose che scuotono emotivamente il lettore e fanno desiderare di continuare a leggere. Anche questo è una sorta di riscrittura, che riprende il tema di Caino e Abele per due generazioni di fratelli e interpreta in maniera interessante il tema del bene e del male.
L'ho letto due volte e l'ho amato entrambe le volte.
Furore l'ho letto in originale perché all'epoca la traduzione nuova non era ancora uscita: ho faticato molto perché è una lingua anche parzialmente sperimentale che credo in traduzione renda molto bene, ma io non l'ho apprezzato a dovere e sicuramente meriterebbe una rilettura. Tuttavia la sua potenza mi è arrivata fortissima.
una chicca: Steinbeck fu ispirato a scriverlo dalle fotografie di Dorothea Lange, ho visto la sua mostra questa primavera a Milano senza saperlo, ma ho capito immediatamente che quello era il mondo del romanzo.
Buona lettura!
Tranquilla Elisewin, non abbiamo deciso una data per David Copperfield, ma sarà sicuramente dopo gennaio! A prescindere, ognuno potrà unirsi quando vuole. Per Demon Copperhead,invece, non essendo un classico, non sono previste buddyread o discussioni apposite, ma chi di noi lo leggerà ne potrà comunque parlare nel Caffè dei Custodi ~ Un caffè moderno. ^^
Grazie Lise per il contributo sui due autori, non immaginavo che Storia di due città fosse così letto! Di Dickens al momento i miei preferiti sono Grandi speranze e Canto di Natale, chissà se con il Copperfield ciò è destinato a cambiare o meno...
A breve comunque stilerò una piccola lista delle letture in compagnia senza ancora una data che abbiamo iniziato a menzionare di fare, da aggiornare via via.
LaCitty wrote: "Se leggerete David Copperfield (molto carino, per quanto a volte un po' troppo favolistico nell'intreccio), poi dovete leggere anche la versione moderna (perdonami @Aronne, è un off to..."Davvero lo hai trovato favolistico? Interessante questa definizione, ho provato a pensarci e io forse lo definirei così dal punto di vista dei personaggi, che sono quasi tutti molto sopra le righe e originali, pieni di aspetti buffi e a volte un po' tragicomici. Possono far pensare ai protagonisti di una favola. Anche i cattivi sono cattivissimi e quelli che compaiono durante l'infanzia di David sono davvero terrificanti per un bambino, come i cattivi di una favola, appunto. Tu a cosa pensavi in particolare?
Demon Copperhead vorrei provare a leggerlo, a maggior ragione per poter fare un confronto con Dickens. Ho sentito che è molto bello, ma anche molto forte sul piano emotivo, quindi devo scegliere il momento adatto.
Demon copperhead per me è stata una lettura fantastica, si può leggere anche senza conoscere Dickens, ma avendolo "fresco" si apprezza ancora di più la narrazione parralela e perfettamente attualizzata.
Ormai mi avete messo troppa curiosità addosso!Nel frattempo, giacché questo Natale mi sento gotica, ieri sera ho iniziato Dracula:avrete presto mie nel Salotto!
Aronne wrote: "Ormai mi avete messo troppa curiosità addosso!Nel frattempo, giacché questo Natale mi sento gotica, ieri sera ho iniziato Dracula:avrete presto mie nel Salotto!"
Molto bello Dracula, buona lettura :)
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