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Principessa Laurentina
Celebrando Bianca Pitzorno
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Principessa Laurentina
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Malgrado sia il seguito di Speciale Violante succedono cose completamente diverse che spingono la protagonista a rivelare un tratto di sè che neanche conosceva.
Se penso alla tipica adolescente penso a Barbara. Scontrosa con i genitori, attraversa il suo periodo di crescita in un modo alquanto atipico.
Lo supera abbastanza in fretta, ma solo a causa di un evento orribile.
Barbara cresce, è costretta a farlo e in poco tempo diventa adulta. Sboccia e si responsabilizza.
Laurentina rappresenta la sua crisi personale ma allo stesso tempo è anche ciò che la spingerà ad andare avanti e a maturare.
Books mentioned in this topic
Speciale Violante (other topics)Principessa Laurentina (other topics)
QUI potrete trovare la scheda del libro sul sito di Bianca Pitzorno.
Questo libro è stato pubblicato nel 1990, esattamente un anno dopo Violante; ritroviamo Barbara un anno più grande, quattordicenne, alle prese con la terza media prima e con la quarta ginnasio poi.
Principessa Laurentina parla quasi totalmente del conflitto fra genitori e figli adolescenti. Conflitto che in questo caso si intensifica quando la madre divorziata si risposa e sradica la figlia (Barbara), portandola nella sua nuova casa di Milano. E ancora: la madre aspetta un figlio e la bambina che nascerà sarà una principessa di nome e di fatto.
E allora perché insistere nel volere anche Barbara accanto a sé, quando nella nuova scuola per lei è una sofferenza (tanto che i suoi voti ne risentono notevolmente: da più brava della classe, rischia addirittura la bocciatura!)?
A Milano Barbara non riesce neanche a farsi delle amicizie, l'unica con cui lega è Liselotte, la bambinaia tedesca della sorellina Laurentina, ma poi scopre che la sua è un'amicizia a pagamento, cercata dalla madre.
Bianca Pitzorno è eccezionalmente abile nel farci vedere contemporaneamente i due lati della medaglia allo stesso tempo: la storia è narrata dal punto di vista di Barbara, anche tramite il suo diario, nella seconda parte del romanzo (che è diviso in quattro parti), ma alcune frasi, alcuni atteggiamenti e sensazioni lasciano intuire anche gli stati d'animo di Marcella, una madre profondamente preoccupata per la figlia, consapevole del suo disagio, che cerca di non opprimerla nonostante tutto e cerca l'appoggio di una ragazza più giovane e sensibile di lei (Liselotte) per cercare di aiutare Barbara a superare il malcontento.
In Violante Marcella non mi era piaciuta, ma in Laurentina l'ho un po' rivalutata.
Ovviamente c'è una grande gelosia per la sorellina appena nata: già è normale fra sorelle nate dagli stessi genitori, figuriamoci cosa accade quando il bambino è figlio di un nuovo compagno, con tutti i suoi parenti che vengono a trovarlo e che ti considerano come un'estranea! E' naturale che Barbara non si senta di appartenere più a niente e a nessuno!
Tuttavia la gelosia viene superata in casi di estrema difficoltà: dopotutto Barbara e Laurentina sono sorelle!
Inoltre questo libro - oltremodo drammatico - ci ricorda di non separarci mai dalle persone che amiamo lasciando un motivo di discordia in sospeso. Non si sa mai che cosa ci riserva la vita e sopravvivere con il rimorso di non aver chiarito tutto ed essersi riappacificati è dolorosissimo.
Lascio a voi lo spazio per commentare!