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Si potrebbe riassumere così: "Un modo c'è sempre - un modo si trova sempre"...

“Ci dicono che l’evoluzione della civiltà umana è un processo lineare, (…) ma la prova che dimostra che la sfinge è più antica di molte, molte migliaia di anni di quanto non pensino gli archeologi, (…) significa che deve essere esistita, in qualche lontano momento della storia, una civiltà superiore e raffinata, proprio come sostengono tutte le leggende.”

“quell’uomo gli aveva salvato la vita, e questo era qualche cosa, ma inoltre era il padrone ideale. Gli altri provvedevano al benessere dei loro cani per un senso di dovere o di pratica utilità, lui invece lo faceva come se fossero stati suoi figli, perché non poteva fare altrimenti.”

“La Terra, dunque, non doveva essere soltanto la meta di una visita o di un rapido soggiorno esplorativo: doveva essere una stabile “casa lontano da casa” (…)”

“Nella sua vita, i momenti di gioia non erano stati altro che intervalli tra una catastrofe planetaria e l’altra. Adesso, la felicità le faceva paura.”

Rotta verso la quarta parte del libro!

- “Ascoltate! Che cos’è? Somiglia al respiro di un gigante!”
- “È il suono del mare, principessa.”

Sto immaginando la portata della svolta che darebbe la tetradimensionalità in medicina e chirurgia: non ci sarebbe più bisogno di invadenti e costosi strumenti diagnostici, i medici potrebbero vedere direttamente all’interno dei pazienti e operare con una visuale chiara in ogni punto dimensionale dell’area da trattare.

A questo punto, una riflessione a caldo: la natura non è maligna ma lo sono le creature che la popolano, e tutte vogliono solo autoconservarsi e prosperare - ma per farlo ciò deve necessariamente essere a scapito di altre civiltà (quante volte è successo sulla Terra? Ci siamo mangiati i neanderthal…). Si può definire “maligno” tutto ciò? O piuttosto dovremmo considerare naturale e basta la crudeltà?

Ma quanto sto amando questo libro?

Pare tutto troppo bello per essere vero…

“La profondità e la vastità dello spazio siderale ostentavano un’arroganza che negava qualsiasi appoggio per la mente e per gli occhi. “

“ Sembra un’opera d’arte, non una sonda interstellare. Non è un bene quando una cosa è cosi lontana dalle nostre concezioni mentali. “

“(…) e il senso di una neonata esistenza permeò ogni cellula del suo corpo.”

“ Il rumore della pioggia notturna sull’erba e sul lago era come un coro di suppliche proveniente da un altro luogo, da un altro tempo. “

“La sua mente era colma di un assurdo senso di irrealtà, come se fosse entrato in un dramma postmoderno privo di ogni logica.”

« Pensavo che la vita fosse davvero una casualità tra tutte le casualità del cosmo. L'universo era un palazzo vuoto e l'umanità una formica solitaria che vi dimorava (…) A volte pensavo che la vita fosse preziosa, altre che fosse insignificante e che nulla avesse valore. Ho vissuto giorno per giorno in compagnia di questa strana sensazione, e prima che me ne accorgessi, sono diventata vecchia…»

“È possibile che la natura fondamentale della materia non soggiaccia ad alcuna legge?” Pensò. “È possibile che la stabilità e l’ordine del mondo rispecchino soltanto un equilibrio dinamico provvisorio, verificatosi in un angolo dell’universo? Un fugace gorgo in un flusso caotico?”