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“I have tried to keep an open mind, and it is not the ordinary things of life that could close it, but the strange things, the extraordinary things, the things that make one doubt if they be mad or sane.”

Within, stood a tall old man, clean shaven save for a long white moustache, and clad in black from head to foot, without a single speck of colour about him anywhere. He held in his hand an antique silver lamp, in which the flame burned without a chimney or globe of any kind, throwing long quivering shadows as it flickered in the draught of the open door.

I suoi strilli notturni diventarono così abituali che smisero completamente di svegliarmi. Col tempo, mi mise al corrente dei suoi sogni. In essi, altre specie di creature viventi potevano parlare, e lei le capiva. E le dicevano quello che stava davvero succedendo sul pianeta, i sistemi di sofferenza invisibile su scale inimmaginabili. La soluzione finale dell’appetito umano.

Qualcuno della compagnia, intuendo le mie condizioni di spirito, si rammaricò per il brutto tempo, ma io ricordo di aver pensato che anche se fosse stata una di quelle sere calde, profumate e appassionate per le quali Parigi è celebre nel mondo, avrei comunque reagito come lo zombie che ero diventato. Il tempo della depressione non ha modulazioni, e la sua luce equivale sempre a un oscuramento parziale.

La depressione è una disfunzione emotiva così misteriosamente dolorosa ed elusiva nel suo modo di farsi conoscere all’Io, o perlomeno all’intelletto raziocinante, da rasentare la totale indescrivibilità.

All’epoca vivevo in profonda solitudine. Non so perché né come capiti che una persona si ritrovi ai margini della vita, ma quella era la mia situazione. Ero l’opposto di chi procede a passo sicuro. Non riuscivo a far presa sul terreno e non vedevo alcun modo per sentirmi parte di qualcosa.

Deve essere il sistema che adottiamo quasi tutti per muoverci nel mondo, sapendo e non sapendo, infestati da ricordi che non possono assolutamente essere veri. Eppure, quando vedo gli altri incedere sicuri per la strada, come se non conoscessero per niente la paura, mi accorgo che non so cos’hanno dentro. La vita sembra spesso fatta di ipotesi.