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“That there is in this world neither brains, nor goodness, nor good sense, but only brute force. Bloodshed. Starvation. Death. That there was not the slightest hope not even a glimmer of hope, of justice being done. It would never happen. No one would ever do it. The world was just one big Babi Yar. And there two great forces had come up against each other and were striking against each other like hammer and anvil, and the wretched people were in between, with no way out; each individual wanted only to live and not be maltreated, to have something to eat, and yet they howled and screamed and in their fear they were grabbing at each other’s throats, while I, little blob of watery jelly, was sitting in the midst of this dark world. Why? What for? Who had done it all? There was nothing, after all, to hope for! Winter. Night.”
― Babi Yar: A Document in the Form of a Novel
― Babi Yar: A Document in the Form of a Novel
“. . . so just remember that this is the first sign of trouble- if books are banned, that means that things are going wrong.”
― Babi Yar: A Document in the Form of a Novel
― Babi Yar: A Document in the Form of a Novel
“I did not say I liked politics. I hate them. I scorn them. I do not call upon you to like them or even respect them. I am simply telling you: DON'T IGNORE THEM.”
― Babi Yar, a Documentary Novel Complete, as Originally Published in Russia
― Babi Yar, a Documentary Novel Complete, as Originally Published in Russia
“In vita mia non avevo mai visto una cucina così spoglia, pulita tanto a fondo, c'era solo quell'odore insipido che mi faceva impazzire.
Cercando di trovare almeno un granello di miglio, mi misi a strisciare, studiando gli interstizi del pavimento. Era tutto spazzato alla perfezione! Non potevo crederci, ricominciai la ricerca daccapo. In una pentola era rimasto attaccato del bruciaticcio - lo raschiai e masticai, senza neppure capire cosa fosse. Una delle padelle mi sembrò non sufficientemente strofinata. Annusai - odorava di cipolla fritta. Ah, brutte prepotenti, maledette vipere, la loro zuppa se la condivano perfino con la cipolla rosolata nell'olio di girasole! Mi misi a guaire, tanta voglia avevo di zuppa condita con la cipolla. Presi a leccare la padella, un po' immaginando, un po' effettivamente sentendo un vago sapore di cipolla, guaivo e leccavo, guaivo e leccavo.”
― Babi Yar: A Document in the Form of a Novel
Cercando di trovare almeno un granello di miglio, mi misi a strisciare, studiando gli interstizi del pavimento. Era tutto spazzato alla perfezione! Non potevo crederci, ricominciai la ricerca daccapo. In una pentola era rimasto attaccato del bruciaticcio - lo raschiai e masticai, senza neppure capire cosa fosse. Una delle padelle mi sembrò non sufficientemente strofinata. Annusai - odorava di cipolla fritta. Ah, brutte prepotenti, maledette vipere, la loro zuppa se la condivano perfino con la cipolla rosolata nell'olio di girasole! Mi misi a guaire, tanta voglia avevo di zuppa condita con la cipolla. Presi a leccare la padella, un po' immaginando, un po' effettivamente sentendo un vago sapore di cipolla, guaivo e leccavo, guaivo e leccavo.”
― Babi Yar: A Document in the Form of a Novel
“C'era stato l'umanesimo SOCIALISTA, in nome del quale di notte sfrecciavano le macchine dell'NKVD, si scaraventavano gli assassinati giù nel burrone, dalle finestre del Palazzo d'Ottobre, e in Siberia si costruivano campi di concentramento grandi come città.
Adesso si scopriva che era tutto sbagliato. L'umanesimo TEDESCO, ecco che cosa era stato proclamato, ancora una volta in contrapposizione all'umanesimo universale, indistinto, inefficace e perciò ostile, per il quale c'era un solo posto: Babij Jar.”
― Babi Yar: A Document in the Form of a Novel
Adesso si scopriva che era tutto sbagliato. L'umanesimo TEDESCO, ecco che cosa era stato proclamato, ancora una volta in contrapposizione all'umanesimo universale, indistinto, inefficace e perciò ostile, per il quale c'era un solo posto: Babij Jar.”
― Babi Yar: A Document in the Form of a Novel
“Era in corso una fantastica guerra con la Polonia. Hilter da occidente, noi da oriente - e fine della Polonia. Naturalmente, per salvare le apparenze la chiamammo "liberazione dell'Ucraina Occidentale e della Bielorussia", e appendemmo manifesti dove una specie di servo della gleba tutto lacero abbracciava un valoroso liberatore dell'Armata Rossa. Ma così si usa. Chi invade è sempre il liberatore da qualcosa.”
― Babi Yar: A Document in the Form of a Novel
― Babi Yar: A Document in the Form of a Novel




