Jo Rebel's Blog

February 23, 2022

Faccio cose, leggo libri: "Rewind" di Kat Sherman

Buongiorno accanite Lettrici, non so cosa mi sia preso, ma ho letto tre libri in una settimana, l'ultimo l'ho divorato, ed è proprio di questo che vi parlo oggi. Si tratta di "Rewind" di Kat Sherman, autrice italiana che da questo momento ha tutto il mio cuore. Romanzo young adult autoconclusivo, ma anticipo che stavolta mi auguro davvero diventi una piccola serie perché voglio con tutta me stessa leggere almeno la storia di Seth!

LA TRAMA:
Quando il sogno di diventare una ballerina sfuma per sempre, Sabrina decide di riscattarsi lasciando Roma per frequentare un college americano e incontrare finalmente il suo misterioso amico di chat. L’arrivo a New York si rivela, però, un brusco risveglio. A causa di un equivoco, si ritrova a dover gestire un dormitorio studentesco che somiglia a un cimitero delle regole, capitanato dall’irriverente inquilino del 5B. Aiden Marshall è un enigma: magnetico quanto sentimentalmente inavvicinabile, ha idee tutte sue e quel carisma da atleta in grado di trascinare chiunque. Lui non comprende il talento del mitico Vasco, Sabrina non capisce niente di football. Lei ha voglia di innamorarsi, lui le sabota tutti gli appuntamenti con un sorrisetto insolente. Ma se fosse proprio Aiden il ragazzo con il quale Sabrina ha chattato quasi ogni sera per un anno? Alcune cose tornano, altre no. In ogni caso, lei non può permettersi di cedere al suo fascino sportivo e mandare all’aria anche il piano B. E Aiden, dal canto suo, non può assolutamente lasciarsi distrarre, ne va della sua vita. Eppure, col passare dei giorni, il muro che ha eretto intorno a sé per nascondere un segreto inconfessabile inizia a stargli stretto e, per la prima volta dopo tantissimo tempo, quella bella straniera gli fa provare il desiderio di scalfirlo, anche se significherebbe radere al suolo tutto ciò che ha costruito.

IL MIO PENSIERO:
Ci sono libri soggettivamente belli, libri soggettivamente meno belli, e poi ci sono libri come "Rewind", che non ti permettono di mettere da parte il Kindle, di cui vorresti subito sapere tutto ma allo stesso tempo vorresti non finissero mai. Non sono una vera fan degli young adult, ma quando ne trovo uno come questo perdo l'anima, mi lascio fluttuare nel dolce mare delle pagine, mi innamoro inesorabilmente. Si tratta di una storia dal sapore prelibato, nel suo essere quasi del tutto improbabile.

Dopo un breve prologo di cui apprezziamo appieno il significato con lo scorrere dei capitoli, la trama di questo romance YA si sviluppa a New York, nel campus dell'ADW e soprattutto nella residenza studentesca Queen Hall.
Sabrina è una nuova allieva perfettamente bilingue (la madre è americana e ha studiato nel medesimo college) che si trasferisce da Roma alla Grande Mela con un sogno, sperando che non arrivi qualcosa o qualcuno a spezzarlo (come purtroppo le è già successo in passato). Aiden è la stella dei New York Thunderbirds, squadra di football in lizza per la vittoria finale del campionato universitario (così come lui è in odore di NFL). Anche Aiden ha un sogno, ma sopra ogni cosa nasconde un segreto, uno di quelli in grado, se svelato, di rovinarti la vita.

Quando incontra Sabrina, che per lui da subito è soltanto Bree, ogni sua certezza inizia a vacillare. Aiden non è il classico sciocco sportivo playboy un po' bastardo, tutt'altro, è un vero principe azzurro dall'animo buono, ma pare chiaro fin dalle prime battute che Bree non sembra essere destinata a salire sul suo cavallo bianco.

Nonostante l'attrazione tra loro sia innegabile, Aiden si trattiene, si castra, la protegge come farebbe un amico, un fratello, cercando di convincere prima di tutto sé stesso: Bree non è il suo futuro, lui non è, e non sarà mai, il futuro di Bree. Questo perché sulle spalle porta un enorme segreto che potrebbe distruggere non solo la sua vita. Bellissimo e perfetto, Aiden dentro è tutt'altro che impeccabile. Per scoprire cosa si cela dietro i suoi occhi e le sue bugie si dovrà aspettare parecchio perché il tira e molla tra i due porta via la maggior parte del libro, ma nel momento in cui le carte vengono girate, tutto diventa il contrario di tutto. Ciò che prima era, poi non è più. La trama non è per nulla scontata, forse addirittura incredibile nell'attimo in cui il sipario si apre sulla verità, ma siamo tra le pagine di un romanzo, tutto è concesso "nella fantasia e in amore" (se volete la cruda vita quotidiana, uscite di casa e andare a prendervi un caffè al bar, dove sono certa non incontrerete un tipo come Aiden Marshall e non troverete ragazzi che fanno quello che si scopre aver fatto lui...).

"Non riesco a essere brillante, non riesco a tirarmela, non riesco a fare il tizio affascinante di turno. Riesco solo a pensare di volerle affondare le mani in mezzo ai capelli, stringerli nei pugni e dirle che anche se è un casino, e in futuro lo sarà ancora di più, a me va benissimo così. Non smetterò di ballare finché la musica suonerà. E al diavolo, se finirò come Christofer McCandless di Into The Wild. Mangerò la cosa sbagliata mentre cercavo disperatamente di rendere la mia vita un po’ più degna di essere vissuta. Ma c’è un motivo se al centro del vocabolario compare la parola irresistibile. E si dà il caso che sia tra le mie preferite. Quindi uccidimi come quelle dolci bacche velenose, Bree. Uccidimi come la fame e l’Alaska. Non mi interessa. Uccidimi, se questo è il mio destino." – AIDEN

Aiden e Bree sono così incredibilmente connessi che per riuscire a trovare un equilibrio nonostante i muri alzati da lui, s'inventano due caratteri immaginari, Ross e Charlotte, i loro "alter ego" in grado di interagire meglio di quanto facciano loro. Un paio di occhiali alla Clark Kent per lui, una parrucca bionda per lei e all'improvviso la paura di dirsi le cose come stanno sembra placarsi. Si apre uno spiraglio, un mondo parallelo in cui forse il futuro non è un'incognita così difficile da visualizzare.

"Non sono mai stata il tipo di ragazza che ha bisogno di sentirsi dire quelle due parole. Mi fido di più dei gesti. Mi innamoro di più dei baci. Mi convinco di più di un respiro che mi stride addosso mentre delle mani mi tengono così forte che una parte di me, quella bellissima e irrazionale, si convince che l’intreccio durerà migliaia di anni, e che ci ritroveremo sempre negli spazi sconfinati dell’universo e nelle incomprensibili linee temporali che verranno." – BREE


Bree è una protagonista tosta, ha un piano ed è determinata a portarlo a compimento. Il suo cuore non è perfetto, fa tic-tac invece che bum-bum e la sua malattia (per cui ha subito un'operazione) le ha tarpato le ali nel mondo della danza, ma lei non è una donna che si arrende. Non si arrende nemmeno con Aiden, fino all'attimo in cui lui l'allontana in un modo che pare definitivo, in un primo momento senza darle alcuna spiegazione plausibile. Bree vive il presente, si lascia andare, conscia che potrebbe soffrire, però questo non la ferma e si prende tutto, anche il dolore, le lacrime, la delusione.

Kat Sherman scrive la storia di Aiden e Bree in quasi 400 pagine e lo fa in modo delizioso. Dialoghi divertenti, battute non scontate, incontri bollenti, al buio e non. Un romanzo ironico, dolce e sensuale in cui non mancano il dolore e personaggi secondari che mi hanno fatta impazzire. Duke e Sloan sono una coppia (che pare scoppiare, ma nulla è detto fino all'ultima riga) semplicemente adorabile, e Seth, il quarterback californiano dei Thunderbirds amico fraterno di Aiden, mi ha fatto subito venir voglia di leggere di più su di lui. Kat, ti prego, dacci un po' di Seth nel prossimo futuro ;-)

Le scene hot sono messe al momento giusto e in alcuni tratti ti fanno venire la pelle d'oca, le descrizioni dei protagonisti impeccabili al punto da farteli immaginare sul serio, interessanti gli inserimenti che raccontano una briciola di ciò che accade sul campo da football, che sia un allenamento o una partita, mentre la scrittura è scorrevole e ricca di particolari che rendono il lettore sempre più avido.
Il tutto condito da una colonna sonora di un certo spessore in cui spicca il nostro "Vasco nazionale" (ed ecco il titolo, azzeccatissimo, "Rewind").

Infine posso dirvi ancora una cosa, che forse capirete davvero arrivando solo alla fine del libro: ogni sfumatura di Aiden mi ha catturata, ma è Ross che ho amato alla follia.
A mio modesto parere, "Rewind" è, tra quelli scritti da un'autrice italiana, uno degli young adult più belli e meno prevedibili degli ultimi anni!
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Published on February 23, 2022 02:52

February 21, 2022

Faccio cose, leggo libri: "The Golden Boy" di Elisa Gioia

Buongiorno accanite Lettrici, oggi vi parlo di un libro che ho trovato davvero carino nel suo essere molto semplice e per nulla pretenzioso. Sto parlando di " The Golden Boy " di Elisa Gioia (uscito nel 2018, ma io mi sono decisa a leggerlo solo adesso). Il romanzo è autoconclusivo, anche se è il primo volume della serie "The Broken Stars".

LA TRAMA:
“Mi ci era voluto solo un secondo per notarlo. Mi era bastato meno di un mese per innamorarmi di lui.”
Lo chiamano The Golden Boy per un motivo.
Chad Hart, divo di Hollywood del momento, è amato dalle donne, rincorso dai paparazzi e richiesto dai migliori registi.
Summer Davis è una semplice ragazza che cerca di sopravvivere nella giungla di New York, tra le lezioni alla Tisch e i turni di lavoro come cameriera e dog-sitter.
Due vite agli antipodi, ma solo in apparenza.
Mentre i giornalisti gli danno la caccia, Chad cerca di combattere i demoni del suo passato lontano dai riflettori, finché Summer non irrompe nella sua vita. Lei ha imparato fin da piccola che l’amore porta solo dolore, è meglio difendere il cuore dietro a una corazza e una lingua tagliente, che permettere a qualcuno di avvicinarsi e correre il rischio di soffrire di nuovo.
Doveva essere un semplice incontro, invece è cambiato tutto…
Summer credeva di essere solo una comparsa nella vita del ragazzo d’oro di Hollywood, invece si ritrova catapultata al centro della scena. Nonostante il passato misterioso di Chad e le sue storie che riempiono i tabloid, Summer si sente comunque attratta da lui, bello e dannato e con il viso da angelo vendicatore.
Solo che Chad non è previsto nei suoi piani. Ma nemmeno innamorarsi di lui.
I destini di entrambi sono però legati più di quanto pensino e ora è tutto nelle loro mani: permettere ancora una volta al passato di negargli un futuro o salire al centro del palco, lasciar cadere tutte le maschere e ricordare come si fa ad amare.
The Golden Boy è un romanzo che racconta come un semplice incontro possa cambiare ogni cosa, un imprevisto rivelarsi l’occasione di una vita.

IL MIO PENSIERO:
Ho già accennato all'inizio di questo post che si tratta di un libro semplice, adesso vi spiego cosa intendo. Non aspettatevi colpi di scena incredibili o introspezioni profonde e prolisse, aspettatevi invece di passare qualche ora in modo allegro, con due protagonisti abbastanza stereotipati che pero nel loro complesso sono divertenti e ti fanno evadere dalla realtà quotidiana. Perché diciamocelo, un libro, soprattutto un libro di genere romance, questo deve fare. Avere una buona trama di partenza, e qui c'è, un protagonista maschile che ti fa sognare a occhi aperti (perché col piffero che se invece apri la porta di casa te lo ritrovi davanti), e qui c'è, una protagonista femminile un po' sfigata ma bella e cazzuta, e qui c'è (anche se in alcuni passaggi l'avrei presa a badilate sul naso), e personaggi di contorno divertenti, e qui ci sono anche quelli. Se poi il libro in questione è anche scritto bene, allora siamo a cavallo. In questo caso troviamo qualche piccola sbavatura, un po' di errorini e di refusi, ma nulla che dia fastidio alla lettura.

Il romanzo è ambientato tra New York e Los Angeles, i due poli opposti della settima arte a stelle e strisce. La Est Coast delle luci dei teatri di Broadway e la West Coast hollywoodiana ricca di glamour ed eccessi.

Dunque, parliamo di Chad Hart, il Golden Boy, il Ragazzo d'Oro, l'attore, la star. Colui che fa calare spontaneamente le mutandine a ogni donna che gli passa accanto mentre nasconde il proprio dolore dietro una bellezza disarmante e vari strati di strafottenza che si sviluppa con chili di battute a doppio senso. A volte il ragazzo è un po' ripetitivo (così come l'autrice nel dirci che è bello bello bello in modo assurdo, ma ci sta) però a essere sincera mi è piaciuto. Sarà perché nella mia vita mi è capitato di incontrare persone famose, molto ricche, all'apparenza con il mondo in mano ma che dietro il sipario celavano un dolore potente, sarà perché amo i dialoghi ironici e zeppi di frecciatine, sarà perché il mio io fanciullesco non mi hai del tutto abbandonata, ma Chad ha guadagnato un posticino nel mio cuore. Dal momento in cui la sua strada s'incrocia con quella di Summer, Chad cambia. Capitolo dopo capitolo mette a posto un pezzetto di sé stesso, a volte senza nemmeno rendersene conto. Le dipendenze diventano un lontano ricordo, le donne anche, fino a quando non arriva il momento di affrontare davvero ciò che l'ha segnato in modo indelebile: il dolore. Rischia di ripetere gli errori del passato, rischia di precipitare di nuovo, ma come recita ogni buon romance che si rispetti, ancora una volta lui salva lei tanto quanto lei salva lui.
E parliamo adesso di Summer Davis, aspirante attrice che si porta sulle spalle diversi container pieni di debiti, ecco, con lei a volte ho fatto più fatica. E' una protagonista a tratti fastidiosa. Ha davanti a sé l'opportunità di rimettere a posto la sua vita e quella dei bambini del Centro che tanto le sta a cuore, ma sembra che la sua cocciutaggine abbia la meglio. Ha la chance di vivere l'esperienza più eccitante della sua esistenza con un uomo incredibile e stupendo, ma sembra volerla buttare nell'indifferenziata più per orgoglio che per altro. Fa fatica a leggere tra le righe, a volte mi pare anche un po' ottusa, fino al momento in cui... eh no, mie care, niente spoiler ;-)
Alla fine il suo dolore è il tuo, le sue lacrime le hai versate almeno una volta anche tu, pertanto non puoi non entrare in sintonia con lei...

Torno a ripetere per l'ennesima volta che da un romanzo d'amore non mi aspetto la vita di tutti i giorni, perché altrimenti tanto vale buttare il Kindle, aprire la finestra e sbirciare i vicini, pertanto "The Golden Boy" mi ha divertita. E' un romance leggero che consiglio a chi ama le storie all'apparenza impossibili in cui la protagonista è un po' una Cinderella moderna. 
Infine ho apprezzato le citazioni prese da Pretty Woman e Titanic, messe sempre al momento giusto, così come il finale con "i titoli dei maggiori quotidiani di gossip e entertainment".

Il secondo volume della serie s'intitola "Indelebile" ed è una storia che nulla ha a che fare con i personaggi presenti in "The Golden Boy". Peccato, perché due di loro mi hanno incuriosita in modo particolare. Il primo è Wesley, PR e amico di Chad, l'altro è Brad, l'agente di Chad, tutto d'un pezzo e un po' cinico. Ma siccome la speranza è l'ultima a morire, magari l'autrice mi darà soddisfazione, prima o poi... ;-)

Tirando le somme, ancora non so se leggerò "Indelebile", ma di sicuro alzo il pollice per Chad Hart <3 
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Published on February 21, 2022 08:25

February 19, 2022

Leggo libri romance: la serie Mafia Chronicles di Cora Reilly, ecco perché la amo

Buongiorno accanite lettrici, negli ultimi mesi sono tornata a leggere, parecchio, perciò oggi vi voglio parlare di libri romance e nello specifico di quelli che nel 2021 ho divorato con passione. Sì, nel 2021 (e non per forza pubblicati nel 2021), perché una classifica generale per me sarebbe impossibile. Sono tanti, sono troppi, il podio cambia in continuazione... potete capirmi ;-)

I romanzi di cui desidero parlarvi fanno parte di una serie (non spaventatevi!), la Mafia Chronicles di Cora Reilly . Sto amando follemente questa scrittrice, in grado di trasportarti in mondi paralleli in un misto di dark e romance sapientemente miscelato.

Vi elenco i titoli finora pubblicati in Italia grazie alla Hope Edizioni (una Casa editrice da tenere sempre sott'occhio perché sforna delle chicche deliziose):
- "Legati dall'onore" (Mafia Chronicles vol. 1)
- "Legati dal dovere" (Mafia Chronicles vol. 2)
- "Legati dall'odio" (Mafia Chronicles vol. 3)
{qui si inserisce l'uscita di "Luca Vitiello" (Mafia Chronicles vol. 0,5) ossia il vol. 1 visto attraverso gli occhi di lui}
- "Legati dalla tentazione" (Mafia Chronicles vol. 4)
- "Legati dalla vendetta" (Mafia Chronicles vol. 5)
- "Legati dall'amore" (Mafia Chronicles vol. 6)

RIASSUNTO... Il genere, ovviamente, è il mafia-romance e la storia narra di due famiglie mafiose, quella di New York, con a capo i Vitiello, e quella di Chicago con a capo i Cavallaro, in costante lotta tra loro e sempre al limite di una guerra che farebbe scorrere ancora più sangue, soprattutto se in mezzo ci si mette la Bratva russa. In sostanza, un po' i Montecchi e i Capuleti dei giorni nostri, con più violenza e sesso...
Ogni libro racconta una storia d'amore che in qualche modo lega le due famiglie rivali. I nemici sono dietro l'angolo, le alleanze sottili come un capello, l'onore e la lealtà verso la propria famiglia devono venire sempre prima di tutto. In questa gerarchia mafiosa solo gli uomini contano, le donne sono sacrificabili, anche le proprie figlie, soprattutto se si è un cinico bastardo come Scuderi, Consigliere del capo della mafia di Chicago (ebbene sì, preparatevi, perché troverete momenti davvero delicati, in cui verranno raccontati violenza e soprusi). Non sono libri superficiali, anzi, la Reilly tratteggia un mondo dove davvero tradizioni, dovere e onore sono al primo posto, tra regolamenti di conti, crudeltà a volte gratuita e brutali assassinii. Un mondo dove non c'è spazio per la debolezza e ogni giorno potrebbe essere l'ultimo. Non mancano passione e coinvolgimenti sentimentali, amore e odio, dolore e sacrificio.

Cora Reilly (Facebook)I LIBRI E I LORO PROTAGONISTI
In "Legati dall'onore" ci viene raccontata la storia di Aria, figlia primogenita di Scuderi, e Luca Vitiello, figlio del capo di New York.
In "Legati dal dovere" incontriamo Dante Cavallaro, capo dell'Organizzazione di Chicago, e la sua promessa sposa Valentina.
In "Legati dall'odio" il palcoscenico è per la focosa Gianna, sorella di Aria, e il cinico Matteo, fratello di Luca.
In "Luca Vitiello" ritroviamo il primo libro però questa volta attraverso i freddi occhi del protagonista, e vi assicuro che ne vale la pena, anche se la storia è già nota, attraversarla nella mente di Luca è un viaggio che non si deve rischiare di perdere.
In "Legati dalla tentazione" la protagonista è Liliana Scuderi, la sorella più piccola di Aria, che perde la testa per Romero, un semplice soldato della mafia newyorkese che su di lei non dovrebbe permettersi di posare nemmeno gli occhi, figuriamoci le mani.
In"Legati dalla vendetta" ci trasferiamo a Las Vegas e incontriamo alcuni personaggi che finora erano stati solo accennati. Si parla di Camorra, e i protagonisti sono il "mostro" Growl e la brava ragazza Cara (caduta in disgrazia a causa del tradimento di suo padre).
In "Legati dall'amore" il cerchio si chiude e ritroviamo Aria e Luca, insieme a tutti i personaggi che li hanno accompagnati alla scoperta di cosa significano le parole "amore", "tradimento", "dolore" e "vendetta".

IL MIO PENSIERO
Parto dal principio e inizio dai protagonisti che vivono nella Grande Mela parlandovi di Luca Vitiello. L'ho amato e l'ho odiato. Poi l'ho amato ancora, e non ho più smesso (leggere la sua storia attraverso i suoi occhi è stato un continuo saliscendi sulle montagne russe, un biglietto dorato per una giostra dalla quale non avrei mai voluto staccarmi). Ogni riga che leggevo era un pezzo di lui che riuscivo a immaginare con ancor maggiore nitidezza. Una delle caratteristiche che maggiormente ammiro della Reilly è proprio il suo saper descrivere i personaggi. Li rende "reali" nella loro irrealtà. Te li fa conoscere poco a poco, con i loro pregi e soprattutto difetti. Questa è una cosa che apprezzo molto, perché il protagonista di un libro a mio avviso non deve essere perfetto, deve essere diverso, unico. Luca è animalesco, verso i nemici o i traditori non conosce pietà, tutti lo temono, e ne hanno ragione. La storia con Aria Scuderi inizia proprio sotto questo auspicio. Lei ha paura di lui, conosce solo le storie che lo accompagnano, fatte di uccisioni e violenza. E Luca di certo non si aspetta di innamorarsi. L'amore è una debolezza, lui è il capo, non può avere punti fragili, nessuno deve poterlo colpire, o peggio, sfruttare i suoi sentimenti. Alla loro storia do 5 stelle, mi ha catturata, insieme al mondo che li circonda e che Cora Reilly delinea nei particolari.
Non è da meno Matteo Vitiello, il fratello minore di Luca, con una vera passione per i coltelli. Matteo ha le mani sporche di sangue quasi quanto Luca, ma qualcosa ti dice subito che è meno feroce, più "umano", forse. S'innamora di Gianna Scuderi probabilmente proprio per il carattere ribelle della sorella di Aria, e per lei dimostra fin da subito la stessa possessività che Luca ha per sua moglie. A differenza di Aria, Gianna non è disposta a cedere al suo destino. Lotta contro quel matrimonio che in principio non vuole ( non perché Matteo non le piaccia, ma per il tipo di uomo che è). Vuole scappare da un mondo che la opprime e la spaventa, ci prova, mette in pericolo sé stessa e sua sorella, ma alla fine non ci riesce. Gianna Scuderi è un personaggio che mi ha attratta fin dalla sua prima comparsa, e non mi ha mai delusa. Gianna sfida Matteo fin dal loro primo incontro, e non smette di farlo mai.
Un altro protagonista è poi Dante Cavallaro. Questa volta siamo a Chicago, nel fiore degli anni Dante è ormai vedovo da un po' e in quanto Capo della Famiglia deve prendere un'altra moglie e generare degli eredi. Qui fa il suo ingresso in scena Valentina (già incontrata nel primo libro), anche lei vedova ma di un marito che non aveva davvero amato (ne è riprova il fatto che il matrimonio non era stato nemmeno consumato). Dante è un uomo cui è stato spezzato il cuore dalla dipartita della prima moglie, morta a causa di un cancro, e che non pare avere spazio per nuovi sentimenti. E' freddo, calcolatore, dedito alla Famiglia e sembra privo di ogni emozione. A differenza di Luca e Matteo, Dante non mi ha convinta del tutto, cosa che non ha fatto nemmeno Valentina se paragonata ad Aria e Gianna. Forse il libro dedicato a loro è quello che mi ha colpita meno, anche se l'ho comunque letto con piacere.
Quindi sono arrivati Liliana e Romero, e qui di nuovo boom! A differenza degli altri protagonisti, Romero è un "semplice" soldato della famiglia di New York e questo lo rende inferiore di rango rispetto a Liliana (che ricordiamolo, di cognome fa Scuderi), pertanto un sicuro NON candidato alle sue sottane. In caso contrario potrebbe essere guerra. Ma si sa, l'amore vince su tutto, anche sul buon senso, perciò i due si ficcano in un pasticcio epocale infrangendo le regole non scritte della mafia e amandosi in segreto. Romero è protezione allo stato puro. Per Liliana mette a rischio qualsiasi cosa anche la sua vita, che offre senza il minimo indugio nel momento in cui vengono scoperti da Aria e Luca. Un personaggio che ho davvero apprezzato, un uomo capace di uccidere senza pietà e amare con altrettanta foga.
A questo punto ci trasferiamo temporaneamente a Las Vegas perché le storie dei personaggi che abbiamo conosciuto nei precedenti libri s'intrecciano con quella della Camorra e della famiglia Falcone. Qui incontriamo Cara e Growl. Lei è la figlia del Consigliere della Camorra, lui un figlio bastardo che dalla vita finora ha conosciuto solo disprezzo e rifiuti. E' il sicario più pericoloso in circolazione, "la mano brutale della Camorra", e tutti hanno paura di lui. Quando il padre di Cara commette l'errore di tradire la famiglia Falcone, Cara viene data a Growl. "Gettata ai suoi piedi per ciò che lui incarnava, perché erano sicuri che l’avrebbe spezzata. Growl sarebbe stato la sua punizione, un destino peggiore della morte." Ma così non è. La vita di Cara cambierà drasticamente, ovvio, non ci saranno più balli sfarzosi ad allietare le sue serate né gioielli costosi a ornare il suo corpo, ma i due impareranno a conoscersi nei bassifondi dove vive Growl e dove Cara è costretta a trasferirsi e il loro legame diventerà ogni giorno più forte, grazie anche a Coco e Bandit, che cani da combattimento salvati da Growl e che ora sono i suoi fedeli compagni. Questo quinto volume mi ha davvero toccato il cuore. Ogni capitolo è una scoperta, tra alti e bassi, riflessioni interiori, sangue, passione e adrenalina. Growl è un personaggio complesso e oscuro, con mille sfumature a volte difficili da decifrare, ma estremamente affascinante. Il suo soprannome, Growl appunto, significa "ringhio", ed è chiamato così a causa di una ferita profonda sul collo che ci ha reciso le corde vocali e ha trasformato la sua voce al punto da farla somigliare a un ringhio quasi spaventoso. Cara e Growl saranno l'uno la cura dell'altra.
L'ultimo libro, "Legati dall'amore", è di nuovo dedicato a Luca e Aria. La trama recita così: "Nessuno si aspettava che s’innamorassero. Quando Aria era stata data in sposa a Luca, tutti erano certi che lui l’avrebbe spezzata. Aria temeva il peggio da quell’uomo, noto per essere senza pietà. Eppure, in qualche modo, lei aveva conquistato il suo amore. Amore… una debolezza che un Capo come Luca non avrebbe dovuto permettersi. Quando Aria tradisce Luca, agendo alle sue spalle, si rende conto troppo tardi che potrebbe aver perso ciò per cui, sin dall’inizio, ha lottato così duramente: la fiducia di suo marito, un uomo che mai l’aveva concessa ad alcuno prima. Riuscirà il loro amore a sopravvivere al tradimento, in un mondo dove la sola punizione è la morte?" Vi aspettate qualcosa di già letto? Ebbene vi state sbagliando, e di grosso! Luca è sempre il Capo della famiglia di New York, un uomo capace di uccidere a mani nude, senza rimorsi, che arriva a casa con la camicia sporca del sangue di chi l'ha tradito o ha pensato di intralciare il suo cammino. Uno spietato assassino, ma adesso ha anche una debolezza: sua moglie Aria, la donna di cui non si sarebbe mai aspettato di innamorarsi e che invece ha cambiato il suo mondo. Aria ama Luca in modo incondizionato, nonostante la lista di cadaveri che si porta addosso, nonostante il suo ruolo e ciò che comporta, ma è rimasta anche la ragazza romantica di sempre, piena di buoni sentimenti, soprattutto verso i suoi fratelli. Ha già tradito Luca una volta, per salvaguardare Gianna, e lui l'ha perdonata, ma cosa potrebbe succedere se lo tradisse ancora? E magari senza volerlo lo rendesse anche geloso? Un intreccio di incontri e scontri, con personaggi di New York, Chicago e Las Vegas. Assolutamente da divorare.

C'è ancora un libro di questa serie che spero arrivi presto in Italia, si tratta del settimo volume, titolo in inglese "Bound by the past", protagonisti di nuovo Dante e Valentina e mi auguro che proprio loro, che non mi hanno convinta del tutto, possano rifarsi e regalarmi parecchie emozioni.

Ogni romanzo della Mafia Chronicles è inteso come autoconclusivo, ma io ovviamente consiglio di leggerli tutti seguendo l'uscita proposta dall'autrice, ne vale davvero la pena. Occhio però, le scene di sesso sono sempre molto presenti, così come quelle violente, meglio esserne consapevoli.

Adesso sono in trepidante attesa del libro che racconta la storia di Fabiano Scuderi, il fratellino di Aria, Gianna e Liliana, che nel frattempo è cresciuto, e che dà il via alla serie legata alla Camorra. Il titolo in inglese è "Twisted Loyalties" (The Camorra Chronicles vol. 1). La Hope Edizioni lo porterà in anteprima al Festival del Romance Italiano (13 marzo 2022, Mediolanum Forum) che vedrà tra gli ospiti internazionali proprio Cora Reilly.

Io non vedo l'ora, e voi? Avete già letto la Reilly, oppure vi ho incuriosito con questo post? ;-) 
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Published on February 19, 2022 11:24

February 16, 2022

Craving Saga: quanto è intrigante l'immortalità?

Questa è la storia di Gregorio e Victoria, fratelli dalla nascita, il cui legame è divenuto più intenso dal momento in cui sono stati trasformati, entrando a far parte delle creature immortali, alla fine del XIX secolo, entrando a far parte della stirpe dei Vlasic, in eterno conflitto con la linea di sangue degli Zarevic.

CRAVING (vol. 1):
Dopo decenni spesi a viaggiare, i due fratelli immortali Gregorio e Victoria ritornano in Italia, precisamente a Torino, certi di riprendere con la solita routine che mettono in scena per adattarsi al mondo umano. Vic si iscrive all’università e passa molto tempo con sé stessa. Greg trascorre le notti fuori, altalenando tra noia e lussuria. La rabbia però inizia a minare la sua volubile esistenza, mentre una creatura misteriosa lo attacca, facendolo sentire, per la prima volta, debole. Costretti a ripercorrere i ricordi dolorosi del passato, si renderanno conto di come le loro vite siano destinate a modificarsi, trovandosi davanti a scelte di primaria importanza. Ambedue entreranno in contatto con degli umani, ma se per Gregorio il rischio sarà quello di ricadere in un errore già commesso in passato, per Victoria invece l’incontro con il suo "gemello di sangue" mortale potrebbe rivelarsi fatale. Avranno bisogno di Domiziano, il loro Creatore, dotato di una saggezza antica, e di Federico, migliore amico di Gregorio e doloroso amore passato di Victoria. Entrambi saranno fondamentali per venire a capo di ciò che sta minacciando l’eternità dei due fratelli. Alla resa dei conti, Gregorio e Victoria arriveranno a dover combattere per continuare a esistere e senza volerlo infrangeranno due delle più sacre regole degli immortali: mai rivelare al mondo la tua vera natura senza un valido motivo e senza valutare bene le conseguenze, mai farsi coinvolgere da un umano.

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BLEEDING (vol. 2):
Quando Lorenzo, l’umano gemello di sangue di Victoria, sembra essere scomparso nel nulla, la sua ricerca si trasforma presto in un’impresa rischiosa e intrisa del fascino dell’ignoto. Un viaggio tra Parigi e Londra ricco di scontri, sangue, rabbia, che svelerà potenti nemici legati a vecchi rancori e antichi tradimenti, e porterà a galla una pericolosa verità: nella sparizione di Lorenzo sono coinvolti i vampiri Zarevic, la razza bastarda. Anche in questa nuova avventura, Gregorio e Victoria hanno al loro fianco Domiziano, antico immortale, e Federico, spietato vampiro, migliore amico di Greg e doloroso amore passato di Vic. Sarà in grado di sostenerla, oppure le spezzerà nuovamente il cuore? Mentre Vic cerca di fare ordine nella propria esistenza e ritrovare almeno una goccia del sentimento perduto, Greg affronterà le conseguenze del nuovo amore per un’umana e il proprio passato, venendo a conoscenza di un fatto scioccante: chi è davvero Gabriel, uno dei capi del Collegio degli Anziani Vlasic che governa le leggi degli immortali? Un colpo di scena rimescolerà tutte le carte, perché non è detto che la fine sia per sempre, soprattutto quando si possiede un cuore freddo che ha smesso di battere da secoli.

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#StayVampire #UrbanFantasy #ParanormalRomance

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Published on February 16, 2022 04:31

January 13, 2022

La smania di pubblicare, chi pu�� davvero definirsi scrittore?

Oggi stavo cazzeggiando sui social (eh s��, ogni tanto capita, per quanto mi riguarda troppo spesso di recente, ammetterlo mi costa pure un po') e mi sono imbattuta in questa frase: "pi�� un verso �� scritto con amore pi�� lo stesso sar�� recepito con la medesima intensit��". Mi ha colpita e mi fatto riflettere. Allora mi sono seduta e ho provato a tornare indietro, al giorno in cui ho capito che volevo trasformare le storie che avevo nella testa in pagine da condividere con altre persone.
E mi sono chiesta, l'ho fatto con amore? Credo di s��. L'ho fatto per guadagnare? Immagino di no, perch�� altrimenti a questo punto avrei gi�� lasciato perdere.
Credo che chiunque senta il desiderio di pubblicare una propria opera in principio venga toccato dall'idea di farci anche un bel gruzzoletto, ma tale brama, salvo rari casi, scema in fretta. Sono in pochi quelli che possono dire di vivere scrivendo. Io di sicuro non rientro tra questi.
Sono invece tanti quelli che s'improvvisano "scrittori" (e lo dichiarano prima ancora di aver deciso il titolo del futuro capolavoro letterario), pubblicano un romanzo, magari due, non vendono le migliaia di copie che erano certi di vendere, e allora mollano, spariscono, evaporano. Per�� attenzione, ahim�� in molti casi non prima di aver gettato litri di veleno sugli "altri", quelli che "sono primi in classifica e non si sa il perch��, �� di certo un complotto, altrimenti non si spiega come mai il mio libro stupendo e magnifico scritto in due mesi e con l'editing meticoloso di mio cugggino non rientri nella cinquina dei finalisti ai premi nazionali..." Questi sono gli stessi che magari dopo poco tempo risorgono con uno pseudonimo... ma fatemi il piacere!

Comunque, dicevo, ho sempre fatto fatica a definirmi "scrittrice" con la S maiuscola, perch�� non �� il mio lavoro, non ci pago l'affitto e le vacanze, forse la spesa e qualche bolletta, ma non �� la mia fonte di reddito primaria. Pertanto non mi sento tale. Probabile che ci sia anche una sorta di reverenza nei confronti di chi invece ha pubblicato opere di livello, conosciute in tutto il mondo, veri pezzi d'arte su carta i cui versi dopo anni e anni riecheggiano ancora.
A ogni modo, se mi chiedono "che lavoro fai?" di certo non rispondo "la scrittrice".

Ho la "smania di pubblicare"? No, non credo nemmeno quella. Ho tirato fuori cinque libri in otto anni, direi che i miei tempi non sono da "giro veloce in pista". Scrivo, leggo, rileggo, modifico, cambio, taglio, aggiungo, sposto, verifico... faccio impazzire il mio editor... E poi le ricerche, oddio, ci esco pazza... Okay, fermi, rischio di  divagare, torniamo al concetto iniziale. Ai versi che vengono recepiti dal lettore con la medesima intensit�� d'amore con cui sono stati scritti. E' proprio sempre cos��?

Ecco quindi che la mia riflessione scivola su sentieri impervi. Per quale motivo ho iniziato a scrivere e soprattutto perch�� continuo a farlo? Le sensazioni che provo oggi sono le medesime del mio primo romanzo? Non che ne abbia pubblicati a decine, di certo meno di quelli che ho nella testa. Il tempo, maledetto. Manca sempre. E' troppo poco. Sfugge.

Dopo qualche minuto di occhi a palla e sguardo perso verso l'infinito del mio soffitto, mi sono data questa risposta: ho iniziato a scrivere perch�� mettere nero su bianco le storie che prendono forma nella mia mente mi permette di sperimentare pi�� vite contemporaneamente, la mia e quella immaginifica dei miei personaggi. A loro ho fatto provare emozioni che magari avrei desiderato provare io, li ho fatti amare come auguro a tutti di riuscire ad amare, li ho fatti anche soffrire, ma dalla loro sofferenza sono sempre rinati, magari migliori, pi�� consapevoli, pi�� forti. Sono cresciuta insieme a loro, ho tirato fuori particolari del mio carattere che non conoscevo, li ho aiutati ad andare incontro al lieto fine e nello stesso tempo loro hanno aiutato me a superare i colpi duri, quelli reali, che s'incontrano quotidianamente.

Invece, la risposta che faccio fatica a darmi riguarda il perch�� continuo a scrivere. Forse �� solo un desiderio irrefrenabile, un'aspirazione, una sete... Per�� di una cosa sono certa, continuerei a farlo anche se, per assurdo, l'editoria morisse, se non si potesse pi�� pubblicare, se le piattaforme online sparissero insieme ai milioni e milioni di ebook che popolano il mercato digitale. Io continuerei a scrivere anche se non esistessero pi�� la carta, e insieme a questa libri e librerie. Sarebbe una disgrazia, non avere pi�� libri intendo, per�� io continuerei imperterrita. E anche in quel caso non mi reputerei una scrittrice.
Lo farei per me, per il bisogno che sento di condividere, prima di tutto con me stessa. Perch�� ogni nuova pagina �� un pezzo di Rebel che viene alla luce.

Allora forse �� questa la mia reale motivazione, insieme alla speranza che l'amore con cui scrivo venga colto da chi sceglie di leggermi. Finch�� potr��. Finch�� vorr��. Non �� male, vero?

Ma la domanda che invece non trova risposta resta, e con questa ora vi lascio.

Chi pu�� davvero definirsi scrittore?

#MuchLove

Jo

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Published on January 13, 2022 11:42

La smania di pubblicare, chi può davvero definirsi scrittore?

Oggi stavo cazzeggiando sui social (eh sì, ogni tanto capita, per quanto mi riguarda troppo spesso di recente, ammetterlo mi costa pure un po') e mi sono imbattuta in questa frase: "più un verso è scritto con amore più lo stesso sarà recepito con la medesima intensità". Mi ha colpita e mi fatto riflettere. Allora mi sono seduta e ho provato a tornare indietro, al giorno in cui ho capito che volevo trasformare le storie che avevo nella testa in pagine da condividere con altre persone.
E mi sono chiesta, l'ho fatto con amore? Credo di sì. L'ho fatto per guadagnare? Immagino di no, perché altrimenti a questo punto avrei già lasciato perdere.
Credo che chiunque senta il desiderio di pubblicare una propria opera in principio venga toccato dall'idea di farci anche un bel gruzzoletto, ma tale brama, salvo rari casi, scema in fretta. Sono in pochi quelli che possono dire di vivere scrivendo. Io di sicuro non rientro tra questi.
Sono invece tanti quelli che s'improvvisano "scrittori" (e lo dichiarano prima ancora di aver deciso il titolo del futuro capolavoro letterario), pubblicano un romanzo, magari due, non vendono le migliaia di copie che erano certi di vendere, e allora mollano, spariscono, evaporano. Però attenzione, ahimè in molti casi non prima di aver gettato litri di veleno sugli "altri", quelli che "sono primi in classifica e non si sa il perché, è di certo un complotto, altrimenti non si spiega come mai il mio libro stupendo e magnifico scritto in due mesi e con l'editing meticoloso di mio cugggino non rientri nella cinquina dei finalisti ai premi nazionali..." Questi sono gli stessi che magari dopo poco tempo risorgono con uno pseudonimo... ma fatemi il piacere!

Comunque, dicevo, ho sempre fatto fatica a definirmi "scrittrice" con la S maiuscola, perché non è il mio lavoro, non ci pago l'affitto e le vacanze, forse la spesa e qualche bolletta, ma non è la mia fonte di reddito primaria. Pertanto non mi sento tale. Probabile che ci sia anche una sorta di reverenza nei confronti di chi invece ha pubblicato opere di livello, conosciute in tutto il mondo, veri pezzi d'arte su carta i cui versi dopo anni e anni riecheggiano ancora.
A ogni modo, se mi chiedono "che lavoro fai?" di certo non rispondo "la scrittrice".

Ho la "smania di pubblicare"? No, non credo nemmeno quella. Ho tirato fuori cinque libri in otto anni, direi che i miei tempi non sono da "giro veloce in pista". Scrivo, leggo, rileggo, modifico, cambio, taglio, aggiungo, sposto, verifico... faccio impazzire il mio editor... E poi le ricerche, oddio, ci esco pazza... Okay, fermi, rischio di  divagare, torniamo al concetto iniziale. Ai versi che vengono recepiti dal lettore con la medesima intensità d'amore con cui sono stati scritti. E' proprio sempre così?

Ecco quindi che la mia riflessione scivola su sentieri impervi. Per quale motivo ho iniziato a scrivere e soprattutto perché continuo a farlo? Le sensazioni che provo oggi sono le medesime del mio primo romanzo? Non che ne abbia pubblicati a decine, di certo meno di quelli che ho nella testa. Il tempo, maledetto. Manca sempre. E' troppo poco. Sfugge.

Dopo qualche minuto di occhi a palla e sguardo perso verso l'infinito del mio soffitto, mi sono data questa risposta: ho iniziato a scrivere perché mettere nero su bianco le storie che prendono forma nella mia mente mi permette di sperimentare più vite contemporaneamente, la mia e quella immaginifica dei miei personaggi. A loro ho fatto provare emozioni che magari avrei desiderato provare io, li ho fatti amare come auguro a tutti di riuscire ad amare, li ho fatti anche soffrire, ma dalla loro sofferenza sono sempre rinati, magari migliori, più consapevoli, più forti. Sono cresciuta insieme a loro, ho tirato fuori particolari del mio carattere che non conoscevo, li ho aiutati ad andare incontro al lieto fine e nello stesso tempo loro hanno aiutato me a superare i colpi duri, quelli reali, che s'incontrano quotidianamente.

Invece, la risposta che faccio fatica a darmi riguarda il perché continuo a scrivere. Forse è solo un desiderio irrefrenabile, un'aspirazione, una sete... Però di una cosa sono certa, continuerei a farlo anche se, per assurdo, l'editoria morisse, se non si potesse più pubblicare, se le piattaforme online sparissero insieme ai milioni e milioni di ebook che popolano il mercato digitale. Io continuerei a scrivere anche se non esistessero più la carta, e insieme a questa libri e librerie. Sarebbe una disgrazia, non avere più libri intendo, però io continuerei imperterrita. E anche in quel caso non mi reputerei una scrittrice.
Lo farei per me, per il bisogno che sento di condividere, prima di tutto con me stessa. Perché ogni nuova pagina è un pezzo di Rebel che viene alla luce.

Allora forse è questa la mia reale motivazione, insieme alla speranza che l'amore con cui scrivo venga colto da chi sceglie di leggermi. Finché potrà. Finché vorrà. Non è male, vero?

Ma la domanda che invece non trova risposta resta, e con questa ora vi lascio.

Chi può davvero definirsi scrittore?

#MuchLove

Jo

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Published on January 13, 2022 11:42

December 18, 2021

"�� pericoloso. Lo so io, lo sa lei" nuovo ESTRATTO "RunAway"

In questo momento vorrei fare un sacco di cose e nessuna denoterebbe intelligenza. Ho ben chiaro che tipo di persona sia Leia, so cosa posso e soprattutto cosa non posso darle. Le farei del male, forse lo farei a entrambi, pertanto devo mettere una notevole quantit�� di centimetri tra me e quel corpo che invoca di essere toccato.
Invece lei si gira senza preavviso e le sue pupille catturano le mie. Dovrei fare un passo indietro, ma le mie gambe traditrici ne fanno uno avanti. Lei dovrebbe abbassare il viso, anzich�� alzarlo un poco come sta facendo, quel tanto che basta per avere le sue labbra a mezzo secondo dalle mie e mandare in cortocircuito i due neuroni strafatti che ho nel cervello. Siamo troppo vicini.
La sua mano �� ancora nella mia e mi accorgo che le sto accarezzando piano il pollice, dovrei smetterla ma non ci riesco.
I nostri occhi stanno dicendo tutto ci�� che il silenzio mantiene nell���ombra.
�� pericoloso.
Lo so io, lo sa lei.
Dovrebbe allontanarsi, le ho gi�� mostrato che razza di bastardo posso essere. La bionda al locale era un avvertimento ben poco velato. Dovrebbe scappare da me, invece si lecca il labbro inferiore. Maledizione! Comincia a fare davvero caldo, e Leia mi sta guardando in un modo che��� 
Fermi tutti!
Ho le allucinazioni oppure la ragazza pi�� sexy e morigerata che io abbia mai incontrato mi ha appena lanciato lo sguardo? Avete presente, s��? Quello sguardo. Che non lascia margini d���interpretazione.
Oh cazzo, non sono un monaco, bambina, non sperare che sia io a fare la cosa giusta, penso, augurandomi stupidamente che lei possa immaginare le parole che non ho le palle di pronunciare a voce alta.
E poi tutto precipita.-----���� "RunAway"����

#estratto #romanticsuspence #romance #kindleunlimited

AUTOCONCLUSIVO - ebook ��� anche per KU ��� e cartaceo

LINK e TRAMA: https://www.amazon.it/dp/B09K5LJ17M
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Published on December 18, 2021 06:20

"È pericoloso. Lo so io, lo sa lei" nuovo ESTRATTO "RunAway"

In questo momento vorrei fare un sacco di cose e nessuna denoterebbe intelligenza. Ho ben chiaro che tipo di persona sia Leia, so cosa posso e soprattutto cosa non posso darle. Le farei del male, forse lo farei a entrambi, pertanto devo mettere una notevole quantità di centimetri tra me e quel corpo che invoca di essere toccato.
Invece lei si gira senza preavviso e le sue pupille catturano le mie. Dovrei fare un passo indietro, ma le mie gambe traditrici ne fanno uno avanti. Lei dovrebbe abbassare il viso, anziché alzarlo un poco come sta facendo, quel tanto che basta per avere le sue labbra a mezzo secondo dalle mie e mandare in cortocircuito i due neuroni strafatti che ho nel cervello. Siamo troppo vicini.
La sua mano è ancora nella mia e mi accorgo che le sto accarezzando piano il pollice, dovrei smetterla ma non ci riesco.
I nostri occhi stanno dicendo tutto ciò che il silenzio mantiene nell’ombra.
È pericoloso.
Lo so io, lo sa lei.
Dovrebbe allontanarsi, le ho già mostrato che razza di bastardo posso essere. La bionda al locale era un avvertimento ben poco velato. Dovrebbe scappare da me, invece si lecca il labbro inferiore. Maledizione! Comincia a fare davvero caldo, e Leia mi sta guardando in un modo che… 
Fermi tutti!
Ho le allucinazioni oppure la ragazza più sexy e morigerata che io abbia mai incontrato mi ha appena lanciato lo sguardo? Avete presente, sì? Quello sguardo. Che non lascia margini d’interpretazione.
Oh cazzo, non sono un monaco, bambina, non sperare che sia io a fare la cosa giusta, penso, augurandomi stupidamente che lei possa immaginare le parole che non ho le palle di pronunciare a voce alta.
E poi tutto precipita.-----🔥 "RunAway"🔥

#estratto #romanticsuspence #romance #kindleunlimited

AUTOCONCLUSIVO - ebook – anche per KU – e cartaceo

LINK e TRAMA: https://www.amazon.it/dp/B09K5LJ17M
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Published on December 18, 2021 06:20

December 12, 2021

"Un effimero e temporaneo appagamento" nuovo ESTRATTO "RunAway"

«Ehi, finisco la serata altrove» esordisco appena raggiungo il tavolo dei miei amici.
«Che modo grazioso per dire che vai a farti una trombata» mi canzona Miles.
Butto giù uno shot che era abbandonato solo soletto sul tavolo, poi batto pugno contro pugno con Matty in segno di saluto.
«Stronzo, era di Leia quello shot» dice Cristal dandomi un buffetto sulla mano.
In quel momento mi rendo conto che Leia non è con loro. Mi guardo attorno, vorrei non averlo fatto.
La trovo ancora in pista e sta ballando con Theo. Okay, niente di equivoco, nessun movimento sensuale o robe del genere, però solo vederla sorridere a uno dei ragazzi più scopabili di Sedona mi fa salire il sangue al cervello.
“Che cazzo mi succede? Non posso reagire come un ragazzino a cui stanno cercando di rubare la merenda… Prima di tutto perché quella merenda io la sto rifiutando. Insomma, lei non è niente, niente”, penso, mentre mi mordo il labbro con rabbia.
C’è la remota possibilità che i miei pensieri, anche se non espressi, siano evidenti sulla mia faccia, perché Cristal fa finta di tossire e tra i denti dice: «coglione.»
Io le mostro il medio, lei mi sorride innocente.
La giornata è stata già abbastanza intensa, alzo gli occhi al cielo e mi dirigo verso l’uscita.
Evito di salutare Leia perché… be’, perché sono un coglione, ma non è il caso che Cristal, o chiunque altro, abbia ulteriori conferme a riguardo.
Circa venti minuti più tardi sono in camera di Tiffany.
Non ricordo la strada, so solo che ho guidato la moto un po’ ubriaco, cosa che di solito evito di fare, ma dopo un breve ragionamento con me stesso sono arrivato alla conclusione che, in una situazione come questa, essere autonomo è la soluzione migliore.
Mezzo di locomozione uguale rapida sveltina e rientro alla base senza intoppi.
Tiffany si sta già dando da fare, smaltire la mia piccola sbornia tra le sue cosce non sarà un problema.
Ed è esattamente così che finisce la mia serata, con due preservativi in meno nel portafoglio, un effimero e temporaneo appagamento, il desiderio di una lunga doccia e la consapevolezza che domani sarà Leia la prima persona cui vorrò mandare un messaggio.
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🔥 "RunAway"🔥 
#estratto #romanticsuspence #romance #kindleunlimited
AUTOCONCLUSIVO - ebook – anche per KU – e cartaceo
LINK e TRAMA: https://www.amazon.it/dp/B09K5LJ17M
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Published on December 12, 2021 04:52

ANNE RICE, autrice iconica, si �� spenta a 80 anni

Foto presa dal web - LINK AdnKronos
ANNE RICE si �� spenta a 80 anni.
La Regina delle Tenebre, l'autrice da oltre 100 milioni di copie che ha contribuito al successo del genere fantasy horror grazie soprattutto alle sue Cronache dei Vampiri e alla creazione del personaggio di Lestat de Lioncourt, poche ore fa ha lasciato questo mondo a cause delle complicazioni derivate da un ictus. Riposer�� nel cimitero di New Orleans, la sua citt�� natale e luogo che ha fatto da sfondo ai suoi romanzi pi�� famosi, tra cui l'iconico "Intervista col vampiro". E' stata una scrittrice di culto della narrativa paranormale ed �� grazie ai suoi romanzi che mi sono innamorata degli immortali.

Buon viaggio, Queen Anne
#rip #AnneRice #CronacheDeiVampiri
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Published on December 12, 2021 03:49