Gilles Clément
Born
France
Genre
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Fundamentals of Space Medicine
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published
2005
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14 editions
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Je chemine avec Gilles Clément
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L'histoire lue - Alma et le veilleur de nuit
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Neuroscience in Space
by
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published
2008
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7 editions
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Artificial Gravity (Space Technology Library, 20)
by
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published
2006
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13 editions
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Gilles Clement, Philippe Rahm: Environ(ne)Ment: Manieres D'Agir Pour Demain = Approaches for Tomorrow
by
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published
2008
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Fundamentals of Space Biology: Research on Cells, Animals, and Plants in Space
by
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published
2006
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8 editions
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Leendert Blok: Silent Beauties: Color Photographs from the 1920s
by
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published
2015
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4 editions
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L'effaceur
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Paulilles - l'avenir d'une mémoire
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“Niente mi costringe a fare il giro del mondo. Tutto mi spinge: la disponibilità, il desiderio di andare dove nulla mi attende, dove nessuno dice di andare. E poi c'è la ragione più importante, quella che riesco a formulare solo in seguito: non basta avere un indirizzo, occorre sapere dove si abita. Solo il viaggio apre le porte di una casa di cui si credeva di avere le chiavi. Questo lo si sa al ritorno, dopo aver visto come fanno gli altri, laggiù a testa in giù, come aprono e chiudono le loro porte, come si rivolgono al popolo animale e al vento. Qual è il loro giardino.”
― Ho costruito una casa da giardiniere
― Ho costruito una casa da giardiniere
“Tuttavia c'è un bel mucchio di cose che sfugge alla sorveglianza dello Stato e all'avidità dei mercanti: il polline, gli insetti, le sementi, le specie libere non ancora brevettate dai rapaci del mercato, e sottoposte alle imprevedibili meccaniche dell'amalgama planetario, si dividono e si uniscono in funzione dei loro appetiti o semplicemente delle loro capacità di resistere al clima, alle condizioni biotiche dell'ambiente. Vanno e vengono, appaiono e scompaiono, dipendono dalla qualità necessaria dei sostrati in cui si sviluppano: l'acqua, l'aria, il suolo.
In un raccoglitore dalla costola verde, segnalo le apparizioni e le scomparse. Pur senza effettuare precisi conteggi, annoto le proporzioni, mutevoli da un anno all'altro. Censisco la diversità entomologica, considerando gli insetti come il mezzo più semplice per comprendere la catena delle predazioni, la collettività che più raffinatamente può fungere da bio-indicatore di un ambiente, la più vasta riserva di ausiliari del giardiniere, la più evidente porta d'accesso al giadino planetario. Sì, sono un guardiano. Custodisco il residuo fuori mercato della vita sulla terra, ciò che le istituzioni eliminano, per ignoranza e pigrizia, dai libri scolastici e, per fortuna, dai contratti d'assicurazione. Custodisco ciò che le istituzioni lasciano galleggiare in un abissale vuoto giuridico, salvo decidere, con un soprassalto di coscienza, di farne una riserva naturale, un museo della vita, una tomba.”
― Ho costruito una casa da giardiniere
In un raccoglitore dalla costola verde, segnalo le apparizioni e le scomparse. Pur senza effettuare precisi conteggi, annoto le proporzioni, mutevoli da un anno all'altro. Censisco la diversità entomologica, considerando gli insetti come il mezzo più semplice per comprendere la catena delle predazioni, la collettività che più raffinatamente può fungere da bio-indicatore di un ambiente, la più vasta riserva di ausiliari del giardiniere, la più evidente porta d'accesso al giadino planetario. Sì, sono un guardiano. Custodisco il residuo fuori mercato della vita sulla terra, ciò che le istituzioni eliminano, per ignoranza e pigrizia, dai libri scolastici e, per fortuna, dai contratti d'assicurazione. Custodisco ciò che le istituzioni lasciano galleggiare in un abissale vuoto giuridico, salvo decidere, con un soprassalto di coscienza, di farne una riserva naturale, un museo della vita, una tomba.”
― Ho costruito una casa da giardiniere
“Il paesaggista-artista-gardiniere del giorno d'oggi, ecologista implicito, deve quindi dotarsi di due strumenti ineffabili: il non-recinto e il tempo dilatato.
Grazie a questi strumenti, dovrebbe essere in grado di seminare sul pianeta le sue azioni molteplici, atomizzate, piene di vite diffuse, e quindi di colori, alla maniera di un impressionista planetario la cui tela altro non sia che la pelle della Terra.”
― L'alternativa ambiente
Grazie a questi strumenti, dovrebbe essere in grado di seminare sul pianeta le sue azioni molteplici, atomizzate, piene di vite diffuse, e quindi di colori, alla maniera di un impressionista planetario la cui tela altro non sia che la pelle della Terra.”
― L'alternativa ambiente
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