Cesario Picca's Blog

September 5, 2024

La 10 in 10 di Orta

La 10 maratone in 10 giorni sul lago di Orta in provincia di Novara è un’imperdibile esperienza podistica

La 10 maratone in 10 giorni di Orta esperienza da non perdereLa 10 maratone in 10 giorni di Orta rappresenta a mio avviso la più bella esperienza umana e podistica da me vissuta fino a questo momento. Correre la 10 maratone in 10 giorni nella splendida cornice del Lago d’Orta in provincia di Novara è un’occasione che nessun podista dovrebbe perdersi. Sono varie le ragioni per cui un maratoneta dovrebbe cimentarsi con questa manifestazione organizzata magistralmente dal Club Super Marathon Italia che ha nel suo presidente Paolo Gino e nei suoi validissimi collaboratori il proprio valore aggiunto.

Innanzitutto, l’opportunità di misurarsi con se stessi correndo non una bensì dieci prove regine consecutivamente. E cimentarsi con questa prova davvero impegnativa in una location quasi magica come il lago d’Orta facilita di parecchio. Come ha detto una volta lo scrittore Fabrizio Caramagna “esistono luoghi che respiri e senti tuoi”. Proprio “come quelle persone che, anche se non hai mai incontrato, conosci da sempre”. E, infatti, la possibilità di correre lì e in compagnia di persone che ti fanno sentire in famiglia vale, come direbbe qualcuno, il prezzo del biglietto.Ho corso la 10 in 10 di Orta due volte e non vedo l’ora di ripetermi. Perché, parafrasando Platone, “non vi è nulla di male nel ripetere una buona cosa”. Mentre disputavo una delle dieci maratone, il presidente Paolo Gino mi ha chiesto se ne era valsa la pena lasciare il mio Salento per andare a correre sul lago d’Orta in pieno agosto. Non ho avuto dubbi nel rispondergli che per correre la 10 in 10 sul lago d’Orta vale la pena lasciare persino il Salento per una dozzina di giorni nel cuore dell’estate. Ne vale la pena, appunto, per la bellezza dei luoghi e per la bellezza delle persone che vi si incontrano.A questa manifestazione, poi, ci sono parecchie cose che mi legano. Innanzitutto, nel 2023 sono stato il primo podista leccese a correre la 10 maratone in 10 giorni. Non c’è alcuna civetteria da parte mia, ma solo l’orgoglio di poter dire fieramente che Lecce c’è. Che poi la Capitale del Barocco sia o meno ben rappresentata dal sottoscritto è un’altra questione. Sicuramente nel Leccese ci sono corridori più forti e più dotati di me, che possono senza dubbio fare meglio. E quest’anno – con addosso i colori della mia società, Atletica Taviano 97 – mi sono ripetuto bissando la stupenda e impegnativa manifestazione che il Club Super Marathon Italia organizza da dieci anni.Quest’anno, poi, il sapore della riuscita è stato ancora più inebriante perché ho raggiunto e superato il traguardo delle 100 maratone e ultra maratone disputate finora. E il Club ha dato il meglio di sé per farmi festeggiare questo evento. Perché nelle occasioni importanti la famiglia non può certamente mancare.Solitamente non è facile compiere un’impresa. Ma spesso è ancora più difficile ripetersi. La prima volta la fortuna del principiante può starci, ma la seconda ci vuole per forza qualcosa in più. Non fosse altro che la messa in campo della enorme esperienza accumulata la volta precedente. Come diceva l’allenatore americano di basket, John Wooden, “Per vincere ci vuole talento, per ripetere la cosa ci vuole carattere”.Anche nel 2024, nel pieno caldo agostano (dal 3 al 12), mi sono voluto misurare con me stesso correndo la 10 in 10 di Orta e pure stavolta ce l’ho fatta. Ringrazio tutti coloro, e sono stati tanti, che mi sono stati vicini nei momenti in cui ho preso questa decisione assolutamente non a cuor leggero proprio per la difficoltà che un tale impegno indubbiamente comporta e per la relativa tensione che crea. Perché in 42 km e 195 metri può accadere di tutto e costringerti mestamente alla resa. Se poi moltiplichi quel numero magico per 10 diventa tutto ancora più dannatamente complicato. E vedere tanti amici costretti alla resa durante la manifestazione del 2023 – tra ritiri, ricoveri e controlli medici urgenti – ha reso tutto ancora più dannatamente complicato. È vero che la vita ti pone di fronte a sfide ben più difficili. Ma chi come me adora correre le maratone – ma credo che valga per tutti in ogni ambito – può comprendere che una sfida non portata a termine crea un turbamento d’animo con il quale è meglio non cimentarsi.E mentre mi godo il successo appena portato a casa penso già alla prossima edizione facendomi forza con il famoso detto che non c’è due senza tre.

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Published on September 05, 2024 11:27

April 26, 2022

Libri da regalare

Libri da regalare agli amanti del mistero? Vai sul sicuro con i romanzi gialli del cronista salentino Saru Santacroce

Libri da regalare agli amanti del mistero e non soloSe sei alla ricerca di libri da regalare agli amanti di mistero e suspense, prova anche tu i romanzi gialli del cronista salentino Saru Santacroce! E avrai la certezza di aver fatto una scelta gradita a tutti coloro che non possono fare a meno di enigmi e tensione quando leggono un libro. Ma ricorda, con i gialli di Saru Santacroce hai la consapevolezza di fare un buon regalo anche a chi è semplicemente alla ricerca delle buone letture. Perché con le sue storie misteriose e accattivanti, il cronista salentino è bravo a tuffare il lettore in un viaggio sensoriale che va ben al di là del racconto.

Nei gialli di Saru Santacroce non c’è solo la descrizione invitante di un piatto che ti regala l’emozione di sentirne il profumo e di gustarne il sapore. E il racconto di una scena sensuale non ti dà la spiacevole sensazione di essere un guardone. Ma ti offre l’opportunità di sentirti protagonista vivendone le estasianti sensazioni che l’atto regala. Così come l’azione ti coinvolge catapultandoti al centro della storia.Nei gialli del cronista salentino non c’è solo la fantasia, ma la vita reale che con essa si interseca magistralmente. Perché spesso è proprio la realtà che ispira l’immaginazione e non il contrario. E al centro dei gialli di Saru Santacroce di storie vere ce ne sono davvero molte.Con Saru Santacroce non hai solo libri da regalare. Ci sono anche scene di vita vissuta, fatti di cronaca, storie vere, spezzoni di vita quotidiana, riflessioni e punti di vista, spesso alternativi, che si intersecano con la fantasia. E formano un amalgama che regala emozioni che qualsiasi lettore ha piacere di trovare tra le pagine di un libro.Coraggio, allora. Cosa aspetti? Approfitta dell’occasione e leggi anche tu uno dei gialli della serie del cronista salentino Saru Santacroce. Grazie al cronista salentino hai tante storie avvincenti da leggere, tanti libri da regalare e parecchie emozioni da vivere e offrire.E dopo averle lette, torna a raccontarci il tuo punto di vista. Resta in contatto con noi. Dicci cosa ti è piaciuto del cronista salentino o cosa ti ha colpito maggiormente. E i tuoi pensieri pubblicali sullo store dal quale hai preso i gialli. In tal modo farai partecipi anche tanti altri lettori che come te sono alla ricerca di belle storie da conoscere e condividere. APPROFONDISCI ACQUISTA

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Published on April 26, 2022 09:56

March 28, 2022

Come pubblicare un libro

Come pubblicare un libro: la guida che spiega come realizzare un buon prodotto senza spendere una fortuna

Come pubblicare un libro: guida per una scelta consapevoleMessa nero su bianco, quell’idea che ti frullava per la testa da tanto tempo comincia ad assumere contorni davvero interessanti. Giunto a questo punto, ti manca solo una buona guida che ti spieghi come pubblicare un libro. E che ti fornisca le necessarie linee guida per realizzare un buon prodotto senza spendere una fortuna. Ma, soprattutto, senza finire nelle fauci di chi è pronto ad approfittare della comprensibile aspirazione di un autore di dare i natali alla propria creatura.

Editore tradizionale o selfpublishingCome pubblicare un libro: guida per una scelta consapevoleLa prima cosa da fare è scegliere la strada da percorrere per giungere alla pubblicazione del tuo libro. Solitamente le idee non sono sempre chiare e ci vuole ponderazione per fare la scelta giusta. C’è chi sostiene che l’unico modo per pubblicare un libro sia trovare un editore tradizionale.In realtà, un’altra ottima strada per dare i natali alla propria creatura letteraria è quella del selfpublishing. C’è chi la considera un’opzione di serie B, ma i numeri e i fatti smentiscono questa narrazione.Come hanno avuto modo di appurare in tanti, non basta avere un editore alle spalle per fare di un libro un capolavoro. O meglio. Se quell’editore è tra i cinque o sei più importanti e ha deciso di investire sulla tua opera, diciamo che ci sono buone opportunità di fare bene. Se, al contrario, parliamo di una realtà piccola sei addirittura su un gradino inferiore rispetto a chi ha scelto l’autopubblicazione.Solitamente un piccolo editore non dispone delle risorse necessarie per pubblicizzare la tua opera e spesso non organizza neppure una presentazione. Pertanto, sarai tu a dover investire in pubblicità. E i frutti del tuo lavoro andranno a lui e non a te che, al massimo, potrai contare su una percentuale che difficilmente supera il 10% (quando va bene) del prezzo di copertina.Piccoli editoriIn oltre dieci anni che opero in questo mondo, mi sono imbattuto in editori o presunti tali che non avevano neppure il distributore anche se sostenevano il contrario. Ciò significa che il libro non arriva sugli scaffali delle librerie fisiche come pensa chi va alla ricerca spasmodica di un editore tradizionale.Questi editori sono talmente piccoli che hanno l’ufficio in casa. E come distribuzione percorrono le medesime vie di chi pubblica il proprio libro in sulfpublishing. Solo che in quest’ultimo caso l’autore è proprietario della propria opera, la gestisce come meglio crede e ottiene un guadagno di gran lunga superiore.Ricordo, a tal proposito che Joanne K. Rowling, la mamma di Harry Potter, ha cominciato la sua scalata verso il successo proprio autopubblicando il suo primo libro. E sono tanti gli autori famosi che hanno deciso di abbandonare gli editori tradizionali per il selfpublishing.I passaggi che portano alla pubblicazione

I passaggi descritti di seguito dipendono dalla strada che si è deciso di intraprendere. Se si sceglie di pubblicare il libro con un editore tradizionale, sarà lui a occuparsi di editing, impaginazione e copertina. In caso contrario tocca all’autore che è di fatto imprenditore di se stesso. Non è da tutti fare questa scelta così come mi ripetono spesso coloro che mi scrivono e mi chiedono pareri. Per esempio, c’è chi non ha soldi da investire e ha una scelta obbligata. E c’è chi è convinto che una casa editrice, qualunque essa sia, sia la soluzione a tutti i suoi problemi o aspirazioni. Salvo rendersi conto, e non ci vuole molto tempo, della mancata bontà della sua scelta. Perché, in base alla mia esperienza, molto spesso il piccolo editore nulla fa di ciò che dovrebbe o quantomeno non investe le risorse necessarie per confezionare un buon prodotto di qualità.

Editing, impaginazione e copertinaCome pubblicare un libro: guida per una scelta consapevoleLa prima casella da spuntare quando si decide di pubblicare un libro è quella relativa all’editor. Ogni testo, anche il potenziale capolavoro, necessita di un attento lavoro di rivisitazione o editing. Pertanto, serve una persona capace di dare un valore aggiunto al testo. Sarebbe decisamente riduttivo pensare che il lavoro dell’editor consista solo nel correggere qualche errore o nel mettere a posto la consecutio temporum. E, comunque, da quello che si legge in giro, sarebbe già un buon risultato.In realtà, il ruolo di un editor sta nello scovare eventuali bug nella storia. Segnalare i punti poco chiari e/o indicare dove c’è ancora da lavorare per sviluppare meglio la trama o dove sarebbe più opportuno tagliare per non appesantirla. A seconda della lunghezza del testo, ci vuole tempo per fare un lavoro certosino. Pertanto, è opportuno partire per tempo.Il secondo step è la copertina. Non c’è bisogno di ricordare le tante tesi in merito perché basta la ragione. La prima cosa che un lettore nota di un libro è proprio la cover. Se questa attira la sua attenzione ci sono buone probabilità che si legga la sinossi e che poi lo acquisti. Anche in questo caso, il consiglio è non fare le cose in maniera avventata. Scegliere un bravo grafico, senza necessariamente spendere cifre folli, si può.Infine, l’ultimo passaggio prima della pubblicazione, è l’impaginazione sia del formato ebook che del cartaceo. Ci sono persone capaci e diligenti che fanno lavori davvero eccelsi senza chiedere la luna. Non è un aspetto da trascurare perché anche l’occhio del lettore pretende la sua parte. Se la storia è avvincente ma ci sono errori di impaginazione che rovinano la lettura, ne risentono anche il giudizio complessivo e la qualità dell’opera.Conclusioni: come pubblicare un libroSolitamente, i grandi editori si occupano dei tre aspetti di cui ho parlato nel paragrafo precedente lasciando all’autore solo l’incombenza di scrivere. Ma la fortuna di avere al proprio fianco un editore di tale portata appartiene davvero a pochi e spesso raccomandati eletti. Se si sceglie un piccolo editore c’è il rischio che questi tre passaggi non vengano fatti come si deve e ciò che si legge ne è la prova. Da qui l’esigenza di ponderare bene ogni aspetto prima di prendere una decisione su come pubblicare un libro.

Di questo argomento ho già abbondantemente parlato in numerosi articoli che puoi trovare di seguito. Se hai bisogno di confrontarti o di suggerimenti, non esitare a contattarmi:

Selfpublishing e editori a pagamento (EAP)SelfpublishingLibri in selfpublishingCome pubblicare libri in selfpublishingPubblicare in selfpublishingSelfpublishing e editoria tradizionale

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Published on March 28, 2022 09:42

March 19, 2022

Serial killer a Napoli

Un sanguinario serial killer si aggira per Napoli nel giallo L’ottavo giorno del cronista salentino Saru Santacroce

Un serial killer a Napoli nel giallo L'ottavo giorno Un sanguinario serial killer si aggira per Napoli nel giallo L’ottavo giorno del cronista salentino Saru Santacroce. Nessuno può sentirsi al sicuro finché l’assassino non verrà catturato dalla squadra mobile del capoluogo campano. Nella fase iniziale le indagini della polizia non danno alcun indizio utile alla cattura di questo serial killer che con i suoi crimini efferati comincia a seminare il panico a Napoli. E non è facile mettere in allarme una città da sempre abituata ad andare a braccetto con i guai.

Ma stavolta c’è qualcosa di più preoccupante. Non si tratta di fare i conti con la Camorra che ha un volto e un suo modus operandi. Adesso c’è qualcuno che uccide persone di specchiata moralità che non hanno niente in comune tra loro. Ma ciò che più fa paura è la sua crudeltà.Questo serial killer che sta seminando il panico a Napoli strappa il cuore alle sue vittime. Davvero un grosso grattacapo per la neo dirigente della squadra mobile Maria Cota che da poco è giunta all’ombra del Vesuvio dopo aver lavorato per molti anni in Calabria. E al suo fianco c’è la compagna di vita e di lavoro, Carla De Paolis, anche lei trasferita a Napoli per ricoprire il ruolo di procuratore aggiunto.A ridosso di Natale, mentre si appresta a vivere un periodo di normalità dopo il covid e il lockdown, la città si scopre vulnerabile. Quei sei cadavere senza cuore di persone assolutamente perbene lasciati in varie parti di Napoli nel giro di pochi giorni destano parecchio allarme. Maria Cota, però, è un mastino e non si lascia abbattere dagli eventi. Un piccolo indizio le accende una lampadina che le permette di fare luce sul caso.Ma sbrogliare la matassa non è facile perché è intrecciata pericolosamente con altri eventi sanguinosi del passato che emergono nel presente con tutto il loro carico di dolore e morte. Un groviglio di abusi ai danni di minori che mette in subbuglio l’animo di chi viene chiamato a indagare per risolvere un caso davvero complicato.alla fine emerge una sorta di macabro rito che questo serial killer segue mentre si aggira per Napoli a caccia della prossima vittima. Un rito che nel delirio della sua mente fortemente malata può portare alla salvezza dell’umanità. Le strade di Maria Cota e Carla De Paolis si intrecciano con quella del cronista salentino Saru Santacroce.Anche Saru si è trasferito nel capoluogo campano per inseguire l’amore ed è molto contento di vivere in una città abituata a sorridere sempre e a dare un certo ordine nel caos che la contraddistingue. Per l’ennesima volta, Saru si lascia andare e finisce nella mischia seguendo il caso per conto di un’agenzia di stampa e rendendosi protagonista di uno scoop davvero pesante e squassante come è nel suo stile. Ma c’è anche qualcos’altro che cambia la vita al cronista e alle sue amiche Maria e Carla.Se sei curioso di scoprire di cosa si tratta, approfitta dell’occasione e leggi questo giallo ambientato a Napoli dove si aggira un pericoloso serial killer. E dopo averlo letto torna a raccontarci cosa ne pensi, magari lasciando una recensione anche sullo store dal quale l’hai acquistato. Per noi è sempre un piacere conoscere la tua opinione. ACQUISTA

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Published on March 19, 2022 11:58

February 2, 2022

Libri gialli e cibo

Libri gialli e cibo è un connubio che cattura il lettore come nei gialli del cronista salentino Saru Santacroce

Libri gialli e cibo è un connubio che cattura il lettoreC’è da sempre un forte connubio tra i libri gialli e il cibo. Un legame speciale tra suspense, mistero e buona tavola che ha la forza di catturare il lettore. Una sorta di magistrale connivenza – dato che parliamo di gialli ci sta – che certe volte racconta molto dei personaggi che caratterizzano le storie. Del resto, è ormai noto a tutti il fatto che mangiare non sia solo un istinto di sopravvivenza e non sia alimentato solo dal soddisfacimento di una necessità biologica. Lo dimostrano i numerosi studi che negli ultimi anni si occupano parecchio del legame esistente tra la personalità e il rapporto con il cibo così come si può evincere in questo articolo del mensile Focus.

Sono numerosi i libri gialli che parlano di investigatori e del loro piacere per il cibo. Un forte legame che si può riscontrare anche nei gialli del cronista salentino Saru Santacroce.Molti di noi hanno letto un giallo di Georges Simenon o visto un film con il mitico commissario Jules Maigret la cui stazza è ampiamente giustificata dal suo amore per la buona tavola. Un rapporto amoroso che viene brillantemente alimentato dalla signora Louise Leonard in Maigret che in cucina è un gran portento.Il connubio tra cibo e gialli si trova anche nei gialli di Andrea Camilleri. E subito – ti vedo, inutile negare che sia così – ti vengono in mente la caponata o gli arancini di Adelina. Così come è facile pensare alla terrazza del ristorante Enzo a mare dove il commissario Montalbano si gusta piatti prelibati guardando lo splendido panorama.Lo stesso ottimo rapporto con il cibo si vede nei libri gialli che hanno come protagonista l’investigatore Nero Wolfe dello scrittore americano Rex Stout. L’imponente personaggio ama mangiare e si dimostra capace non solo nel risolvere i casi che gli vengono assegnati. La sua bravura non si evince solo dall’amore con cui tratta le sue orchidee, ma anche da ciò che riesce a realizzare quando si mette ai fornelli al posto del suo fido cuoco Fritz Brenner.In questo elenco di personaggi famosi che adorano il cibo non può certamente mancare Hercule Poirot che anima i libri gialli della grande scrittrice Agatha Christie. Rispetto agli altri menzionati prima, l’investigatore belga trapiantato in Gran Bretagna adora più il dolce del salato. Anche se, in definitiva, resta comunque un amante della buona tavola.Lo stesso ardore per il buon cibo si può riscontrare nei libri gialli del cronista salentino Saru Santacroce. Saru non è investigatore, ma conosce molto bene, vive e frequenta quel mondo per via del suo lavoro. Sempre pronto a correre nei posti in cui hanno luogo fatti di sangue per raccontarli ai lettori. Spesso il lavoro ha la meglio sulla sua vita privata e riesce persino a guastare i rapporti sentimentali.L’unica cosa su cui non ha potere è il gusto per la buona tavola. Ecco, su quello la cronaca nulla può. E, anzi, è proprio davanti a un buon piatto di minestra e a un sano bicchiere di vino che spesso le notizie diventano scoop. Saru non solo conosce luoghi che fanno del cibo un’arte sublime per il palato e per la vista. Ma incontra anche personaggi che in sua compagnia si abbandonano alla creatività culinaria.In più, c’è da aggiungere che il cronista conosce anche i segreti della cucina salentina e spesso delizia i suoi ospiti con la sua maestria. Tutto ciò si trasforma in una lotta continua contro i chili di troppo sempre in agguato che lui tiene a bada correndo le maratone.E tu che rapporto hai con il cibo? Sei anche tu un amante della buona tavola come i famosi investigatori e il cronista salentino Saru Santacroce? Hai mai letto qualcuno dei libri gialli della serie di Saru Santacroce? Se sì, quale? Ti è piaciuto? Dai, raccontaci la tua esperienza. E se ancora non l’hai fatto, cogli l’occasione per leggerne qualcuno e lasciati catturare dalla buona lettura. APPROFONDISCI ACQUISTA

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Published on February 02, 2022 09:12

January 24, 2022

Letteratura gialla e cibo

Letteratura gialla e cibo: a tavola con mistero e suspense gustando le avventure del cronista salentino Saru Santacroce

Letteratura gialla e cibo: a tavola con mistero e suspenseIl cibo è senza dubbio tra gli elementi costituivi e caratterizzanti della letteratura gialla. Leggendo le avventure dei famosi investigatori o personaggi che animano i romanzi gialli di tutti i tempi, si ha l’impressione di essere piacevolmente seduti a tavola con mistero e suspense. L’adrenalina non sale solo inseguendo un criminale tra le pagine di un libro o nel mentre si è sul punto di capire chi è l’assassino. Brivido ed entusiasmo si avvertono anche nel momento in cui si ha l’impressione di gustare le pietanze che deliziano il palato dei personaggi che hanno reso celebri scrittori come Rex Stout o Agatha Christie, Andrea Camilleri o Georges Simenon.

Lo stesso brivido papillare si può provare gustando le avventure del cronista salentino Saru Santacroce che sono caratterizzate dal forte binomio tra cibo e mistero, amore per la buona tavola e suspense. L’amore per il cibo che traspare nella letteratura gialla, fa capolino anche nei gialli del cronista salentino Saru Santacroce. Saru non è un investigatore, ma è un giornalista che segue i fatti di cronaca nera. Dunque, vive lo stesso clima degli inquirenti, respira il medesimo refolo di mistero, si lascia trascinare dalla turbolenza degli eventi, ma trova sempre il tempo di assecondare il piacere per la buona tavola.Spesso è a tavola con gli investigatori ed è proprio in quei frangenti che raccoglie gli scoop. Perché è tra una gustosa portata e l’altra e tra un bicchiere di ottimo rosso o di spumeggiante bianco che nasce l’intesa. E’ proprio in quei ludici frangenti che informazione e investigazioni trovano l’equilibrio giusto per dare slancio alle indagini. Così come scocca la scintilla per imboccare la pista giusta che porta alla soluzione del caso.Non c’è investigatore che nella letteratura gialla non ami il cibo così come non c’è scrittore di romanzi gialli che non dia il giusto peso alle tradizioni culinarie. Ed è molto forte il connubio tra mistero e alimentazione. Una simbiosi che caratterizza molto i gialli del cronista salentino Saru Santacroce. Saru ama molto mangiare e ciò che porta in tavola esce dalla sua cucina ed è frutto delle sue abilità culinarie. Le ricette sono per lo più quelle della tradizione salentina trasmessagli dalla mamma e dalle anziane vicine di casa. E quando sceglie un posto è certo di essere in quello giusto per dare sfogo alla sua passione.Questa passione lo avvicina molto al baffuto Hercule Poirot di Agatha Christie. L’investigatore belga che vive in Gran Bretagna adora molto le lingue di gatto con il cioccolato. E quando si dedica ai fornelli delizia i propri ospiti con le ricette belghe della mamma. Più o meno come fa Saru Santacroce che ai dolci preferisce di gran lunga il pane impastato da lui o le friselle salentine.La stazza di Nero Wolfe è probabilmente il biglietto da visita più evidente di quali siano le passioni del personaggio frutto della penna e della fantasia dello scrittore statunitense Rex Stout. Non ci sono solo le orchidee. E, probabilmente, prima dell’amore per queste splendide piante viene quello per la cucina che l’investigatore divide con il fedele cuoco Fritz Brenner. Saru ha la passione per l’orto in cui coltiva buona parte delle verdure che poi porta in tavola.Salvo Montalbano è probabilmente l’investigatore più vicino a Saru Santacroce. Sono entrambi uomini del Sud, parlano una lingua molto simile e sono legati alle proprie tradizioni. Al contrario del personaggio di Andrea Camilleri che può contare sulla sua fedele Adelina, Saru cucina da sé ciò che gusta a casa. Agli arancini e alla caponata di Salvo Montalbano, Saru Santacroce risponde con la puccia imbottita, gli gnomareddhi, il rustico, il calzone, u cauteddhu o il pasticciotto. Ma non è una gara a chi fa meglio. Perché in Italia si mangia bene ovunque.Poi c’è Jules Maigret che in quanto ad amore per la buona tavola non è certamente secondo a nessuno. Il commissario di Georges Simenon non cucina. A quello pensa la devota moglie Louise che dietro ai fornelli è migliore di uno chef stellato. Almeno a leggere le pagine che lo scrittore belga dedica al cibo nella stesura dei suoi gialli. E spesso si ha la sensazione di sentire gli odori e i profumi che vengono fuori dalla cucina di madame Maigret. Alla stessa stregua di quelli che pare di avvertire leggendo le peripezie culinarie di Saru Santacroce. APPROFONDISCI ACQUISTA

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Published on January 24, 2022 10:05

Cibo e romanzi gialli

Cibo e romanzi gialli in simbiosi con Saru Santacroce le cui avventure amalgamano bene mistero, suspense e buona tavola

Cibo e romanzi gialli in simbiosi con Saru Santacroce C’è sempre stato un forte connubio tra cibo e romanzi gialli. Molti bravi detective che hanno fatto la storia del giallo hanno un debole per la buona tavola. Per esempio c’è Jules Maigret, il commissario nato dalla penna di George Simenon. Ma anche l’investigatore Nero Wolfe di Rex Stout. E pure il commissario Salvo Montalbano di Andrea Camilleri. Senza dimenticare Hercule Poirot di Agatha Christie. Insomma, l’impressione è che senza cibo manchi davvero qualcosa ai romanzi gialli. E’ come se il mistero e la suspense non fossero sufficienti a dare vigore alla trama. Lo stesso connubio caratterizza i romanzi gialli del cronista salentino Saru Santacroce che con il cibo ha un forte rapporto di amore e odio anche se il primo sentimento surclassa decisamente il secondo.

Chiunque abbia letto i gialli dello scrittore belga Georges Simenon non può non ricordare i celebri manicaretti che la signora Maigret prepara al marito. E se il lavoro o gli impegni impediscono al commissario transalpino di tornare a casa c’è sempre un bistrot parigino pronto ad accoglierlo e a soddisfare il suo palato. Sono tante le pagine che Simenon dedica al cibo nei suoi romanzi gialli.Da quanto ricordi, Salvo Montalbano non è bravo ai fornelli. Ma ci pensa la fedele Adelina a deliziarlo con i piatti della tipica tradizione culinaria siciliana. E quando a casa non torna, il celebre commissario del compianto Camilleri può assecondare il proprio amore per il cibo in un ristorantino a conduzione familiare con terrazza sul mare.Nero Wolfe dà l’impressione di risolvere misteri e casi solo in virtù della qualità della benzina che mette in corpo. Infatti, il più delle volte i suoi ritmi molto lenti e ragionati sono in simbiosi con i raffinati e abbondanti pranzi che gli prepara il suo cuoco Fritz Brenner. Con esso sono frequenti gli scambi di opinione su come preparare un piatto e spesso è lo stesso investigatore che si mette ai fornelli.Anche se belga, Hercule Poirot non pare incontri particolari difficoltà a tavola nonostante sia costretto a vivere in Gran Bretagna. Indubbiamente ama la buona tavola anche se la sua passione sono soprattutto i dolci. In particolare, ciò che lo fa impazzire sono le lingue di gatto con il cioccolato. Quando cucina per i suoi ospiti si dedica a preparare le ricette di sua madre.Anche il cronista salentino Saru Santacroce dedica molta importanza al gusto per la buona tavola. In effetti le sue avventure amalgamano bene mistero, suspense e cibo. Saru Santacroce ama mangiare e il più delle volte prepara da sé ciò che mangia. Spesso invita i suoi ospiti a casa, ma altre volte li raggiunge in locali in cui la cucina è molto simile o buona come la sua. Da buon salentino le sue portate sono molto abbondanti e sono per lo più legate alla tradizione culinaria del Salento. Le sue ricette sono quelle che gli ha regalato la mamma, ma dimostra di apprezzare e conoscere i piatti di ogni regione italiana purché buoni e salutari.Saru Santacroce non ama solo le polpette o le sagne ncannulate, le orecchiette o i minchiareddhi. Non cucina solo moniceddhe o pezzetti di cavallo al sugo piccante. Così come non si limita a preparare ottimi piatti di linguine con le cime di rapa o la famosa tria cu li mugnuli o con i ceci o le pignate. Non impasta solo pane o purchiaddhuzzi, crostate con la mermellata di fichi da lui prodotta o chinulidde. Tante volte delizia i suoi amici con le squisite e deliziose crescentine emiliane. O con il risotto alla milanese e le tagliatelle al ragu.Insomma, il connubio tra cibo, mistero e suspense è davvero molto forte anche nei romanzi gialli del cronista Saru Santacroce che non deve correre solo per inseguire i fatti di cronaca da raccontare ai lettori. Saru, infatti, è costretto anche a correre per rimediare ai peccati di gola che sono uno dei suoi punti di deboli e che lo costringono a lottare con i chili di troppo sempre in agguato. Più che per indossare una medaglia al collo, è soprattutto per tale ragione che Saru è un runner e ama correre le maratone. APPROFONDISCI ACQUISTA

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Published on January 24, 2022 08:32

January 12, 2022

Romanzi gialli psicologici

Romanzi gialli psicologici da leggere e regalare come Vite spezzate del cronista salentino Saru Santacroce

Romanzi gialli psicologici da leggere e regalare Se ami i romanzi gialli e preferisci leggere quelli con risvolti psicologici, non lasciarti scappare Vite spezzate del cronista salentino Saru Santacroce. Un thriller psicologico ambientato a Londra, una città scossa da eventi di natura terroristica che deve fare i conti anche con un assassino molto prolifico. Infatti, nel giro di poche settimane i corpi con evidenti segni di torture di tre studenti vengono trovati in altrettanti luoghi caratteristici di Londra. Le indagini per la cattura di questo serial killer vengono assegnate al promettente detective di Scotland Yard, Sonny D’Amato. Dai primi elementi raccolti emerge senza ombra di dubbio che la mano è la stessa. Di conseguenza, gli investigatori devono cercare un assassino seriale. Secondo la brava coroner July Pence ci sono molte probabilità che sia una donna la responsabile di questi omicidi così come emerge dalle autopsie.

Come spesso accade in contesti drammatici come questo, è un particolare che può portare alla soluzione del caso. E, infatti, il detective Sonny D’Amato si tuffa in archivio e va alla ricerca di vecchi casi di abusi su minori rimasti irrisolti. In base a quanto ha scoperto, l’assassino soffrirebbe di un disturbo tipico delle persone che in giovane età hanno subito squallide attenzioni.Nonostante il faticoso tentativo di ricostruirsi una vita, una persona che ha subito abusi in tenera età potrebbe ricadere in spiacevoli e violenti flashback che possono trasformarla in un’assassina. Ne è convinto lo psichiatra che di casi come questi ne ha seguiti tanti nella sua vita.Spesso si dice che una persona violentata può a sua praticare la violenza. Ma in questo caso, a quanto pare, non è di una violenza a sfondo sessuale che si tratta. Il passato, in base alle indagini, sta sconvolgendo la mente di una vittima trasformandola in un assassino. Ciò è la prova che i mostri del passato possono tornare e distruggere il presente e il passato. Da qui il titolo di Vite spezzate di questo thriller che è tra i romanzi gialli con risvolti psicologici assolutamente da leggere e regalare.Seguendo le indicazioni dello psichiatra, il detective di Scotland Yard imbocca una pista che pare molto promettente. Ma non c’è molto tempo da perdere perché l’assassino è in procinto di uccidere ancora e bisogna fermarlo prima che la lista delle vittime si allunghi. E, infatti, la quarta vittima è già tra le mani dell’assassino e rischia la vita.In Vite spezzate c’è anche il cronista salentino Saru Santacroce. Saru si è trasferito a Londra per una nuova esperienza di vita, ma il lavoro lo costringe nuovamente a scendere in campo per seguire le indagini di Scotland Yard per conto di un’agenzia di stampa.E anche stavolta è in grado di svolgere il compito in maniera egregia come ha sempre fatto. Perché gli italiani, come i salentini, in giro per il mondo si trovano sempre e sono sempre pronti ad aiutare i propri compaesani. Il padre di Sonny D’Amato è salentino e per il detective, seppur guardingo e riservato, è facile prendere in simpatia Saru, specie se a metterli in contatto è un cronista italo-britannico che garantisce per entrambi. E il loro sodalizio dimostra che quando stampa e investigatori collaborano vengono fuori sempre buoni frutti.Sono davvero tanti gli elementi che fanno di Vite spezzate uno dei romanzi gialli con risvolti psicologici da leggere assolutamente. ACQUISTA

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Published on January 12, 2022 11:30

January 4, 2022

Serie di libri gialli

Serie di libri gialli da leggere come quella del cronista salentino Saru Santacroce protagonista di storie avvincenti

Serie di libri gialli da leggere assolutamenteChi li adora, come il sottoscritto, sa che i libri gialli hanno un’elevata capacità di attrarre l’attenzione del lettore tenendolo incollato fino al disvelamento del mistero. Se poi quei libri gialli sono legati tra loro perché appartengono a una serie allora quella capacità di attrazione diventa quasi una dipendenza. Se anche tu, come me, adori le serie di libri gialli ascolta il mio consiglio e non farti sfuggire quella del cronista salentino Saru Santacroce. Saru è il protagonista di storie davvero avvincenti capaci di catturare i gusti degli amanti del genere ma anche di coloro che sono semplicemente alla ricerca di buone letture. Una serie di thriller da leggere, gustare e assaporare che ti faranno venire il cruccio di non averli scoperti prima. Dunque, lasciati incantare dal cronista salentino e dalle sue storie.

Lasciati imbrigliare nelle misteriose storie che racconta Saru Santacroce facendoti sedere in prima linea nella ricerca di indizi, elementi, fatti e testimonianze utili a svelare il mistero che le caratterizza. Storie che regalano anche l’emozione di conoscere o rivivere i luoghi in cui vengono ambientate.Tremiti di paura è certamente il racconto di un cruento femminicidio. Al centro c’è sicuramente la folle corsa dei cronisti per raccontare le indagini dei carabinieri. Ci sono senza dubbio gli elementi di un enigma da risolvere. E non mancano neppure i colpi di scena. Ma c’è anche la bellezza delle Isole Tremiti.Così come Il dio danzante – delitto nel Salento è senza dubbio un giallo capace di far venire meno qualsiasi certezza. Ma è anche il modo di rivivere luoghi e situazioni che magari hai già avuto modo di conoscere trascorrendo le tue vacanze nella magica terra baciata dai due mari. E se ancora non hai avuto questa fortuna, questo romanzo – della serie dei libri gialli del cronista salentino Saru Santacroce – ti fornirà le giuste motivazioni per organizzare le prossime vacanze.Il giallo L’ottavo giorno – la debellazione è il racconto di un sanguinario rituale che ha come sfondo Napoli e le sue bellezze. Ma soprattutto la capacità di una città di sorridere sempre nonostante i guai. Proprio come in questo caso in cui un grosso guaio sta allarmando il capoluogo campano. Perché avere a che fare con sei cadaveri senza cuore è certamente inquietante.Bologna fa capolino in due dei libri gialli della serie del cronista salentino Saru Santacroce. Si tratta del thriller Il filo rosso – delitto sui colli e di Gioco mortale – delitto nel mondo della trasgressione. Nel primo giallo c’è una città alle prese con sei cadaveri in poco tempo. Nel secondo c’è un’inchiesta a luci rosse perché occorre fare luce su un omicidio che ha come sfondo proprio il mondo della lussuria e della licenziosità.

Vite spezzate è un thriller psicologico che catapulta il lettore a Londra. Insieme a lui c’è anche Saru Santacroce. E entrambi sono alle prese con le indagini di Scotland Yard che deve assolutamente fermare un serial killer che tortura e uccide studenti. Un’inchiesta che finisce per scavare nel mortale squallore degli abusi sui bambini.

L’intrigo – guanti puri e senza macchia è un viaggio alla scoperta delle bellezze della Calabria. Ma è anche una difficile inchiesta per fermare la ndrangheta e i suoi sodali che hanno messo le mani sui soldi della politica dell’immigrazione. Un bel giallo che vede come protagoniste due donne e il loro amore che regala la forza di non arrendersi mai.

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Published on January 04, 2022 11:33

Consigli di lettura

Consigli di lettura validi per gli amanti dei gialli per non perdere le avventure dal cronista salentino Saru Santacroce

Consigli di lettura validi per gli amanti dei gialliI gusti sono molto personali, specialmente quando si parla di lettura. Anche se molto spesso la fortuna di un libro dipende proprio dal passaparola. A mio avviso, però, i consigli di lettura hanno la loro importanza e possono risultare validi per conoscere nuovi autori che meritano di essere letti. In questo caso il mio consiglio è rivolto soprattutto agli amanti dei gialli, ma vale anche per coloro che sono alla ricerca di buone letture. Perché le avventure del cronista salentino Saru Santacroce hanno la capacità di catalizzare l’attenzione sia dei lettori del genere giallo e thriller che di coloro che amano leggere.

Saru Santacroce è un cronista di vecchia scuola che dice sempre ciò che pensa e per questo qualche volta può risultare burbero. Perché non è sempre vero che apprezziamo le persone schiette. Di certo, Saru Santacroce è un giornalista che non nasconde mai niente. Racconta sempre ciò di cui viene a conoscenza anche quando scrivere può costare caro.E’ ciò che gli accade nel giallo Il dio danzante – delitto nel Salento ne è la prova. In questo romanzo thriller ambientato nel Salento, il cronista gioca in casa, è nella sua terra, la splendida lingua di terra baciata dai due mari. E a causa delle sue domande scomode rischia la vita. Se sei a caccia di congili di lettura, sei certamente nel posto giusto.Come la rischia nel giallo L’intrigo – guanti puri e senza macchia ambientato in Calabria. Le protagoniste di questo giallo sono due donne coraggiose che combattono contro la criminalità organizzata.La ndrangheta e i suoi sodali hanno messo le mani sulle ingenti risorse garantire dalla fallimentare politica dell’immigrazione. E sono disposti a tutto pur di non farsi sfuggire quella montagna di denaro. Saru supporta le due eroine capaci di mettersi di traverso nei piani della onorata società e per questa ragione corre dei rischi.Il giallo Tremiti di paura è un tuffo nello splendore delle Isole Tremiti. Anche se il clima tipicamente estivo delle Perle dell’Adriatico viene sconvolto da un cruento omicidio. E ancora una volta Saru Santacroce, che il lavoro se lo porta anche in vacanza, è costretto a svestire i panni del turista per indossare quelli del cronista in prima linea.E lo fa per seguire le indagini dei carabinieri impegnati a scoprire chi ha ucciso una affascinante turista bolognese. Tracciando i contorni di questo fatto di sangue, il lavoro degli inquirenti fa emergere un cruento femminicidio.Con il thriller psicologico Vite spezzate vai a Londra insieme al cronista salentino. Saru Santacroce è nella capitale inglese perché ha deciso di cambiare vita. Ma l’amore per il suo lavoro lo trascina ancora una volta in un’inchiesta davvero complessa, dolorosa e pericolosa.Scotland Yard è alle prese con un serial killer che pare aver preso di mira giovani studenti. Ne ha già torturati e ammazzati tre e l’elenco è certamente destinato ad allungarsi. Le indagini rivelano quanto siano deflagranti i danni causati dalle molestie sui bambini.Continuando con i consigli di lettura non possiamo non restare nella serie dei gialli del cronista salentino. E in questo caso parliamo del giallo Il filo rosso – delitto sui colli. Si tratta di un giallo ambientato a Bologna che mette il lettore in prima linea nella difficile inchiesta dei carabinieri alle prese con sei delitti inquietanti in poco tempo. Una tale violenza che desta inevitabilmente paura in una città troppe volte colpita da gravi fatti di sangue.Anche il giallo Gioco mortale – delitto nel mondo della trasgressione è ambientato a Bologna. In questo caso il cronista salentino segue una difficile indagine della squadra mobile. Indagando sull’omicidio di un noto personaggio bolognese, la polizia finisce per trovarsi invischiata in un delitto a luci rosse che nasconde tanti lati oscuri.L’ottavo giorno – la debellazione è invece un giallo che catapulta il lettore a Napoli. E permette di scoprirne i lati belli e gioiosi di una città sempre sorridente nonostante paia andare a braccetto con i guai. Proprio come in questo caso in cui occorre fare i conti con un misterioso e sanguinario rituale. Infatti, non ci sono solo i cadaveri di persone assolutamente virtuose con fare i conti.C’è anche un altro elemento inquietante che rende questa vicenda tragicamente complicata. Alle vittime viene strappato il cuore e ciò fa temere davvero il peggio. Anche in questo caso il lettore, a caccia di buoni consigli di lettura, è in compagnia di Saru Santacroce per scoprire cosa sta accadendo.Lasciati incantare dalle avventure del cronista salentino e ti resterà solo il cruccio di non averlo conosciuto prima. ACQUISTA

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Published on January 04, 2022 10:42

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Cesario Picca
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