Cesario Picca's Blog
September 5, 2024
La 10 in 10 di Orta
La 10 maratone in 10 giorni di Orta rappresenta a mio avviso la più bella esperienza umana e podistica da me vissuta fino a questo momento. Correre la 10 maratone in 10 giorni nella splendida cornice del Lago d’Orta in provincia di Novara è un’occasione che nessun podista dovrebbe perdersi. Sono varie le ragioni per cui un maratoneta dovrebbe cimentarsi con questa manifestazione organizzata magistralmente dal Club Super Marathon Italia che ha nel suo presidente Paolo Gino e nei suoi validissimi collaboratori il proprio valore aggiunto.
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April 26, 2022
Libri da regalare
Se sei alla ricerca di libri da regalare agli amanti di mistero e suspense, prova anche tu i romanzi gialli del cronista salentino Saru Santacroce! E avrai la certezza di aver fatto una scelta gradita a tutti coloro che non possono fare a meno di enigmi e tensione quando leggono un libro. Ma ricorda, con i gialli di Saru Santacroce hai la consapevolezza di fare un buon regalo anche a chi è semplicemente alla ricerca delle buone letture. Perché con le sue storie misteriose e accattivanti, il cronista salentino è bravo a tuffare il lettore in un viaggio sensoriale che va ben al di là del racconto.
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March 28, 2022
Come pubblicare un libro
Messa nero su bianco, quell’idea che ti frullava per la testa da tanto tempo comincia ad assumere contorni davvero interessanti. Giunto a questo punto, ti manca solo una buona guida che ti spieghi come pubblicare un libro. E che ti fornisca le necessarie linee guida per realizzare un buon prodotto senza spendere una fortuna. Ma, soprattutto, senza finire nelle fauci di chi è pronto ad approfittare della comprensibile aspirazione di un autore di dare i natali alla propria creatura.
La prima cosa da fare è scegliere la strada da percorrere per giungere alla pubblicazione del tuo libro. Solitamente le idee non sono sempre chiare e ci vuole ponderazione per fare la scelta giusta. C’è chi sostiene che l’unico modo per pubblicare un libro sia trovare un editore tradizionale.In realtà, un’altra ottima strada per dare i natali alla propria creatura letteraria è quella del selfpublishing. C’è chi la considera un’opzione di serie B, ma i numeri e i fatti smentiscono questa narrazione.Come hanno avuto modo di appurare in tanti, non basta avere un editore alle spalle per fare di un libro un capolavoro. O meglio. Se quell’editore è tra i cinque o sei più importanti e ha deciso di investire sulla tua opera, diciamo che ci sono buone opportunità di fare bene. Se, al contrario, parliamo di una realtà piccola sei addirittura su un gradino inferiore rispetto a chi ha scelto l’autopubblicazione.Solitamente un piccolo editore non dispone delle risorse necessarie per pubblicizzare la tua opera e spesso non organizza neppure una presentazione. Pertanto, sarai tu a dover investire in pubblicità. E i frutti del tuo lavoro andranno a lui e non a te che, al massimo, potrai contare su una percentuale che difficilmente supera il 10% (quando va bene) del prezzo di copertina.Piccoli editori
In oltre dieci anni che opero in questo mondo, mi sono imbattuto in editori o presunti tali che non avevano neppure il distributore anche se sostenevano il contrario. Ciò significa che il libro non arriva sugli scaffali delle librerie fisiche come pensa chi va alla ricerca spasmodica di un editore tradizionale.Questi editori sono talmente piccoli che hanno l’ufficio in casa. E come distribuzione percorrono le medesime vie di chi pubblica il proprio libro in sulfpublishing. Solo che in quest’ultimo caso l’autore è proprietario della propria opera, la gestisce come meglio crede e ottiene un guadagno di gran lunga superiore.Ricordo, a tal proposito che Joanne K. Rowling, la mamma di Harry Potter, ha cominciato la sua scalata verso il successo proprio autopubblicando il suo primo libro. E sono tanti gli autori famosi che hanno deciso di abbandonare gli editori tradizionali per il selfpublishing.I passaggi che portano alla pubblicazioneI passaggi descritti di seguito dipendono dalla strada che si è deciso di intraprendere. Se si sceglie di pubblicare il libro con un editore tradizionale, sarà lui a occuparsi di editing, impaginazione e copertina. In caso contrario tocca all’autore che è di fatto imprenditore di se stesso. Non è da tutti fare questa scelta così come mi ripetono spesso coloro che mi scrivono e mi chiedono pareri. Per esempio, c’è chi non ha soldi da investire e ha una scelta obbligata. E c’è chi è convinto che una casa editrice, qualunque essa sia, sia la soluzione a tutti i suoi problemi o aspirazioni. Salvo rendersi conto, e non ci vuole molto tempo, della mancata bontà della sua scelta. Perché, in base alla mia esperienza, molto spesso il piccolo editore nulla fa di ciò che dovrebbe o quantomeno non investe le risorse necessarie per confezionare un buon prodotto di qualità.
Editing, impaginazione e copertina
La prima casella da spuntare quando si decide di pubblicare un libro è quella relativa all’editor. Ogni testo, anche il potenziale capolavoro, necessita di un attento lavoro di rivisitazione o editing. Pertanto, serve una persona capace di dare un valore aggiunto al testo. Sarebbe decisamente riduttivo pensare che il lavoro dell’editor consista solo nel correggere qualche errore o nel mettere a posto la consecutio temporum. E, comunque, da quello che si legge in giro, sarebbe già un buon risultato.In realtà, il ruolo di un editor sta nello scovare eventuali bug nella storia. Segnalare i punti poco chiari e/o indicare dove c’è ancora da lavorare per sviluppare meglio la trama o dove sarebbe più opportuno tagliare per non appesantirla. A seconda della lunghezza del testo, ci vuole tempo per fare un lavoro certosino. Pertanto, è opportuno partire per tempo.Il secondo step è la copertina. Non c’è bisogno di ricordare le tante tesi in merito perché basta la ragione. La prima cosa che un lettore nota di un libro è proprio la cover. Se questa attira la sua attenzione ci sono buone probabilità che si legga la sinossi e che poi lo acquisti. Anche in questo caso, il consiglio è non fare le cose in maniera avventata. Scegliere un bravo grafico, senza necessariamente spendere cifre folli, si può.Infine, l’ultimo passaggio prima della pubblicazione, è l’impaginazione sia del formato ebook che del cartaceo. Ci sono persone capaci e diligenti che fanno lavori davvero eccelsi senza chiedere la luna. Non è un aspetto da trascurare perché anche l’occhio del lettore pretende la sua parte. Se la storia è avvincente ma ci sono errori di impaginazione che rovinano la lettura, ne risentono anche il giudizio complessivo e la qualità dell’opera.Conclusioni: come pubblicare un libroSolitamente, i grandi editori si occupano dei tre aspetti di cui ho parlato nel paragrafo precedente lasciando all’autore solo l’incombenza di scrivere. Ma la fortuna di avere al proprio fianco un editore di tale portata appartiene davvero a pochi e spesso raccomandati eletti. Se si sceglie un piccolo editore c’è il rischio che questi tre passaggi non vengano fatti come si deve e ciò che si legge ne è la prova. Da qui l’esigenza di ponderare bene ogni aspetto prima di prendere una decisione su come pubblicare un libro.Di questo argomento ho già abbondantemente parlato in numerosi articoli che puoi trovare di seguito. Se hai bisogno di confrontarti o di suggerimenti, non esitare a contattarmi:
Selfpublishing e editori a pagamento (EAP)SelfpublishingLibri in selfpublishingCome pubblicare libri in selfpublishingPubblicare in selfpublishingSelfpublishing e editoria tradizionaleL'articolo Come pubblicare un libro proviene da Cesario Picca.
March 19, 2022
Serial killer a Napoli
Un sanguinario serial killer si aggira per Napoli nel giallo L’ottavo giorno del cronista salentino Saru Santacroce. Nessuno può sentirsi al sicuro finché l’assassino non verrà catturato dalla squadra mobile del capoluogo campano. Nella fase iniziale le indagini della polizia non danno alcun indizio utile alla cattura di questo serial killer che con i suoi crimini efferati comincia a seminare il panico a Napoli. E non è facile mettere in allarme una città da sempre abituata ad andare a braccetto con i guai.
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February 2, 2022
Libri gialli e cibo
C’è da sempre un forte connubio tra i libri gialli e il cibo. Un legame speciale tra suspense, mistero e buona tavola che ha la forza di catturare il lettore. Una sorta di magistrale connivenza – dato che parliamo di gialli ci sta – che certe volte racconta molto dei personaggi che caratterizzano le storie. Del resto, è ormai noto a tutti il fatto che mangiare non sia solo un istinto di sopravvivenza e non sia alimentato solo dal soddisfacimento di una necessità biologica. Lo dimostrano i numerosi studi che negli ultimi anni si occupano parecchio del legame esistente tra la personalità e il rapporto con il cibo così come si può evincere in questo articolo del mensile Focus.
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January 24, 2022
Letteratura gialla e cibo
Il cibo è senza dubbio tra gli elementi costituivi e caratterizzanti della letteratura gialla. Leggendo le avventure dei famosi investigatori o personaggi che animano i romanzi gialli di tutti i tempi, si ha l’impressione di essere piacevolmente seduti a tavola con mistero e suspense. L’adrenalina non sale solo inseguendo un criminale tra le pagine di un libro o nel mentre si è sul punto di capire chi è l’assassino. Brivido ed entusiasmo si avvertono anche nel momento in cui si ha l’impressione di gustare le pietanze che deliziano il palato dei personaggi che hanno reso celebri scrittori come Rex Stout o Agatha Christie, Andrea Camilleri o Georges Simenon.
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Cibo e romanzi gialli
C’è sempre stato un forte connubio tra cibo e romanzi gialli. Molti bravi detective che hanno fatto la storia del giallo hanno un debole per la buona tavola. Per esempio c’è Jules Maigret, il commissario nato dalla penna di George Simenon. Ma anche l’investigatore Nero Wolfe di Rex Stout. E pure il commissario Salvo Montalbano di Andrea Camilleri. Senza dimenticare Hercule Poirot di Agatha Christie. Insomma, l’impressione è che senza cibo manchi davvero qualcosa ai romanzi gialli. E’ come se il mistero e la suspense non fossero sufficienti a dare vigore alla trama. Lo stesso connubio caratterizza i romanzi gialli del cronista salentino Saru Santacroce che con il cibo ha un forte rapporto di amore e odio anche se il primo sentimento surclassa decisamente il secondo.
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January 12, 2022
Romanzi gialli psicologici
Se ami i romanzi gialli e preferisci leggere quelli con risvolti psicologici, non lasciarti scappare Vite spezzate del cronista salentino Saru Santacroce. Un thriller psicologico ambientato a Londra, una città scossa da eventi di natura terroristica che deve fare i conti anche con un assassino molto prolifico. Infatti, nel giro di poche settimane i corpi con evidenti segni di torture di tre studenti vengono trovati in altrettanti luoghi caratteristici di Londra. Le indagini per la cattura di questo serial killer vengono assegnate al promettente detective di Scotland Yard, Sonny D’Amato. Dai primi elementi raccolti emerge senza ombra di dubbio che la mano è la stessa. Di conseguenza, gli investigatori devono cercare un assassino seriale. Secondo la brava coroner July Pence ci sono molte probabilità che sia una donna la responsabile di questi omicidi così come emerge dalle autopsie.
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January 4, 2022
Serie di libri gialli
Chi li adora, come il sottoscritto, sa che i libri gialli hanno un’elevata capacità di attrarre l’attenzione del lettore tenendolo incollato fino al disvelamento del mistero. Se poi quei libri gialli sono legati tra loro perché appartengono a una serie allora quella capacità di attrazione diventa quasi una dipendenza. Se anche tu, come me, adori le serie di libri gialli ascolta il mio consiglio e non farti sfuggire quella del cronista salentino Saru Santacroce. Saru è il protagonista di storie davvero avvincenti capaci di catturare i gusti degli amanti del genere ma anche di coloro che sono semplicemente alla ricerca di buone letture. Una serie di thriller da leggere, gustare e assaporare che ti faranno venire il cruccio di non averli scoperti prima. Dunque, lasciati incantare dal cronista salentino e dalle sue storie.
Vite spezzate è un thriller psicologico che catapulta il lettore a Londra. Insieme a lui c’è anche Saru Santacroce. E entrambi sono alle prese con le indagini di Scotland Yard che deve assolutamente fermare un serial killer che tortura e uccide studenti. Un’inchiesta che finisce per scavare nel mortale squallore degli abusi sui bambini.
L’intrigo – guanti puri e senza macchia è un viaggio alla scoperta delle bellezze della Calabria. Ma è anche una difficile inchiesta per fermare la ndrangheta e i suoi sodali che hanno messo le mani sui soldi della politica dell’immigrazione. Un bel giallo che vede come protagoniste due donne e il loro amore che regala la forza di non arrendersi mai.
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Consigli di lettura
I gusti sono molto personali, specialmente quando si parla di lettura. Anche se molto spesso la fortuna di un libro dipende proprio dal passaparola. A mio avviso, però, i consigli di lettura hanno la loro importanza e possono risultare validi per conoscere nuovi autori che meritano di essere letti. In questo caso il mio consiglio è rivolto soprattutto agli amanti dei gialli, ma vale anche per coloro che sono alla ricerca di buone letture. Perché le avventure del cronista salentino Saru Santacroce hanno la capacità di catalizzare l’attenzione sia dei lettori del genere giallo e thriller che di coloro che amano leggere.
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