Massimo Spiga's Blog: Massimo Spiga Punto Com

April 2, 2025

HELLUVA TOWN

È uscito HELLUVA TOWN, il gioco di ruolo che ho scritto per la Acheron, disegnato dal fenomenale Shawn Dickinson (Cuphead). Tratta di ameni cartoni animati e ampi tramonti solcati da salami volanti. Ha un sistema di gioco che si può imparare in 5 minuti. I giocatori hanno la possibilità di fare QUALSIASI COSA. Se vuoi fare una partita, entra nel nostro server Discord. Ecco due pagine del volume:

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Published on April 02, 2025 22:57

April 13, 2021

IL VIAGGIO DEL SUPEREROE

Dopo l'uscita stand-alone in ebook di MASCHERE DEL POTERE, finalmente è disponibile il volume cartaceo de IL VIAGGIO DEL SUPEREROE (Resh Stories, 2021), un'antologia di saggi a più autori che esplora le varie connessioni tra cinema e fumetto. Io mi occupo del contesto e del significato geopolitico di The Dark Knight e Avengers — Civil War e dei fumetti su cui si basano. Tutte le info al link sottostante.

Leggi la scheda

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Published on April 13, 2021 11:18

PRESENTAZIONE DE "IL GRANDE CERCHIO" DI HENRY ST. CLAIR WHITEHEAD

Ho fatto da moderatore alla presentazione de IL GRANDE CERCHIO di Whitehead (Arcoiris Edizioni, 2020) insieme ai curatori dell’opera, Jacopo Corazza e Gianluca Venditti, in compagnia del traduttore Diego Bertelli.

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Published on April 13, 2021 11:07

March 19, 2021

FASCISTI DA YUGGOTH

In questa meravigliosa e bizzarra antologia, FASCISTI DA YUGGOTH, trovate il mio pezzo tragicomico IL SANGUE NERO DELLA TERRA, che esplora il sabotaggio da parte della Resistenza di un impianto petrolifero fascista nella Depressione del Qattara, detta "I giardini del Diavolo", tra Libia ed Egitto. I fascisti, pregni dal vigore e dall'entusiasmo della giovinezza, scelsero di scavare il pozzo direttamente dentro una divinità cthulhoide. Andrà tutto benissimo. Ecco l'incipit del pezzo:

L’oleodotto Balbio è una lunga, storta vena che pompa il sangue nero della terra dalle colonie fino al cuore dell’Impero. Dopo quindici secoli, la gloria di Roma fu ricostituita; il popolo italiano la ripristinò con il sacrificio, la fecondò con il lavoro e la difese con le armi, ma è il petrolio a costituirne il sistema circolatorio. L’oleodotto collega Marsala ad Al Huwariah per poi correre lungo la costa tunisina e libica, fino alla depressione di Qattara in Egitto, dove sorge il Castro Africano. Grazie all’ingegno fascista, l’AGIP costruì il pozzo petrolifero alla fine dei Trenta, quando i legionari sentirono forte risuonare nel cuore le parole che ogni parrocchia romana e cattolica dedicava loro al meriggio: «A te, o Dio, consegnamo la nostra patria, che laggiù combatte una guerra giusta e santa». Se Dio fu la guida, il generale Graziani fu di certo la mano. Uomo di scienza, scelse di usare le più avanzate tecnologie per eradicare i parassiti da quelle terre desolate: il gas all’iprite, instrumentum regni amato e terribile dell’Impero.

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Published on March 19, 2021 08:38

Fascisti da Yuggoth

In questa meravigliosa e bizzarra antologia, FASCISTI DA YUGGOTH, trovate il mio pezzo tragicomico IL SANGUE NERO DELLA TERRA, che esplora il sabotaggio da parte della Resistenza di un impianto petrolifero fascista nella Depressione del Qattara, detta "I giardini del Diavolo", tra Libia ed Egitto. I fascisti, pregni dal vigore e dall'entusiasmo della giovinezza, scelsero di scavare il pozzo direttamente dentro una divinità cthulhoide. Andrà tutto benissimo. Ecco l'incipit del pezzo:

L’oleodotto Balbio è una lunga, storta vena che pompa il sangue nero della terra dalle colonie fino al cuore dell’Impero. Dopo quindici secoli, la gloria di Roma fu ricostituita; il popolo italiano la ripristinò con il sacrificio, la fecondò con il lavoro e la difese con le armi, ma è il petrolio a costituirne il sistema circolatorio. L’oleodotto collega Marsala ad Al Huwariah per poi correre lungo la costa tunisina e libica, fino alla depressione di Qattara in Egitto, dove sorge il Castro Africano. Grazie all’ingegno fascista, l’AGIP costruì il pozzo petrolifero alla fine dei Trenta, quando i legionari sentirono forte risuonare nel cuore le parole che ogni parrocchia romana e cattolica dedicava loro al meriggio: «A te, o Dio, consegnamo la nostra patria, che laggiù combatte una guerra giusta e santa». Se Dio fu la guida, il generale Graziani fu di certo la mano. Uomo di scienza, scelse di usare le più avanzate tecnologie per eradicare i parassiti da quelle terre desolate: il gas all’iprite, instrumentum regni amato e terribile dell’Impero.

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Published on March 19, 2021 08:38

March 8, 2020

È uscito ROVINE

Come dono per festeggiare l’8 marzo, la festa dei dragoni psichedelici interstellari, un libro illustrato con grafica frattale 3D. Rovine è un racconto fantascientifico illustrato che racconta l’esplorazione del multiverso da parte di un gruppo di determinati xenonauti. Alla storia, si affiancano quadri in grafica 3D, che spalancano al lettore realtà nuove, bizzarre e pericolose. «Dateci delle navi o delle vele adatte alle brezze stellari» disse Keplero «e ci saranno alcuni che non avranno timore, nemmeno di quel vuoto». Il cartaceo arriverà a breve, in cui “breve” significa da domani fino alla morte termica del sistema solare. Se vi piace, condividetelo, perché la distribuzione di questo volume è integralmente basata sul passaparola.




Scarica il PDF

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Published on March 08, 2020 15:33

January 31, 2020

MASCHERE DEL POTERE

È uscito MASCHERE DEL POTERE — CAPTAIN AMERICA: CIVIL WAR E THE DARK KNIGHT, UN'ANALISI POLITICA, pubblicato da Resh Stories. Il breve saggio studia la politica e la geopolitica in AVENGERS — CIVIL WAR e THE DARK KNIGHT, attraverso un raffronto tra i film, i fumetti da cui sono tratti e i contesti sociali in cui sono stati concepiti. HOT STUFF. Ecco l'introduzione:

Con il termine soft power si definisce la capacità di uno stato di perseguire i propri fini geopolitici tramite la mera narrazione accattivante del proprio punto di vista, opportunamente incartata in un involucro di falsa coscienza. Il soft power non sfrutta i sistemi “hard” della forza e della coercizione, ma punta dritto al consenso, all’anima di un popolo straniero.

Dopo secoli in cui il Vaticano ha sfruttato questa forma di operazione politica in modo magistrale, nel ventesimo secolo lo scettro è di sicuro passato a Hollywood. Proprio per la sua capacità a convertire a nuovi stili di vita, nuovi valori, nuove prospettive sugli equilibri geopolitici, la grande narrazione visiva statunitense ha plasmato il mondo più di quanto lo abbiano fatto le sue portaerei; anche se, come pare naturale, entrambi gli approcci siano sempre stati usati in concerto. Solo in tempi recentissimi le potenze emergenti – in primo luogo Russia e Cina, ma anche player minori quali, per citarne una, la Turchia – hanno iniziato a preoccuparsi di questo lato dell’egemonia: canali televisivi russi in lingua inglese hanno cambiato il panorama dell’informazione giornalistica, così come aziende videoludiche cinesi quali TenCent hanno preso il controllo del mercato, mentre in scala regionale e non globale, possiamo notare come le soap pubbliche turche stiano affermando, pian piano, un nuovo caleidoscopio di punti di vista sul mondo, laddove prima esisteva solo la voce degli USA.

Attualmente, una delle forme prevalenti di questa “educazione” avviene tramite il cinema e, nello specifico, il cinema supereroistico: proprio perché, come l’animazione della Pixar o della Disney, si rivolge alla più ampia fascia di pubblico, inizia a divenire una delle forme d’arti più interessanti da analizzare sotto il profilo del soft power. I bambini adorano i blockbuster della Marvel o della DC e ciò porta anche i loro genitori ad accompagnarli al cinema. La fascia d’età intermedia, probabilmente, già conosce i personaggi per averli visti in centinaia di fumetti e videogames, mentre quella più avanzata ha iniziato a leggere comics prima che tutti gli altri fossero nati. Essenzialmente, opere come Avengers Endgame o Justice League hanno la potenzialità di coprire una fascia di popolazione che parte dalla più tenera età a quella più matura.

È utile studiare come il soft power si manifesta in queste opere, quale sia il loro background politico, proprio perché la loro natura universale (sia interna che esterna a uno stato), unita all’estrema carica ideologica intrinseca, ha un potenziale formativo supremo. Tuttavia, siccome Hollywood è principalmente un’industria – sebbene enormemente finanziata con fondi pubblici – e non un mero istituto propagandistico di stato, come ad esempio il Minculpop, è interessante notare come la complessa interazione tra fatti di cronaca, multiformi correnti politiche degli autori, esigenze commerciali e convenzioni di sceneggiatura mainstream convergano per definire il significato politico di una singola opera o di un singolo eroe. E, soprattutto, di come questi significanti si evolvano nel tempo.

Inoltre, la semplice transizione da un medium all’altro (in questo caso cinema e fumetto), spesso apporta delle sostanziali modifiche al significato di una determinata icona, per motivi dettati dall’estetica e non da preminenti mire propagandistiche.

A questo fine, analizzeremo due opere, Captain America – Civil War e The Dark Knight Rises osservando in modo, necessariamente impressionistico, come la rappresentazione politica dei loro protagonisti si sia evoluta in relazione allo spirito dei tempi. Si studierà l’origine dei personaggi, l’opera a fumetti e, infine, il film da esso tratto, giustapponendoli agli eventi sociali che li hanno influenzati. Prepariamoci a un viaggio turbolento.

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Published on January 31, 2020 06:10

È uscito MASCHERE DEL POTERE

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È uscito MASCHERE DEL POTERE – CAPTAIN AMERICA; CIVIL WAR E THE DARK KNIGHT, UN’ANALISI POLITICA, pubblicato da Resh Stories. Il breve saggio studia la politica e la geopolitica in AVENGERS – CIVIL WAR e THE DARK KNIGHT, attraverso un raffronto tra i film, i fumetti da cui sono tratti e i contesti sociali in cui sono stati concepiti. HOT STUFF. Ecco l’introduzione:



Con il termine soft power si definisce la capacità di uno stato di perseguire i propri fini geopolitici tramite la mera narrazione accattivante del proprio punto di vista, opportunamente incartata in un involucro di falsa coscienza. Il soft power non sfrutta i sistemi “hard” della forza e della coercizione, ma punta dritto al consenso, all’anima di un popolo straniero.


Dopo secoli in cui il Vaticano ha sfruttato questa forma di operazione politica in modo magistrale, nel ventesimo secolo lo scettro è di sicuro passato a Hollywood. Proprio per la sua capacità a convertire a nuovi stili di vita, nuovi valori, nuove prospettive sugli equilibri geopolitici, la grande narrazione visiva statunitense ha plasmato il mondo più di quanto lo abbiano fatto le sue portaerei; anche se, come pare naturale, entrambi gli approcci siano sempre stati usati in concerto. Solo in tempi recentissimi le potenze emergenti – in primo luogo Russia e Cina, ma anche player minori quali, per citarne una, la Turchia – hanno iniziato a preoccuparsi di questo lato dell’egemonia: canali televisivi russi in lingua inglese hanno cambiato il panorama dell’informazione giornalistica, così come aziende videoludiche cinesi quali TenCent hanno preso il controllo del mercato, mentre in scala regionale e non globale, possiamo notare come le soap pubbliche turche stiano affermando, pian piano, un nuovo caleidoscopio di punti di vista sul mondo, laddove prima esisteva solo la voce degli USA.


Attualmente, una delle forme prevalenti di questa “educazione” avviene tramite il cinema e, nello specifico, il cinema supereroistico: proprio perché, come l’animazione della Pixar o della Disney, si rivolge alla più ampia fascia di pubblico, inizia a divenire una delle forme d’arti più interessanti da analizzare sotto il profilo del soft power. I bambini adorano i blockbuster della Marvel o della DC e ciò porta anche i loro genitori ad accompagnarli al cinema. La fascia d’età intermedia, probabilmente, già conosce i personaggi per averli visti in centinaia di fumetti e videogames, mentre quella più avanzata ha iniziato a leggere comics prima che tutti gli altri fossero nati. Essenzialmente, opere come Avengers Endgame o Justice League hanno la potenzialità di coprire una fascia di popolazione che parte dalla più tenera età a quella più matura.


È utile studiare come il soft power si manifesta in queste opere, quale sia il loro background politico, proprio perché la loro natura universale (sia interna che esterna a uno stato), unita all’estrema carica ideologica intrinseca, ha un potenziale formativo supremo. Tuttavia, siccome Hollywood è principalmente un’industria – sebbene enormemente finanziata con fondi pubblici – e non un mero istituto propagandistico di stato, come ad esempio il Minculpop, è interessante notare come la complessa interazione tra fatti di cronaca, multiformi correnti politiche degli autori, esigenze commerciali e convenzioni di sceneggiatura mainstream convergano per definire il significato politico di una singola opera o di un singolo eroe. E, soprattutto, di come questi significanti si evolvano nel tempo.


Inoltre, la semplice transizione da un medium all’altro (in questo caso cinema e fumetto), spesso apporta delle sostanziali modifiche al significato di una determinata icona, per motivi dettati dall’estetica e non da preminenti mire propagandistiche.


A questo fine, analizzeremo due opere, Captain America – Civil War e The Dark Knight Rises osservando in modo, necessariamente impressionistico, come la rappresentazione politica dei loro protagonisti si sia evoluta in relazione allo spirito dei tempi. Si studierà l’origine dei personaggi, l’opera a fumetti e, infine, il film da esso tratto, giustapponendoli agli eventi sociali che li hanno influenzati. Prepariamoci a un viaggio turbolento.

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Published on January 31, 2020 06:10

April 2, 2019

Teorema ��� Razza padrona

�� uscito TEOREMA #25. Questo mese, ho scritto Razza padrona ��� Strategie cannibali nell'industria dei videogame. Ecco un estratto.

���La nostra vision �� quella di essere la pi�� grande azienda videoludica al mondo���, scrive Andrew Wilson, CEO della Electronic Arts, in una circolare interna trafugata dal magazine Kotaku, ���Nella nostra azienda, delle squadre sono all���opera per creare videogame e live service di qualit�� superiore, raggiungere pi�� piattaforme con i nostri contenuti e abbonamenti, migliorare i nostri software, concentrarci sulle nostre priorit�� nel campo cloud gaming e multiplayer, ed essere pi�� vicini alle comunit�� di giocatori���.

Vago e mieloso linguaggio aziendale, del tutto privo di contenuti o intelligenza: lo standard per persone come Wilson. Si tratta di sociopatici dalle morbide pettinature che usano dire ��abbiamo implementato un food carpet per il networking lunch�� per annunciare il pranzo. Tuttavia, questo strano genere di letteratura in antilingua far�� suonare campanelli d���allarme nella testa delle persone pi�� accorte: quando un CEO parla di ���migliorare��� qualcosa, tipicamente, sottintende un massacro prossimo venturo. Difatti, la circolare aziendale interna si conclude con la notifica di licenziamento per chiunque l���abbia letta, ovvero 350 lavoratori.

(continua qui���)

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Published on April 02, 2019 06:32

Teorema — Razza padrona

È uscito TEOREMA #25. Questo mese, ho scritto Razza padrona – Strategie cannibali nell'industria dei videogame. Ecco un estratto.

“La nostra vision è quella di essere la più grande azienda videoludica al mondo”, scrive Andrew Wilson, CEO della Electronic Arts, in una circolare interna trafugata dal magazine Kotaku, “Nella nostra azienda, delle squadre sono all’opera per creare videogame e live service di qualità superiore, raggiungere più piattaforme con i nostri contenuti e abbonamenti, migliorare i nostri software, concentrarci sulle nostre priorità nel campo cloud gaming e multiplayer, ed essere più vicini alle comunità di giocatori”.

Vago e mieloso linguaggio aziendale, del tutto privo di contenuti o intelligenza: lo standard per persone come Wilson. Si tratta di sociopatici dalle morbide pettinature che usano dire «abbiamo implementato un food carpet per il networking lunch» per annunciare il pranzo. Tuttavia, questo strano genere di letteratura in antilingua farà suonare campanelli d’allarme nella testa delle persone più accorte: quando un CEO parla di “migliorare” qualcosa, tipicamente, sottintende un massacro prossimo venturo. Difatti, la circolare aziendale interna si conclude con la notifica di licenziamento per chiunque l’abbia letta, ovvero 350 lavoratori.

(continua qui…)

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Published on April 02, 2019 06:32

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Massimo Spiga
MASSIMO SPIGA è uno scrittore, fumettista e traduttore. Questo sito è la sua astronave base.
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