Easter egg
In questo difficile periodo, tanti si sono messi in gioco per aiutarci a restare in casa: artisti di ogni tipo ci hanno offerto intrattenimento, Bruno Barbieri ci ha regalato le sue ricette da provare, la televisione ci propone una didattica on-line per chi abbia figli, come il mio, lasciati a loro stessi.
E poi ci sono scrittori che si sono messi in gioco per offrire il loro lavoro, scrivendo qualcosa apposta per l’emergenza, come quelli che hanno realizzato il libro
Andrà tutto bene
, il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza all’ospedale di Bergamo. Io non ho scritto nulla, perché in realtà non sono una scrittrice: sono una docente e una mamma. Per cui, scusatemi, ma in questi giorni tutto il mio impegno è andato ai miei alunni e a mio figlio. Con i primi ho mantenuto la didattica più intensa che mai, con le aule virtuali, Google Meet, classroom, WhatsApp, e-mail, videochiamate. Ci siamo sentiti secondo l’orario normale ma anche molto oltre, ho cercato di rispondere anche di sera a ogni loro dubbio, abbiamo fatto lezione e svolto verifiche e insomma, ho cercato di mantenere una sorta di normalità che desse loro una scansione delle giornate. In molti casi ho notato che, dopo le prime riunioni in cui si presentavano in pigiama e scarmigliati, hanno cominciato a curarsi un po’, sapendo che dovevano tenere la webcam accesa, e credo che anche questo sia d’aiuto per sentirsi un po’ meglio con se stessi. E mi sono occupata di mio figlio, che per un mese è stato mollato con solo degli esercizi da svolgere, poi ha avuto il grande dono di due videolezioni di un’ora ciascuna alla settimana. Il resto del tempo è stato tutto mio e di mio marito, che gli abbiamo organizzato il lavoro, l’attività fisica e dato il gioco. Quindi questo è quello che ho fatto, invece di scrivere, e non posso dire che mi dispiaccia perché, come sapete, credo sia in quello che sono brava, nell’insegnare – anche se non avrei mai voluto diventare la maestra di mio figlio, perché penso sia malsano, ma non c’erano alternative (e a proposito: no, non è vero che la didattica a distanza per le elementari non è possibile; è vero che ci sono scuole buone e scuole non buone, e docenti che lavorano bene e altri che non hanno voglia di fare nulla).
Poi ho cucinato tanto, ma quello lo facevo anche prima, ho piantato fiori in balcone e sto per finire un puzzle da 3000 pezzi, uno dei quali è stato mangiato dai gatti – la sentite, la mia imprecazione anche a distanza? Ah, e ho festeggiato quindici anni di matrimonio, sul balcone, relegando per una sera soltanto il bambino in camera sua. Avevamo in mente ben altro, per questo anniversario, ma ohi, così è andata, l’importante è essere insieme. L’unica cosa che posso fare, come scrittrice, è mettere i miei libri gratuiti, anche se credo cambi poco, dato che costano 0,99 e sono comunque già gratuiti su Kindle Unlimited. Comincio da quello che mi pare più adatto al momento, l’unico mio romanzo, credo, che dia una visione positiva dell’umanità, di cui ora abbiamo tanto bisogno, e anche il romanzo in cui ho messo tutti i miei sentimenti migliori, a differenza degli altri, in cui in genere metto quelli peggiori.
Per cui da oggi, e per cinque giorni (la durata massima concessa da Amazon)
Trentatré
sarà gratis, poi a seguire lo saranno gli altri. Questa sarà la sorpresa nell’uovo di Pasqua che vi tendo, una sorpresina da poco, ma che magari può intrattenere qualcuno per qualche ora. Vi ricordo il mio profilo di Facebook, se volete seguirmi, dove posto con continuità anche contenuti leggeri, e di iscrivervi via mail al blog se non volete perdere post, dato che ora sono presente solo in questi due luoghi. Mi spiace moltissimo che il mio allontanamento dal web sia avvenuto poco prima di questa emergenza, ma non potevo prevederla e ho delle esigenze familiari importanti che richiedono tutta la mia attenzione. Data però la peculiarità della situazione, cercherò almeno di essere presente in questi due luoghi. Ne approfitto per augurarvi buona Pasqua, naturalmente in casa. Io oggi dipingerò le uova di carta, proverò a realizzare il mio primo albero pasquale e anche a fare in casa il nostro primo uovo di cioccolata, partendo da un palloncino. Prevedo disastri con la stessa infallibilità con cui Dante prevedeva il suo esilio nella Commedia, che scrisse quando era già in esilio.
Published on April 11, 2020 01:11
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