"QUANDO DAL CIELO CADEVANO LE STELLE" MINI RECENSIONE!
E' firmata Michela Piccarozzi, del blog "Appuntario", una mini - recensione del mio romanzo!
LINK ALLA RECENSIONE:
http://appuntario.blogspot.it/2014/04...
RECENSIONE:
"Fuori c'era la guerra, ma Lia avrebbe dato qualsiasi cosa per affacciarsi anche per un solo istante dalla botola d'accesso e sentire i raggi del sole sul suo viso. Avrebbe dato qualsiasi cosa per rivedere Roma, per correre nel ghetto ebraico, dove era nata e cresciuta, per perdere lo sguardo nell'azzurro del cielo e per aspettare l'arrivo della notte."
Una delle pagine più brutte della nostra storia, il rastrellamento del ghetto di Roma nel 1943,raccontato anche qui da una adolescente, Lia, ragazza di gran coraggio e forza morale; vita spezzata che diventa metafora dell'annientamento del futuro.Eppure per Lia, nonostante tutto, non di speranza e fiducia; valori che solo persone nobili possono coltivare.
Un romanzo ricco di dettagli storici precisi ed emozionanti, nell'Italia di quegli anni: Mussolini, le leggi razziali, le deportazioni, i campi di concentramento, e, in mezzo a tutta questa miseria...uno sguardo rivolto al cielo, incantato, alla bellezza del creato, questo immortale.
" Seduta in un angolo, con la pancia piena, Chelsava alzò lo sguardo al cielo, imitando Lia. Non sapeva perché la sua amica amasse così tanto levare lo sguardo al cielo, ma quando Chelsava posò gli occhi sulle stelle sopra di lei, quasi a voler riflettere la loro gioia per la recente liberazione, non riuscì più a distogliere lo sguardo da cotanta bellezza"
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http://appuntario.blogspot.it/2014/04...
RECENSIONE:
"Fuori c'era la guerra, ma Lia avrebbe dato qualsiasi cosa per affacciarsi anche per un solo istante dalla botola d'accesso e sentire i raggi del sole sul suo viso. Avrebbe dato qualsiasi cosa per rivedere Roma, per correre nel ghetto ebraico, dove era nata e cresciuta, per perdere lo sguardo nell'azzurro del cielo e per aspettare l'arrivo della notte."
Una delle pagine più brutte della nostra storia, il rastrellamento del ghetto di Roma nel 1943,raccontato anche qui da una adolescente, Lia, ragazza di gran coraggio e forza morale; vita spezzata che diventa metafora dell'annientamento del futuro.Eppure per Lia, nonostante tutto, non di speranza e fiducia; valori che solo persone nobili possono coltivare.
Un romanzo ricco di dettagli storici precisi ed emozionanti, nell'Italia di quegli anni: Mussolini, le leggi razziali, le deportazioni, i campi di concentramento, e, in mezzo a tutta questa miseria...uno sguardo rivolto al cielo, incantato, alla bellezza del creato, questo immortale.
" Seduta in un angolo, con la pancia piena, Chelsava alzò lo sguardo al cielo, imitando Lia. Non sapeva perché la sua amica amasse così tanto levare lo sguardo al cielo, ma quando Chelsava posò gli occhi sulle stelle sopra di lei, quasi a voler riflettere la loro gioia per la recente liberazione, non riuscì più a distogliere lo sguardo da cotanta bellezza"
Published on April 07, 2014 10:36
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