Sono qui ad esporvi un "problema" se così possiamo chiamarlo. In un gruppo su Goodreads ho potuto riscontrare che molti autori non accettano alcune recensioni "negative", o meglio, alcune recensioni che non elogiano il loro libro, prendendo solo le recensioni positive. In un articolo di Maggie Stiefvater, l'autrice di Shiver, che riporto QUI usa una scusa che Livia (su goodreads) riassume in questi punti che cito. "Maggie Stiefvater, oltretutto, usa la scusa degli insulti agli autori per spostare l'attenzione dei lettori su una cosa condivisibile da tutti (gli attacchi personali no) quando in realtà il suo post sostiene la solita tiritera tristissima, ovvero che: - le uniche recensioni che contano sono quelle professionali - voi lettori che scrivete recensioni divertenti e sarcastiche NON siete in grado di scrivere recensioni professionali ("And these reviews are hard to write." ecc.) - le recensioni che scrivete voi NON sono recensioni, sono "post about a book", e non meritano lo stesso rispetto delle recensioni dei professionisti o l'attenzione da parte degli autori (dimenticandosi ancora una volta che le recensioni sono per i LETTORI) Dunque ancora una volta un autore cerca di degradare il valore dell'opinione dei lettori, proprio quelle persone che comprano i libri o comunque spendono tempo per leggerli e recensirli (contro i professionisti che sono pagati per farlo). In tutto questo, il comportamento immaturo dei suoi colleghi sarebbe anche giustificato. Gli autori delle recensioni NON meritano rispetto (parole della Stiefvater), quindi va bene insultarli, farli insultare dai propri amici, e nel frattempo cercare di minare il sistema di rating di Goodreads (se l'opinione dei lettori non conta perché frequenti questo social network? perché lo consideri rilevante?). "
Ora mi rivolgo a voi lettori: per fare una recensione di un libro vi basate sull'amicizia che avete con un particolare autore oppure sui rapporti che avete con una determinata casa editrice e quindi elogiate il libro a prescindere oppure date un giudizio spassionato senza essere condizionati dall'esterno?
E una domanda va anche agli autori presenti in questo gruppo: sapete accettare le recensioni negative/le critiche sul vostro libro oppure non le considerate nemmeno?
Io penso che anche le critiche servano all'autore per migliorare, per crescere e per sviluppare e correggere dove ce n'è bisogno, il proprio modo di scrivere. E adesso a voi la parola!
In un articolo di Maggie Stiefvater, l'autrice di Shiver, che riporto QUI usa una scusa che Livia (su goodreads) riassume in questi punti che cito.
"Maggie Stiefvater, oltretutto, usa la scusa degli insulti agli autori per spostare l'attenzione dei lettori su una cosa condivisibile da tutti (gli attacchi personali no) quando in realtà il suo post sostiene la solita tiritera tristissima, ovvero che:
- le uniche recensioni che contano sono quelle professionali
- voi lettori che scrivete recensioni divertenti e sarcastiche NON siete in grado di scrivere recensioni professionali ("And these reviews are hard to write." ecc.)
- le recensioni che scrivete voi NON sono recensioni, sono "post about a book", e non meritano lo stesso rispetto delle recensioni dei professionisti o l'attenzione da parte degli autori
(dimenticandosi ancora una volta che le recensioni sono per i LETTORI)
Dunque ancora una volta un autore cerca di degradare il valore dell'opinione dei lettori, proprio quelle persone che comprano i libri o comunque spendono tempo per leggerli e recensirli (contro i professionisti che sono pagati per farlo).
In tutto questo, il comportamento immaturo dei suoi colleghi sarebbe anche giustificato. Gli autori delle recensioni NON meritano rispetto (parole della Stiefvater), quindi va bene insultarli, farli insultare dai propri amici, e nel frattempo cercare di minare il sistema di rating di Goodreads (se l'opinione dei lettori non conta perché frequenti questo social network? perché lo consideri rilevante?). "
Ora mi rivolgo a voi lettori: per fare una recensione di un libro vi basate sull'amicizia che avete con un particolare autore oppure sui rapporti che avete con una determinata casa editrice e quindi elogiate il libro a prescindere oppure date un giudizio spassionato senza essere condizionati dall'esterno?
E una domanda va anche agli autori presenti in questo gruppo: sapete accettare le recensioni negative/le critiche sul vostro libro oppure non le considerate nemmeno?
Io penso che anche le critiche servano all'autore per migliorare, per crescere e per sviluppare e correggere dove ce n'è bisogno, il proprio modo di scrivere.
E adesso a voi la parola!