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Gara d'Autore
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DICEMBRE - Voti e commenti (Gara d'Autore 10)
@Lio, solo adesso mi sono resa conto che il mio libro di dicembre per questa sfida l'ho letto settimana scorsa e l'ho commentato il 26 novembre :DDhttps://www.goodreads.com/review/show...
Mi dispiace, sono andata in oca :) Spero che il mio errore non abbia ripercussioni negative per l'autore, che peraltro mi è piaciuto molto (voto al libro: 10).
Che si fa in questi casi? :)
@amapola
Troppo entusiasmo :P
Nulla di grave. ;)
Ovviamente non potrai scegliere l’autore per la terza manche anche se hai finito per prima avendolo letto a novembre, per il resto non cambia nulla... comunica tranquillamente qui nella discussione di dicembre voto e commento :)
Troppo entusiasmo :P
Nulla di grave. ;)
Ovviamente non potrai scegliere l’autore per la terza manche anche se hai finito per prima avendolo letto a novembre, per il resto non cambia nulla... comunica tranquillamente qui nella discussione di dicembre voto e commento :)
Caraliotiscrivo wrote: "@amapolaTroppo entusiasmo :P
Nulla di grave. ;)
Ovviamente non potrai scegliere l’autore per la terza manche anche se hai finito per prima avendolo letto a novembre, per il resto non cambia nulla...."
Benissimo, allora farò così. Grazie :)
Non ci credo sono la prima? È la seconda volta in tante edizioni... ;P
Ho finito Il malato immaginario di Molière. Una lettura veloce ma davvero divertente! Ci voleva!
Quanto amo queste opere teatrali, argute e spassose. Più di una volta mi sono ritrovata a ridere di gusto. Personaggio preferito? Facile... La serva Toinette. ;P
Come mi piacerebbe vederlo rappresentato a teatro. Intanto credo mi vedrò il film che ne è stato tratto con Alberto Sordi. :)
Voto: 8,5
Ho finito Il malato immaginario di Molière. Una lettura veloce ma davvero divertente! Ci voleva!
Quanto amo queste opere teatrali, argute e spassose. Più di una volta mi sono ritrovata a ridere di gusto. Personaggio preferito? Facile... La serva Toinette. ;P
Come mi piacerebbe vederlo rappresentato a teatro. Intanto credo mi vedrò il film che ne è stato tratto con Alberto Sordi. :)
Voto: 8,5
Brava Caralio, un grande classico che io, ovviamente, non ho ancora letto, ma il tuo entusiasmo contagia :-D
Grande Lio! Complimenti 👌 Concordo sul giudizio allo spassoso Molière.
io sto -ri-leggendo Beaumarchais con La trilogia di Figaro e me la rido alla grande 😅
...ma bando alle ciance...é tempo di assegnare!!! 😉
miledi wrote: "Quale autore sceglierai per gennaio? ...perché finché non ce lo dirai, niente assegnazioni :D"
Eheh :D ;P
Penso di aver scelto ma ci sono troppi libri interessanti ancora in lista...! ;)
Vabbè... più ci penso e più libri saltano fuori...
Per gennaio scelgo "L'Avversario" di Emmanuel Carrère proposto da amapola. :)
Non ho mai letto nulla di Carrère e mi incuriosisce parecchio. Mi pare un'ottima occasione per rimediare.
Eheh :D ;P
Penso di aver scelto ma ci sono troppi libri interessanti ancora in lista...! ;)
Vabbè... più ci penso e più libri saltano fuori...
Per gennaio scelgo "L'Avversario" di Emmanuel Carrère proposto da amapola. :)
Non ho mai letto nulla di Carrère e mi incuriosisce parecchio. Mi pare un'ottima occasione per rimediare.
Brava Lio! Inutile dire che avrei voluto leggerlo anch'io ;) lo leggerò in un'altra occasione. Adesso però ASSEGNAZIONI!!!!
@caralio sono passate già tre ore da quando hai terminato la lettura e non si vede niente all’orizzonte...
MonicaEmme wrote: "@caralio sono passate già tre ore da quando hai terminato la lettura e non si vede niente all’orizzonte..."
Vi devo lasciare un po' di suspance, se no dove sta il divertimento... U_U ;P
Vi devo lasciare un po' di suspance, se no dove sta il divertimento... U_U ;P
Ho letto "Nel caffè della gioventù perduta" di Patrick Modiano *****La prosa di Modiano mi emoziona, mi coinvolge e mi commuove. In questo breve romanzo c'è una Parigi bohemienne, c’è il Caffè Le Condé e al Caffè Le Condé c’è Louki, una donna bellissima (bruna dagli occhi verdi), che se ne sta sempre appartata in un angolo, silenziosa, sfuggente, misteriosa.
La figura di Louki ci viene restituita da una narrazione a più voci attraverso il ricordo di quattro uomini, ciascuno dal suo punto di vista, per cercare di svelarne il mistero, che tuttavia rimane inalterato.
La prosa è pacata, suggestiva, evocativa, fatta di continui rimandi tra presente e passato, una prosa che vela tutto di fascino e malinconia.
"Ho sempre pensato che certi angoli delle vie siano degli amanti e che si venga attirati da loro se si cammina nei paraggi".
https://youtu.be/XQWmhPOiljg
Voto: 10
@LioSono felice che tu abbia scelto per gennaio Emmanuel Carrère. "L'avversario" è un gran bel libro: non ti deluderà :))
amapola wrote: "Ho letto "Nel caffè della gioventù perduta" di Patrick Modiano *****
La prosa di Modiano mi emoziona, mi coinvolge e mi commuove. In questo breve romanzo c'è una Parigi bohemienne, c’è il Caffè Le ..."
Lo devo leggere anche io questo mese per un'altra sfida, il tuo commento mi fa ben sperare. Avevo qualche resistenza ad approcciare Modiano :)
La prosa di Modiano mi emoziona, mi coinvolge e mi commuove. In questo breve romanzo c'è una Parigi bohemienne, c’è il Caffè Le ..."
Lo devo leggere anche io questo mese per un'altra sfida, il tuo commento mi fa ben sperare. Avevo qualche resistenza ad approcciare Modiano :)
LaCitty wrote: " Lo devo leggere anche io questo mese per un'altra sfida, il tuo commento mi fa ben sperare. Avevo qualche resistenza ad approcciare Modiano :)"Modiano è uno scrittore molto particolare, la sua prosa è evocativa, fatta di suggestioni; ho notato dai vari commenti che o seduce o annoia. Io sono stata sedotta, ti auguro di esserlo altrettanto :)
@Lelena odi odi la mia recensione su Salam, maman“Mi sono sempre piaciuti I cambiamenti, mi accetta l’idea di stravolgere tutto.” queste sono le parole che escono dalla bocca di Alì il nostro piccolo protagonista, che cresce davanti ai nostri occhi e ci racconta, prima attraverso gli occhi di un bimbo, poi di un adolescente le vicissitudini della sua famiglia.
Io direi che si può dividere in due parti: nella prima Alì ci parla dei suoi genitori e dei tre fratelli in modo infantile e divertente, poi si allarga l’ orizzonte in un piano più ampio. Siamo a Teheran nel pieno della Rivoluzione Khomeinista che trasforma la Monarchia in una repubblica islamica sciita. Questo porta non solo a persecuzioni ma, a causa dell’ embargo americano, ad una dilagante povertà.
Ho trovato molto dolce la spiegazione dEl rito che si compie nel giorno dell’ Eid, cioè Capodanno che coincide con l’ arrivo della primavera, spiegato dalla mamma di Alì:
“ - Ora poi esci dalla porta di casa e te la chiudi alle spalle, - mi hai ordinato mia madre. - Poi busi e noi ti chiediamo: chi è?… Devi dire: sono la felicità, e poi devi bussare di nuovo e quando noi ci chiediamo: chi è? Tu devi rispondere: sono la salute. E poi così nuovo e ogni volta che ti chiediamo: chi è? Tu devi rispondere: la gioia, il benessere, i soldi, la grazia, le buone notizie“
- Perché devo farlo? - ho chiesto io.
- perché devono essere queste cose entrare in casa nostra prima che entrino ospiti o altro. -“
Ho trovato molto dura la seconda parte, ma c’era da aspettarselo!!
Apro una piccola parentesi sul pasticciere Mammad che ha sei dita.. è la seconda o la terza volta che trovo questo particolare anatomico. Credo abbia un significato esoterico/magico come se avere sei dita, quindi, una qualità fisica in più elevasse anche l’ anima ad uno stato superiore.
Che dire? Qui i personaggi preferiti sono parecchi, ma forse maman spicca sugli altri per il suo pragmatismo. Non è mai dolce, ma la sua risolutezza la rende un pilastro per la famiglia.
Fastidiosetto, anche se simpatico, Babak il compagno di scuola di Alì che in possesso di un vocabolario scarno parla e straparla anche a vanvera.
Il finale è (view spoiler)
Insomma. L’ho letto in fretta, perché si presta e gli assegno un 9, perché inevitabilmente lo confronto con Il meccanico delle rose
che per me è un capolavoro!
amapola wrote: "@Lio
Sono felice che tu abbia scelto per gennaio Emmanuel Carrère. "L'avversario" è un gran bel libro: non ti deluderà :))"
Sono molto curiosa di scoprire Carrère. Le aspettative sono alte. ;)
Sono felice che tu abbia scelto per gennaio Emmanuel Carrère. "L'avversario" è un gran bel libro: non ti deluderà :))"
Sono molto curiosa di scoprire Carrère. Le aspettative sono alte. ;)
Quanto al caffè della gioventù perduta l'ho letto da pochissimo emi ha lasciato totalmente indifferente. Davvero de gustibus
Ho letto... anzi, no, ho divorato in due giorni "La casa in collina" di Cesare Pavese.Non so perché finora avessi trascurato Cesare Pavese. Come si formano i pregiudizi? forse mi sono fatta condizionare dalla sua fama di scrittore triste, pessimista, lamentoso al limite della noia… Sbagliavo, perché in questo romanzo (molto autobiografico) ho trovato, sì, tanta tristezza e solitudine, ma ho trovato anche tanta sincerità e tanto coraggio di guardare in faccia tutta quella tristezza e quella solitudine senza sottrarvisi (e ci vuole un coraggio da leone per non girare la testa dall’altra parte e far finta di niente, lo sappiamo bene).
“L'esperienza del pericolo rende vigliacchi ogni giorno di più. Rende sciocchi, e sono al punto che essere vivo per caso, quando tanti migliori di me sono morti, non mi soddisfa e non mi basta. A volte, dopo aver ascoltato l'inutile radio, guardando dal vetro le vigne deserte penso che vivere per caso non è vivere. E mi chiedo se sono davvero scampato”.
Talvolta me lo chiedo anch'io.
Voto: 10
Un grazie di cuore a Giorgia per averlo proposto e un altro grazie alla Gara d'Autore che mi ha dato l'occasione di leggerlo :)
miledi wrote: "Ho letto... anzi, no, ho divorato in due giorni "La casa in collina" di Cesare Pavese.
Non so perché finora avessi trascurato Cesare Pavese. Come si formano i pregiudizi? forse mi sono fatta condi..."
Oh ma che bello, pensa che è il libro che avrei scelto io... ;)
Contenta che sia andata così! :)
Proprio nella scorsa edizione anch'io alla fine scelsi Pavese per la prima volta, un po' titubante, con "La luna e i falò". Una sorpresa! Merita assolutamente. :)
Non so perché finora avessi trascurato Cesare Pavese. Come si formano i pregiudizi? forse mi sono fatta condi..."
Oh ma che bello, pensa che è il libro che avrei scelto io... ;)
Contenta che sia andata così! :)
Proprio nella scorsa edizione anch'io alla fine scelsi Pavese per la prima volta, un po' titubante, con "La luna e i falò". Una sorpresa! Merita assolutamente. :)
Ho letto "L'arpa d'erba" di Truman Capote.In un paesino del profondo Sud degli Stati Uniti, dove la dolcezza dei paesaggi naturali stride con l’asprezza dei pregiudizi umani, l’undicenne Collin Fenwick, rimasto orfano, viene affidato alle cure di due cugine: Verena e Dolly.
Due donne molto differenti tra loro tanto da essere due nature opposte: la prima razionale ed algida amministra il cospicuo patrimonio di famiglia; la seconda, Dolly, invece, non esce mai di casa e sembra perdersi in una dimensione fantastica dove la realtà è circoscritta alla cucina e alla sua camera rosa. Anche il mondo delle relazioni per Dolly è limitato a Catherine, la domestica ed unica amica a cui si affida dall’infanzia.
Un Colin adulto rievoca la sua vita in questa casa dove convivono figure femminili così differenti,
Furono anni felici anche perché Colin proveniva da una famiglia in cui dominavano le assenze (questo tratto è palesemente autobiografico) ed è soprattutto il calore di Catherine e Dolly a nutrirlo dell’Amore necessario nella crescita.
Una storia che ci parla di spazi che possono essere rivendicati, di differenze che possono ritrovare dignità sollevando la testa: liberi di scoprire chi siamo in realtà.
Una storia che ci indica come l’ottusità delle persone sia misera cosa di fronte alla forza dell’Amore.
Truman è un pittore della parola: ferma sulla carta immagini di paesaggi dai colori intensi.
Panorami di cui percepiamo l’origine autobiografica proprio perché talmente vividi da non poter essere un’esclusiva del mondo fantastico e con una colonna sonora
Una natura, però, che non è muta e la sua musica è diretta da un’arpa d’erba che registra i suoni e li riproduce, un'arpa di voci che ricorda una storia.
” Dolly sorrise e si lisciò la lunga sottana; raggi filtrati dalle foglie le disegnarono sulle dita anelli di sole. «Ho mai avuto una possibilità di scelta? Ecco che cosa voglio: scegliere. Sapere che avrei potuto avere un'altra vita, imperniata su decisioni prese esclusivamente da me. Questo mi rappacificherebbe, davvero.»
Voto 9
Ho finito il mio libro di dicembre La grande cecità.Il mio giudizio complessivo è un "ni". L'argomento dei cambiamenti climatici mi interessa molto e per questo sono stata attratta da questa lettura in cui ho trovato aspetti che mi hanno attratta e altre parti che ho trovato parecchio noiose.
Mi è piaciuta la parte in cui Ghosh ipotizza cosa potrebbe accadere se si verificasse un disastro naturale in alcune zone dell'India.
Altrettanto interessante è la riflessione sul fatto che India e Cina sono considerate responsabili dell'aumento vertiginoso dell'inquinamento dell'aria, ma questo solo perché sono gli ultimi Paesi che si sono sviluppati economicamente. Allo stesso modo la politica cinese del figlio unico, pur contestabile, ha fatto sì che si ritardassimo una situazione di disastro ecologico già critica.
Non mi ha per niente interessata tutta la critica sul fatto che la letteratura sembra disinteressarsi del problema ambientale. Francamente mi sembra un po' eccessivo puntare il dito sulla letteratura quando i responsabili di questa situazione sono ben altri.
Per questo il mio voto è 6.
Finito il mio libro di dicembre La diva Julia di W. Somerset MaughamE’ il primo libro di Maugham che leggo e mi è piaciuto tantissimo. E’ proprio bravo a tratteggiare Julia, la più famosa attrice di teatro d’Inghilterra, che ha 46 anni, non è più giovanissima ma gode di una fama incredibile. Ha una vita che all’apparenza sembra perfetta, un matrimonio con un uomo bellissimo, un figlio, tanti soldi, bellissime parti e molti ammiratori. Julia adora recitare e le viene così naturale che lo fa sia nella vita privata che sul palco. E’ molto vanitosa e tutto deve essere perfetto, tanto che usa il suo talento per rigirare le situazioni a suo vantaggio. Allo stesso modo si comportano i personaggi che le girano attorno, tanto che non si capisce chi usa chi e chi viene usato. Ma Julia crede in quello che fa, le piace il suo modo di comportarsi, è perfettamente nella parte, tanto da non vedere cattiveria nelle sue azioni.
Il libro scorre piacevolmente: è brioso, ironico, divertente, con un confronto bellissimo con il figlio Roger e un finale notevole. Ho avuto anche l’impressione che l’autore oltre a raccontare questa bella storia, abbia preso il pretesto per fare una caricatura ironica delle donne in genere, del tempo che passa e le cambia e della fatica ad accettarlo, del desiderio di piacere, di essere ammirate, desiderate. E secondo me lo ha fatto molto bene!
Sono rimasta affascinata dal modo di scrivere di Maugham, di cui non avevo mai letto nulla e di cui sicuramente leggerò altro. Questa sfida mi ha fatto conoscere autori nuovi di cui mi sono innamorata: l’anno scorso è stata la volta di Marai e Haruf, quest’anno Maugham, e spero di non fermarmi qui!
Voto 9.
Finito Il boia di Cater Street di Anne Perry
Bel primo incontro con questa autrice. Il libro è un giallo abbastanza classico, ma quello che mi ha colpita è l'attenzione della Perry nella descrizione dei personaggi e dell'ambientazione nella Londra vittoriana moralista, ipocrita e con misure diverse per uomini e donne.
Forse il finale è un pochino affrettato, tuttavia credo che leggerò altro di questa autrice.
Voto: 8
Bel primo incontro con questa autrice. Il libro è un giallo abbastanza classico, ma quello che mi ha colpita è l'attenzione della Perry nella descrizione dei personaggi e dell'ambientazione nella Londra vittoriana moralista, ipocrita e con misure diverse per uomini e donne.
Forse il finale è un pochino affrettato, tuttavia credo che leggerò altro di questa autrice.
Voto: 8
Dagio_maya wrote: "Ho letto "L'arpa d'erba" di Truman Capote.In un paesino del profondo Sud degli Stati Uniti, dove la dolcezza dei paesaggi naturali stride con l’asprezza dei pregiudizi umani, l’undicenne Collin F..."
Che bello che l'hai apprezzato come l'ho apprezzato io! Sono proprio contenta! E Truman...è davvero un pittore della parola!
Ho finito anch'io il mio libro di dicembre: Bagheria di Dacia Maraini.Con uno stile fluente e melodioso, l'autrice racconta la sua giovinezza a Bagheria e il disincanto nella sua riscoperta da adulta.
Un racconto nostalgico e triste, carico di colori vivissimi e di profumi inebrianti, di paesaggi mediterranei e di personaggi quasi fiabeschi. Arriva poi la realtà del dopoguerra e l'inizio degli scempio edilizio che stravolgerà irrimediabilmente quella terra dalla quale si era allontanata diciottenne, rifiutando il legame con la famiglia materna, membro importante dell'aristocrazia siciliana.
Voto: 10
Ho finito L'uomo della pioggia di John Grisham, presente sui miei scaffali da qualche anno e che per una scusa o un'altra rimandavo di leggere.Un bellissimo incontro con un autore che ancora non conoscevo e che, purtroppo (😅), allungherà la mia infinita lista dei to-read, d'altronde appassionata delle serie tv tipo Law & Order, non poteva non piacermi. Oltre 500 pagine di libro che si leggono velocemente, diversi colpi di scena che riescono a mantenere viva l’attenzione, un finale davvero inatteso che però non mi è piaciuto. Ho apprezzato moltissimo il personaggio di Rudy ma probabilmente quello che ho preferito tra tutti e trovato molto esilarante è stato quello del giudice Kipler.
Un libro che tratta argomenti toccanti, la malattia, la violenza, la vecchiaia, ma Grisham riesce a amalgamarli nella storia senza cadere nella drammaticità. La quinta stellina manca solo per i troppi termini legali che a volte mi hanno distratto dalla lettura.
Voto 9
Acrasia wrote: "Contenta che ti sia piaciuto Simona! 😁 Per me la Maraini è da nobel. 😍"Ha uno stile che ti cattura, quasi come un incantesimo.
L'unico altro libro che ho letto è La lunga vita di Marianna Ucria ma è stato taaanto tempo fa e non mi ricordo molto. Mi sa che me lo rileggo.
figli dello zio Tom di Richard Wright. Scene di caccia nel profondo sud degli Usa: cinque racconti preceduti da una breve introduzione dell’autore in cui ricorda che lui, ragazzino nero nato nel 1908 , ha potuto avvicinarsi alla cultura solo presentando una tessera della biblioteca intestata a un bianco per cui lavorava, l’accesso ai libri era interdetto ai neri. Riflessione d’obbligo sulla forza potenzialmente liberatrice ed eversiva della cultura e dell’uso in funzione oppressiva e manipolatoria della sua negazione ( e del suo disprezzo). Detto questo, devo confessare che durante tutta la lettura mi sono sentita nei panni del pubblico che assiste, in Palombella Rossa, al finale del Dottor Zivago, la famosa scena del tram, incitando a gran voce la Christie prima e Sharif poi a a ritrovarsi: Voltati voltati! e .. Corri corri ! ( se non la conoscete, fatemi dire con Moretti che continuiamo a farci del male. E comunque potete rimediare ). Ecco, così ho pensato dalla prima all’ultima pagina: Scappa, ragazzo, scappa, vai al nord, non rimanere nell’inferno. E’ un libro doloroso, denso di linciaggi, orrori, ingiustizie insopportabili, ma anche dignità e bellezza; scrittura lucida e nitida.E comunque la storia raccontata dalle vittime sa rendere l’atrocità con un realismo tale che nessun bianco, in questo caso, anche volenterosamente empatico, può rendere: occorre stare nella pelle delle vittime per sentire e trasmettere la paura come compagna di vita. L’unico debole spiraglio si intravede nel quarto racconto, quando i neri si uniscono ai bianchi comunisti e portano la loro infelicità in una dimensione di rivendicazione collettiva. Altrimenti è solo la fuga la possibilità di salvezza: scappa, ragazzo, scappa. Voto 9
Giulia wrote: "figli dello zio Tom di Richard Wright. Scene di caccia nel profondo sud degli Usa: cinque racconti preceduti da una breve introduzione dell’autore in cui ricorda che lui, ragazzino nero nato nel 19..."
@Giulia
Grazie per la bella recensione, che mi ha fatto venire voglia di leggere Wright, leggere e rivedere il Dottor Zivago, rivedere Moretti in Palombella Rossa, Bianca e perché no pure Ecce bombo. :D
Di Wright ho a casa Ragazzo Negro, ora mi segno pure questo... ;)
Grazie anche a @FrancyPrizzy per averlo proposto. :)
@Giulia
Grazie per la bella recensione, che mi ha fatto venire voglia di leggere Wright, leggere e rivedere il Dottor Zivago, rivedere Moretti in Palombella Rossa, Bianca e perché no pure Ecce bombo. :D
Di Wright ho a casa Ragazzo Negro, ora mi segno pure questo... ;)
Grazie anche a @FrancyPrizzy per averlo proposto. :)
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è iniziata la SECONDA MANCHE della 10^ edizione della Gara d'Autore!
Qui potrete segnalare la fine della lettura, il voto assegnato al libro che avete letto (da 0 a 10) e i vari commenti.
Vi ricordo che il primo che terminerà la lettura e avviserà in questa discussione potrà scegliere il manager e l’autore per la terza manche! :)
Buone letture!