Sfide lunatiche per lettori eclettici discussion
Sfida 22 - alla maniera di...
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Daniela S.
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Per il punto 27, Opera di 2 persone, ho letto Belles on Their Toes, scritto a quattro mani da Frank B. Gilbreth Jr. e dalla sorella Ernestine Gilbreth Carey.
Il libro è il proseguimento di Cheaper by the Dozen (dal quale sono stati tratti due film, uno nel 1955 con Clifton Webb e Myrna Loy e uno nel 2003 con Steve Martin) e racconta la storia, vera, di una famiglia statunitense con undici figli nei primi anni del secolo scorso. La narrazione riprende dove si era interrotta nel libro precedente, con la prematura morte del padre, famoso studioso delle teorie del movimento. La famiglia deve quindi cercare di cavarsela dopo la tragedia che l'ha colpita. Sarà la madre Lillian Moller Gilbreth, anche lei studiosa, a prendere le redini sia del lavoro del marito che dell'organizzazione familiare. Nonostante tutto, la famiglia non si perde d'animo e questo libro, come il precedente, è piacevole e divertente. E ci sarebbe stato di che perdersi d'animo, trovarsi con undici figli, la più piccola di soli due anni, e nessuna fonte di guadagno!

Amo molto l'autrice, ho letto molti libri suoi, e sebbene in certe cose siano libri un po' datati, l'ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi sono magnifici. Gli ambienti naturali e le case in cui si svolge la narrazione vengono descritti con minuzia e poesia e sono essi stessi protagonisti, così come gli animali. I personaggi sono vividi e credibili nelle loro scelte e nei loro pensieri e sentimenti, e non si dimenticano.

La lettura di questo libro ha implicato anche la lettura di due guide, una cartacea e una online. Inoltre avevo sempre a portata di mano una edizione italiana dove ogni tanto andavo a vedere, per curiosità, come era stato reso un certo passaggio. L'ho letto insieme ad un gruppo qui su Goodreads e questo è circa quello che ho scritto anche in quel gruppo.
A lettura conclusa la prima cosa che mi viene da pensare è che sono sollevata, sento di avere compiuto una grande impresa, adesso so di cosa si parla quando si parla dell'Ulisse di Joyce. Devo dire che ben altre sensazioni ho avuto quando ho completato, anni fa, un altro capolavoro di simile (anzi maggiore) mole, Alla ricerca del tempo perduto. Quella volta non c'è stato sollievo, ma dispiacere, è stato un libro che si comprendeva benissimo ma più si andava avanti e più si capiva. Immagino che non sia corretto fare paragoni tra due opere così diverse ma senz'altro la loro mole mette in soggezione, richiede tempo e lavoro, e questa volta non mi sento compensata per la fatica che ho fatto. Ho ammirato virtuosismi, nuovi stili di scrittura, mi sono anche divertita a ricercare i riferimenti incrociati sparsi per le 800 e passa pagine, ma alla fine, cosa mi è rimasto? Non mi sembra molto. L'autore in alcune parti è stato, secondo me, troppo arrogante e saccente nella sua intenzione di volere scrivere qualcosa che avrebbe stupito e suscitato discussioni, che sarebbe stato difficile da leggere e incomprensibile per i più. Non è questo che credo debba essere scrivere. Dovrebbe essere condividere, suscitare emozioni, lasciare qualcosa ma non domande e dubbi.

Riporto qui il commento che ho scritto per la sfida.
Questo è stato il mio primo audiolibro. Ho visto che su youtube ci sono tanti audiolibri disponibili, ma non so se ripeterò l'esperienza... sono sette ore di ascolto per un libro che normalmente richiederebbe due o tre ore di lettura. Inoltre ho visto che sono davvero poche le cose che posso fare mentre ascolto: posso fare le pulizie ma non riesco a cucinare, mi concentro troppo su quello che faccio e non ascolto con attenzione; mi sono trovata bene ad ascoltare mentre stiro, di solito guardo qualche serie poco impegnativa o film già visti. Quindi ho stirato molto negli ultimi giorni, mai stirato così tanto, mi sono addirittura messa in pari!
La voce che leggeva era di Hugh Fraser, che è il capitano Hastings, il dottor Watson di Poirot, in tanti film televisivi.
L'ascolto era una rilettura. Ho letto questo libro tante volte, ho visto varie versioni televisive; mi colpì molto la versione italiana del 1980, che si trova su Youtube, con un Edward Angkatell esattamente come lo avevo sempre immaginato.
Questo libro è un giallo che non è solo un giallo. Midge, Gerda, John Christow, lady Angkatell sono personaggi da romanzo, sono approfonditi e ben caratterizzati. In particolare ho sempre adorato il personaggio di Henrietta Savernake. E che dire delle belle descrizioni nostalgiche di Ainswick, la dimora vagheggiata e ricordata, con i suoi ricordi di infanzia, dove Edward, poco adatto ad una vita attiva nel mondo, vive la sua vita tra i libri, quasi un Ashley Wilkes che realizza il suo sogno? Per quanto riguarda la parte gialla vera e propria, trovo che il movente, credibile e comprensibile, sia uno dei migliori dei libri della Christie.Tuttavia non ho mai perdonato ad Agatha Christie la scelta della vittima, la cui vita viene troncata proprio in un momento di epifania, quando ha deciso di cambiare, agire diversamente, e sta andando a raccontarlo e non fa in tempo... E l'ho trovato davvero molto triste.

Myrna Loy è l'attrice dei film della serie dell'uomo ombra con William Powell, La casa dei nostri sogni con Cary Grant, La grande pioggia, Dodici lo chiamano papà.
Questo libro è un tuffo nel passato, nella Hollywood degli anni d'oro ma non solo: Myrna Loy è stata membro dell'UNESCO e ha collaborato in diverse campagne presidenziali. Inoltre nei suoi ultimi anni di carriera ha fatto molto teatro.
Cary Grant, William Powell, Jean Harlow, Clark Gable e tanti altri attori, attrici e registi compaiono in questo racconto che è ricco di particolari e non annoia mai.

Avrei voluto comprare e leggere questo libro lo scorso anno, appena uscì, ma era nell'edizione con la copertina rigida, costava troppo ed ho aspettato che uscisse l'edizione in copertina flessibile, più economica.
L'autrice, Alex Kingston, è un'attrice, famosa per il ruolo di Elizabeth in ER, moglie del dottor Green; per gli amanti di Doctor Who è River Song, ma si è vista anche in altre serie come A Discovery of Witches.
Il romanzo si svolge proprio nel mondo di Doctor Who e si rivolge agli appassionati della serie. L'ho trovato piacevole e abbastanza scorrevole, ma in certi punti ho faticato a seguire l'azione: sicuramente il libro sarebbe una buona base per una sceneggiatura ma in alcuni momenti avvengono troppe cose tutte insieme e velocemente e secondo me non sono descritte bene. Nell'insieme mi ha un po' deluso.

Di questa autrice, la moglie dell'aviatore Charles Lindbergh, ho letto anche Hour of Gold, Hour of Lead: Diaries and Letters, 1929-1932.
Ho letto questo libro anche per la parola del mese di marzo di Goodreads Italia, che era "regalo". Copio qui quello che ho scritto in quella discussione.
Il libro è un saggio di riflessioni sulla condizione della donna e altre riflessioni personali, scritto nel 1955. Le parole di Anne Morrow Lindbergh sono le parole di una donna in un momento storico particolare, quando tante cose stavano cambiando; vi troviamo l'insoddisfazione di molte donne dell'epoca, donne che erano solo mogli e madri, governanti solo della propria casa. L'insoddisfazione era particolarmente alta in quegli anni, dopo la seconda guerra mondiale, quando molte donne si erano sentite utili e realizzate svolgendo lavori fuori dalle proprie case. L'autrice sottolinea la mancanza di tempo per se, per nutrire la propria anima, nella vita di queste donne, perché le incombenze casalinghe non conoscono interruzione, fine settimana o vacanze.
Alcuni passi sono un po' datati ma utili per una ricostruzione storica del percorso che le donne hanno fatto negli ultimi decenni. Altri sono validi e belli ancora oggi, come la descrizione dei "periodi di grazia" nei quali tutto procede liscio e nessun fardello sembra troppo pesante e i periodi "non di grazia", quando uno riesce a malapena ad allacciarsi le scarpe. Oppure il capitolo che parla delle relazioni interpersonali, anche quelle tra madre e figli, dove si dice che c'è sempre un periodo iniziale particolarmente intenso che finisce naturalmente e non bisogna cercare di ricreare successivamente.
Dove il libro manca un po', e questo viene riconosciuto anche dall'autrice nella postfazione scritta venti anni dopo, è nelle riflessioni sulla vita in età avanzata, il che è dovuto al fatto che l'autrice aveva solo 49 anni quando ha scritto il libro.

È davvero una lettura incredibile perché mostra chiaramente come non ci fossero assolutamente prove a carico dei due imputati. Si capisce fin dall'inizio che il libro porterà avanti la tesi dell' innocenza dei due ma in questo è molto credibile, mentre invece sembra completamente folle e priva di alcun fondamento la ricostruzione che viene fatta dall'accusa e che ci è anche stata propinata a suo tempo in televisione nei vari telegiornali. Se avete letto Camilleri, questo pubblico ministero deve essere stato il personaggio cui lui si è ispirato per quel questore (credo) che Montalbano descrive sempre assetato di scene di sesso e di riferimenti sessuali. Questo pubblico ministero e anche due giornalisti che vengono nominati in questo libro (Mario Spezi e Douglas Preston) li avevo già incontrati in passato, perché si erano occupati anche dell'inchiesta detta del mostro di Firenze; i due giornalisti avevano molto avversato questo pubblico ministero tanto che Spezi fu pure incarcerato per questo.
Insomma una delle pagine vergognose della giustizia italiana, dove si vede che è mancato un buon lavoro di investigazione e che nel processo la giuria era piena di pregiudizi nei confronti specialmente di Amanda Knox. Il libro finisce con la condanna dei due ragazzi, che però in seguito verranno assolti. L'unico colpevole rimane Rudy Guede, l'unica persona che ha lasciato numerose tracce e anche il proprio DNA nella stanza del delitto, e l'unico che sa cosa sia veramente successo.

Avevo sicuramente letto questo libro già quando ero alle elementari, forse prestato da un'amica o forse dalla biblioteca scolastica, ma di recente l'ho trovato su una bancarella e l'ho comprato.
Purtroppo non va tanto più di moda e non credo che venga fatto più leggere alla scuola primaria. Peccato, perché è un libro molto bello e il suo obiettivo, esemplificato da questa frase di un protagonista, è molto attuale.
Mai più un'altra Hiroshima. Soprattutto i giovani devono dirlo con convinzione. Sanno troppo poco di ciò che è successo. I padri hanno paura di raccontare ai figli della grande catastrofe e pensano: "Chi non conosce il pericolo vive senza preoccupazioni". Ma questo non è giusto. Io affermo invece: "Chi non conosce il pericolo non lo teme, non lo evita e quindi più facilmente ne resta vittima".
E questo nell'educazione di bambini e bambine è valido per tutto, dalla bomba atomica al cyberbullismo al riscaldamento globale.

Sono contenta di avere letto questo libro adesso, dopo essere diventata una genitrice, e non quando mi fu regalato. Sicuramente sono riuscita a capire meglio molte cose. L'autore descrive la sua esperienza di genitore, i primi dieci anni di vita con sua figlia, nei quali per lunghi periodi ha vissuto da solo con lei.
Quello che viene descritto è un cambiamento continuo. Cambia la bambina, cambiano le situazioni, le esigenze, in continuazione. L'adulto, completamente e veramente innamorato per la prima volta nella sua vita, è in un atteggiamento di osservazione e di ascolto ed è pronto a cogliere i bisogni della bambina, cambiando case, scuole e anche paese (nella bambina c'è un conflitto tra il paese di origine suo e del padre e quello in cui vivono).
Ci sono poi riflessioni su molti temi: di quanto sia ingombrante la Storia nei rapporti personali tra essere umani, per cui nazionalità e religione assumono rilevanza; sul rapporto di coppia; sull'equilibrio faticoso tra l'essere genitore e avere una vita propria e attività proprie; sul ruolo della scuola e degli insegnanti nella vita di un bambino; sulla socialità dei bambini. Handke scrive la sua storia come se fosse la storia di tutti, senza nomi e riferimenti geografici, con pretese di universalità: un po' arrogante in questo, ma lo ricordavo così e comunque fa centro il più delle volte.

Siamo nel 1170 a Canterbury, nel Kent, ed è dicembre, un grigio dicembre medievale e ci si muove verso la morte annunciata di Thomas Becket, arcivescovo di Canterbury, che rientra dopo sette anni di esilio in Francia. A Thomas, una volta grande amico del re Henry II, erano stati affidati poteri sia temporali che spirituali, ma ha rinunciato ai primi in favore dei secondi e si è trovato per questo in disaccordo con il re, che quindi lo vede come ostacolo per attuare alcune riforme che riguardano il clero. L'azione, scandita da un coro greco di donne di Canterbury, si muove attraverso i pensieri di Thomas, che viene tentato per quattro volte ad evitare la sua morte o a trasformarla in martirio (famosa qui la frase "The last temptation is the gratest treason, To do the right deed for the wrong reason"), il suo sermone del giorno di Natale e la sua uccisione per mano di quattro cavalieri, che alla fine giustificheranno il loro gesto in vari modi (erano gli ordini, in fondo è stato lui a volerlo non scappando eccetera).
Alla fine Thomas Becket è stato davvero considerato martire e fatto santo; si celebra il 29 dicembre e ci sono chiese intitolate a lui anche in Italia.
La lettura è stata abbastanza veloce, anche se alcune parti le ho rilette più volte. Bello, non avevo mai letto Eliot prima, magari in futuro leggerò altro di suo.

Amo molto questo scrittore statunitense (1896-1956), uomo dai molti interessi (ha avuto una fattoria dove sperimentava tecniche agrarie) e amico di Humphrey Bogart e Lauren Bacall. Il libro suo che ho amato di più è The Rains Came che si svolge in India negli anni 30.
In questo libro le vicende raccontate vanno dal primo fino al secondo dopoguerra. Io ho un debole per le protagoniste che si chiamano Anna o Anne, che mi sembra che abbiano sempre qualche caratteristica in comune, anche fisicamente (a parte Anna dai capelli rossi). Questa Anna non fa differenza: anche lei arriva a scoprire se stessa attraverso vicende dolorose. Di questo libro mi è piaciuta soprattutto la descrizione dell'Europa tra le due guerre. La consapevolezza di un mondo che stava per finire era così forte e così tragica, dice l'autore, che la realtà stessa forniva ad uno scrittore un materiale tale da non essere credibile se usato per un romanzo. Per cui lui finge di raccontare una storia vera, quella di Anna Bolton, che sparisce misteriosamente dalla vita mondana durante gli eventi della seconda guerra mondiale, e nessuno ne saprà più niente nè saprà mai cosa le è successo, a parte lui.

Ho trovato questa lettura molto scorrevole. Naturalmente è un libro molto triste, si capisce già dal titolo, ma scritto magnificamente, specie per alcune descrizioni (la cena iniziale, il Natale nell'ottava parte, le vacanze estive nella decima).
Non consiglierei però la traduzione dell'edizione Garzanti. Mann utilizza i diversi dialetti tedeschi anche per fare capire subito l'estrazione sociale dei personaggi. In particolare c'è un personaggio che parla un dialetto tedesco della zona di Monaco che nella traduzione è stato reso con un misto di dialetti italiani, peraltro in modo incomprensibile, e ho trovato questa cosa orribile. Inoltre in una nota introduttiva si dice che la traduzione è stata iniziata da un traduttore e terminata da una traduttrice e ho notato discrepanze tra la prima parte e l'ultima.
Il mio cuore ha pianto per Tony e le sue disavventure, e quando a soli 19 anni scrive "sono pure una donna ragionevole, so cos'è la vita e sono matura ormai" ma il mio personaggio preferito è stato senz'altro Hanno Buddenbrook. Mann era molto giovane quando ha scritto questo libro e mi chiedo se il personaggio di Hanno sia forse meglio caratterizzato di altri per una questione anagrafica, in lui Mann mette molto di se stesso e delle proprie esperienze.

Erano anni che volevo rileggere il numero uno di questa serie, che ho letto tantissimi anni fa, e per caso qualche giorno fa l'ho trovato in offerta per il kindle. Diabolik è stato uno dei fumetti dei miei zii che leggevo in estate da bambina, quando eravamo da mia nonna in vacanza, di nascosto da mia mamma che lo trovava non adatto.
Diabolik in questa prima storia è ben diverso da quello che diventerà dopo, specie quando poi farà coppia con Eva Kant. Qui vive di più in mezzo alle persone ed è più spietato. Purtroppo la storia non si conclude, dovrò procurarmi anche il numero due...

Ho letto quasi tutto di questa autrice, ma mi mancava il suo primo libro, che finalmente mi sono decisa a comprare online il mese scorso.
Si vede che è un primo libro, non l'ho trovato interessante e scorrevole come gli altri suoi, ma ci sono già i germi dei temi che poi verranno sviluppati e approfonditi nei suoi libri successivi: le bellissime descrizioni degli ambienti naturali, l'influenza benefica del mondo naturale nella vita degli esseri umani, l'importanza dei rapporti interpersonali che possono, a volte, salvare le persone, la rappresentazione della vita interiore dei bambini e degli animali.

Ho scelto questo libro perchè mi ha fatto venire in mente quel dolce, chiamato anche dolce dell'amicizia, che ha un impasto che fermenta e si rigenera in continuazione, ogni tanto una parte va cotta, con aggiunta di frutta, e una parte va regalata.
Ovviamente bisogna fermarsi al titolo perché poi il tema del libro, ahimé, è tutto fuorchè dolce, ma davvero non sapevo in anticipo di cosa trattasse (e fortuna che non ho letto la quarta di copertina dove viene raccontato TUTTO quello che accade nel romanzo, fino all'ultima pagina).
In realtà il titolo originale è Trouble in July. Siamo nel sud degli Stati Uniti negli anni 30, si dice che un nero abbia violentato una ragazza bianca, naturalmente non è vero niente ma si scatena una caccia all'uomo che durerà tre giorni. Dopo questi tre giorni alcune cose saranno cambiate per sempre ma altre, come ben sappiamo, rimarranno esattamente come prima.

Il libro mi è piaciuto ma ho trovato la narrazione un po' slegata. Il libro tratta i rapporti madre/figlia di quattro coppie di madri cinesi con figlie nate negli Stati Uniti. I punti di vista cambiano continuamente, si tratta di capitoli narrati in prima persona alternativamente da madri e figlie e a volte ho fatto fatica ad identificare chi parlava con personaggi che avevano già narrato la loro storia in capitoli precedenti. Inoltre ci si identifica con una narratrice, si capisce e si apprezza il suo punto di vista, ma nel capitolo successivo questa persona vista da un altro personaggio è antipatica ed insopportabile.
Tutto sommato la lettura è stata piacevole ma ho sentito il bisogno di uno schema che mi aiutasse mentre andavo avanti.

Se non sapessi che è una storia vera non potrei crederci. Questa ragazza ha lottato e superato talmente tante avversità che viene da chiedersi a quante persone sia andata storta anche una sola delle cose che a lei sono andate bene e per questo sono state perdute per sempre.
In Corea del Nord la popolazione vive prigioniera di una famiglia di dittatori, completamente soggiogata, da decenni e se ne parla pochissimo. Anche la pubblicazione di questo libro, nonostante sia stato tradotto in tante lingue e presentato in tanti paesi, non è stata sufficiente. E ora che abbiamo la pandemia, e il riscaldamento globale di cui preoccuparci temo che i nordcoreani dovranno aspettare ancora.

Avevo letto questo libro da bambina prendendolo in prestito dalla biblioteca scolastica e poi lo avevo comprato anni fa. Il mese scorso ho comprato il secondo volume della serie The Rocks Remain e quindi ho deciso che era arrivato il momento di rileggerlo. Devo dire che ricordavo molto poco della mia lettura di tanti anni fa. Sicuramente allora avevo accettato il rapporto tra un uomo e una lontra senza battere ciglio, non ricordo che la cosa mi avesse particolarmente colpito, mentre invece adesso sono riuscita ad apprezzarne la peculiarità: un uomo che tiene lontre tropicali come animali da compagnia in Scozia! Tra l'altro le lontre sono animali davvero impegnativi, hanno bisogno di essere portate a passeggio e giocando tendono a distruggere gli oggetti che trovano. Il libro è molto interessante e si legge velocemente, racconta di tre lontre che si sono succedute in casa dell'autore e del suo rapporto con loro.

La storia si svolge in Inghilterra durante la Seconda Guerra Mondiale. Il protagonista è un ragazzino che si trova a dovere sopravvivere da solo, dopo che la sua casa è stata bombardata e tutta la sua famiglia è morta. Ha solo la compagnia di un cane e riesce a trovare via via sostentamento e affetti nonostante sia costretto a muoversi in continuazione. Il finale mi ha un po' spiazzato e mi chiedo come venga elaborato a quell'età.

Leggendo un po' di recensioni ho visto che qualcuno non è rimasto soddisfatto da questo libro perchè l'autrice non parla molto dei periodi in cui ha girato E.R. e The Good Wife. A me è sembrato che l'autrice abbia dato il giusto spazio alla sua carriera di attrice nella narrazione e ho trovato nel libro proprio quello che mi aspettavo di trovare, ovvero la storia della vita dell'autrice al di là del suo essere attrice: la sua infanzia, la sua vita familiare, la sua continua lotta per conciliare la carriera e la famiglia. Il libro è molto scorrevole e interessante.

Che libro meraviglioso! Un vero capolavoro. Steinbeck è riuscito a raccontare la storia di una famiglia, di ciascun individuo della famiglia e di tutte le persone che incontrano, raccontando allo stesso tempo un fenomeno epocale, cui aveva assistito con i propri occhi e che poi è diventato storia, la migrazione dei contadini dagli stati centrali degli USA verso la California durante la crisi dei primi anni 30. Il libro è anche una denuncia sociale del sistema che da una parte privava i contadini delle proprie case e della possibilità di lavorare la terra per sostentare la famiglia, dall'altra li attirava in California in numero spropositato rispetto all'offerta del lavoro in modo da abbassare i salari.

Devo premettere che con questo libro sono uscita dalla mia comfort zone. Difficilmente leggo libri a fumetti e cerco di scansare certi temi, come il traffico di bambini di cui si parla nella storia. Ho comunque apprezzato l'ambientazione (Bari è appena accennata ma riconoscibile per chi la conosce un po') e i disegni.


L'edizione è dei vecchi BUR in cartoncino beige, di formato davvero tascabile.
Non so veramente cosa dire di questo libro, probabilmente avrei dovuto leggermi qualcosa sulla letteratura francese del 700 (che conosco pochissimo) e su Rousseau e lo "stato di natura" (che ricordo vagamente) per poterlo veramente apprezzare. Due ragazzi vivono come fratelli/innamorati in mezzo alla natura (è bene? è male? non l'ho capito). Lei viene allontanata per tornare nel mondo civilizzato e da quel momento tutto va storto. Verrebbe da pensare che quindi stato di natura=bene e civiltà=male se non fosse per un discorso conclusivo dell'autore nel quale si dice che in realtà non si può dire che se lei fosse rimasta tutto sarebbe andato bene.
Ricordo vagamente uno sceneggiato televisivo intitolato Paul e Virginie trasmesso dalla RAI diverso tempo fa.
Devo dire che a parte per le descrizioni di lussureggianti ambienti naturali e succulenti frutti esotici il libro non mi è piaciuto molto.

Seguo Gaia Dominici da qualche anno su Instagram (dove compare come Siankiki) e quindi aspettavo l'uscita di questo libro fin dalla prima volta che ne ha parlato. La vita di Gaia è incredibile, non solo quella attuale nella savana con suo marito, guerriero maasai, ma anche quella passata. Il libro scorre bene ed è molto interessante, lo consiglio. Gaia ha superato molte difficoltà nella sua vita, alcune le avevamo intuite dalle sue storie, altre le abbiamo scoperte solo dal libro, che è una testimonianza della grande forza d'animo che può avere una persona quando si sente al posto giusto e tra le persone giuste.

Questo libro mi era stato regalato addirittura nel 2004, sono contenta di avere avuto questa occasione per leggerlo.
Le tematiche di cui parla, condizione della donna e libertà nei paesi con governi islamici, è comunque ancora molto attuale. Sarebbe stata una lettura pesante se il filo conduttore non fossero la vita della scrittrice e libri che ho letto (principalmente Il Grande Gatsby, Daisy Miller, Orgoglio e pregiudizio). All'inizio ho fatto un po' di fatica ma credo che fossi un po' prevenuta (non per niente ha preso polvere sullo scaffale per 18 anni...) ma in verità è un libro molto scorrevole, come è per molti libri autobiografici.

Più che un romanzo è una galleria di personaggi e aneddoti, il cui filo conduttore è la vita di un vescovo missionario francese inviato da Roma nei territori del New Mexico, nella seconda metà dell'ottocento. Willa Cather mi piace come scrittrice, ma la trama di questo libro non mi attirava molto. Invece mi è piaciuto, Willa Cather celebra e rende immortali tante vite, senz'altro simili a quelle da lei raccontate, che altrimenti sarebbero dimenticate.

La storia si svolge in Calabria, sul mare Jonio e abbraccia tre generazioni di una famiglia. La vita della famiglia è fortemente legata al territorio e agli avvenimenti storici. Fanno la comparsa due personaggi storici: gli archeologi Paolo Orsi https://it.m.wikipedia.org/wiki/Paolo... e Umberto Zanotti Bianco https://it.m.wikipedia.org/wiki/Umber....
Non avevo mai letto niente di questo autore. Il libro si legge molto bene, la storia è interessante e ha un buon ritmo.

Mi è piaciuta molto la descrizione di tutti i problemi che il protagonista incontra con il suo essere gay in una India dove è ancora un reato e in una famiglia dove non ha ancora fatto coming out, l'ho trovata convincente e coinvolgente. Peccato che il finale sia troppo zuccheroso e suoni falso.

Ho trovato questo libro incantevole, l'ho divorato. È scorrevole e coinvolgente. È il racconto dei pensieri e dei ricordi di una donna in fin di vita; nei suoi ultimi giorni sonno e veglia, presente e passato si fondono.

Avevo preparato delle immagini da inserire ma, nonostante si vedano nel preview, poi Goodreads non me le fa inserire.
Ho letto il libro con un gruppo di Goodreads e ho scelto apposta questa edizione kindle che aveva le illustrazioni.
Il libro è un tipico Trollope ed è stato una lettura molto gradevole. Il vicario del titolo è al centro di alcune vicende del paese: una rivalità con un esponente di un'altra chiesa, la storia sentimentale di un'amica di famiglia, le vicissitudini di una ragazza del paese dalla reputazione rovinata e del fratello di lei che rischia di prendere una brutta strada.

L'ho finito in un giorno perchè la storia mi ha coinvolto subito ed ero molto curiosa di vedere come si sarebbe sviluppata e come sarebbe andata a finire. Il finale però è stato deludente. C'è stato un colpo di scena, nel senso che non mi aspettavo che sarebbe finita così, però (view spoiler) .

Bessie Head non è proprio nata in Botswana ma è considerata una scrittrice botswana a tutti gli effetti.
Questo libro mi è piaciuto molto, anche se ho avuto qualche difficoltà nella lettura perchè, non volendo comprare altri libri in questo periodo, l'ho letto on line su Internet Archive, per lo più sul cellulare.
Da sempre mi interessano romanzi che hanno tra i temi trattati il conflitto tra culture. Qui abbiamo il protagonista, sudafricano, che fugge dal suo paese a causa dell'apartheid e trova rifugio in un villaggio del confinante Botswana. Le sue interazioni sono con abitanti del villaggio, in particolare il vecchio Dinorego e Maria, sua figlia, l'anziana Mma Millipede, il capo del villaggio, il governatore inglese e un inglese, Gilbert, che vive nel villaggio. Gilbert è un riformista che cerca di attuare dei cambiamenti nell'agricoltura e negli allevamenti del villaggio, cercando di dimostrare che i vecchi metodi utilizzati dagli abitanti, non più economicamente vantaggiosi a causa della siccità che si aggrava ogni anno, possono essere migliorati. Tra il protagonista e Gilbert si crea una inaspettata amicizia e una collaborazione per cercare di cambiare la mentalità del villaggio sullo sfruttamento delle poche risorse che hanno a disposizione. Contemporaneamente il protagonista farà un viaggio interiore, che lo porterà a superare i sensi di colpa per la fuga dal suo paese e a crearsi una nuova vita.

Il libro ha ricevuto critiche positive ma anche negative. Si tratta del primo libro scritto dalla Rooney, e i successivi sono stati maggiormente apprezzati. Qualcuno ha trovato questo libro immaturo oppure ha criticato il fatto che ci sia una relazione extraconiugale.
A me è piaciuto molto. Se la protagonista ha 21 anni apprezzo che la vicenda sia vista attraverso i suoi occhi e quindi con l'animo e lo spirito di una ventunenne. Che me ne farei di una ventunenne che ragiona come una persona di mezz'età? (e se ne trovano nei romanzi) Perché dare ad una persona giovane quelle caratteristiche di prudenza, saggezza eccetera che derivano solo da anni di esperienza, darle insomma il senno di poi? Io mi aspetto sentimenti ed emozioni propri di quell'età. E poi fare la morale alle scelte di un personaggio letterario, e per una relazione con un uomo sposato? Anzi, leggere libri come questo può fare capire com'è che queste cose possono accadere e accadono e forse aiutare ad essere meno giudicanti.


Avevo deciso in questo anno di leggere tutta la Bibbia, aiutandomi con alcuni commentari e con una app che la organizza tutta in ordine cronologico in un anno, pochi brani alla volta. L'Apocalisse sarebbe toccata negli ultimi quattro giorni dell'anno ma l'ho un po' anticipata per non ridurmi troppo all'ultimo momento. Non posso dire di avere capito molto, anche se mi sono aiutata con il commentario, ma è stata sicuramente una lettura interessante.
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Ogni sfida compilata è unica e questa è alla maniera di Daniela
1.1 Ambientato in Corea La ragazza dai sette nomi: La mia fuga dalla Corea del Nord di Hyeonseo Lee
2.1 +400k valutazioni su Goodreads The Grapes of Wrath di John Steinbeck
3.1 Candidato a un premio post 2010 The Other Man di Farhad J. Dadyburjor
4.1 Con meno di 100 pagine Murder in the Cathedral di T.S. Eliot
5.1 Con più di 800 pagine Ulysses di James Joyce
6.1 Da una saga familiare The Eliots of Damerosehay: The Bird in the Tree / Pilgrim's Inn / The Heart of the Family di Elizabeth Goudge
7.1 Nato in Botswana/Kenya/Zambia When Rain Clouds Gather di Bessie Head
8.1 Opera prima e unica (al 2021) Murder in Italy: Amanda Knox, Meredith Kercher and the Murder Trial that Shocked the World di Candace Dempsey
9.1 Film/serie in uscita nel 2022 Conversations with Friends di Sally Rooney
10.1 <100 valutazioni su Goodreads Racconto delle lontre di Gavin Maxwell
11.1 Carteggio realmente avvenuto Two Gardeners: Katharine S. White & Elizabeth Lawrence--A Friendship in Letters di Emily Herring Wilson
12.1 Nome proprio termina con “a” Anna Bolton di Louis Bromfield
13 Apocalisse, lettura e ascolto New European Christadelphian Commentary:The Revelation, Apocalypse di Duncan Heaster
14 Che sia per tutti (7+) Il gran sole di Hiroshima di Karl Bruckner
15 Che ti intriga da tempo I Buddenbrook di Thomas Mann
16 Che ti ricordi un congiunto Being and Becoming: A Memoir di Myrna Loy
17 Che trasudi nero potere Cacciatori nelle tenebre di Gianrico e Francesco Carofiglio
18 Con copertina austera/semplice Paolo e Virginia di Jacques-Henri Bernardin de Saint-Pierre
19 Con personaggio resiliente La grande avventura di Robert Westall
20 Consigliato da... La collina del vento di Carmine Abate
21 Da/per un'altra sfida The Hollow di Agatha Christie.
22 Dal sapor mediorientale Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi
23 Di autore già letto Gift from the Sea di Anne Morrow Lindbergh
24 Finalmente ho letto (fumetto) Diabolik Prima Serie n. 1: Il re del terrore delle sorelle Giussani
25 Finalmente ho letto (narrativa) Island Magic di Elizabeth Goudge
26 Lettura mancata nel 2021 Doctor Who: The Ruby's Curse di Alex Kingston
27 Opera di 2 persone Belles on Their Toes di Frank Gilbreth jr e Ernestine Gilbreth Carey
28 Scelto da catalogo casa editrice La sera di Susan Minot
29 Scelto da uno scaffale Sapevo tutto di lei di Mary Higgins Clark
30 Scelto per le illustrazioni The Vicar of Bullhampton di Anthony Trollope
31 Titolo = nome per un dolce Fermento di Luglio di Erskine Caldwell
32 Titolo = nome per un profumo Sunshine Girl di Julianna Margulies
33 Titolo contiene: “club /lega/società” The Joy Luck Club di Amy Tan
34 Tradotto da… (no inglese) Storia con bambina di Peter Handke
35 Uscito nel 2022 La nostra vita nella savana di Gaia Dominici
36 Volume unico La morte viene per l'arcivescovo di Willa Cather