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Un sacchetto di biglie
La Sfida dei desideri
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Gdl luglio: Un sacchetto di biglie
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Quello che mi ha colpito di più è la freschezza dei due protagonisti e la capacità di affidarsi l'uno all'altro, il modo di affrontare i pericoli come se fossero avventure.
Gaglioz wrote: "Quello che mi ha colpito di più è la freschezza dei due protagonisti e la capacità di affidarsi l'uno all'altro, il modo di affrontare i pericoli come se fossero avventure."'il presente è il tempo senza sorprese, un tempo ingenuo, il tempo in cui si vivono le cose come arrivano, ancora nuove e vive, è il tempo dell'infanzia, quello che mi si addiceva'
E nulla, mi è piaciuto tantissimo. Ho patito non poco ad accompagnare Jo nelle sue 'avventure' e ogni volta che capitava qualcosa mi sentivo male. Mi è rimasto un pensiero fisso per tutto il libro: cavolo se erano svegli e in gamba. Come dice lui stesso, c'entra anche la casualità e la fortuna, ma io sicuro non me la sarei cavata così, Alla faccia del crescere in fretta.
Verissimo! In certi passaggi ricalcava i moduli della fiaba, invece si trattava di bambini veri gettati nel mondo perché non c'era alternativa, se non quella di soggiacere alla tragedia.
ho letto anche il fumetto. La storia è quella, belle le tavole. Molto ricche di colori e dettagli. Buona parte della narrazione avviene tramite immagini, non c'è una moltitudine di balloon che non siano di semplice dialogo. La linea è sicuramente presente, anche se sono i colori a farla da padroni. Consiglio sicuramente per coloro che preferiscono il fumetto al romanzo come stile di lettura


La scrittura di Joffo mi piace, rispecchia un po' la semplicità di pensiero che è propria del protagonista e voce narrante della storia (che poi è lui stesso). Devo costantemente ricordarmi che è un libro per ragazzi e che per quanto possa andare male non andrà malissimo - sono sempre sull'orlo del panico quando succede qualcosa o quando fermano qualcuno.
Dello stesso autore alle medie ci avevano fatto leggere un altro libro. Questo lo leggevano tutti così il mio professore aveva deciso che era anche l'ora di finirla. Abbiamo letto Anna e la sua orchestra e ancora oggi ringrazio il mio prof. L'ho trovato un libro magnifico che all'epoca mi ha segnata e che mi sono portata dietro sempre consigliandolo a destra e manca (come sto facendo anche ora eheh). Aveva come protagonista una ragazza, era un romanzo di crescita così come di avventura, in più si potrebbe considerare il 'prequel' a Un sacchetto di biglie.
Mi sto rendendo conto, man mano che leggo, come mi venga automatico confrontare i due libri. Dovrei rileggerlo per assicurarmene, ma Anna e la sua orchestra mi sembra che abbia quella marcia in più per quanto riguarda l'introspezione della voce narrante e lo stile della scrittura, pur mantenendo la semplicità che caratterizza Joffo.