Lettori sui generis discussion

Ritorna la sfida più popolare del gruppo, a testimonianza che il crimine non conosce confini geografici (e che siamo assetat* di sangue XD). ;) Gialli, thriller e noir, ognuno ambientato in un Paese differente.
Tre livelli di difficoltà:
- facile: 7
- medio: 14
- difficile: 21

Qui la sfida.

Qui lo spreadsheet in cui seguiremo le nostre peregrinazioni con delitto. ^^ https://docs.google.com/spreadsheets/...

La sfida inizierà il 1 gennaio 2023 e terminerà il 31 dicembre 2023.
L'anno scorso abbiamo viaggiato con delitto in trentanove diversi Paesi; riusciremo a superarci quest'anno?
Commentate qui le vostre letture!

Ricordo ai nuovi partecipanti che ci si iscrive in questo topic, io o una delle altre moderatrici aggiorneremo lo spreadsheet, e per favore di indicare, insieme al libro letto, il Paese che si vuole giocare. In caso di due o più Paesi di ambientazione, se ne può scegliere solo uno. Non si possono giocare nazioni di fantasia, ma ambientazioni inventate in una Paese reale sì :)

Mi iscrivo! Mi richiede l'accesso allo spreadsheet, però... 😏

Infatti sei già segnata. 🤣

Edit: adesso dovrebbe poterlo vedere chiunque.

Tintaglia wrote: "Infatti sei già segnata. 🤣"

Non l'ho visto perché non ho accesso allo spreadsheet. Ho fatto la richiesta.
E comincio subito con una domanda: vorrei leggere La mia bottiglia per l'oceano di Bussi, che è ambientato sull’isola di Hiva Oa, che è un territorio francese in Polinesia. Vale come paese a parte o verrà considerato Francia?

[edit: ho visto che l'invito è arrivato, grazie]

Eccomi! Stavolta inizio con la quota più bassa :-D

Comincio subito!

1) Italia

Il posto di ognuno: L'estate del commissario Ricciardi di Maurizio De Giovanni

Complice la serie TV, finora avevo trovato più difficile entrare nel mondo di Ricciardi, un po' perché ricordavo le trame e quindi il colpevole, un po' per il suo stile più complicato rispetto all'immediatezza della TV. Diciamo che la serie è stata un autentico sostegno per me (a parte il fatto di immaginare Lino Guanciale come Ricciardi... 😁)
In questo caso, invece, un po' perché non ricordavo benissimo la trama - a parte qualche piccolo particolare secondario - un po' perché forse è lo stesso De Giovanni a essere maturato come scrittura, mi sono goduta il romanzo dalla prima all'ultima pagina, tanto che adesso sono dispiaciutissima di avere già tanti libri in programma per questo mese, visto che non vedo l'ora di continuare la serie.
Un romanzo che è tutto incentrato sulla gelosia: la gelosia per la vittima, la promiscua Duchessa di Camparino; ma anche la gelosia di Ricciardi per Enrica e quella di Enrica per Ricciardi, oltre a quella di Maione per la moglie, a causa della quale si costringe a un assurdo digiuno che lo fa sbottare ogni volta che vede qualcuno mangiare... e, si sa, la lingua batte dove il dente duole, e davanti a lui tutti mangiano, mangiano e mangiano.
In effetti, non so se apprezzare o meno il fatto che De Giovanni scriva sempre brevi capitoli, dei siparietti, dal punto di vista del colpevole (o presunto tale) - lo fa anche nei Bastardi di Pizzofalcone - che lo fanno spesso individuare al lettore, perché, per quanto ci provi, comunque fornisce indizi che sono invece nascosti a Ricciardi.
Naturalmente la trama orizzontale si fa molto interessante, e questo è certamente un motivo per essere impazienti di continuare la serie!

2) Svezia

Un inverno da lupi di Cecilia Ekbäck

Un romanzo molto cupo, con un omicidio misterioso all'inizio dell'autunno, e con numerosi comportamenti sospetti, anche tra i protagonisti, che rendono la storia piuttosto ermetica. Forse dipende dal fatto che ci troviamo in Svezia, o meglio, in uno degli ultimi anni del cosiddetto Impero svedese, il 1717, in una terra di confine, con re Carlo XII - di cui in molti non hanno certo una buona opinione - che combatte su molti fronti e, soprattutto, sta cercando di invadere la Norvegia. In questo romanzo ci troviamo su una terra ostile, una zona di montagna (fittizia) al confine tra Svezia e Lapponia (e ricordiamo che la Lapponia e tutta la Finlandia erano annessi all'Impero svedese, così come l'Estonia e varie altre aree sul confine russo).
Forse dipende dal fatto che ancora c'è una lotta tra chiesa protestante e riti autoctoni, tradizioni che vengono considerate stregoneria, soprattutto tra i lapponi, ma anche le nostre protagoniste finlandesi ne sanno qualcosa, dato che sembrano avere dei poteri paranormali - sia Maija che Frederika, sua figlia, sembrano vedere gli spiriti, alcuni, almeno, e poi i lupi che nessun altro vede - e che forse, proprio a causa di questi, hanno deciso di trasferirsi dalla Finlandia scambiando la casa con zio Teppo, lo zio di Paavo, il marito di Maija.
O forse ci sono dietro le passioni umane più abiette, che sono vicine al demonio molto più di alcune innocenti tradizioni, malgrado siano benedette dalla chiesa.
Il tutto nel paesaggio polare invernale con notti lunghissime, tempeste di neve e aurore boreali, che rendono la magia e gli spiriti quasi reali.

Ci sono anche quest'anno!!

dai mi iscrivo anche io :)

Io inizio con UK: Sfida a Poirot
Il vero enigma sta nel titolo, che infatti risulta incomprensibile fino a tipo il 95% della lettura.
Il romanzo è gradevole, Poirot fa qualche comparsata risolutiva, ma il grosso del racconto è lasciato al commissario di polizia e al giovane esponente del servizio di spionaggio.

Mi piace!!! Ci sto
Se comincio con un'iscrizione di grado medio, poi nel caso arrivassi oltre i 14 paesi posso fare l'upgrade???

Mi iscrivo nella quota più bassa!!!

LauraT wrote: "Mi piace!!! Ci sto
Se comincio con un'iscrizione di grado medio, poi nel caso arrivassi oltre i 14 paesi posso fare l'upgrade???"

Certo che puoi fare l'upgrade!
Ehm... Io ho detto che mi iscrivevo al livello difficile, vero? Comunque era sottointeso, altrimenti che sfida sarebbe (dopo che per tre anni l'ho raggiunto)? 😁

Signore, signore! Non sgomitate!

1/21 Grecia Gioco Quattro casi per Hercule Poirot tanto per cominciare in onore di "Dame Agatha" e tra le tante location di questi 4 racconti lunghi gioco Rodi, per cui Grecia!

Io gioco:
Finlandia - Cucinare un orso - commento sul GdL di dicembre
Svezia - Un inverno da lupi - commento sul gDl di gennaio

3) India

I sei sospetti di Vikas Swarup

Seconda esperienza con Vikas Swarup (avevo già letto parecchi anni fa Le dodici domande, da cui è stato tratto il film The Millionaire) e confesso che questa è stata migliore della prima, anche perché nel frattempo i miei gusti sono cambiati e la mia comfort zone si è nettamente spostata. Ho trovato innanzi tutto una scrittura piena di ironia e una satira sferzante verso la corruzione di un po' tutti i livelli della società indiana, ma soprattutto della classe dominante. Non a caso, molti dei protagonisti sono politici corrottissimi, che credono di poter fare tutto ciò che pare a loro, maneggiando soldi e tirapiedi (killer) di qua e di là per poter fare i loro comodi. Inoltre, il romanzo è costruito in maniera molto ingegnosa: partendo dall'omicidio di Vicky Rai si ripercorrono capitolo dopo capitolo le storie dei sei indiziati, che sembrano non avere nulla a che fare l'uno con l'altro, ma le cui storie sono in effetti collegate in primis per il rancore verso il viziatissimo figlio di papà delinquente e poi per altre piccole coincidenze. Pian piano, il lettore scopre non solo le varie vicissitudini di queste sei persone (spesso inverosimili, ma chissà?), ma soprattutto come siano giunte ad avere un movente per uccidere Vicky Rai e si siano quindi ritrovate alla festa per il proscioglimento dall'accusa di omicidio di Ruby Gill; festa in cui lo scapestrato troverà la morte. Ma, naturalmente, come in ogni buon giallo che si rispetti, alla fine arriva il colpo di scena!

Cominciato il primo giallo dell'anno, che varrà per l'Italia (anche se da Sarda mi permetto di avere...perplessità!!!):
Piergiorgio Pulixi La libreria dei gatti neri.
Quando l'avrò finito ripasso per il commento

Uh, appena lo trovo lo leggo anch’io!

Ma la mia domanda al messaggio 4? 🤔

Georgiana wrote: "Ma la mia domanda al messaggio 4? 🤔"

Mi ero ripromessa di informarmi e poi mi sono persa per strada. XD
Io direi Francia, altrimenti dovremmo considerare le Canarie diversamente dalla Spagna e così via. Semplifichiamo le cose.

Tintaglia wrote: "Georgiana wrote: "Ma la mia domanda al messaggio 4? 🤔"

Mi ero ripromessa di informarmi e poi mi sono persa per strada. XD
Io direi Francia, altrimenti dovremmo considerare le Canarie diversamente ..."

🥺 Ma in Polinesia? Va bene... 😑

Buongiorno! Vorrei provare a partecipare partendo da un livello facile, visto che è la prima volta.
Grazie

Benvenuta!

4) USA

La congregazione di Alessandro Perissinotto

Un thriller davvero mozzafiato, che riporta alla ribalta la più grande strage di cittadini americani prima dell'11 settembre 2001, avvenuta in Guyana, Joneston il 18 novembre 1978. La protagonista è una sopravvissuta a quella strage dietro cui, secondo Perissinotto - e non solo - si celava un complotto della CIA su cui persino l'FBI stava indagando, per cui - anche se ha cambiato nome e identità e conduce una vita relativamente tranquilla da quarant'anni - potrebbe essere in serio pericolo, anche perché, essendo in una sorta di libertà condizionata (per guida in stato di ebbrezza) con una cavigliera elettronica, chi la vuole uccidere può controllarla senza problemi.
E niente, la storia di questa strage - che non conoscevo, ammetto la mia terribile ignoranza - mi ha davvero fatto venire i brividi, anche perché non riesco a concepire come tante persone, seppur desiderose di condurre una vita spiritualmente più elevata, abbiano potuto seguire volontariamente un folle come Jim Jones - che poi nel libro è rappresentato davvero come un essere viscido che Hitler, scansati! - in quello che, a tutti gli effetti era un campo di concentramento in Guyana. (view spoiler)[Capisco il padre di Elizabeth, la protagonista, un agente FBI sotto copertura, che fa finta di convertirsi per potersi infiltrare nella congregazione, anche se... la povera moglie e la figlia di otto anni cosa c'entravano? (hide spoiler)]
Con una prosa scorrevolissima e incalzante, che si muove avanti e indietro nel tempo (e torna in Guyana a mano a mano che i ricordi rimossi riaffiorano alla mente di Elizabeth), Perissinotto crea un'ipotesi di complotto molto verosimile, e fa conoscere un episodio tristissimo che non può perdersi tra le pieghe del tempo. [Il thriller si svlge negli Stati Uniti, per cui mi sembrava di barare a giocarlo per Guyana]

(view spoiler)[image:
Arbeit macht frei (hide spoiler)]

5) UK:

L'assassinio di Florence Nightingale Shore di Jessica Fellowes

Un buon esordio di questa serie, che mi ha fatto venire voglia di leggere qualcosa di Nancy Mitford...
Forse c'è qualcosa di simile a Un semplice caso di infedeltà di Jacqueline Winspear - ambientato anch'esso subito dopo la Prima Guerra Mondiale - ma la scrittura di Fellowes mi ha convinta di più. E comunque, l'autrice non ha la presunzione di descrivere scene di guerra in modo semplicistico, lascia semplicemente che i personaggi che l'hanno combattuta siano molto, molto discreti, e anzi, sceglie che il suo detective sia un giovane riformato per problemi fisici che vuole farsi valere come detective per dimostrare ai suoi fratelli (quelli che non sono morti in trincea) di non essere un buono a nulla. Purtroppo, sappiamo come gli inglesi trattavano gli uomini che avevano l'età adatta per arruolarsi durante la Grande Guerra e invece restavano in Inghilterra, quindi possiamo solo immaginare come abbiano fatto sentire Guy, che è ancora pieno di sensi di colpa!
Buona la dinamica della soluzione del caso, con l'autrice che spinge a sospettare sempre più di qualcuno su cui si appuntano troppe coincidenze per essere innocente... ma non voglio spoilerare.
In quanto al fatto che questo sia un omicidio realmente avvenuto e irrisolto e che, probabilmente, la soluzione del caso potrebbe essere del tutto diversa dalla realtà... be', mi fa ritenere Fellowes un po' troppo audace e magari iniqua nell'accusare degli innocenti, anche se poi spiega tutto alla fine del libro...
Naturalmente non ho capito niente dei nomi delle ragazze Mitford, anche perché hanno tutte dei soprannomi diversi. Quindi, a parte Nancy, non ricordo come si chiamano le altre, ma immagino che le memorizzerò a mano a mano che proseguirò con la serie.
Comunque si vede che Jessica Fellowes è nipote di Julian ed è molto legata alla serie di Downton Abbey (su cui ha scritto a sua volta dei saggi di approfondimento), perché la ricostruzione storica della vita in una dimora di campagna di un nobile inglese è eccellente.

1 - SVEZIA
Un inverno da lupi di Cecilia Ekbäck
Piaciuto moltissimo; per il commento rimando al topic relativo.

2 - ITALIA
La libreria dei gatti neri di Piergiorgio Pulixi
Mi ha rilassato e distratto molto, in un momento in cui ne avevo un gran bisogno.
Ci tengo a sottolineare che il Chow Chow di un'amica si chiama Miss Marple. E tutti noi l'amiamo. *____*

Ecco i miei primi commenti
1 - Italia La libreria dei gatti neri di Piergiorgio Pulixi
L'ho adorato! Non che sia un capolavoro di alta letteratura (nè tantomeno un giallo sopraffino) ma a me ha deliziato. COnoscevo Pulixi di nome, ma non avevo mai letto nulla di suo, e sono contenta di aver cominiciato con questo. E' lieve, e mi parla anche di luoghi che sono dentro il mio cuore (e non il solito Poetto, ma Flumini! Dai!!!) Assolutamente da consigliare

2- Estonia Il treno per Tallinn di Arno Saar
Ma che strano; un libro ambientato nell'Estonia post sovietica scritto da un'italiano; vorrei capire perchè si è tanto allontanato dal suol natio, come si dice. Scritto bene, ben cognegnato, anche se in fondo io più o meno c'ero arrivata a chi era il colpevole - e io di solito non ci chiappo mai!

3 - USA The Haunted Bookshop di Christopher Morley
Questa è stata una vera sorpresa. E' il secondo volume di una serie su librai; il primo (Parnassus on Wheels) è quasi bucolico sia nella sua ambientazione che nella trama; questo invece, tutto ambientato a Brooklyn, oltre a strizzare l'occhio a noi lettori con le mille citazioni - o pseudo tali - da altri libri, è un vero e proprio "giallo - spy story". Molto ingenuo, per carità, però divertente. Anche qui, se avete un buchino, buttateci un occhio

Egitto: Poirot sul Nilo, versione audiolibro, narratore di qualità.

L'avevo già letto, e infatti ricordavo i punti salienti della trama, comunque una lettura piacevole.

6) Singapore

Aunty Lee's Deadly Specials di Ovidia Yu

Un cozy mistery che è cozy sono in apparenza, per la presenza di Auntie Lee che è una vecchietta arzilla e impicciona ma dal cuore buono. Il caso, però, è davvero raccapricciante: un duplice omicidio - che potrebbe anche essere un omicidio-suicidio - avvenuto per avvelenamento tramite uno dei cibi che Auntie Lee ha fornito a un ricevimento in casa dei due morti: una madre - un avvocato di fama - e un figlio con il cuore malandato e la sieropositività provocati dal consumo di eroina negli anni trascorsi negli Stati Uniti per "studiare".
In effetti, uno degli ingredienti del piatto tradizionale cucinato da Auntie Lee potrebbe essere altamente tossico (e l'autrice, tramite la cuoca, ci spiega tutto il procedimento per eliminare il veleno dalle noci nocive che si mettono nel piatto), ma Auntie Lee è molto accorta nel cucinare, ed è sicura che l'avvelenamento non sia avvenuto da parte sua. Ciononostante, in attesa delle indagini della polizia, la sua cucina viene momentaneamente chiusa.
Le indagini di Auntie Lee si spingono in direzione del traffico illegale di organi dalla Repubblica Popolare Cinese a Singapore, con losche cliniche dove si pratica la chirurgia plastica che improvvisamente vanno a fuoco e architetti scomparsi.
Diciamo che il mistero non è un vero mistero, perché è tutto abbastanza intuibile fin dal principio, ma Auntie Lee è troppo cool!
Mi è piaciuto anche molto il fatto che Auntie Lee abbia riscoperto l'affetto di entrambi i suoi due figliastri; anche se Mark sembrava volerla osteggiare, alla fine si scopre che le loro divergenze non sono nulla di terribile (come invece accade nella famiglia delle due vittime).

2/21 Austria con Giallo sulle Alpi di Carol Carnac

Un giallo vecchio stile di nessuna soddisfazione e non scritta particolarmente bene.
Il giallo parte a Londra dove viene trovato un cadavere carbonizzato, che si ipotizza possa essere un ladro ricercato dalla polizia, in un appartamento andato a fuoco.

L'ispettore Rivers sospetta uno scambio di persona e si trasferisce in Austria sulle tracce di una comitiva di giovani inglesi in vacanza.
Paesaggi innevati e una storia poco chiara e raccontata in modo confuso.

3 - UK
They Do It With Mirrors di Agatha Christie
Un classico romanzo di Dame Agatha. Ben costruito, con pregiudizi assortiti nei confronti di varie nazionalità, ha avuto l'unico problema del fatto che avevo già capito, più o meno, la dinamica - e di sicuro l'assassino.
Comunque piacevole, anche se Miss marple rimane la protagonista che mi piace meno (a parte Tommy e Tuppence, che proprio non reggo).

3/21 Regno Unito Il club dei delitti del giovedì di Richard Osman.

Mi è piaciuto molto molto questo libro con il giusto intreccio indagine - romanzo . cozy mystery.
E' talmente denso e leggibile su molteplici piani che mi riesce difficile farne un riassunto.
La versione brevissima è un gruppo di anziani pensionati in ritiro in un villaggio per la terza età che, per passare il tempo, riesamina vecchie indagini irrisolte della polizia. Improvvisamente lo speculatore edilizio che ha costruito il loro comprensorio e che vorrebbe utilizzare i terreni di un vicino convento per una ulteriore opera di lottizzazione, viene trovato morto (assassinato) e in modo naturale l'attenzione dei nostri investigatori dilettanti (dai molteplici agganci e conoscenze) si trova a indagare su questo delitto. Molti personaggi e morti dopo quasi tutti i fili si riannodano in una trama perfetta e tutti gli intrecci sono sciolti.
Di molta soddisfazione, anche la versione audiolibro a più voci.

4/21 Svezia La sconosciuta di Camilla Grebe
Come già scritto nel bingo, un giallo freddo e cupo ambientato in una fredda Svezia in cui al crimine si intreccia la malattia che caratterizza molti personaggi e comprimari. In parallelo e con un racconto in parte in prima persona seguiamo due donne e una narrazione sotto due prospettive (mi scuso per la cripticità ma non vorrei svelare nulla a chi volesse leggerlo).
Un buon ritmo anche se abbastanza presto si comincia a capire dove il libro andrà a finire, anche se l'intuizione non lede la continuazione della lettura.
Un libro centrato sulle donne che sono ben caratterizzate ed in cui i personaggi maschili sono comprimari o ombre e se presenti sembrano presentare solo difetti e fragilità.

7) Grecia

Ultime della notte di Petros Markaris

Non mi è dispiaciuta affatto questa prima indagine di Kostas Charitos che, naturalmente, va presa cum grano salis, tenendo presente che è stata pubblicata nel 1995, quindi non ancora nell'era del "politically correct", a ridosso delle notevoli migrazioni di albanesi dei primi anni '90 (che non sono partiti mica tutti per l'Italia, eh) e quando ancora il ricordo della Giunta dei colonnelli è parte della vita di molti greci, che non si sono ancora ripresi del tutto.
Le indagini seguono diverse piste - a me l'omicidio iniziale dei due albanesi puzzava da morire, quindi qualcosa avevo capito - ma sul finale la soluzione dell'omicidio della Karaghiorghi mi ha lasciata totalmente spiazzata, tanto che ancora cerco di ricostruire...
Che poi Charitos (da leggersi alla fiorentina, con la c di coca-cola) sia maschilista, che volesse accusare un povero innocente albanese dell'omicidio di due connazionali solo per togliersi davanti il caso, che sia un bastardo con la moglie - anche se pure lei non è che sia Lady Simpatia, ma poi, noi la guardiamo dal punta di vista di Charitos, che ne sappiamo! - che si sentisse minacciato dalla Karaghiorghi perché era una donna in gamba, che non consideri troppo grave - come la giustizia greca di quegli anni, del resto - l'accusa di pedofilia... spero tenda a migliorare col tempo, con la consapevolezza di Markaris che ai lettori piacciono degli investigatori umani e non solo bravi. Per adesso penso di continuare la serie, perché l'intreccio giallo mi è piaciuto molto.

Io l’ho lasciato a pagina venti, lo odiavo ferocemente.

Tintaglia wrote: "Io l’ho lasciato a pagina venti, lo odiavo ferocemente."

Ho letto la tua rece. Io ho molto pensato al contesto, per cui l'ho giustificato (del resto, è tutto oggi che faccio l'avvocato di Blanco, di cui non sono neanche fan, pensa tu). Del resto, per certe cose trovo Montalbano (e Mimì Augello) - a cui è paragonato - molto peggio nei suoi rapporti con le donne. Magari per altro sono più umani. Ma confido che nei romanzi degli anni 2000 qualcosa cambi nel suo atteggiamento. Altrimenti smetto di leggere la serie. 🤷‍♀️

5/21 India The Unexpected Inheritance of Inspector Chopra di Vaseem Khan

Mi ha molto divertito questo mistero ambientato a Mumbai e con protagonista l'ormai pensionato Ispettore Chopra ed il suo elefantino Ganesh.
Molto del divertimento è sicuramente dato dalla lettura, molto accentata, del bravissimo
Sartaj Garewal.
L'ispettore Chopra si trova ad affrontare, solo cinquantenne, il suo ultimo giorno di lavoro e riceve la notizia del ritrovamento di un giovane annegato. Chopra ama il suo lavoro e si ritira solo per far contenta la moglie dopo alcuni problemi di salute ma, verificando come il suo successore si contenti di liquidare la morte come suicidio, decide di vederci più chiaro e, sfruttando il suo essere ispettore, benchè in pensione, indaga contando sull'aiuto di amici fidati.
Il più fidato di questi amici risulterà essere Baby Ganush, l'elefantino ereditato dallo zio.
Più che l'indagine sono esilaranti le interazioni tra Chopra, sua mogli, l'elefante, la suocera e i vicini di casa.

6/21 Francia Non lasciare la mia mano di Michel Bussi

Una gran bella scopera quella di questo autore che avevo da tempo in coda. Un bel libro ambientato sull'isola de La Reunion, fin dall'inizio le cose appaiono troppo scontate per essere realmente come vengono descritte e si immagina che il giallo avrà una svolta. Il giallo ha varie svolte e Bussi è molto abile nel fondere descrizioni degli ambienti, dei caratteri dei personaggi e mantenere il ritmo della narrazione.

7/21 U.S.A La congregazione di Alessandro Perissinotto
potrebbe essere divertente in futuro fare un giro a sè di Miss Marpel tra gli stati degli USA.
Questa volta ci ritroviamo in Colorado (anche se la collocazione geografica non è così importante) e Perissinotto prende spunto da un reale evento storico per costruire un bel thriller, senza particolari colpi di scena ma con un ottimo ritmo, credibile e scritto molto bene.

8) Barbados

Miss Marple nei Caraibi di Agatha Christie

Un giallo classico non particolarmente complesso, infatti quando ho fatto le mie supposizioni ho pensato che Dame Agatha mi avrebbe sorpresa, e invece no, per cui sono rimasta un po' delusa. Comunque una lettura molto godibile.

8/21 Mali L'onore dei Kéita di Moussa Konatè

E' il secondo libro che leggo di questo autore e rimango sempre un po' perplessa.
Probabilmente ho troppo l'abitudine ai gialli europei o anglofoni per apprezzare le atmosfere africane (non amo neanche la serie di Precious Ramotswe). Una indagine classica che è spunto per descrivere un angolo di Mali.

4 UK Holly Jackson A Good Girl's Guide to Murder Letto

Più che un giallo puro è un YA, tinto però di varie oscurità, dove non ci si può fidare di nessuno, tantomeno degli "adulti" che dovrebbero proteggere gli adolescenti. Abbastanza da brividi

9) Argentina

Elena lo sa di Claudia Piñeiro

Un romanzo scritto così bene, così realistico, da avermi lasciata con un malessere per tutto il corpo e un magone pazzesco, tanto che ho dovuto subito iniziare a leggere qualcosa di totalmente diverso. Eppure è un giallo. Sì, ma l'investigatrice è una donna di sessantatré anni che sembra ancora più anziana a causa di una forma aggressivissima di Parkinson, Elena. Elena che vive nello spazio dell'effetto tra una pastiglia e l'altra di levodopa e che è convinta che sua figlia Rita sia stata uccisa e non si sia suicidata come sostegnono gli inquirenti, perché ci sono troppi dettagli che non le quadrano.
Il rapporto tra Elena e Rita è molto conflittuale, come lo può essere quello tra una madre non più autosufficiente e una figlia quarantenne nubile, esasperata dalla malattia della madre e da tutto il mondo in generale. Una lite continua tra loro e con le persone che le circondano.
Il romanzo, poi, alterna i capitoli attuali, quando Elena parte per il suo viaggio di indagine tra amici e conoscenti che potrebbero sapere qualcosa sulle ultime ore di Rita, e i capitoli della storia antecedente alla morte della donna; la sua storia con Roberto Almada, un impiegato di banca che Elena non ha mai voluto considerare il fidanzato della figlia; le analisi che hanno portato alla scoperta del Parkinson (che Elena chiama Lei); le difficoltà incontrate per poter avere assistenza medica e per poter richiedere i medicinali gratuiti senza doverli elemosinare ogni volta, in quella che è una vera denuncia del sistema.
Si parla anche di aborto e della libertà di una donna di decidere se e quando avere un figlio. Insomma, ci sono moltissimi temi forti, che mettono angoscia al lettore, anche perché, quando la levodopa comincia a perdere effetto, si è impotenti, frustrati proprio come Elena.
(view spoiler)[E poi la scoperta finale che lascia ancora più impotenti e frustrati. (hide spoiler)]

10) Germania

Miss Merkel e l'omicidio nel castello di David Safier

Un giallo leggerissimo e divertente, con Angela Merkel che, una volta in pensione, si trasforma in Miss Marple, anzi, in Miss Merkel, malgrado la presenza del marito Achim (Joachim Sauer), che alla fine si rassegna a essere Watson di Sherlokina.
Delle situazioni assurde e paradossali (e naturalmente l'Angela Merkel del romanzo ha ben poco della Cancelliera che ha guidato la Germania per sedici anni), ma proprio per questo divertentissime, che mi hanno ricordato Agatha Raisin (con la differenza che la Merkel di Safier è molto più simpatica della detective delle Cotswolds) e anche i gialli demenziali di England Rose (di Blake Pierce) che ho letto l'anno scorso perché mi divertivano tanto.
La soluzione del giallo era prevedibilissima, naturalmente, ma va bene così. Vediamo come procede la serie. Intanto so già che leggerò anche altro di Safier, perché i suoi titoli mi hanno sempre molto incuriosita.

11) Bahamas

Extra Dirty di Mia Gold

Secondo caso per Ruby Steele, ex campionessa di diverse arti marziali che, dopo aver fatto da bodyguard a una senatrice, è dovuta fuggire in seguito al suo omicidio - probabilmente i mandanti erano degli sceicchi sauditi - e si è rifugiata a Nassau, cercando di far perdere le sue tracce. Ruby ora lavora come barista in un locale piuttosto losco, ed è anche alcolizzata, anche se sta cercando di smettere (ma con la sola forza di volontà). Mentre cerca di trovare la password della pen-drive che la senatrice le ha lasciato subito prima di morire (e naturalmente non può andare online o chiedere a un hacker di utilizzare dei programmi che la farebbero individuare subito), viene contattata da una donna che ha perso la sua amica dopo una notte di bagordi in città. Anche questa volta la cliente è una ricca americana. La donna, assieme all'amica scomparsa, ha tentato di avere una notte di avventure, trascorsa a bere, a sniffare cocaina e a spogliarsi in vari locali di strip da dilettante, anche perché i loro mariti le trascurano e nel frattempo sono dall'altra parte dell'isola a giocare a golf (!), dormendo anche in un hotel diverso dal loro.
Come al solito, ci sono un sacco di scazzottate e di tour in ambienti loschi, che mi fanno quasi temere che le Bahamas non siano certo un paradiso (e be', certo, se giri solo per locali ambigui è normale che rincorri i guai).
Intanto uno dei killer degli arabi ha trovato Ruby, che però viene salvata per ben due volte dall'arrivo della polizia che la voleva arrestare. Quindi continuerò la serie, nella speranza di scoprire in cosa era coinvolta la senatrice e di vedere Ruby finalmente libera di vivere la sua vita...a meno che non ci rimanga secca durante una delle sue indagini o un incontro di lotta clandestino...

9/21 Nigeria Lightseekers di Femi Kayode

Era parecchio che avevo in lista questo libro e devo dire che mi è piaciuto molto. Philip Taiwo è uno psicologo forense che si è formato ed ha lavorato negli stati uniti ed ora si è trasferito nuovamente con la moglie, avvocato di successo, ed i tre figli a Laos. Non ha un lavoro ben definito, collabora con l'accademia di polizia e non può rifiutarsi quando il padre gli chiede di approfondire e chiarire cosa sia successo nella località di Okiri dove tre studenti sono stati accusati di furto, linciati e arsi vivi.
Philip riuscirà a capire come si sono svolti realmente i fatti, quali sono state le reali motivazioni degli eventi e a infrangere la diffidenza delle popolazioni locali.
Al di là della indagine l'autore affronta molti altri temi. Il passaggio da culture tribali ad una idea di stato un po' imposta da un occidente più industrializzato, la corruzione, il classismo e le difficoltà di chi ha le sue radici in un mondo, lo lascia, viene a contatto con l'esterno di cui non si sente totalmente parte, ma la suo rientro è cambiato quel tanto da non sentirsi più completamente cittadino del paese.

10/21 Kenya The Spider Sapphire Mystery di Carolyn Keene

Ho ripreso in mano casualmente quelli che erano stati pubblicati in Italia nella collana "Gialli dei ragazzi". Questa avventura di Nancy Drew non credo fosse stata originariamente tradotta. Nancy viene invitata ad una mostra in cui è esposta una pietra sintetica che contiene un ragno e le viene a sapere come una pietra simile ma reale esiste realmente. L'artista artefice del manufatto viene accusato di aver rubato l'originale e Nancy rimane immediatamente coinvolta nella faccenda, perseguitata da due tipacci indiani e le viene anche rapito il fidanzato per convincerla a non partire per il safari organizzato dall'Università.
Tutto e vano ed eccola in Kenia in giro turistico con tre pulman di studenti e accompagnatori ed alle prese con gli stessi malfattori. Ovviamente risolte il mistero, fa arrestare i cattivi e ha una bella esperienza africana.
Il libro non ha particolare valore come giallo ma la struttura, sempre molto simile, dei libri è studiata per affascinare i ragazzi che amano vedere il bene ed il male ben separati ed il bene vincere sul male. Da notare come riesca sempre a farsi credere ed aiutare dalla polizia in qualunque parte del mondo vada. Un po' di nostalgia,

Avevo iniziato Lightseekeer L’anno scorso, poi per un motivo o per l’altro non l’avevo terminato. Mi hai messo la pulce nell’orecchio, lo riprenderò in mano.

11/21 Islanda La signora di Reykjavik di Ragnar Jonasson

Inaspettato, spiazzante, claustrofobico.
Questi sono o primi tre aggettivi che vengono in mente. Le atmosfere sono quelle gelide e rarefatte dell'Islanda che appare quasi più mesta e cupa della Svezia. Siamo ancora più a nord, una popolazione ancora più scarsa e le atmosfere sono spettrali.
Una protagonista che rappresenta un anti eroe, ci troviamo a seguire una ispettrice di polizia ormai sulla soglia della pensione di cui sembra il suo capo voglia sbarazzarsi anticipandole il ritiro.
Un'ottima poliziotta ma poco apprezzata, poco simpatica e che il suo capo non vede l'ora di mandare via (non è chiaro il perchè).
Una poliziotta che scopriamo non ha mai fatto squadra e non si sa se per il suo carattere o perchè emarginata dai colleghi maschi.
Da un giorno all'altro senza casi ottiene una ultima settimana di lavoro, un ultimo caso (tra quelli archiviati e mai risolti) per avere la soddisfazione personale di concludere il suo lavoro in modo compito.
La sensazione che si ha è di flash narrativi, di fatti affermati e descritti senza un prima e un dopo, un senso generale di straniamento.
Un epilogo totalmente inaspettato e ci si interroga se lo stile narrativo sia funzionale a quell'epilogo.
Si continua a decantare la bravura e l'abilità della poliziotta ma l'immagine che ci ritorna è quella di una donna spezzata e sconfitta, che ha perso lucidità e che si aggrappi al suo lavoro come ad un ancora che la faccia essere viva e umana. Man mano scopriamo anche il suo passato ed i suoi fantasmi.
La sensazione è di un libro molto frammentato, non dal punto di vista narrativo ma da quello emotivo e il giudizio che posso esprimere riflette queste sensazioni.
Essendo il primo di una trilogia non riesco proprio a capire come potrebbe proseguire.
Da lasciar decantare ma sicuramente non una lettura leggera e di svago.

4/21 Giappone
A Death in Tokyo di Keigo Higashino. Aspetto sempre con piacere l'uscita annuale in inglese di Higashino, che di solito mi piace molto come autore - cerebrale, ordinato, mi trasporta nell'ordinaria quotidianità di un Paese che mi affascina da sempre. Ma ho trovato questa indagine noiosa; non mi interessava granché la vicenda, e mentre in Newcomer avevo trovato deliziosa l'ambientazione in un piccolo quartiere, e il fatto che il detective si basasse principalmente sulla sua conoscenza delle attività, strade e dinamiche della zona, qui l'ho trovato trascinato. Una lettura gradevole, ma nulla di più.