Status Updates From Rozmowa w „Katedrze”

È stato uno dei libri più difficili da leggere in tutta la mia vita di lettrice. È un intreccio continuo, un gioco tra autore e lettore che fin da subito è ben più che un gioco: l'autore ti porta con sé, ti abbandona e ti spintona, ti fa sfogliare le pagine prima indietro e poi in avanti, alla ricerca di un qualsiasi appiglio. Due mesi per superare le prime 200 pagine, due giorni per le ultime 200.

La sirvienta había olvidado cerrar las cortinas y el cielo era un cuadrado negro salpicado de brillos diminutos. Las pastillas demoraban entre diez y quince minutos en traer el sueño. Se había acostado a las tres y cuarenta y las agujas fosforescentes del despertador marcaban las cuatro menos cuarto. Unos cinco minutos de desvelo todavía.

Hortensia...

È un libro che fatica a partire, ma poi inizia a scorrere. Dopo le prime pagine, il rimbalzo di linea tra il momento della narrazione e i flash-back diventa più chiaro, non immediato ma evidente. È un testo difficile da leggere, bisogna allinearsi con ciò che passa per la testa dell'autore, dei protagonisti, dei loro pensieri stessi.