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Sorseggio questo libro come faccio con una tazzina di caffè, assaporandolo.

Voglio bene a Jane,e sono grata a Charlotte per aver scritto questo capolavoro: non una storia d'amore (perlomeno non solo) ma la storia di riscatto sociale di una donna che lottando per raggiungere un equilibrio (interiore prima e poi anche esteriore) tra ragione (pregiudizi,convenzioni sociali,morale etc...) e passione,è riuscita ad affermare se stessa,a far valere la sua Persona e a prendere il suo posto nel mondo

"Domare la mente è il compito più importante che abbiamo nella vita."

"Il nostro stato di mente è così importante che ogni volta che il maestro indiano Atisha incontrava qualcuno, la prima domanda che poneva era

«Hai un cuore gentile oggi?»."

] È certo che per un mondo cresciuto a pane e Cenerentola, in cui le donne trascorrono la loro vita in attesa dell'arrivo di un baldo uomo che le riscatti dall'insoddisfacente e frustrante condizione in cui versano, questo deve essere stato (e continua ad esserlo a distanza di secoli) un grande romanzo di emancipazione femminile. [

“Io mi prendo cura di me stessa. Più sono sola, più sono senza amici e senza appoggio e più dovrò rispettarmi. Obbedirò alla legge dettata da Dio e sancita dall’uomo. Mi atterrò ai principi ricevuti quando ero in me e non fuori di me, come sono adesso. Le leggi e i principi non sono validi solo per i momenti in cui nulla ci tenta; valgono per frangenti come questi, quando il corpo e l’anima si ribellano al loro rigor

" All’improvviso mi accorsi di quanto fosse grande il mondo reale e che una vasta gamma di speranze e paure, di sensazioni e slanci, attendeva chi aveva il coraggio di affrontare quella distesa e di cercare, a suo rischio e pericolo, il vero senso della vita. "