[...] Molti di loro morirono; gli altri diventarono tutti gialli, così secchi e trasandati, con la barba lunga, che facevano pietà...»
«Auguste, passatemi il lardo» gridò Quenu.
Zola alterna perfettamente scene di malattia, voracità e fame a scene di cucina, convivio ed allegria. La contrapposizione, fra naufragio e cucina, risulta deliziosamente ironica. Sarà la mia fame e malattia a farmi parlare ma, Bravò!
— Dec 07, 2024 07:57AM
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