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EARLY DECEMBER IN CROTON-ON-HUDSON

Spiked sun. The Hudson's
Whittled down by ice.
I hear the bone dice
Of blown gravel clicking. Bone-
pale, the recent snow
Fastens like fur to the river.
Standstill. We were leaving to deliver
Christmas presents when the tire blew
Last year. Above the dead valves pines pared
Down by a storm stood, limbs bared...
I want you.

EARLY DECEMBER IN CROTON-ON-HUDSON

Spiked sun. The Hudson's
Whittled down by ice.
I hear ear the bone dice
Of blown gravel clicking. Bone-
pale, the recent snow
Fastens like fur to the river.
Standstill. We were leaving to deliver
Christmas presents when the tire blew
Last year. Above the dead valves pines pared
Down by a storm stood, limbs bared...
I want you.

ISMENE Certo, se ne avrai la possibilità, ma tu brami l'impossibile.

ANTIGONE Bene: non appena le forze mi mancheranno, desisterò.

ISMENE Ma in ogni caso non si dovrebbe tentare l'impossibile.

ANTIGONE Se tu parlerai cosi, io ti odierò e giustamente sarai in odio al defunto. Basta: lascia che io, con la mia dissennatezza, affronti questo rischio. Almeno non mi toccherà una morte ignobile.

Vedendo che la gente del villaggio, soprattutto gli anziani, erano così malcontenti, ho chiesto perché non avessero fatto niente. [...] Sono affranti! Oh se fossi principe! I preti, i borgomastri e l'ufficio delle finanze li - Principe! Beh, se fossi principe, cosa mi importerebbe degli alberi del mio paese?

A volte non capisco come possa amarla, abbia il diritto di amarla un altro, quando io la amo in modo cosí esclusivo, cosí profondo, cosí pieno, senza capire, senza sapere, senza avere altro che lei.

Dove penso di andare? Te lo dico in confidenza. Devo restare qui ancora due settimane, poi mi sono dato a intendere che volevo visitare le miniere di ***, ma in realtà non è vero, voglio solo tornare piú vicino a Lotte, tutto qui. E cosí rido del mio stesso cuore - e faccio la sua volontà.

Invano, quando al mattino mi risveglio da sogni grevi, la cerco di notte nel mio letto quando un sogno, beato, mi illude, facendomi credere di essere seduto al suo fianco in un un prato, di tenere la sua mano e di coprirla con mille baci. Ahimè, quando, stordito dal sonno, la cerco a tastoni e all'improvviso mi sveglio, dal mio cuore oppresso prorompe un fiume di lacrime, e sconsolato piango il mio oscuro avvenire.

Ti prego, caro Wilhelm! Non alludevo certo a te, quando dicevo di levarmi di torno quei farabutti che dicono che dovrei rassegnarmi. Mai avevo pensato che potessi essere di quell'idea. Ma in fondo hai ragione! [...] nella vita molto raramente ci si può accontentare di un aut aut.

Non te ne avrai dunque a male se prendo per buono tutto il tuo ragionamento e allo stesso tempo cerco di insinuarmi fra un aut e l'altro.

È arrivato Albert e se anche fosse il migliore, il piú nobile fra gli uomini, [...] non sopporterei di vedermelo davanti in possesso di tanta perfezione. Basta cosí, c'è qui il fidanzato. Una persona cara e buona, alla quale si deve voler bene. E posso considerarmi davvero fortunato di non essere stato presente quando è stato accolto! Mi avrebbe lacerato il cuore.

E Wilhelm, se mai osassi, questo paradiso, questa confidenza - mi hai capito. No, il mio cuore non è cosí corrotto! È debole! molto debole! E non è forse anche questa una forma di corruzione? Mi è sacra. Ogni desiderio in sua presenza tace. Non capisco piú niente quando sono con lei, è come se l'anima si rivoltasse in ogni mia fibra.

Ma su di me! l'unico che era suo prigioniero, non si fermavano! Mille volte il mio cuore le disse Adieu! E lei non mi vedeva! La carrozza si avviò, nei miei occhi comparve una lacrima. La seguii con lo sguardo! E vidi il foulard di Lotte sporgere dallo sportello e lei voltarsi a guardare.Ah! Verso di me? Mio caro! Vivo sospeso in questa incertezza! È la mia consolazione. Forse si è voltata per per vedere me. Forse.

Non è forse sufficiente che non sappiamo renderci reciprocamente felici, dobbiamo anche privarci reciprocamente del piacere che ogni cuore di tanto in tanto ancora riesce a procurarsi? E indicatemi un solo individuo che, quando è di cattivo umore, è tanto abile da riuscire a nasconderlo, da tenerselo per sé, da non turbare la gioia di chi gli sta intorno. [...] Vediamo gente felice che non abbiamo reso felice noi.

"Io stesso mi sono preso due ceffoni e con profondo piacere mi è sembrato di notare che fossero piú forti di quelli che Lotte distribuiva agli altri."

E tu, anima buona, tu che provi ora quel medesimo tormento, attingi conforto dal suo dolore, e lascia che questo libriccino ti sia amico, se, per volere della sorte o per tua propria colpa, non riesci a trovarne uno piú prossimo.

"Ero troppo debole per poter fare ed esaudire quello che sapevo essere la sola e unica cosa che lo avrebbe aiutato. E questa la mia colpa. [...] Questa lotta in me è diventata troppo chiaramente visibile e lo ha spaventato. [...] Se fossi riuscita ad andare con lui, avrebbe potuto vivere felice con me."

COSE A CUI I NEUROTIPICI SONO SENSIBILI:
-Vuoi essere lasciato solo.
-Chiedi loro di stare zitti perché il loro parlare ti disturba e ti sopraffà.
-Li correggi quando dicono o scrivono qualcosa di sbagliato.
-Metti in discussione la loro autorità.

"Una volta quando dissi che le sue stranezze (secondo me ipocondria) lo rendevano una persona difficile, è stato arrabbiato con me per giorni."

La comunicazione neurotipica è volta a cercare di influenzare. Ecco perché possono ripetere lo stesso messaggio tante volte: stanno cercando di convincerti. Pensano che tu intenda qualcosa di diverso da quello che hai risposto e che tu possa cambiare idea la volta successiva in cui sentirai le stesse parole. Per una persona autistica che ricorda tutto ciò che viene detto queste ripetizioni possono essere estenuanti.

E nella matematica l'Ariete non trova solo una sorta di guida che non inganna, ma anche qualcosa che diventa passione, totale assorbimento, amore incondizionato. La matematica e la soluzione dei suoi problemi indirizzano e danno un baricentro alla mente agitata, spalancano uno spazio con la testardaggine e la determinazione di chi non ha nessuna intenzione di cedere di fronte all'equazione più difficile.

Ne rimasi molto triste. Quasi tutti gli esempi che mi faceva si basavano sul fatto che io avessi inteso altri significati in ciò che avevo detto e fatto. In realtà intendevo esattamente quello che dicevo e facevo. È stato estenuante e mi ci sono voluti anni per riprendermi, perché rimasi molto ferita e spaventata all'idea di fare nuove amicizie dopo quel periodo.