arcobaleno > Recent Status Updates

...se il giorno è stato crudele anche la notte non può che covare la crudeltà nelle sue ombre.

... ora che la terra li copre tutti,[...] tutti sono insieme condannati o assolti.

... La nascita e la morte sono i due momenti in cui l'infinito diventa finito; e il finito e il dolo modo di essere dell'infinito.

... semplicemente un principio di vita: ciascuno deve sbagliare da sé. Regola giusta e terribile, che supponeva l'impossibilità della comunicazione.

...la campagna, negata come ricchezza, entrava nei figli come poesia che è una ricchezza anch'essa, e più pericolosa.

...la fantasia entrava nella casa austera coi libri, e operava silenziosamente, toccando con la sua bacchetta magica uomini e cose.

... perché ovvio non andava detto.

...per il solo fatto di essere ministri avevano tali meriti che si sottraevano a ogni giudizio.

... è in grado di ragionare sul senso della vita meglio di chiunque altro [...] colui che rischia di imbattersi ovunque e di continuo nella morte e che, proprio per questo, non può fare a meno di riflettere sulla vita incessantemente e disperatamente.

[I medici] non possono forse impazzire loro e ritenere malato un uomo sano di mente?

[...] sarà la "mia" bandiera, quella della mia nuova patria, il simbolo per me più commovente, quello di avere riunito [...], in un pezzo di stoffa, le qualità più nobili di un grande popolo, il mio popolo.

Vivere, vivere, vivere [...] deve essere la mia unica religione.

Nella vita, ci sono proprio delle cose che non si possono perdonare.

Sii uomo e pensa che non devi mai perdere la speranza.

La vostra selvaggia maniera di vivere e di difendervi mi ha insegnato... che è meglio essere un indio selvaggio che un magistrato laureato

Per proteggere bisogna sapere.

«Peppone è il diritto e Don Camillo il rovescio della medaglia. [...] Due facce della stessa identica realtà.
L'azione di Peppone provoca in Don Camillo una reazione di uguale carattere e misura...»

Retorica, divismo e mancanza di senso umoristico: ecco i nostri più grandi guai [G.G.]

Le biciclette sono come le donne. In principio ci godono a farsi pregare, ma alla fine ti si affezionano.

La cima era per lui un centro raggiunto, intorno al quale gira il largo dello spazio intorno [come] un carillon dove al centro piroetta una ballerina sulle punte. [...] A me sembra un vicolo cieco da dove bisogna per forza tornare indietro.

... "non ci sono parole", Diego e io da lettori abbiamo saputo che ci sono tutte e che la frase è solo una rinuncia a cercarle.

La letteratura si è dotata dell'onnipotenza della descrizione. [...] Perché aggiungere altri libri, se tutto è già stato narrato? La mia risposta è: variazioni. La letteratura è l'infinita redazione di varianti.

Che figlio di buona donna era il tempo, a divorare tutto quello che incontrava sul suo cammino.

Cos'è una vita? E cosa ne rimane, alla fine? I ricordi, naturalmente, e un'impronta trasmessa su altre vite [...] Rimangono anche gli oggetti. Un sacco di cose! Lettere, fotografie, cartoline, biglietti, come quelli che vedi qui o che potresti trovare in un baule.

Marina Abramović sostiene che, alleggerendoci dai pesi, torniamo a vivere e che a volte i fardelli sono rappresentati da ciò che amiamo. 

All'ombra degli alberi alti non cresce nulla

La pittura, la scultura, la fotografia, la letteratura, la musica e il teatro smuovono gli stati più profondi di ciò che siamo e li esasperano, ansie comprese.

A volte, l'attesa angosciosa del ritorno di un problema, in un periodo in cui tutto fila liscio e la felicità dovrebbe splendere senza ostacoli, rende la vita insopportabile quanto l'esperienza diretta del problema stesso. 

La malinconia è una tristezza che non ha una ragione precisa ed è difficile da consolare: è una sensazione più vaga, più intensa e dolorosa, talora al limite della follia, una sensazione per cui nulla ha più senso e tutto ciò che si sta costruendo per il futuro sembra destinato a scomparire [...] La malinconia si prova quando non succede nulla al di fuori di ciò che succede.