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“Ma non è mai sbagliato essere gentili, giusto? Mettersi nei panni dell’altro e pensare a cosa vorresti sentirti dire se fossi al loro posto”.

Perché non serviva a niente continuare a rivangare il passato. Non avrebbe cambiato nulla. Il passato era comunque passato; dava forma, o meglio, costringeva a restare in una forma contorta e ricurva che poi, da soli, bisognava provare a raddrizzare. Ma se il passato lasciava i suoi segni, allora Will voleva credere che anche tutto ciò che veniva dopo lo facesse, soprattutto i momenti belli.

Era più di una casa. Come il posto che Blossom si era scelta sotto il suo tavolo, quello era lo spazio sicuro di Margot e Will si sentiva un intruso. Per di più, se avesse azzardato qualche movimento brusco, avrebbe rischiato di far cadere molte delle cianfrusaglie di Margot sul parquet di assi già logore, in parte nascoste da un antico tappeto persiano.