Gianfranco Mancini’s Reviews > Destinazione inferno > Status Update
Gianfranco Mancini
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Holly assunse un’aria perplessa. «In Canada?» L’uomo scosse di nuovo il capo. «Non siamo in Canada, puttana», disse. Holly scrutò gli alberi e le montagne circostanti. Poi guardò il cielo notturno e rabbrividì per un’improvvisa sensazione di freddo. «Be’, non siamo neanche in Messico», commentò. L’uomo sollevò entrambe le braccia come se volesse mostrare qualcosa. «Questo è un nuovo Paese.»
— Dec 23, 2025 07:46AM
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Gianfranco Mancini
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«Succede. Gli uomini validi possono perdere la ragione. Ne ho visti alcuni fare questa fine, è un bel guaio.» McGrath girò le foto sul tavolo e le guardò. «È vero», disse. Johnson lo fissò. «Posso tenere quella foto?» domandò. «La prima?» McGrath scosse il capo. «No», rispose. «Se vuole una fotografia, gliene farò io una: sua figlia e lei davanti a una lapide col nome di questo coglione.»
— 14 hours, 50 min ago
Gianfranco Mancini
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«Chiamo un testimone», decise Fowler. «Stevie Stewart.» Il Piccolo Stevie si alzò di scatto e Fowler gli fece cenno di sedersi al vecchio banco dei testimoni, posto al disotto e a fianco di quello del giudice. Borken si sporse per dargli un libro nero. Reacher non riuscì a capire di che libro si trattasse, ma non era la Bibbia, a meno che non avessero cominciato a stamparla con la svastica in copertina.
— 14 hours, 57 min ago
Gianfranco Mancini
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«Devo prendere una decisione», annunciò Borken. «E tu mi dovrai aiutare.» Jack si accorse di aver distolto lo sguardo da lui: aveva la sensazione che quell’aura lo annientasse. Si costrinse allora a girare lentamente il capo e a fissare il suo viso largo e slavato. «Quale decisione?» chiese. «Se tu debba vivere», rispose Borken. «O morire.»
— Dec 24, 2025 08:33AM
Gianfranco Mancini
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Avevano commesso un errore: l’avevano trasformato da spettatore in nemico. Ed era davvero un grave errore. Avevano aperto la porta proibita, senza sapere che cosa avrebbero trovato. Jack rimase disteso e si sentì come una bomba ticchettante, portata da loro stessi nel loro covo. Percepì l’ondata di rabbia e ne fu eccitato: l’assaporò e la tenne in serbo per il futuro.
— Dec 21, 2025 01:39PM
Gianfranco Mancini
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L’uomo aprì il sacco. La prima cosa che vide fu un dito. Bianco, gelido, perché ormai privo di sangue, e pieno di callosità giallognole. Apparteneva a un uomo che svolgeva un lavoro manuale. «Adesso, la chiuderò in quella stanza», annunciò il cliente. «Se non ne uscirà entro domani mattina, le farò lo stesso servizio, ha capito? Con la sua dannata sega, perché la mia si è rovinata tagliando questo qui.»
— Dec 17, 2025 03:33AM
Gianfranco Mancini
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Dietro la catasta c’era anche qualcos’altro. Qualcosa di strano. I due falegnami fissarono nel buio alcune sagome curve. I due falegnami studiarono quelle strane sagome curve, poi si guardarono negli occhi e si voltarono. Il cliente sorrise, quindi sollevò un’automatica nera opaca.
— Dec 17, 2025 01:21AM

