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Non è successo davvero. Vero? Non ci posso credere. MA PERCHÉ?
È successo di tutto e di più. Alcuni eventi li avevo anticipati. Però, però. Ho creduto fino all’ultimo che non accadesse. E invece.
Piango.
Nota: leggetelo anche solo per il trio protagonista. Sono dei tesori da proteggere e non meritano NIENTE di quello che hanno vissuto. La loro amicizia è stupenda.

Il worldbuilding è molto vasto e l’ispirazione a luoghi reali come Atene è fortissima. Adoro.
L’avventura è sempre più pericolosa (il midpoint è stato ASSURDO, mi chiedevo come ne sarebbero usciti i protagonisti!) ma anche più interessante, così come la verità legata ai Primi e all’anello. Ma, soprattutto, mi incuriosisce Dorian: secondo me è molto più di quello che raccontano su di lui. È grigio.

Ho continuato la lettura senza riuscire a staccarmi dalle pagine, anche grazie all’uso di cliffhanger alla fine dei capitoli che arrivano al momento giusto.
A questo punto l’umanità di Kyle viene fuori, esplorando emozioni e lati di sé che rifiutava e altri che non conosceva.
Anche Astrid inizia a mostrare lati più umani, altri più grigi. È molto più di quello che mostra.
Alistair è protettivo, un cuore.

Una pagina tira l’altra. Amo lo steampunk e qui si sente che non è soltanto estetica: c’è tutto un worldbuilding da scoprire e, sinceramente, finora lo sto adorando! I Livelli di Nova Londra, i Cerchi della République, le aero-navi che mi fanno pensare molto a “Il pianeta del tesoro”…
E poi Kyle è un cuoricino.
Il tema della scelte muove la trama e sono curiosa di scoprire come si svilupperà ancora.