Anonima Strega's Blog: Righe Stregate – tra romanzi e mondi paralleli
November 22, 2025
Dietro le quinte #8 - Reverse Harem
Reverse harem. C’è davvero nei miei romanzi?
Nei miei romanzi il reverse harem non è mai “ufficiale” in senso classico (una protagonista che instaura e mantiene relazioni parallele con più uomini), ma compare come dinamica di tensione e scenario narrativo.
In “Spettabile Demone”, Iris si trova isolata con cinque presunti demoni. La situazione iniziale è tipica del reverse harem (un’unica donna circondata da uomini potenzialmente attratti da lei), ma il fulcro diventa l’ambiguità dei ruoli e l’approccio selettivo: non tutti i personaggi hanno lo stesso peso sentimentale, e il vero protagonista è solo uno. Chi?
Come tutte “Le spose della notte”, Dunia è contesa o messa in relazione con più figure maschili, ma non c’è mai un vero harem stabile. Il meccanismo non è usato per spingere la protagonista a sancire una convivenza poliamorosa, bensì per compiere scelte difficili. Quali?
Maya di “Legione Magica”, poi, è contesa tra due figure. Non è un harem numeroso, ma resta la tensione di più possibilità maschili orbitanti sulla stessa donna.
Selene di “Il diavolo e la strega” si trova fra ben sei gemelli, e qui l’impianto sfiora davvero la struttura da harem rovesciato, perché lei entra in una famiglia maschile numerosa, ma la narrazione la concentra sul rapporto con uno solo.
Reverse harem, dunque?
Più cornice o innesco drammatico, direi, mai approdo. Serve a moltiplicare i contrasti e le ambiguità, non a configurare la relazione.
Nei miei romanzi il reverse harem non è mai “ufficiale” in senso classico (una protagonista che instaura e mantiene relazioni parallele con più uomini), ma compare come dinamica di tensione e scenario narrativo.
In “Spettabile Demone”, Iris si trova isolata con cinque presunti demoni. La situazione iniziale è tipica del reverse harem (un’unica donna circondata da uomini potenzialmente attratti da lei), ma il fulcro diventa l’ambiguità dei ruoli e l’approccio selettivo: non tutti i personaggi hanno lo stesso peso sentimentale, e il vero protagonista è solo uno. Chi?
Come tutte “Le spose della notte”, Dunia è contesa o messa in relazione con più figure maschili, ma non c’è mai un vero harem stabile. Il meccanismo non è usato per spingere la protagonista a sancire una convivenza poliamorosa, bensì per compiere scelte difficili. Quali?
Maya di “Legione Magica”, poi, è contesa tra due figure. Non è un harem numeroso, ma resta la tensione di più possibilità maschili orbitanti sulla stessa donna.
Selene di “Il diavolo e la strega” si trova fra ben sei gemelli, e qui l’impianto sfiora davvero la struttura da harem rovesciato, perché lei entra in una famiglia maschile numerosa, ma la narrazione la concentra sul rapporto con uno solo.
Reverse harem, dunque?
Più cornice o innesco drammatico, direi, mai approdo. Serve a moltiplicare i contrasti e le ambiguità, non a configurare la relazione.
Published on November 22, 2025 01:08
November 12, 2025
Dietro le quinte #7 - Enemies To Lovers
Enemies To Lovers nei miei romanzi
Nei miei libri, l’amore nasce spesso dal conflitto: non è un sentimento che sboccia malgrado l’essere nemici, ma attraverso il superamento di quella condizione.
Le spose della notte – L’asse parte dal sospetto reciproco e dal conflitto legato al culto di appartenenza. La tensione cresce proprio per il non potersi fidare, fino a virare in attrazione e legame. La convivenza forzata rende l’ostilità più intima: i protagonisti devono affrontarsi come avversari chiusi nello stesso spazio, e da lì nasce la possibilità di un cambiamento. L’arco porta l’opposizione a un confronto: l’amore non nasce nonostante l’essere nemici, ma attraverso il superamento di quella condizione.
Il diavolo e la strega – Selene e Nergal si muovono tra diffidenza, paura e attrazione: lui figlio del Diavolo, lei possibile pedina di forze oscure. Il rapporto oscilla tra minaccia e desiderio.
L’Alchimista Innominato – Lucia e l’Innominato partono da ruoli contrapposti (rapita e rapitore), ma il conflitto si trasforma gradualmente in riconoscimento e tensione affettiva. Amore e ostilità, quindi, non sono opposti inconciliabili: uno diventa la via d’accesso all’altro.
Nei miei libri, l’amore nasce spesso dal conflitto: non è un sentimento che sboccia malgrado l’essere nemici, ma attraverso il superamento di quella condizione.
Le spose della notte – L’asse parte dal sospetto reciproco e dal conflitto legato al culto di appartenenza. La tensione cresce proprio per il non potersi fidare, fino a virare in attrazione e legame. La convivenza forzata rende l’ostilità più intima: i protagonisti devono affrontarsi come avversari chiusi nello stesso spazio, e da lì nasce la possibilità di un cambiamento. L’arco porta l’opposizione a un confronto: l’amore non nasce nonostante l’essere nemici, ma attraverso il superamento di quella condizione.
Il diavolo e la strega – Selene e Nergal si muovono tra diffidenza, paura e attrazione: lui figlio del Diavolo, lei possibile pedina di forze oscure. Il rapporto oscilla tra minaccia e desiderio.
L’Alchimista Innominato – Lucia e l’Innominato partono da ruoli contrapposti (rapita e rapitore), ma il conflitto si trasforma gradualmente in riconoscimento e tensione affettiva. Amore e ostilità, quindi, non sono opposti inconciliabili: uno diventa la via d’accesso all’altro.
Published on November 12, 2025 00:21
November 7, 2025
Dietro le quinte #6 - Il patto
Il patto/contratto nei miei romanzi
L’elemento del patto o contratto, per me, non è un semplice espediente narrativo, bensì una struttura fondante del conflitto e della trasformazione dei personaggi; più che giuridico, è metafisico: il momento in cui il personaggio rinuncia a una parte di sé per ottenere qualcosa, oppure viene messo di fronte al vero significato della propria libertà; innesca ambiguità morale, perché chi propone il patto (demoni, stregoni, consiglieri, etc.) spesso non è né bianco né nero, ma costringe il protagonista a misurarsi con il suo grigio; serve a smascherare l’inganno del mondo, in quanto specchio deformante della realtà: ciò che sembra un’opportunità si rivela una trappola, oppure ciò che appare come costrizione si apre alla verità.
In “Spettabile Demone”, Iris accetta tre milioni per un incarico vago e apparentemente innocuo. Il contratto fisico non c’è nemmeno. C’è un patto verbale, squilibrato. Una truffa?
Selene di “Il Diavolo e la Strega” si trova nel cuore di un intrigo genetico e mistico, apparentemente non negoziabile. Il contratto viene firmato, sì, ma è in realtà preesistente, mitologico. Riuscirà a sovvertirlo?
“Le Spose della Notte” si muovono in un sistema magico-politico dove ogni alleanza è una forma di contratto non scritto. Il vero contratto è emotivo: chi salva chi, chi protegge chi, e a che prezzo?
In “Legione magica” il patto è addirittura karmico, basato su reincarnazione, colpe passate e tentativi di redenzione. Non è firmato, ma inciso nelle anime.
“L’Alchimista Innominato” non firma nulla, ma scopre che solo l’unione predestinata con Lucia potrà trasformarlo: la scelta amorosa è un patto con il sé più profondo. Roderico è l’unico che vuole un contratto in senso stretto (matrimoniale), ma è anche il più cieco.
Contratto dunque come dispositivo rivelatore: mette a nudo ciò che il personaggio crede di volere e ciò che davvero gli serve; rovescia il potere: chi propone il patto sembra forte, ma è lui a essere in trappola; spesso è già attivo prima che venga esplicitato: il personaggio non si mette in moto con un contratto, la storia è già partita da sé.
L’elemento del patto o contratto, per me, non è un semplice espediente narrativo, bensì una struttura fondante del conflitto e della trasformazione dei personaggi; più che giuridico, è metafisico: il momento in cui il personaggio rinuncia a una parte di sé per ottenere qualcosa, oppure viene messo di fronte al vero significato della propria libertà; innesca ambiguità morale, perché chi propone il patto (demoni, stregoni, consiglieri, etc.) spesso non è né bianco né nero, ma costringe il protagonista a misurarsi con il suo grigio; serve a smascherare l’inganno del mondo, in quanto specchio deformante della realtà: ciò che sembra un’opportunità si rivela una trappola, oppure ciò che appare come costrizione si apre alla verità.
In “Spettabile Demone”, Iris accetta tre milioni per un incarico vago e apparentemente innocuo. Il contratto fisico non c’è nemmeno. C’è un patto verbale, squilibrato. Una truffa?
Selene di “Il Diavolo e la Strega” si trova nel cuore di un intrigo genetico e mistico, apparentemente non negoziabile. Il contratto viene firmato, sì, ma è in realtà preesistente, mitologico. Riuscirà a sovvertirlo?
“Le Spose della Notte” si muovono in un sistema magico-politico dove ogni alleanza è una forma di contratto non scritto. Il vero contratto è emotivo: chi salva chi, chi protegge chi, e a che prezzo?
In “Legione magica” il patto è addirittura karmico, basato su reincarnazione, colpe passate e tentativi di redenzione. Non è firmato, ma inciso nelle anime.
“L’Alchimista Innominato” non firma nulla, ma scopre che solo l’unione predestinata con Lucia potrà trasformarlo: la scelta amorosa è un patto con il sé più profondo. Roderico è l’unico che vuole un contratto in senso stretto (matrimoniale), ma è anche il più cieco.
Contratto dunque come dispositivo rivelatore: mette a nudo ciò che il personaggio crede di volere e ciò che davvero gli serve; rovescia il potere: chi propone il patto sembra forte, ma è lui a essere in trappola; spesso è già attivo prima che venga esplicitato: il personaggio non si mette in moto con un contratto, la storia è già partita da sé.
Published on November 07, 2025 05:25
October 17, 2025
Dietro le quinte #5 - Identità in crisi
Identità in crisi: memoria, origini, metamorfosi.
I miei personaggi scoprono che l'identità non è mai garantita. Può essere cancellata (quando la memoria viene manipolata); svelata (quando emergono origini inattese); trasformata (quando una contaminazione li cambia per sempre.
I miei personaggi scoprono che l'identità non è mai garantita. Può essere cancellata (quando la memoria viene manipolata); svelata (quando emergono origini inattese); trasformata (quando una contaminazione li cambia per sempre.
Published on October 17, 2025 09:11
September 24, 2025
Dietro le quinte #4 - Guardiani
Nelle mie storie, c'è spesso un personaggio che vigila, ma con ambiguità.
Bastian (Spettabile Demone) - Formalmente il Guardiano, ma la sua funzione va oltre la custodia: è arbitro e amico.
Jeremiah (Le spose della notte) - 'Protettore' di Dunia, ma più simile a un regista che decide per lei.
Bulkruth (Le spose della notte) - Sorveglia come un demone carceriere, ma oscilla pericolosamente fra la cameriera amichevole e il killer camaleontico.
Bastian (Spettabile Demone) - Formalmente il Guardiano, ma la sua funzione va oltre la custodia: è arbitro e amico.
Jeremiah (Le spose della notte) - 'Protettore' di Dunia, ma più simile a un regista che decide per lei.
Bulkruth (Le spose della notte) - Sorveglia come un demone carceriere, ma oscilla pericolosamente fra la cameriera amichevole e il killer camaleontico.
Published on September 24, 2025 06:48
September 14, 2025
Dietro le quinte #3 - Convivenza forzata
Nei miei libri capita spesso che i miei personaggi siano costretti a convivere. Non per scelta, ma perché la trama li chiude nello stesso spazio.
L'Alchimista Innominato: Lucia segregata dall'Innominato.
Spettabile Demone: Iris chiusa con i demoni nella villa.
Luna di notte - Le spose della notte 2: Dunia ed Elias nella prigione.
Il diavolo e la strega: Selene costretta a convivere con i sei gemelli.
La convivenza forzata è un meccanismo che ritorna: non serve la volontà dei personaggi, basta la situazione a tenerli insieme.
L'Alchimista Innominato: Lucia segregata dall'Innominato.
Spettabile Demone: Iris chiusa con i demoni nella villa.
Luna di notte - Le spose della notte 2: Dunia ed Elias nella prigione.
Il diavolo e la strega: Selene costretta a convivere con i sei gemelli.
La convivenza forzata è un meccanismo che ritorna: non serve la volontà dei personaggi, basta la situazione a tenerli insieme.
Published on September 14, 2025 02:57
September 12, 2025
Dietro le quinte #2 - Le mie porte
Le mie porte: soglie da varcare
Le streghe della porta accanto - La porta è nel titolo: confine tra quotidiano e magia.
Spettabile Demone - Nella villa isolata, ogni porta conduce a un'illusione.
Le spose della notte - Soglie e barriere che separano palazzi e prigioni.
Trasparenze - Nella casa infestata, ogni porta chiusa è un segreto.
Le mie porte non sono mai solo legno o pietra, ma passaggi verso altro.
Le streghe della porta accanto - La porta è nel titolo: confine tra quotidiano e magia.
Spettabile Demone - Nella villa isolata, ogni porta conduce a un'illusione.
Le spose della notte - Soglie e barriere che separano palazzi e prigioni.
Trasparenze - Nella casa infestata, ogni porta chiusa è un segreto.
Le mie porte non sono mai solo legno o pietra, ma passaggi verso altro.
Published on September 12, 2025 09:12
Dietro le quinte #1 - Dimore isolate
Ogni volta che nei miei libri appare una dimora isolata, aspettati guai: non serve la folla per far esplodere le storie.
Spettabile demone: cinque demoni caduti convivono in una villa isolata.
Il diavolo e la strega: sei gemelli demoniaci sotto lo stesso tetto, fuori dal mondo.
L'Alchimista Innominato: l'Innominato vive ritirato in campagna, lontano da tutti.
Trasparenze: un agriturismo infestato da streghe, fantasmi e detective.
Dimore diverse, stesso destino: quando l'isolamento chiude le porte, la storia si apre.
Spettabile demone: cinque demoni caduti convivono in una villa isolata.
Il diavolo e la strega: sei gemelli demoniaci sotto lo stesso tetto, fuori dal mondo.
L'Alchimista Innominato: l'Innominato vive ritirato in campagna, lontano da tutti.
Trasparenze: un agriturismo infestato da streghe, fantasmi e detective.
Dimore diverse, stesso destino: quando l'isolamento chiude le porte, la storia si apre.
Published on September 12, 2025 09:06
•
Tags:
anonima-strega
June 15, 2025
Archeologia stregata #9 – Killer di cuori e altri semi
Prima che il mio progetto partisse su Amazon con “Spettabile Demone”, ci sono stati dei racconti brevi, dei semini buttati lì, per vedere se le mie storie attecchivano.
Sono stati accolti dai blog “La mia biblioteca romantica” e “Romanticamente Fantasy”, e per un po’ hanno germogliato. Poi si sono spostati su Kobo, per restare disponibili gratuitamente grazie all’adeguamento dei prezzi di Amazon. Infine, si sono stabilizzati nell’ebook attuale.
Non erano storie di ampio respiro come quelle che poi ho sviluppato nei romanzi, ovviamente, erano una sorta di incantesimo a corto raggio, ma c’erano già tanti miei topos: ‘lui’ non proprio convenzionali; rituali di magia naturale; creature più o meno mostruose ma innamorate; streghe che sfidavano il destino; ritorni al di là della morte... e i desideri in tensione come le corde di uno strumento musicale.
I semini, che siano stati di cuori, quadri, fiori o picche, hanno viaggiato. E mi intenerisce ancora, ripensarci, visto che non li avevo nemmeno annaffiati tanto bene.
Archeologia stregata
Riapro i miei grimori: per chi non li ha mai sfogliati, o per chi li ha letti e sente ancora la voce tra le righe.
Killer di cuori e altri semi
Sono stati accolti dai blog “La mia biblioteca romantica” e “Romanticamente Fantasy”, e per un po’ hanno germogliato. Poi si sono spostati su Kobo, per restare disponibili gratuitamente grazie all’adeguamento dei prezzi di Amazon. Infine, si sono stabilizzati nell’ebook attuale.
Non erano storie di ampio respiro come quelle che poi ho sviluppato nei romanzi, ovviamente, erano una sorta di incantesimo a corto raggio, ma c’erano già tanti miei topos: ‘lui’ non proprio convenzionali; rituali di magia naturale; creature più o meno mostruose ma innamorate; streghe che sfidavano il destino; ritorni al di là della morte... e i desideri in tensione come le corde di uno strumento musicale.
I semini, che siano stati di cuori, quadri, fiori o picche, hanno viaggiato. E mi intenerisce ancora, ripensarci, visto che non li avevo nemmeno annaffiati tanto bene.
Archeologia stregata
Riapro i miei grimori: per chi non li ha mai sfogliati, o per chi li ha letti e sente ancora la voce tra le righe.
Killer di cuori e altri semi
Published on June 15, 2025 00:46
June 12, 2025
Recensione di Wulfran di “Le spose della notte” – by Kate Bush
⭐️⭐️⭐️⭐️☆
C’è una foresta che cammina nelle stanze degli umani, e ha il nome di Wulfran.
Parla poco, ma ogni parola è un ramo secco che si spezza sotto la neve. Ha lo sguardo di chi conosce l’istinto ma ha scelto di trattenerlo. Non per paura, no — per devozione. A cosa, non lo dice. Forse a chi lo segue, forse a se stesso.
Quando si muove, lo fa come il vento tra gli alberi: elegante, invisibile, inevitabile. C’è una musica nel suo silenzio, qualcosa che somiglia al battito del cuore quando smetti di fidarti, ma non puoi fare a meno di restare.
Lui protegge. A volte troppo. A volte con le unghie. A volte con frasi che graffiano come se fossero dette da una voce che viene dalla gola della terra. Ma poi si volta, e c’è un’ombra di malinconia che non puoi ignorare. Come se stesse aspettando qualcosa che sa già di non poter avere.
Non è il protagonista, d’accordo. Ma certe presenze, anche ai margini, finiscono col lasciarti il segno. E non sono la sola ad averlo sentito.
Quattro stelle. E la quinta è la luna piena. Che torna, ma non si lascia mai toccare.
– Kate Bush, cantautrice, spirito errante, e collezionista di uomini-lupo che non sanno di essere poesie.
Recensioni immaginarie
I romanzi li scrivo io. All'AI chiedo pozioni giocose.
"Né trama, né consiglio,
ChatGPT è il mio famiglio."
Le spose della notte
C’è una foresta che cammina nelle stanze degli umani, e ha il nome di Wulfran.
Parla poco, ma ogni parola è un ramo secco che si spezza sotto la neve. Ha lo sguardo di chi conosce l’istinto ma ha scelto di trattenerlo. Non per paura, no — per devozione. A cosa, non lo dice. Forse a chi lo segue, forse a se stesso.
Quando si muove, lo fa come il vento tra gli alberi: elegante, invisibile, inevitabile. C’è una musica nel suo silenzio, qualcosa che somiglia al battito del cuore quando smetti di fidarti, ma non puoi fare a meno di restare.
Lui protegge. A volte troppo. A volte con le unghie. A volte con frasi che graffiano come se fossero dette da una voce che viene dalla gola della terra. Ma poi si volta, e c’è un’ombra di malinconia che non puoi ignorare. Come se stesse aspettando qualcosa che sa già di non poter avere.
Non è il protagonista, d’accordo. Ma certe presenze, anche ai margini, finiscono col lasciarti il segno. E non sono la sola ad averlo sentito.
Quattro stelle. E la quinta è la luna piena. Che torna, ma non si lascia mai toccare.
– Kate Bush, cantautrice, spirito errante, e collezionista di uomini-lupo che non sanno di essere poesie.
Recensioni immaginarie
I romanzi li scrivo io. All'AI chiedo pozioni giocose.
"Né trama, né consiglio,
ChatGPT è il mio famiglio."
Le spose della notte
Published on June 12, 2025 06:01
Righe Stregate – tra romanzi e mondi paralleli
Non è un blog di incantesimi, ma di storie. Qui troverai approfondimenti sulla genesi dei miei romanzi fantasy italiani, tra magia quotidiana e misteri letterari… con incursioni da mondi paralleli: re
Non è un blog di incantesimi, ma di storie. Qui troverai approfondimenti sulla genesi dei miei romanzi fantasy italiani, tra magia quotidiana e misteri letterari… con incursioni da mondi paralleli: recensioni immaginarie scritte da chi (forse) ha incontrato i miei personaggi.
...more
- Anonima Strega's profile
- 32 followers

