Quando le parole diventano anche combustibile
La vita è complicata per tutti. Chi ha una cosa non ne ha un’altra. E siamo molto bravi a buttarci giù, da soli o ad altri. È facile avere paura di qualunque cosa, dei passi piccoli o dei passi grandi.
Io, per esempio, sono orribilmente autocritica. Ricordo gli errori che faccio e li uso per autoflagellarmi in continuazione. Sono perfezionista, ma ho poca pazienza, quindi le cose vengono sempre male, o vengono peggio di quanto potrebbero. Ed ecco un altro errore con cui autoflagellarmi.
È il motivo per cui incarto casa mia, e il telefono, e il PC, i quaderni e fotocopie a scuola… qualunque cosa. Scegliete voi.
Ci sono certi libri, certi film, che ci arrivano fino all’anima. Ci commuovono, ci smuovono, ci danno fastidio, ci affascinano per quanto sono belli o storti. Ognuno di loro racconta una storia di cui non voglio dimenticarmi, perché mi rifletto in loro.
E così, spuntano loro.
[image error]Dal testo di Rise Up di Beyoncé
[image error]Ray Bradbury, versione per il telefono
[image error]Sempre lui, Ray. Questa era nella mia stanza
[image error]Once upon a Time, la serie TV. Favolosa


