
“La visione che si manifestò la lasciò attonita e felice, inquietantemente felice. Davide Ranieri bagnato era infernale, un mostro sacro di bellezza che non sarebbe dovuto esistere. Era Apollo in carne e ossa.
I capelli si erano scuriti a causa della pioggia, dalle lunghe ciglia cadevano giù le lacrime del maltempo, i suoi occhi erano vetro trasparente che ustionava. Le labbra non erano il solito spicchio divertito, ma uno sfregio triste che le diede i brividi.”
― Quel silenzio fra noi
I capelli si erano scuriti a causa della pioggia, dalle lunghe ciglia cadevano giù le lacrime del maltempo, i suoi occhi erano vetro trasparente che ustionava. Le labbra non erano il solito spicchio divertito, ma uno sfregio triste che le diede i brividi.”
― Quel silenzio fra noi

“You are James Herondale, said Uncle Jem. As you always were. Part your mother, part your father, part yourself. I would not change any part of you if I could.”
― Nothing but Shadows
― Nothing but Shadows

“A quanto pare sei l’indesiderabile numero uno”, commentò lei.
“È un riferimento a Harry Potter?” Oz scrollò le spalle.
“Vedi, io qui avrei scelto 1984”.
“Che intendi, tipo Goldstein?”
“Beh, sì. Sto persino scrivendo un libro...”
― Notes from the Internet Apocalypse
“È un riferimento a Harry Potter?” Oz scrollò le spalle.
“Vedi, io qui avrei scelto 1984”.
“Che intendi, tipo Goldstein?”
“Beh, sì. Sto persino scrivendo un libro...”
― Notes from the Internet Apocalypse
“The orange juice was sweet and sour, a sad and painful taste.”
― Orange 1
― Orange 1
“«Io non mi sposo, se mi dici che mi ami e vuoi stare con me» azzardai, con il respiro strozzato in gola e le mani gelide per la tensione.
Lui si volse verso di me. «Qui non si tratta di me, Serena» iniziò lui, ed ebbi un brivido di paura: non mi chiamava mai con il mio nome completo. «Non si tratta di Christian o di quello che provo per te. Se ti dicessi che ti amo e tu lo lasciassi e poi tra noi non funzionasse? La colpa sarebbe mia che ti ho portato via da lui.»
«Non capisco» tentai di stimolarlo a spiegarsi meglio.
«Tu devi lasciarlo perché vuoi farlo, non perché ci sono io di mezzo.»
Il silenzio si fece pesante e denso.
«Tu vuoi un figlio e vuoi sposarti, io questo non posso farlo» aggiunse lui dopo, distogliendo lo sguardo dal mio che si stava riempiendo di lacrime.
«Ho paura di restare sola» bisbigliai.
«Tutti abbiamo paura di restare soli, ma non si sposano solo per quel timore.»
Pensai che avevo avuto ragione. Nico non sarebbe mai stato mio marito e forse non avremmo avuto dei bei bimbi cicciotti che correvano per casa, ero disposta a rinunciare a quello per lui?
«Io sono innamorata di te, anche se non volevo accadesse. Ma tu cosa provi davvero per me?»
Nico tornò a fissarmi. Era strano, sembrava assente e lontano, freddo come il ghiaccio e pericoloso come la punta di un coltello, e con quello sguardo mi colpì al cuore, dritto, affondando la lama sino all’impugnatura. «Sei importante per me».
Tutto qui? Pensai subito. Solo quello, io ero importante, come poteva esserlo un cane o un animale domestico.
Con le lacrime agli occhi guardai le fiamme spietate nei suoi occhi, fiamme che mi stavano divorando l’anima e tutti i sentimenti che avevo dentro.
«Anche se provassi qualcosa per te, non te lo direi mai. Io sono così e sarò sempre così» aggiunse lui, poco dopo, scostandosi dal mio contatto, non solo da quello visivo. «Se devi piangere vai a farlo da un’altra parte, per favore» commentò lui, la voce fredda, priva di inflessioni che mi fece così male da farmi sentire i polmoni collassare.
Tutto lì. Niente Addio, Serena, niente Chiamami quando starai meglio, niente Scusami, sono un cretino.
Mi asciugai le lacrime dal viso, gli girai intorno, raccogliendo i miei vestiti che infilai velocemente e uscii dalla porta come ero entrata: sola.”
― Il mio lieto fine
Lui si volse verso di me. «Qui non si tratta di me, Serena» iniziò lui, ed ebbi un brivido di paura: non mi chiamava mai con il mio nome completo. «Non si tratta di Christian o di quello che provo per te. Se ti dicessi che ti amo e tu lo lasciassi e poi tra noi non funzionasse? La colpa sarebbe mia che ti ho portato via da lui.»
«Non capisco» tentai di stimolarlo a spiegarsi meglio.
«Tu devi lasciarlo perché vuoi farlo, non perché ci sono io di mezzo.»
Il silenzio si fece pesante e denso.
«Tu vuoi un figlio e vuoi sposarti, io questo non posso farlo» aggiunse lui dopo, distogliendo lo sguardo dal mio che si stava riempiendo di lacrime.
«Ho paura di restare sola» bisbigliai.
«Tutti abbiamo paura di restare soli, ma non si sposano solo per quel timore.»
Pensai che avevo avuto ragione. Nico non sarebbe mai stato mio marito e forse non avremmo avuto dei bei bimbi cicciotti che correvano per casa, ero disposta a rinunciare a quello per lui?
«Io sono innamorata di te, anche se non volevo accadesse. Ma tu cosa provi davvero per me?»
Nico tornò a fissarmi. Era strano, sembrava assente e lontano, freddo come il ghiaccio e pericoloso come la punta di un coltello, e con quello sguardo mi colpì al cuore, dritto, affondando la lama sino all’impugnatura. «Sei importante per me».
Tutto qui? Pensai subito. Solo quello, io ero importante, come poteva esserlo un cane o un animale domestico.
Con le lacrime agli occhi guardai le fiamme spietate nei suoi occhi, fiamme che mi stavano divorando l’anima e tutti i sentimenti che avevo dentro.
«Anche se provassi qualcosa per te, non te lo direi mai. Io sono così e sarò sempre così» aggiunse lui, poco dopo, scostandosi dal mio contatto, non solo da quello visivo. «Se devi piangere vai a farlo da un’altra parte, per favore» commentò lui, la voce fredda, priva di inflessioni che mi fece così male da farmi sentire i polmoni collassare.
Tutto lì. Niente Addio, Serena, niente Chiamami quando starai meglio, niente Scusami, sono un cretino.
Mi asciugai le lacrime dal viso, gli girai intorno, raccogliendo i miei vestiti che infilai velocemente e uscii dalla porta come ero entrata: sola.”
― Il mio lieto fine

Per tutti voi appassionati lettori del genere romance, paranormal romance e urban fantasy. Il nostro Blog: http://www.leggereromanticamente.com/ ECCO ...more

Gruppo dedicato ai partecipanti delle sfide di lettura proposte da Arsnoctis. Alcune delle challenge proposte danno spazio anche ai lettori di fumetti ...more

state scrivendo una storia e volete che qualcun altro vi dica se il vostro lavoro è comprensibile, se la storia fila, se non ci sono incoerenze...? be ...more

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