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(…) gli abitanti del paese. Nessuno di loro credeva più nella magia o nel potere della natura, se non per assoggettarlo o denigrarlo. Eppure, neanche uno si era mai azzardato a mettere in dubbio le usanze ance strali, reminiscenze di popoli antichi forse poco meno della terra stessa, e continuavano a piantare sambuco vicino alle loro dimore per proteggersi dai fulmini, e biancospino e sorbo a difesa dei confini.

Il fuoco alimentato dall'odio arde con molta più avidità di quello appiccato solo con fiaccole e braci, cari viandanti.
Trasforma tutto in genere, polvere e macerie.

Per quanto possa sembrare curioso, ricordare è molto più semplice che dimenticare, cari viandanti. Dimenticare richiede una magia molto più arcana ed esperta, nulla a che vedere con il mio potere.