Rapporto letture - Settembre 2025
L’estate ha avuto un certo peso, e tra il lavoro di scrittura (tipo il libro che è uscito l’altroieri) e un generalizzato senso di apatia non ancora metabolizzato, la lettura non è stata tra i miei interessi principali. Anche percé il 4 settembre è uscito Silksong e ciao mondo. Questo per dire che sia il rappoto letture attuale che il prossimo probabilmente saranno piuttosto scarni e forse anche un po’ svogliati. Così va la vita.
Il primo libro letto a settembre mannaggia a me è Negli universi (pubblicato da Mercurio), da cui mi aspettavo una storia d’amore alla Sliding Doors con i protagonisti che si perdono e si ritrovano in versioni alternative del mondo. Non è esattamente così però, perché Emet North fa qualcosa di più articolato e imprevedibile. Vediamo effettivamente la protagonista Brit in mondi diversi, ma anche la sua vita e le sue relazioni cambiano molto, e non si trova soltanto a inseguire la sua anima gemella in tutti questi, ma instaura rapporti complessi con altri personaggi ricorrenti. I mondi prendono via via una piega decisamente weird, come quelli in cui gli animali sono posseduti da un virus alieno che li fa diventare violenti, o quello in cui quando le donne partoriscono si frantumano in un sciami/stormi/nugoli di animali (???), per arrivare poi al… paradiso? Insomma una lettura molto più spiazzante di quanto mi aspettavo, che mostra anche uno spettro di sentimenti piuttosto ampio. Voto: 7.5/10
Ho letto poi Mezzafaccia per la mia fase estiva dedicata agli zombie, il romanzo di Luca Cristiano pubblicato da Del Vecchio, e anche qui sono rimasto piuttosto spiazzato. La storia inizia con una situazione già piuttosto anomala ma comprensibile: dopo un’epidemia zombie la minaccia è stata contenuta, e a Roma i non-morti sono stati confinati nella metropolitana. Tra questi troviamo il protagonista, che racconta in prima persona la sua storia e la passione per i libri, che lo distingue dagli altri zombie che a malapena riescono a parlare, e lo fa diventare l’elemento preferito di un’associazione per i diritti degli zombie. Già qui ci sarebbe parecchio materiale, ma la narrazione poi si interrompe, e si inseriscono altri narratori, linee narrative e prospettive che lanciano la storia in territorio metanarrativo, onirico, psichedelico, ergodico. Insomma, a un certo punto non ci si capisce nulla, ma è del tutto intenzionale, è l’autore stesso che fa a pezzi la storia, il mondo e la scrittura stessa per rendere qualcosa di inaspettato, che si riavvolge su sé stesso. Un libro davvero insolito e denso, sicuramente un dei più sorprendenti italiani letti di recente. Per me è un voto 8/10, ma intnto se volete un assaggio della scrittura di Cristiano, potete anche leggere il suo racconto su Specularia Dicarta numero 5, dove lo abbiamo pubblicato e illustrato.
Infine mi sono riletto un libro che avevo già letto forse dieci anni fa o anche di più, ma che ho voluto rinfrescare in vista di un evento con l’autore a Stranimondi. Lungo i vicoli del tempo è stato Premio Urania nel 2001 e in seguito il romanzo di Lanfranco Fabriano è stato ripubblicato da Delos (insieme ai sequel). Si tratta come è facile immaginare di un libro sui viaggi nel tempo, in cui seguiamo il vicedirettore dell’UCCI, l’agenzia italiana che si occupa di sorvegliare lo scorrere della Storia. La cosa curiosa di questo libro è che il viaggio nel tempo è quasi secondario, e la parte principale della storia e dell’interesse dei protagonisti è per le macchinazioni, i complotti e il controspionaggio rivolto sia all’interno per le lotte di successione al ruolo di direzione, sia all’esterno verso le agenzie degli altri paesi, tutte impegnate a distorcere la Storia a proprio favore (o fingere di farlo per distrarre gli avversari). Insomma il viaggio nel tempo viene estremamente trivializzato, e sembra che i personaggi abbiano a che fare con qualcosa di molto più mondano, che trattano con la tipica cialtroneria degli uffici pubblici. Peraltro di questo libro avevamo parlato anche in un episodio del podcast insieme ad altri che hanno a loro volta una burocratizzazione del viaggio nel tempo:
Reading Wildlife Reading Wildlife #85 - La burocrazia del viaggio nel tempoPoul Anderson - La pattuglia del tempo… Listen now5 months ago · 2 likes · Wildlife Culture Collective, Andrea Viscusi, and Angela BernardoniC’è da dire che a rileggerlo oggi si nota la scrittura piuttosto invecchiata e una certa misoginia del narratore, che non perde occasione per dare della puttana a qualunque donna gli compare davanti. Se riuscite a sopportare questo, rimane comunque abbastanza gradevole per come rappresenta il lavoro delle istituzioni italiane. Voto: 6.5/10
Unknown to Millions
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