Malattia Quotes

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Giorgio Faletti
“Anche in questo siamo uguali. L'unica cosa che ci fa differenti è che tu, quando hai finito di parlare con loro, hai la possibilità di sentirti stanco.
Puoi andare a casa e spegnere la tua mente e ogni sua malattia.
Io no. Io di notte non posso dormire, perché il mio male non riposa mai."

"E allora tu che cosa fai, di notte, per curare il tuo male?"

"Io uccido...”
Giorgio Faletti, Io uccido

Fulvio Ervas
“La vita di Andrea scivolerà in un mondo che potrà solo sfiorare. Dove non riesci a parlare con nessuno e difficilmente puoi scegliere da solo. Non hai relazioni, un lavoro, una fidanzata. Mi tornano alla mente le ultime strofe di una piccola poesia scritta sulla parete di un ospedale per bambini:

“D’accordo malattia, questa notte fammi soffrire e se vuoi anche domani, e dopodomani. Un mese, un anno, divertiti un po’ ma per sempre, per sempre no”.

Vaffanculo.”
Fulvio Ervas, Se ti abbraccio non aver paura. Il viaggio di Franco e Andrea

Éric-Emmanuel Schmitt
“Oscar, la malattia è come la morte. E' un fatto. Non è una punizione.”
Éric-Emmanuel Schmitt, Oscar et la dame rose

Éric-Emmanuel Schmitt
“Nonna Rosa, perché il tuo Dio permette che ci siano persone come Peggy e me?"
"E' una fortuna che sia così, Oscar, perché la vita sarebbe meno bella senza di voi.”
Éric-Emmanuel Schmitt, Oscar et la dame rose

Italo Svevo
“La salute non analizza se stessa e neppur si guarda nello specchio. Solo noi malati sappiamo qualche cosa di noi stessi.”
Italo Svevo, Zeno's Conscience

Yukio Mishima
“Il dolore genuino può maturare soltanto a grado a grado. Somiglia strettamente alla tubercolosi, in quanto il male è già progredito e ha raggiunto lo stadio critico prima che il paziente si sia reso conto dei suoi sintomi.”
Yukio Mishima, Confessions of a Mask

Yuval Noah Harari
“Mentre nel 2010 l’obesità e le malattie connesse hanno ucciso circa 3 milioni di persone, i terroristi hanno fatto 7697 vittime in tutto il mondo, la maggior parte delle quali nei paesi in via di sviluppo. Per l’americano o l’europeo medio, la Coca-Cola costituisce una minaccia assai più letale di al-Qaida.”
Yuval Noah Harari, Homo Deus: A History of Tomorrow

José Saramago
“Tutti noi soffriamo di una malattia, di una malattia di base, per così dire, che è inseparabile da ciò che siamo e che, in un certo modo, fa ciò che siamo, se anzi non è più esatto dire che ciascuno di noi è la propria malattia, per causa sua siamo così poco, così come per causa sua riusciamo ad essere tanto, tra una cosa e l'altra la scelta la faccia il diavolo.”
José Saramago, The Year of the Death of Ricardo Reis

Gabriele d'Annunzio
“La convalescenza è una purificazione e un rinascimento. Non mai il senso della vita è soave come dopo l'angoscia del male; e non mai l'anima umana più inclina alla bontà e alla fede come dopo aver guardato negli abissi della morte.”
Gabriele d'Annunzio, Il piacere

Albert Camus
“Il sole incessante, le ore dedicate al sonno delle vacanze non invitavano più come prima alle feste dell’acqua e della carne; suonavano vuote, invece, nella città chiusa e silenziosa; avevano perduto il metallico splendore delle stagioni felici. Il sole della peste stingeva tutti i colori e fugava ogni gioia.”
Albert Camus

“I sogni di un malato sono caratterizzati spesso da straordinario rilievo, vividezza ed eccezionale somiglianza con la realtà. L'evento è, a volte, mostruoso, ma l'ambiente e l'intero processo della rappresentazione sono così verosimili e così ricchi di sfumature, di particolari inattesi ma artisticamente appropriati all'insieme, che chi sogna non saprebbe inventarli da sveglio, nemmeno se fosse un artista della grandezza di Puškin o di Turgenev. Questi sogni, poi - sogni morbosi -, rimangono a lungo impressi nella memoria, e producono un'impressione profonda su un organismo già scosso ed eccitato.”
Fëdor Dostoevskij, Delitto e castigo

Violaine Huisman
“Colava a picco, senza più legami all'infuori delle due figlie impotenti che la guardavano andare a fondo insieme ai sacchi della spazzatura pieni di vestiti e di scarpe, che si inabissavano come la sua mente.”
Violaine Huisman, Fugitive parce que reine

Italo Svevo
“Naturalmente io non sono un ingenuo e scuso il dottore di vedere nella vita stessa una manifestazione di malattia. La vita somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha i giornalieri miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale. Non sopporta cure. Sarebbe come voler turare i buchi che abbiamo nel corpo credendoli delle ferite. Morremmo strangolati non appena curati.”
Italo Svevo, La coscienza di Zeno / Senilità

Italo Svevo
“Fu un vero raccoglimento il mio, uno di quegl’istanti rari che l’avara vita concede, di vera grande oggettività
in cui si cessa finalmente di credersi e sentirsi vittima. In mezzo a quel verde rilevato tanto deliziosamente da
quegli sprazzi di sole, seppi sorridere alla mia vita ed anche alla mia malattia. La donna vi ebbe un’importanza
enorme. Magari a pezzi, i suoi piedini, la sua cintura, la sua bocca, riempirono i miei giorni. E rivedendo la
mia vita e anche la mia malattia le amai, le intesi! Com’era stata più bella la mia vita che non quella dei
cosidetti sani, coloro che picchiavano o avrebbero voluto picchiare la loro donna ogni giorno salvo in certi momenti. Io, invece, ero stato accompagnato sempre dall’amore. Quando non avevo pensato alla mia donna,
vi avevo pensato ancora per farmi perdonare che pensavo anche alle altre. Gli altri abbandonavano la donna delusi e disperando della vita. Da me la vita non fu mai privata del desiderio e l’illusione rinacque subito intera dopo ogni naufragio, nel sogno di membra, di voci, di atteggiamenti più perfetti.”
Italo Svevo, La coscienza di Zeno / Senilità

“L'umanità non è altro che una malattia condivisa”
Maria L. Zante, Parliamo di Alice

MAG Scrittrice
“Un pomeriggio mi chiedesti di uscire, te lo ricordi, no? Eravamo fermi ai piedi delle scale davanti alla scuola, subito dopo l’ennesimo allenamento. Gli altri si erano già allontanati e io, lenta come sempre, ero fra le ultime a lasciare l’istituto. Perciò, rimasi confusa di vederti lì ad aspettarmi, con lo zaino su una spalla e le mani nelle tasche del pantalone scuro di tuta.”
Mag Scrittrice, Quel giorno

Matteo Bussola
“Se non sopravvivi a una malattia non significa che non sei stato abbastanza guerriero. Chi ce la fa, a volte, ha avuto solo più fortuna. E bisognerebbe lasciare il sacrosanto diritto, a un malato, di sentirsi fragile, debole, sconfitto o incazzato. Bisognerebbe evitare di caricargli, oltre al peso della malattia, quello del dover guarire per non deludere le persone a lui care.”
Matteo Bussola, Il rosmarino non capisce l'inverno

Carl William Brown
“E purtuttavia il nostro pensiero non può fare a meno di spingersi oltre i confini della vista più effimera per incontrare in quella terra desolata piena di vuoto e di ricordi il sogno di un'esistenza migliore.”
Carl William Brown, Ars Longa Vita Brevis: Aforismi sulla salute, la malattia, i medici e la morte (I libri del Daimon Club)

Carl William Brown
“La morte di mio padre prima e quella di mia madre in seguito mi hanno lasciato solo con il mio dolore, i miei sensi di colpa, i miei ricordi, i miei errori e i miei fallimenti.”
Carl William Brown, Ars Longa Vita Brevis: Aforismi sulla salute, la malattia, i medici e la morte. (With English quotes) (I libri del Daimon Club)