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Perdono Quotes

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Primo Levi
“Nei riguardi dei condannati a morte, la tradizione prescrive un austero cerimoniale, atto a mettere in evidenza come ogni passione e ogni collera siano ormai spente, e come l'atto di giustizia non rappresenti che un triste dovere verso la società, tale da potere accompagnarsi a pietà verso la vittima da parte dello stesso giustiziere. Si evita perciò al condannato ogni cura estranea, gli si concede la solitudine, e, ove lo desideri, ogni conforto spirituale, si procura insomma che egli non senta intorno a sé l'odio o l'arbitrio, ma la necessità e la giustizia, e, insieme con la punizione, il perdono.
Ma a noi questo non fu concesso, perché eravamo troppi, e il tempo era poco, e poi, finalmente, di che cosa avremmo dovuto pentirci, e di che cosa venir perdonati?”
Primo Levi, Survival in Auschwitz

Alessandro Manzoni
“-È un saggio che Dio vi dà per cattivarvi al suo servizio, per animarvi ad entrar risolutamente nella nuova vita in cui avrete tanto da disfare, tanto da riparare, tanto da piangere!”
Alessandro Manzoni, The Betrothed

Willa Cather
“L'alba è il tempo del perdono. Quando la prima striscia di luce, fredda e splendente, compare sull'acqua, è come se tutti i nostri peccati venissero perdonati; come se il cielo si chinasse sulla terra e la baciasse per darle l'assoluzione.”
Willa Cather, My Mortal Enemy

Willa Cather
“Se fosse ancora vivo, tornerei da lui a chiedergli perdono; perché so cosa significa essere vecchi e soli e amareggiati. Sì, cara, perché più invecchiamo, più finiamo col somigliare ai nostri antenati. Ogni giorno che passa, la sua ferocia cresce dentro di me. Da giovani crediamo di essere tanto speciali, siamo convinti che nessuno possa capirci; ma la natura ce l'abbiamo nel sangue, e resta sempre qui, in attesa, come il nostro scheletro.”
Willa Cather, My Mortal Enemy

Renzo Arbore
“Perdonare è spiazzante, umilia chi ti ha aggredito.”
Renzo Arbore

Alessandro Manzoni
“Egli le rispose che il perdono non bastava a desiderarlo né chiederlo; ch’era una cosa troppo agevole e troppo naturale a chiunque sia trovato in colpa, e tema la punizione.”
Alessandro Manzoni, The Betrothed

Mauro Corona
“L’amore dovrebbe essere silenzio e accettazione, donazione totale. Invece lasciamo entrare paure, insicurezze, gelosia, senso del possesso. L’amore è una cosa seria. In questo libro (La voce degli uomini freddi) do speranza, perché se c’è, dura, ma lo dobbiamo far durare noi. Eliminando, scrollandoci via queste scorie di ruggini paurose come il cane si scrolla l’acqua di dosso e allora rimane l’osso di questo amore. Ci possono essere scontri, ma vanno aggiustati, va detta quella parolina ‘perdono’ che non si sente più.”
Mauro Corona

Cristel Anna Notarianni
“Se puoi, un giorno perdonami e dammi la pace che cerco da troppo tempo..”
Cristel Anna Notarianni, Bisbigliando - Sussurri di mezzanotte

Andrzej Sapkowski
“«Meglio morire che vivere con la consapevolezza di aver fatto qualcosa che ha bisogno del perdono altrui.»”
Andrzej Sapkowski, Krew elfów

“«Agli altri puoi perdonare tutto, tranne di fare i tuoi stessi errori.» Valerio De Marco - frase all'inizio del libro”
Raul Montanari, Sempre più vicino

Luigina Sgarro
“La cosa più crudele dell’amore è che ci porta a fare i conti con le parti di noi stessi che non vogliamo vedere, ed è questo che, in realtà, non perdoniamo all'altro.”
Luigina Sgarro

“Il perdono e una fiamma lucente in un animo adagiato all'ascolto del proprio cuore, quando vuol respirare l'amore per poter volare al di là del rancore!”
Laura Lapietra

“Si può vivere una vita d'amore anche dopo un dolore lacerante. Si può credere negli esseri umani anche dopo averne conosciuto la meschinità. Si può trovare la forza di cambiare prospettiva, allargare il cuore, sospendere il giudizio. Scrivo questo libro per raccontare l'esperienza più significativa che mi sia capitata nella vita, quella che le ha dato un senso vero e profondo: perdonare.”
Gemma Calabresi Milite

“Il pensiero che mi aveva quasi fatto svenire - che anche chi aveva ucciso Gigi non era solo un assassino - era diventato una certezza. Che diritto avevo io , allora, di relegare i responsabili della morte di mio marito a quell'unico ruolo, a quell'unico istante della loro esistenza? Quegli uomini erano stati anche altre cose, sicuramente buone. Il periodo orribile della loro vita in cui avevano immaginato, organizzato e poi realizzato l'omicidio di Gigi non poteva definirli per sempre.
Mi sono resa conto che quello che stavo facendo con loro era l'esatto contrario di quello che loro avevano fatto con mio marito. Mentre loro avevano disumanizzato Gigi, con gli slogan, gli articoli, le scritte sui muri, riducendolo a un simbolo da abbattere, io staccavo le loro figure dall'album della storia, le mettevo nella vita, nel mondo, nelle relazioni con gli altri. Li rendevo, e vedevo, esseri umani.”
Gemma Calabresi Milite, La crepa e la luce

“Avevo chiesto di parlare con quei tre uomini, detenuti per gravi reati di sangue, perchè mi interessava capire che cosa avesse mosso il loro cambiamento. Tutti e tre, con parole diverse, mi hanno raccontato di aver provato la disperazione nera e feroce e la sensazione di non avere una via d'uscita.
Ascoltando le loro parole ho provato una grande vergogna: avevo creduto che Dio fosse venuto da me perchè ero una povera vedova, una vittima. E invece era andato anche da loro, gli assassini, i carnefici. Mi hanno parlato poi del perdono che si stavano preparando a chiedere alle famiglie delle vittime dei loro crimini. Quell'incontro mi ha fatto capire che tra il mio perdono e il loro non c'è nessuna differenza, perchè il perdono è come un ponte, c'è chi lo percorre partendo da una parte e chi dall'altra, ma a metà strada ci si incontra e ci si riconosce.”
Gemma Calabresi Milite, La crepa e la luce

Gerald G. Jampolsky
“Lo que necesitamos perdonar en los demás puede ser algo en nosotros mismos que hemos encubierto en nuestra conciencia.”
Gerald G. Jampolsky, El perdón: ¡Vive en libertad! Deja ir la culpa y el resentimiento

Giorgio Faletti
“Io non credo in Dio, padre Kenneth.
[...]
Questo vuol dire che non c'è nessuno che mi perdona per il male che faccio.”
Giorgio Faletti, Io uccido