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Consapevolezza Quotes

Quotes tagged as "consapevolezza" Showing 1-19 of 19
Gary Shteyngart
“È questo che ammiro nella gioventù italiana, il lento scemare delle ambizioni, la consapevolezza che il meglio è di gran lunga alle spalle.
Noi americani abbiamo molto da imparare dal loro declino pieno di grazia.”
Gary Shteyngart

Giorgio Faletti
“Ma il coraggio era anche quello. Era la consapevolezza che l'insuccesso fosse comunque il frutto di un tentativo. Che talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai.”
Giorgio Faletti, Fuori da un evidente destino

George Orwell
“Dovunque, in tutto il mondo, centinaia o migliaia di milioni di individui, tutti eguali, ignari dell’esistenza di altri individui, tenuti separati da mura di odio e di bugie, eppure quasi gli stessi.”
George Orwell, 1984

Mauro Corona
“Di colpo tutto ciò che era creduto essenziale si rivela inutile. E questa nuova e fatale consapevolezza, unita all’incapacità di fare qualcosa con le mani, dissemina il terrore tra la gente.”
Mauro Corona, La fine del mondo storto

Jack Kerouac
“Non è forse vero che si comincia la vita come un dolce fanciullo che crede in tutto ciò che sta sotto il tetto paterno ? Poi viene il giorno dei Laodicei, quando si sa che si è distrutti e miserabili e poveri e ciechi e nudi, e con l'aspetto di uno spettro repellente e oppresso ci si incammina tremando attraverso una vita piena d'incubi.”
Jack Kerouac, On the Road

William Kent Krueger
“Non c'è fine alla crudeltà in questo mondo, e non importa quanto si precipiti in basso, non c'è mai fondo. Ma tu hai una cosa bella in te, Mose. Sei un sioux. Nelle tue vene scorre sangue buono e nobile. Non permettere a nessuno di dirti il contrario.”
William Kent Krueger, This Tender Land

“Naturalmente la distinzione/congiunzione tra essere ed esistenza riguarda tutti gli esseri umani, e la potenziale priorità dell'essere concreto per vivere meglio concerne gli uomini non meno che le donne, seppure con diversi accenti. Nulla vieta a noi maschi - le lettrici e i lettori mi permetteranno questa riflessione di genere, in questo caso maschile - di poter riacquistare una giusta postura al riguardo. Nulla lo vieta se non la stessa terribile scelta millenaria di separazione, di oppressione nei confronti del genere femminile di cui siamo, anche inconsapevolmente protagonisti - e l'inconsapevolezza non è mai stata una scusa per un pensiero virtuoso. Allora, nessun senso di colpa: se proviamo a sentire, a pensare, a volere, a poter vivere diversamente la specie e quindi innanzitutto il genere femminile - per noi maschi significa capirne la positività, provare ad imparare da esso suscitandone gli insegnamenti e quindi, perché ne è un aspetto costitutivo, rispettandolo come genere primo -, se riusciremo in questo miglioreremo noi stessi, liberandoci da tare storiche acquisite, di cui non possiamo essere elettivamente responsabili in prima persona ma che tendiamo a riverberare e perpetuare. Conquistare una visione concreta della specie e dei generi, innanzitutto del genere femminile, vuol dire anche, e con crescente importanza, provare ad elaborare un'ontica e un'ontologia femminile (per ontica intendo il concreto dell'essere e per ontologia la potenzialità dell'essere). Elaborare un'ontica e un'ontologia del genere femminile significa andare alle radici di un'ontica e un'ontologia concretamente intese dell'umanità tutta, e concretamente vuol dire inseparabile dall'esistenza e dal vissuto, inseparabile dalle scelte che si operano, dai valori morali ed etici che si scelgono. E perciò stesso certamente è anche un problema filosofico, e non solo: è un problema di teoresi complessiva, un problema - e un bel problema - della vita.”
Dario Renzi, L'origine femminile dell'Umanità. Dialoghi, lezioni, articoli

Jacqueline Carey
“Il dolore riscatta tutto: rappresenta la consapevolezza della vita e, al tempo stesso, un monito di morte.”
Jacqueline Carey, Kushiel's Dart

Andrzej Sapkowski
“«Meglio morire che vivere con la consapevolezza di aver fatto qualcosa che ha bisogno del perdono altrui.»”
Andrzej Sapkowski, Krew elfów

Oriana Fallaci
“Il Passato mi incuriosisce più del Futuro e non mi stancherò mai di sostenere che il Futuro è un’ipotesi, una congettura, una supposizione, cioè una non realtà. Tutt’al più, una speranza alla quale tentiamo di dar corpo coi sogni e le fantasie. Il Passato invece è una certezza, una concretezza, una realtà stabilita. Una scuola dalla quale non si prescinde perché, se non si conosce il Passato, non si capisce il Presente e non si può tentare d’influenzare il Futuro coi sogni e le fantasie. E poi ogni aspetto sopravvisuto al passato è prezioso perchè porta in sè un’illusione di eternità. Perchè rappresenta una vittoria sul Tempo che logora e appasisce e uccide, una sconfitta della Morte.”
Oriana Fallaci

George Orwell
“La mente gli scivolò nel mondo labirintico del bipensiero.
Sapere e non sapere; credere fermamente di dire la verità scacrosante mentre si pronunciavano le menzogne più artefatte; ritenere contemporaneamente valide due opinioni che si annullavano a vicenda; sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo ad entrambe, fare uso della logica contro la logica; rinnegare la morale proprio nell'atto di rivendicarla; credere che la democrazia sia impossibile e nello stesso tempo vedere nel Partito l'unico suo garante; dimenticare tutto ciò che era necessario dimenticare ma, all'occorrenza, essere pronti a richiamarlo alla memoria, per poi eventualmente dimenticarlo di nuovo. Soprattutto, saper applicare il medesimo procedimento al procedimento stesso. Era questa, la sottigliezza estrema: essere pienamente consapevoli nell'indurre l'inconsapevolezza e diventare poi inconsapevoli della pratica ipnotica che avevate appena posto in atto.”
George Orwell, 1984

“Non dire stronzate, Giovanni. Uno non si droga perché è troppo fantasioso o intelligente. Uno si droga e basta. E, soprattutto, una persona sceglie di drogarsi. Almeno la prima volta, senza le attenuanti della dipendenza che crea o del piacere che infonde. Un individuo, la prima volta che sceglie di drogarsi, lo fa consapevolmente.”
Felice Florio, Accocchiamo

Luigina Sgarro
“La cosa più crudele dell’amore è che ci porta a fare i conti con le parti di noi stessi che non vogliamo vedere, ed è questo che, in realtà, non perdoniamo all'altro.”
Luigina Sgarro

Alessandro D'Avenia
“[...] sperare è difficile, perché richiede consapevolezza di sé, apertura e tanti fallimenti.”
Alessandro D'Avenia, L'arte di essere fragili: Come Leopardi può salvarti la vita

Chandra Livia Candiani
“Mi cucio al passo
mi navigo nel respiro
mi sposo.”
Chandra Livia Candiani, La bambina pugile ovvero la precisione dell'amore

Abhijit Naskar
“Sii altruista e ci sarà serenità.”
Abhijit Naskar

Grace Paley
“Tra quindici anni, ragazze, sarete come me, vi sarete sbagliate su tutto. (La corredora di fondo)”
Grace Paley, Piccoli contrattempi del vivere: Tutti i racconti

Sara Melotti
“Non tutti riescono ad ascoltare la propria voce perché c’è troppo rumore intorno.”
Sara Melotti, La felicità è una scelta: Un viaggio per trovare il coraggio di ascoltare la propria voce

“Nel giardino dell'Eden, la prima donna e il primo uomo sono ammantati dalla propria ignoranza; quando raggiungono la consapevolezza di sé, si scoprono nudi. Pensarsi è il dono del serpente, e non può essere restituito.”
John Gray, Feline Philosophy: Cats and the Meaning of Life